Vibo, rinvenuti un ordigno e due auto rubate

Nel corso di un’attività di controllo del territorio, i finanzieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno rinvenuto, nascosto fra la fitta vegetazione, un recipiente contenente un ordigno esplosivo artigianale, una pistola industriale ed una pistola artigianale.

Individuate, inoltre, due autovetture rubate recentemente.

Gli artificieri dell'Arma hanno messo in sicurezza l'ordigno che successivamente è stato fatto brillare, in sicurezza, sul posto.

Le attività di perlustrazione dell'area hanno visto impegnati anche i carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Vibo Valentia, del Nucleo cinofili e del Team artificieri di Catanzaro. 

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Calabria, ordigno davanti alla casa di un sindaco

Gesto intimidatorio ai danni del sindaco di Cortale (Cz), Francesco Scalfaro, di 59 anni.

Ignoti hanno, infatti, preso di mira la seconda casa del primo cittadino, sul cui cancello è stata lasciata una busta contenente un ordigno, con attaccato un accendino.

Contattati dallo stesso Scalfaro, sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Girifalco che hanno messo in sicurezza l'area ed eseguito i primi accertamenti. Successivamente, gli artificieri dell'Arma hanno rimosso l'ordigno, facendolo brillare in condizioni di sicurezza.

 Non è la prima volta che Scalfaro subisce minacce. Gli investigatori non escludono, al momento, alcuna ipotesi.

I militari stanno esaminando le immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza per raccogliere eventuali elementi utili alle indagini.

Reggio, trovate due bombe con i simboli del Fai

Ieri sera, personale della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio prevenzione e soccorso pubblico della Questura di Reggio Calabria, durante il consueto servizio di controllo del territorio, ha rinvenuto in via Provinciale Pentimele, nei pressi del Lido della Polizia di Stato, ancora chiuso al pubblico, due ordigni rudimentali.

Il primo, avvolto da carta da imballaggio con impresso la scritta in colore rosso “G7 morite” ed il simbolo del Fai; il secondo fabbricato artigianalmente con 2 artifizi pirotecnici, collegati tra loro con una miccia e nastrati intorno ad una bomboletta di gas del tipo ricarica accendini, con la scritta “G7” ed il simbolo Fai.

Immediato  l’intervento delle Volanti che hanno messo in sicurezza l’intera area impedendone il transito ad automobilisti e passanti.

Successivamente l’artificiere della Polizia di Stato del XII Reparto mobile di Reggio Calabria ha disinnescato i due ordigni.

Allo stato è in corso l’attività info-investigativa da parte della Digos e della Polizia scientifica finalizzata all’individuazione dei responsabili.

Operazione “Restart”. Ordigni nascosti e furto di energia: gli arresti dei carabinieri

Alle prime luci dell’alba, circa 120 carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro agli ordini del comandante tenente Gabriele Lombardo, della Compagnia Speciale e del Nucleo Cinofili del G.O.C. di Vibo Valentia, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno eseguito una vasta operazione di controllo straordinario del territorio nel quartiere “Ciambra” di Gioia Tauro con numerose perquisizioni personali e domiciliari finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati predatori ed in materia di armi in quel territorio. Nel corso dell’operazione, alla quale hanno partecipato anche 2 squadre dei Vigili del Fuoco di Gioia Tauro e Palmi, nonché personale sanitario del 118, oltre che a 3 squadre di verificatori Enel, i carabinieri hanno identificato circa 200 persone, eseguito 50 perquisizioni domiciliari ed elevato sanzioni al codice della strada per un ammontare complessivo superiore a 5.000 euro. Le perquisizioni hanno consentito inoltre di rinvenire, in un terreno adiacente all’area urbana interessata dalle attività di polizia, 23 cartucce calibro 12 a pallini, 5 ordigni esplosivi artigianali, 1 pistola a canna lunga ad aria compressa e 6 parti e congegni di arma corta.

Inoltre sono state tratte in arresto, in flagranza di reato, 7 persone ritenute responsabili dei reati di cui agli artt. 624 e 625 co 2 e 7 C.P. (Furto aggravato di energia elettrica ed acqua), poiché in modo fraudolento, tramite manomissione del contatore, avrebbero alterato palesemente il consumo di energia elettrica e di acqua delle rispettive abitazioni.

Nascondeva un ordigno dentro il furgone: arrestato

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 46 anni, poiché, all’esito di una perquisizione domiciliare finalizzata alla ricerca di armi ed esplosivi, è stato rinvenuto un ordigno esplosivo artigianale, del peso di 1,280 chilogrammi, contenente presumibile miscuglio pirotecnico ed innescato con miccia a lenta combustione. In dettaglio, l’ordigno era occultato all’interno di un Fiat Ducato parcheggiato in un capannone a pochi metri dall’abitazione di M.F., a Castellace di Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria. Sul posto è intervenuto personale specializzato del Comando Provinciale di Reggio Calabria per il disinnesco e la campionatura dell’ordigno.

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Esplode un ordigno a San Rocco: tanta paura a Serra San Bruno

Lo scoppio di un grosso petardo ha provocato stamane tanta paura nel parco di San Rocco, a Serra San Bruno. L'esplosione, verificatasi per cause in corso d'accertamento lungo un tratto del fiume Ancinale, è avvenuta mentre alcuni operai di Calabria Verde erano intenti a compiere le opere previste nell'ambito delle attività di prevenzione del dissesto idrogeologico.  I lavoratori stavano utilizzando un decespugliatore che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe urtato il petardo di grandi dimensioni. Sul posto, oltre ai Vigili Urbani diretti dal responsabile Nazzareno Mannella, si sono recati immediatamente gli agenti del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno, guidati dal Commissario Antonio Lanciano e coordinati dall'ispettore Vito Coccoglioniti.  Il luogo della deflagrazione sarà a breve raggiunto dagli artificieri provenienti da Reggio Calabria per bonificare l'area dalla presenza di eventuali altri ordigni. Prezioso si rivelerà l'apporto fornito dai cani che fiutano bombe inesplose. 

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