Pistola tra posate e bicchieri di un ristorante, un uomo in manette

I finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria, durante l'esecuzione di una perquisizione in un noto ristorante reggino, hanno rinvenuto una pistola semiautomatica marca Beretta calibro 22 munita di caricatore e 20 colpi dello stesso calibro.

L' attività di controllo condotta dalle fiamme gialle ha interessato un locale ubicato nel centro del capoluogo reggino, le cui quote societarie, in parte, erano state precedentemente sequestrate per fatti collegati alla criminalità organizzata.

 Nonostante il diverso fine della perquisizione, i militari si sono imbattuti nel ritrovamento dell'arma, con matricola abrasa, perfettamente funzionante e pronta all'uso, accuratamente occultata sopra una credenza della sala, tra posate e bicchieri, all'interno di un'insospettabile pochette da donna.

Al momento del rinvenimento, il coniuge della legale rappresentante della società ha rivendicato la titolarità dell'arma.

Seppur incensurato, l'uomo risulterebbe avere legami familiari con appartenenti a una nota cosca mafiosa locale.

Tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, il responsabile è stato successivamente tradotto presso la casa circondariale "Arghillà".

 

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Munizioni in un negozio di frutta del vibonese, denunciato un 49enne

Un uomo di 49 anni, T.G., residente a Pizzo è stato denunciato alla Procura della repubblica di Vibo Valentia per ricettazione, detenzione abusiva e omessa denuncia di munizioni e materiale esplodente. La denuncia è scattata in seguito ad una perquisizione effettuata in una rivendita di prodotti ortofrutticoli. Nel corso del controllo, i militari dell'Arma hanno trovato, debitamente occultati, 8 proiettili calibro 9X19 ed un candelotto esplodente, costruito artigianalmente, di genere vietato. Il munizionamento e il manufatto pirico sono stati sequestrati. La perquisizione, condotta con l'ausilio di un'unità cinofila del Goc di Vibo Valentia, è stata effettuata dai carabinieri della Stazione di Pizzo nell'ambito di un'operazione finalizzata alla ricerca di armi e munizioni. Durante le attività di verifica e controllo, gli uomini della Benemerita hanno eseguito diverse perquisizioni, alcune delle quali hanno interessato attività commerciali ubicate sulla centralissima via Nazionale.

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Focus ‘ndrangheta, controlli e perquisizioni della Polizia

Nelle giornate dell’11 e del 12 marzo, oltre 200 uomini della Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi interforze previsti dal Focus ‘ndrangheta, hanno effettuato nei quartieri di Archi e Pellaro di Reggio Calabria numerose perquisizioni e controlli nei confronti di pregiudicati inseriti in alcune delle più agguerrite cosche di ‘ndrangheta. È il diciottesimo blitz messo in campo dalla Polizia di Stato, che si colloca, al pari dei precedenti, in una più ampia e mirata strategia operativa di aggressione ai sodalizi mafiosi, elaborata in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, volta a contrastare la recrudescenza degli episodi criminosi, culminata, lo scorso mese, in noti fatti di sangue. I servizi dispiegati dalla Polizia di Stato, finalizzati al diretto contrasto delle dinamiche criminali di specifici contesti territoriali, nelle sue due componenti di soggetti criminali nonché di attività criminose, hanno visto la cooperazione degli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, degli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con l’impiego del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria meridionale” di Siderno, delle unità cinofile della Polizia di Stato e degli equipaggi del V Reparto Volo, nonché con l’ausilio del personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica. In particolare, sono stati sottoposti a controllo 263 persone e 165 veicoli, nonché effettuati 40 posti di blocco. Sono state, altresì, eseguite 5 perquisizioni personali e domiciliari ed elevati 6 verbali per infrazioni al Codice della Strada di cui 2 aventi come sanzione accessoria il ritiro della carta di circolazione. L’efficace dispositivo di sicurezza dispiegato dal questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, proseguirà in altre località di Reggio Calabria ritenute ad alta densità mafiosa, nei prossimi giorni.

Reggio Calabria, la Polizia ha passato al setaccio la località di Pellaro

Nel corso della notte, la Polizia di Stato ha proceduto al controllo capillare, nell’ambito del “Focus ‘ndrangheta”, del quartiere Pellaro mediante l’impiego di pattuglie dedicate che vanno ad affiancarsi agli ordinari dispositivi già previsti per l’attuazione del Piano Coordinato di Controllo del Territorio. Oltre 100 gli uomini della Polizia di Stato impiegati in numerosi controlli e perquisizioni nei confronti di pregiudicati notoriamente inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta. Tale strategia operativa si colloca in un più ampio piano atto a contrastare pervicacemente le dinamiche criminali di quello specifico contesto territoriale, nelle sue due componenti di soggetti criminali e di attività criminose. Tali servizi sono stati effettuati, come di consueto, con la partecipazione degli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, degli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con l’impiego del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno e delle unità cinofile della Polizia di Stato, nonché con l’ausilio del personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica. Si giunge, così, al decimo blitz messo in atto dalla Polizia di Stato nell’ambito del più ampio dispositivo frutto delle strategie di aggressione ai sodalizi mafiosi elaborate in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, volto a contrastare la recrudescenza del crimine, culminata con i noti fatti di sangue dei giorni scorsi. In particolare, sono state controllate 56 persone e 31 veicoli, di cui 1 sottoposto a sequestro. Sono stati, altresì, effettuati 2 posti di blocco ed eseguite 7 perquisizioni personali e domiciliari. Un mirato controllo è stato, altresì, effettuato nei confronti di un esercizio commerciale (nello specifico, un bar) per verificarne, fra l’altro, il rispetto della normativa vigente in materia commerciale, nonché la sussistenza dei titoli autorizzativi all’esercizio dell’attività stessa. Proseguirà anche nei prossimi giorni, in altre aree di Reggio Calabria ad alta densità mafiosa, il dispositivo di sicurezza messo in campo dal Questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi.

Focus 'ndrangheta, perquisizioni e controlli della Polizia

Nell’ambito dei servizi interforze previsti dal Focus ‘ndrangheta, 100 uomini della Polizia di Stato hanno effettuato, nel quartiere di Archi, a Reggio Calabria, numerose perquisizioni nei confronti di pregiudicati inseriti in alcune delle più agguerrite cosche di ‘ndrangheta. Le attività hanno visto la partecipazione degli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, degli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, dei Cinofili della Polizia di Stato, del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno, nonché del personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica. È il settimo blitz della Polizia di Stato da quando nella città si è registrata una sensibile recrudescenza del crimine, culminata nei recenti fatti di sangue. L’operazione si inquadra in un più ampio dispositivo frutto delle strategie di aggressione ai sodalizi mafiosi elaborate in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Ieri sera, sono state controllate 113 persone e perquisiti 77 veicoli. Sono stati, altresì, effettuati 14 posti di blocco ed eseguite 10 perquisizioni personali e domiciliari. Il dispositivo messo in atto dal Questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi proseguirà, senza soluzione di continuità, anche nei prossimi giorni. 

Perquisita sede della società che gestisce l'aeroporto di Lamezia

Su disposizione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, militari della Guardia di Finanza ed agenti della Polizia di frontiera hanno perquisito gli uffici della Sacal, società che si occupa della gestione dell'aeroporto lametino.  Una decisione adottata nel contesto di un'indagine avviata per appurare l'eventuale sussistenza di condotte penali che configurano i reati di associazione per delinquere finalizzata all'abuso d'ufficio e turbativa d'asta.

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