Sequestrati 45 Kg di 'botti', due denunce

Poco meno di mezzo quintale di fuochi pirotecnici sono stati sequestrati, in due distinte operazioni, dai poliziotti della questura di Crotone.

Il primo intervento ha portato alla denuncia di una persona e al sequestro di 30 chili di artifici detenuti illegalmente in un box nella città pitagorica.

Il secondo ha interessato un negozio di Cirò Marina, nel quale gli agenti hanno trovato 14 chili di “petardi flash”, meglio noti come “Inferno 500” e “Gazza ladra”.

La proprietaria dell’attività commerciale è stata deferita per il reato di commercio abusivo di materiale esplodente.

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Denaro ed oltre 200 petardi rinvenuti in una casa disabitata

Durante un servizio di controllo, i poliziotti della Questura di Reggio Calabria e del Reparto prevenzione crimine Calabria, insieme ai militari della guardia di finanza, hanno rinvenuto, in un'abitazione disabitata, una cassaforte con all'interno oltre 14.500 euro in monete e banconote di piccolo taglio ed una scatola con 220 petardi “New Rambo”, del peso di circa 10 chili.

Quanto rinvenuto è stato sequestrato.

 

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Oltre 70 chili di petardi sequestrati nel Crotonese

Ammonta a circa 70 chilogrammi il materiale pirotecnico sequestrato nei giorni scorsi dai poliziotti della Questura di Crotone.

In particolare, a Verzino, durante un controllo su strada, gli agenti hanno rinvenuto, in un furgone, 60 chili di fuochi pirotecnici.

L'uomo alla guida del mezzo è stato denunciato in stato di libertà per il reato di fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti.

Ad Isola di Capo Rizzuto, invece, in occasione di un controllo in un deposito non autorizzato alla detenzione di materiale esplodente, sono stati sequestrati quasi 1.200 petardi, per un peso di circa 11 chili.

 

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Detenzione abusiva di prodotti esplodenti, 45enne deferito nel vibonese

I Carabinieri della Stazione di Filandari, unitamente ai colleghi della Compagnia di intervento operativo del 14° Battaglione “Calabria”, hanno deferito in stato di libertà per il reato di detenzione abusiva di prodotti esplodenti D. R. D., 45enne, bracciante agricolo residente a San Costantino Calabro ma di fatto dimorante nella frazione Vena di Ionadi.

Nella circostanza, i militari a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata presso l'abitazione dell'uomo, hanno rinvenuto, depositati all’interno di un casolare adibito a magazzino, 47 petardi per un peso complessivo di 1,5 chilogrammi.

 

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Albero a fuoco per l'esplosione di un petardo

Sono stati minuti carichi di tensione e spavento per alcuni abitanti di Viale Messina, a Reggio Calabria. Un albero di grosse dimensioni, centrato da un petardo, è stato avvolto dalle fiamme e soltanto l'arrivo ed il conseguente intervento dei Vigili del Fuoco ha ripristinato la serenità nell'area sud della città dello Stretto. I pompieri hanno domato il rogo che era divampato e rimesso in sicurezza l'area. Durante le ore notturne, altre operazioni sono state portate a compimento dai Vigili del Fuoco chiamati all'azione a causa dei diversi cassonetti dell'immondizia interessati da incendi causati dalla deflagrazione di materiale pirotecnico.

Vibo, Capodanno senza botti e petardi: multe per i trasgressori fino a 500 euro

La “consuetudine di celebrare le festività con lanci di petardi e botti di vario genere”, che spesso ha provocato seri danni alla persone ed alle cose, subisce uno stop nella città capoluogo di provincia per effetto dell’ordinanza emessa ieri dal sindaco Elio Costa, posta in essere per “garantire la sicurezza di ciascuno e migliorare le condizioni di vivibilità nel centro urbano, salvaguardando la civile convivenza e la coesione sociale”. Nello specifico, “è vietato far esplodere botti e/o petardi di qualsiasi tipo in luoghi, coperti o scoperti, pubblici o privati, all’interno di scuole, condomini, ospedali, case di cura, comunità varie, uffici pubblici e ricoveri animali, in tutte le vie, piazze e aree pubbliche, dove transitano o siano presenti delle persone, fatto salvo ove vi siano che i botti cosiddetti declassificati di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate e comunque a debita distanza dalle persone e dagli animali, evitando tassativamente le aree che risultano affollate, per la presenza di feste, riunioni o per altri motivi”. La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione di sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.

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