'Ndrangheta, operazione "Rimpiazzo": misure cautelari contro presunti esponenti del clan dei Piscopisani

La polizia di Stato ha dato esecuzione ad un provvedimento di misura cautelare adottato dal Tribunale di Vibo Valentia, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nei confronti di dodici imputati, dopo il deposito della motivazione della sentenza di primo grado, con la quale sono stati condannati, a vario titolo, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso.

Si tratta di provvedimenti cautelari adottati in seguito alla sentenza emessa all’esito del giudizio dibattimentale, celebrato in primo grado, dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia e, quindi, non definitiva, nel processo che ha avuto ad oggetto la contestazione associativa relativa all’articolazione ‘ndranghetistica denominata “Locale di Piscopio” - operante sul territorio delle frazioni vibonesi di Piscopio, Longobardi e Bivona, Vibo Marina e Porto Salvo, nonché la contestazione associativa relativa al sodalizio finalizzato al traffico di sostanza stupefacente e i reati connessi.

Nello specifico, per 5 imputati, per i quali è intervenuta, in primo grado, la sentenza, non definitiva, di condanna per il delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso, è stata adottata la misura cautelare  della custodia in carcere, mentre per altri 7 imputati, per i quali è intervenuta, in primo grado, la sentenza, non definitiva, di condanna per il delitto di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dal metodo mafioso, è stata adottata dal tribunale la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla pg.

'Ndrangheta nel Vibonese, Nazzareno Galati ritorna in carcere

I poliziotti della Squadra mobile di Vibo Valentia hanno tratto in arresto Nazzareno Galati, 31 anni, di Piscopio.

Il provvedimento giunge in seguito alla sentenza con la quale la Seconda sezione penale del Tribunale del riesame di Catanzaro ha ripristinato la custodia cautelare in carcere, cui il 31enne era stato sottoposto, ad aprile dello scorso anno, nell’ambito dell’operazione “Rimpiazzo”.

La nuova decisione del Riesame arriva dopo un precedente annullamento con rinvio ad opera della Cassazione.

Galati risulta indagato, tra gli altri, per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, poiché ritenuto organico al locale di ‘ndrangheta dei “Piscopisani”, protagonista, tra il 2010 e il 2012, di uno scontro con la cosca egemone dei “Mancuso”.

Raggiunto da un avviso di conclusione delle indagini preliminari in cui sono coinvolte altre 56 persone, Galati è stato destinatario anche di un provvedimento di sequestro preventivo di un’attività commerciale a lui riconducibile.

Una volta terminate le formalità di rito, per Galati si sono aperte le porte del carcere di Vibo Valentia.

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