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In Calabria manca tutto, anche la politica

La politica sarebbe niente di meno che curarsi del bene comune; ora, io non pretendo che in Calabria si veda traccia di un così alto e complicato concetto; e qui mi contento di chiedermi se esista almeno la politica terra terra, cioè le ideologie, i partiti. Come ormai in tutta Italia, almeno provvisoriamente, in Calabria è vincente il PD. Vince, ma questo non sta a significare che esista; vince nel senso che raccoglie più voti del nulla, che, come diremo più avanti, è il centrodestra. Il PD calabrese è ancora più inconsistente e disorganizzato della situazione nazionale; è una specie di Democrazia Cristiana senza quei volponi di politicanti che la tenevano insieme. Il tutto aggravato dall’evidenza che nel PD la maggioranza non è renziana, donde l’impossibilità di Oliverio di nominare assessori e dirigenti. Figuratevi se un tale partito sommatoria, partito di saltati sul vincitore, è capace di progettare qualsiasi cosa, di affrontare un qualsiasi problema; e di spendere la valanga di soldi di fondi europei. Con l’aggravante intellettuali della presunzione, e mai l’umiltà di rivolgersi a chi sa. Dite voi, ma se il PD è così nullo, confidiamo nel centrodestra! Buono, quello: come se non avessimo visto i disastri di Pino Nisticò, Giovan Battista Caligiuri, Peppino Chiaravalloti, Peppe Scopelliti e i loro assessori e dirigenti di centrodestra. Questo per quanto concerne l’amministrazione; e che dire della politica intesa come pensiero? Ragazzi, pensiero? Con l’aggravante borghese della presunzione, e mai l’umiltà di rivolgersi a chi sa. Aggiungiamo che lo sparuto gruppo consiliare di Forza Italia ha due tizi che dicono di essere di Forza Italia ma Forza Italia non vuole: oggi le comiche. E siccome ognuno deve piangere prima i guai suoi, sappiamo qualcosa dei postfascisti postmissini postaennini? Nulla, notizie non pervenute. Allora, se non esistono più i fascisti (i comunisti ancora capaci di dichiararsi tali sono rimasti tre, forse); se il centrodestra è in stato comatoso; se il PD vince, ma non esiste, ciò premesso, chi pensa, in Calabria? A parte gli antimafia segue cena: quelli non hanno bisogno di pensare, ripetono le stesse identiche cose della cena.. volevo dire del convegno del mese prima. Non pensa nessuno, nei partiti. E fuori? Fuori dai partiti, cioè Università, Scuola, Chiesa, Società Civile, tutti muti per non dar fastidio al provvisorio vincitore.

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Serra e la crisi: ecco cosa è cambiato nell’ultimo lustro

SERRA SAN BRUNO – La sensazione, confermata dai numeri, è che la cittadina della Certosa si stia trasformando, diversificando la sua popolazione e, nel contempo, perdendo risorse umane. Basta “vivere” le strade per notare il soffio di un vento cosmopolita e il mutare delle esigenze dei giovani serresi che, sempre più frequentemente, scelgono di lasciare la propria terra per giungere alla realizzazione professionale. Questa situazione, che più o  meno ogni famiglia tocca con mano, si deduce anche dai dati, che confortano l’ipotesi di un processo di cambiamento avvertito – con diversa intensità a seconda delle aree - in tutta la Penisola. Ma scendiamo nei dettagli per verificare quanto sta avvenendo.

Innanzitutto, la popolazione sostanzialmente non cresce perché in un contesto socio-economico con troppe incertezze le coppie sembrano restie a tradurre il loro sentimento nella nascita di un figlio. Ragionamento comprensibile visti i rischi derivanti dall’atavico ritardo di sviluppo a cui si sono andati a sommare gli effetti nefasti della congiuntura economica.

 

 TAB. 1 – DINAMICHE DEMOGRAFICHE SERRA SAN BRUNO

 

2010

2011

2012

2013

2014

Nati

79

53

85

65

51

Morti

60

60

66

62

69

Diff. (A)

19

-7

19

3

-18

 

Preoccupa inoltre il trend delle persone che si trasferiscono altrove (residenze cancellate): rimane alto il livello di chi emigra per motivi di studio o di lavoro ed è facile desumere che nell’entroterra vibonese venga percepita una sorta di assenza di opportunità di crescita. E chi parte spesso non torna perché evidentemente la differenza di benessere, al netto della mancanza degli affetti familiari, è elevata.

Altalenante, ma con picchi significati, è il flusso delle persone che arrivano a Serra e vi pongono la loro residenza (nuove residenze). Non si tratta di lavoratori provenienti dai centri confinanti (come riscontrato nei decenni precedenti) e, d’altronde, non ve ne sarebbe motivo in considerazione della graduale chiusura o del ridimensionamento degli uffici pubblici. Sono piuttosto abitanti dell’Est europeo o extracomunitari che sperano in condizioni di vita più favorevoli. E sono coloro che arrivano nella nostra regione ponendo in essere nuove attività commerciali o essendo disponibili a compiere lavori più umili non sempre accettati dai residenti.

 

TAB. 2 – FLUSSI MIGRATORI SERRA SAN BRUNO

 

2010

2011

2012

2013

2014

Nuove residenze

104

112

88

179

81

Residenze cancellate

107

131

141

151

121

Diff. (B)

-3

-19

-53

28

-40

 

Il risultato di questi fattori è il progressivo svuotarsi dei tratti caratterizzanti di un paese che, con la sua gente, perde le sue tradizioni senza adeguarsi correttamente alla globalizzazione.

 

TAB. 3 – VARIAZIONI NELLA POPOLAZIONE SERRA SAN BRUNO

 

2010

2011

2012

2013

2014

Diff. (A)

19

-7

19

3

-18

Diff. (B)

-3

-19

-53

28

-40

Variazione tot.

16

-26

-34

31

-58

 

A riprova delle difficoltà a permanere nel centro montano vi è la crescente disoccupazione generata, oltre che dal crollo dell’economia reale che ha aggravato lo stato di un apparato produttivo già asfittico, dalla combinazione della scomparsa dei vecchi mestieri e della formazione di giovani con competenze universitarie di fatto inutilizzabili nell’ambiente lavorativo del comprensorio serrese. Lampante, a tal proposito, è l’aumento dei soggetti disoccupati nella zona di competenza del Centro per l’Impiego di Serra.

 

TAB. 4 – DISOCCUPATI NEL COMPRENSORIO DI COMPETENZA DEL CENTRO PER L’IMPIEGO DI SERRA SAN BRUNO

 

2010

2011

2012

2013

2014

Disoccupati

1505

1796

1966

2199

2394

 

La crisi, comunque presente in ogni dove, produce poi il distacco dalle Istituzioni e dalla vita pubblica ed il segno inconfondibile è la sempre minore partecipazione alle vicende politiche.

La delusione si manifesta soprattutto negli appuntamenti elettorali: tutti i partiti perdono consensi e gli elettori dimostrano la disapprovazione non recandosi alle urne o non esprimendo alcuna preferenza. Come riferimento possono essere prese le elezioni regionali, in quanto più recente consultazione elettorale e quindi con un dato più attendibile rispetto all’analisi proposta.

 

TAB. 5 – VOTANTI ALLE ELEZIONI REGIONALI A SERRA SAN BRUNO

 

2010

2014

Votanti

4228

3409

Aventi diritto

7206

7264

% Votanti

58,67

46,93

 

Serra non è più la stessa: è doveroso prendere atto del cambiamento ed intervenire con le strategie e le azioni più opportune per non disperdere un patrimonio umano di inestimabile valore.

 

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Sinistra ecologia e libertà: "Non siamo omologati al Pd"

Riceviamo e pubblichiamo

 

Generosi, leali, partecipazione, coinvolgimento, sono stati gli aggettivi e sostantivi più ricorrenti tra gli intervenuti all’assemblea regionale di SEL Calabria, tenutasi ieri all’hotel Lamezia, nonostante le avverse condizioni climatiche. Erano presenti la maggior parte dei dirigenti e degli amministratori “Sellini” ed il neo Consigliere Regionale Gianni Nucera. Il coordinatore regionale, Mario Melfi, è partito nella introduzione, dalla Conferenza Programmatica ed Organizzativa, “Human Factor” di Milano, evidenziando che SEL Calabria, ha anticipato di qualche mese il nuovo percorso che intende mettere in campo. Un progetto politico di sinistra che veda partiti, associazioni, movimenti, che vogliono battersi sulle tematiche più importanti che affliggono i cittadini e che si propongono la gestione della cosa pubblica. SEL, insieme a quanti hanno dato vita alla lista “La Sinistra per cambiare la Calabria” stilerà un documento da presentare nei territori. Mario Melfi, si è poi addentrato nei problemi della politica Regionale. Siamo stati generosi e leali. Generosi: perché non abbiamo inseguito il “particulare”, l’interesse del nostro partito, che pur poteva starci, dopo le elezioni europee, con l’affermazione della lista “L’altra Europa”, ma abbiamo guardato al solo esclusivo interesse dei calabresi. Governare i processi di cambiamento, ridare una speranza ai giovani inoccupati, alleviare i disagi delle famiglie. Leali: perché abbiamo mantenuto la barra dritta, nonostante gli sbandamenti del PD, il richiamo di alcune sirene che volevano tirarci fuori dalla primarie (che sapevamo di non poter vincere), ma che avrebbero dato alla Calabria, un panorama politico che risorgeva dalle macerie lasciate dal Governo di centro destra. Partecipazione e Coinvolgimento: perché solo riconosciuto il nostro ruolo politico, dal Governatore e dal PD, sarà possibile sostanziare questi due sostantivi. Sarebbe un errore per la Calabria se si pensasse che ci si può trattare come “i parenti poveri” della famiglia ricca: invitati solo quando se ne ha bisogno. Non si dimentichi che abbiamo vinto la sfida, sconfitto gli scettici e rappresentiamo per volontà degli elettori, superando il 4%, l’unico vero partito che non può essere omologato al PD. Adesso troppo alta è la posta in gioco di questa regione: povertà, diritti negati, sanità allo sfascio, lavoro che non c’è, territori che scivolano a mare, rifiuti che abbondano nelle strade. Rispetto a tante problematiche occorre la massima partecipazione,  occorre il coinvolgimento della Sinistra. Su questi temi abbiamo le idee chiare, ad iniziare dal reddito di cittadinanza e che intendiamo portare avanti con il nostro Consigliere Regionale Gianni Nucera. Bene ha fatto il Presidente Oliverio a dare le prime risposte, ma è palese che l’impegno di un uomo solo non basta, né basta la formulazione di mini giunte. Certo, siamo rispettosi dei ruoli e della legge che essa assegna, ma la programmazione politica non può passare che da una sinergia politica, anche perché dopo il 2014 ci sarà il 2019 e saremo chiamati a rispondere ai calabresi TUTTI, NESSUNIO ESCLUSO.    

Firmato: Mario Melfi – Coordinatore Regionale SEL Calabria

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