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Fermato un sospetto scafista

Agenti della Squadra Mobile hanno individuato e fermato un 23enne di nazionalità tunisina sospettato di aver organizzato l'arrivo al porto di Reggio Calabria di 332 persone approdate sul molo della città dello Stretto una settimana fa. L'inchiesta è stata coordinata dalla locale  Procura della Repubblica. L'accusa nei suoi confronti è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'attività investigativa continua nel tentativo di individuare gli altri soggetto coinvolti nello sbarco. 

'Ndrangheta e scommesse on line: maxi sequestro da 25 milioni di euro

All’indomani dell’operazione “Gambling”, che ha portato all’arresto di 41 persone e al sequestro di beni per un valore complessivo pari a circa 2 miliardi di euro, personale dei Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, della Squadra Mobile della Polizia di Stato e della Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria unitamente allo S.C.I.C.O. e al Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche di Roma della GdF hanno effettuato un’imponente operazione, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, volta al sequestro di 21 società e trust, di 3 partecipazioni societarie, di 31 siti nazionali e internazionali di “gambling on line”, di 36 immobili, di 15 tra autovetture e motocicli, nonché di ingenti disponibilità finanziarie all’estero, il tutto per un valore di circa 25 milioni di euro. L’attività investigativa proseguita incessantemente dopo gli arresti e i sequestri dello scorso 22 luglio ha permesso di individuare compendi aziendali, siti on line, beni immobili e mobili registrati nonché rapporti finanziari riconducibili a taluni dei membri del sodalizio criminale con proiezione transnazionale - al quale hanno preso parte anche soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta - che avvalendosi di società estere ha esercitato abusivamente l’attività del gioco e delle scommesse sull’intero territorio nazionale, così riciclando ingenti proventi illeciti. In particolare, è stato accertato che - attraverso lo schermo di imprese operanti nel mercato dei giochi e delle scommesse a distanza e dislocando in Stati esteri i server per la raccolta informatica delle giocate e la loro gestione - l’associazione criminale ha aggirato la normativa che regola il settore, realizzando consistenti profitti, in parte reinvestiti per l’acquisizione di ulteriori società nonché per l’attivazione di nuovi siti on line per l’esercizio ancora più esteso e remunerativo delle attività illecite. Invero, le indagini svolte sinergicamente dalle Forze di polizia hanno permesso di disvelare una fitta ramificazione di società e trust esteri - con sede a Malta, a Panama, in Romania, nelle Canarie e nelle Antille Olandesi - costituiti ad hoc o acquisiti dall’organizzazione criminale per la gestione dell’esercizio abusivo del gioco e delle scommesse on line e spesso intestati a meri prestanome di comodo. Tale rete ha mantenuto, comunque, il centro decisionale e operativo in Calabria, rappresentando anche gli interessi della ‘ndrangheta, allettata dagli imponenti flussi economici generati da quelle attività imprenditoriali che, oltre a consentire lauti guadagni, hanno agevolato il riciclaggio del denaro sporco. Significativa, altresì, è risultata l’entità delle disponibilità finanziarie sinora individuate all’estero, anche grazie all’efficiente cooperazione internazionale di polizia. Infatti, in Germania e a Singapore sono state sottoposte a sequestro liquidità rispettivamente ammontanti a 1.700.000 euro e a 2.000.000 euro circa. Pertanto, sulla scorta dei gravi elementi indiziari allo stato raccolti, sono stati eseguiti in Calabria, Lazio, Sicilia e Veneto i seguenti provvedimenti, emessi dalla competente Autorità Giudiziaria: sequestri preventivi dell’intero patrimonio aziendale di 21 società e dei trust localizzati in Italia, Malta, Romania, Spagna, Panama e nelle Antille Olandesi; sequestri preventivi di 3 partecipazioni in società italiane; sequestri preventivi di 31 siti nazionali e internazionali di scommesse on line; sequestri preventivi di 36 immobili ubicati nelle province di Belluno, Catanzaro, Cosenza, Enna, Reggio Calabria e Venezia;  sequestri preventivi di 15 tra autovetture e motocicli. Conclusivamente si è proceduto al sequestro di  21 società e trust, di 3 partecipazioni societarie, di 31 siti nazionali e internazionali di “gambling on line”, di  36 immobili, di 15 tra autovetture e motocicli, nonché di ingenti disponibilità finanziarie, per un valore stimato di circa 25 milioni di euro, con l’impiego di uomini dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e della D.I.A.

Tre persone denunciate per furto d'acqua

Personale del Corpo forestale dello Stato ha denunciato tre persone sospettate di furto d'acqua. Gli agenti hanno accertato che avevano realizzato collegamenti abusivi alla rete idrica della città di Reggio Calabria. a finire nei guai sono stati i soggetti cui erano intestate le utenze, un 77enne, un 75enne ed un 67enne. La scoperta è avvenuta nel contesto di un'attività di controllo mirato per contrastare gli illeciti commessi in questo ambito. Operazioni che vengono compiute di concerto con gli addetti del Comune.  I tre appartamenti erano stati collegati in modo fraudolento  mediante un rubinetto connesso alle condotte poste in corrispondenza dei contatori dei rispettivi alloggi. 

Reggio, sospesa erogazione idrica nelle ore notturne: ecco dove

Per esigenze tecniche, sarà sospesa l’erogazione dell’acqua nel quartiere di Terreti dalle ore 20.00 di oggi, giovedì 10 settembre, a domattina venerdì 12 settembre alle ore 5.00, e dalle ore 20.00 di domani, venerdì 12 settembre, alle ore 5.00 di sabato 13 settembre. 

Maltempo in Calabria: frana su linea ferroviaria, sospesa circolazione dei treni

Uno smottamento franoso, causato dalle intense precipitazioni piovose di queste ore, ha interessato i binari che corrono lungo la linea ferroviaria di collegamento fra Reggio Calabria e Melito Porto Salvo. Il transito dei treni p stato interdetto per oltre un'ora, dalle 12:45 alle 13:50. "Dopo l'intervento delle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana - riferisce RFI - e le verifiche dell'infrastruttura ferroviaria per garantire il passaggio dei treni in sicurezza, l'Intercity 562 (Reggio Calabria - Taranto), fermato in linea, ha potuto riprendere il viaggio. Oltre all'IC562 hanno registrato ritardi fino a un'ora anche quattro treni regionali".

Fumo negli occhi: Palazzo San Giorgio discute di legalizzazione di droghe leggere

Cosa ci sia di massimamente urgente secondo i componenti della Commissione Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria è presto detto: una sana, dettagliata, complessa e attenta discussione sulla legalizzazione delle droghe leggere. No, non è uno scherzo e nemmeno una battuta infelice, ma l'asettica fotografia dell'esistente in data 9 settembre 2015 in un pianeta, quello di Palazzo San Giorgio, che sembra sempre più distante da quello popolato dagli abitanti di una città sommersa da problemi la cui enormità non sfugge a nessuno, o quasi. Per uno degli strani paradossi che si prendono gioco della realtà virtuale, si tratta, guarda caso, di devastanti criticità che si condensano, in buona parte, proprio nel settore di competenza delle Politiche sociali. Poco importa se il calendario delle sedute della Commissione presieduta da Tonino Nocera preveda in futuro, o abbia previsto in passato, la trattazione di tematiche realmente aderenti alle necessità ed alle urgenze dei cittadini. Dedicare, in questo momento storico, drammaticamente vissuto dalla popolazione, anche un solo istante di una riunione formale ad una questione in cui una qualsiasi Amministrazione Comunale non ha voce alcuna in capitolo, è oltraggioso ed offensivo. Irresponsabilità e sciatteria non possono avere diritto di cittadinanza in una fase marchiata a fuoco dalle difficoltà, economiche e sociali, patite da individui e famiglie. Affrontare terribile emergenze come la povertà (assoluta o relativa non fa nessuna differenza),  le condizioni in cui versano gli anziani, i disabili, o le mille altre categorie di persone che lottano quotidianamente contro il drago dell'assenza di servizi non dovrebbe far dormire la notte un qualsiasi amministratore saggio e prudente. A maggior ragione, anche solo l'idea di proporre all'ordine del giorno un dibattito fra i membri della Commissione che abbia al centro le " Norme per la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati" appare, oltre che incomprensibile, un esercizio di propaganda ideologica da esibire all'esterno dei confini reggini, sul palcoscenico nazionale, e nulla più. Qualcosa di simile, in termini di significato politico, all'approvazione, in questo caso già avvenuta, del Registro delle Unioni Civili. Un provvedimento che non ha avuto alcuna conseguenza pratica nella quotidianità, e nella qualità della vita, del cittadino reggino, ma che la maggioranza ha potuto sbandierare come una conquista epocale davanti alla platea nazionale dei compagni di cordata. Quando si diraderanno, è proprio il caso di dirlo, le nuvole di fumo gettate negli occhi della cittadinanza, il degrado che cinge d'assedio Reggio Calabria sarà visibile anche dalle torri del castello dietro le cui mura si continua beatamente a dormire ad occhi aperti. 

Periferie e Città Metropolitana: a Reggio iniziativa con gli amministratori comunali

"Dalla periferia alla Città Metropolitana: Le sfide delle nuove generazioni". Questo il titolo dell’iniziativa che si è svolta nella piazza di Spirito Santo, promossa dal consigliere comunale Filippo Quartuccio. Alla manifestazione hanno partecipato il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessore ai Lavori Pubblici Angela Marcianò, il consigliere delegato alla Città Metropolitana Riccardo Mauro. Per l’occasione, Filippo Quartuccio, riposta la funzione di consigliere comunale, ha indossato le vesti di moderatore, stimolando gli interventi degli amministratori. Aprendo il dibattito, ha riassunto le principali problematiche di Sant’Anna e Spirito Santo, ripercorrendo, altresì, alcuni punti salienti contenuti nel bilancio previsionale per l’anno corrente, tra i quali l’avvio delle attività delle due società in house che gestiranno le attività già affidate alla mista Multiservizi RC, ed alcuni degli interventi del Piano triennale delle opere pubbliche, rimodulato sulla base delle primarie necessità cittadine. L’assessore Marcianò, dopo aver offerto una rappresentazione generale sull’attività svolta e, in modo particolare, sulle opere inserite nel piano triennale e sulle finalità manutentive delle risorse destinate dal bilancio di previsione per il 2015, si è impegnata, tra l’altro, a realizzare le necessarie misure per valorizzare la fruizione della storica piazza di Sant’Anna. Il consigliere Mauro ha parlato dell’importanza della Città Metropolitana di Reggio Calabria, soffermandosi sul valore della partecipazione e condivisione nel relativo processo costitutivo, e, allo stesso tempo, ha illustrato le prospettive di miglioramento nell’ambito della mobilità urbana e dell’innovazione tecnologica nella fruizione dei servizi pubblici. Al dibattito aperto al contributo dei cittadini, le conclusioni sono state affidate al Sindaco Giuseppe Falcomatà.  "Nonostante i noti vincoli di bilancio – ha esordito il sindaco – l’Amministrazione prosegue in opere ed interventi finalizzati ad accrescere la vivibilità nei e dei territori. Con questo agire, continuiamo ad essere presenti sul territorio reggino: è dovere degli amministratori prendere contatto con la realtà che amministrano e con chi ha dato loro fiducia. Allo stesso tempo, tendere la mano alle famiglie ed ai cittadini è l’obiettivo di questa Amministrazione. In tal senso ci stiamo impegnando per migliorare la vita dei cittadini, coniugando le esigenze dei territori con le risorse interne del comune". "La nostra città – ha sottolineato il sindaco - non vuole e non può rimanere indietro a nessuno, ma dobbiamo essere noi i primi a recuperare l’orgoglio di vivere in questa città. La futura Città metropolitana, ci darà grandi opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire, ma allo stesso tempo la città non si fa da soli, ma assieme agli altri".

 

Servizio Avr, Alleanza Calabrese: "Falcomatà e Zimbalatti rendano conto o sarà rivoluzione fiscale"

"Ci capita da molti mesi - riferisce una nota trasmessa da Alleanza Calabrese - di andare in giro per la città di Reggio Calabria e le sue periferie, tanto millantate e tirate in ballo, e scontrarci con situazioni di degrado ambientale mai riscontrate da moltissimi anni. Ci siamo ritrovati, grazie ai commissari inviati dal governo per tutelare la legalità a Reggio Calabria, una società, l’Avr, scelta senza gare, senza appalti, senza motivazioni legali o di grande operatività. Ci siamo lasciati dietro le spalle una società, la Leonia, che a prescindere da ogni valutazione del caso, era al 51% di proprietà dei cittadini reggini. Ci siamo ritrovati ad Archi, con oltre 100 mezzi di proprietà al 51% di proprietà dei cittadini reggini, che stanno marcendo grazie ai curatori scelti dal tribunale. Per questo abbiamo redatto, nel maggio scorso, un esposto denuncia al Procuratore della Repubblica, De Raho, corredato da servizio fotografico, e sul quale aspettiamo ancora riscontri. La domanda che Alleanza Calabrese si pone assieme a migliaia di reggini è una sola. A chi giova tutto questo? L’Amministrazione Falcomatà ha rinnovato l’appalto all’Avr, senza gare, senza appalti, senza motivazioni legali o di grande operatività". "Parliamo di appalti - ricorda il Movimento politico autonomista presieduto da Enzo Vacalebre - del valore di milioni e milioni di euro. Visto lo stato di degrado ed abbandono in cui Reggio Calabria sta annegando da quasi tre anni, Alleanza Calabrese chiede un incontro pubblico urgentissimo alla presenza dei massimi esponenti dello Stato in città, quali il Prefetto Sammartino ed il Procuratore de Raho. Il sindaco Falcomatà, l’assessore Zimbalatti, con una delle deleghe alla città bella, gentile, democratica e trasparente, che vede Ambiente, Salute e Benessere, Igiene Pubblica, Decoro Urbano tra le proprie prerogative, l’Avr che cura ormai da tre anni tutto ciò che riguarda l’assessorato oggi curato dal dottore della mutua, devono obbligatoriamente rispondere ai cittadini. Dovranno rendere conto quanti mezzi oggi l’Avr mette a disposizione della città di Reggio Calabria. Dovranno rendere conto quanti uomini oggi l’Avr mette a disposizione della città di Reggio Calabria. Dovranno rendere conto delle disposizioni del capitolato d’appalto che vede l’Avr, assegnataria ad hoc, dei servizi ambientali della Città di Reggio Calabria. Sempre a fronte della decina di milioni di euro che Avr percepisce da tre anni dai reggini. La Procura dovrebbe anche riuscire a capire come è sbarcata, da Roma,  Avr a Reggio Calabria, chi l’ha portata e  grazie a chi è arrivata… Tenendo presente che l’Avr, come riporta il suo sito istituzionale, nell’ambito di tali servizi, con l'impiego di operatori qualificati e veicoli e attrezzature scelte tra le migliori sul mercato italiano, provvede alla 'pulizia quotidiana' dei patrimoni affidati attraverso attività di raccolta e trasporto dei rifiuti con modalità porta a porta e stradale, spazzamento manuale e meccanizzato, lavaggio e sanificazione strade, rimozione di discariche abusive, gestione dei centri di raccolta comunali fissi e mobili, svuotamento dei cestini portarifiuti, ritiro dei rifiuti ingombranti e RAEE a domicilio. Alla luce di tutto ciò Alleanza Calabrese chiede a Falcomatà, Zimbalatti ed Avr di gettare la maschera e parlare alla città di Reggio Calabria". "Questo - precisa Alleanza Calabrese - non è un appello è un obbligo per gli attori chiamati in causa.  Altrimenti i reggini saranno obbligati a partire con la Rivoluzione Fiscale. No Servizi. No Party. Aspettiamo risposte urgentissime prima che i reggini scendano in piazza a tutelare loro dignità e i propri figli".

 

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