'Ndrangheta: arrestato il latitante Rocco Barbaro (VIDEO)

I carabinieri del Gruppo di Locri e in particolare dell’aliquota operativa della Compagnia di Locri, unitamente ai colleghi della Stazione di Platì e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, a conclusione di una attività di indagine, hanno tratto in arresto Rocco Barbaro, detto “U Sparitu”, 51enne di Platì, esponente di vertice della consorteria “Barbaro-Castanu”, operante nel territorio di Platì, con ramificazioni in Lombardia e in Piemonte.

Barbaro era ricercato dal gennaio del 2016, in quanto colpito da un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, poiché ritenuto responsabile del reato di associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni con l’aggravante del metodo mafioso.

I fatti delittuosi oggetto dell’ordinanza risalgono ad un periodo compreso tra maggio 2013 e gennaio 2014.

Rocco Barbaro, è figlio del 90enne Francesco, detto “Cicciu U Castanu”, capo dell’omonima consorteria di ‘ndrangheta, attualmente detenuto con la pena dell’ergastolo a seguito ad condanna per l’omicidio del brigadiere dei Carabinieri Antonino Marino.

Rocco Barbaro è, inoltre, cognato di Giuseppe Pelle, figlio del defunto Antonio alias “U Gambazza”, capo dell’omonima cosca operante nel territorio di San Luca.

Espletate le formalità di rito, Barbaro è stato associato presso la casa circondariale di Reggio Calabria.

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'Ndrangheta: finisce la latitanza del boss Rocco Barbaro

I carabinieri del Gruppo di Locri hanno arrestato a Platì il latitante Rocco Barbaro, di 52 anni. Considerato elemento di vertice dell'omonima cosca di 'ndrangheta, Barbaro era stato proposto per l'inserimento nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi d'Italia.

Latitante dal 2015, quando era sfuggito all'arresto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni emessa dal Gip del Tribunale di Milano su richiesta della Dda, il 52enne è stato bloccato a casa della figlia.

In passato Rocco Barbaro si era reso irreperibile altre due volte. La sua cosca è considerata egemone nel traffico di cocaina in Calabria ed in Lombardia.

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