'Ndrangheta, sequestrati ad un imprenditore beni per 5 milioni di euro

Su disposizione dei magistrati della Sezione Misure di prevenzione, il personale della Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria ha sequestrato un patrimonio di cinque milioni di euro la cui proprietà è riconducibile al 64enne Domenico Passalacqua, imprenditore che si trovava già dietro le sbarre. E' sospettato di appartenere al clan della 'ndrangheta Bud-Imerti. A richiedere l'adozione del provvedimento eseguito stamane  è stato il Procuratore della Repubblica. L'elenco dei beni oggetto della misura preventiva comprende un totale di dodici immobili, fra appartamenti, attici e ville, oltre ad una lussuosa barca.  

'Ndrangheta, sequestrati a presunto boss beni per 3 milioni di euro

Beni per un valore complessivo di tre milioni di euro,  riconducibili a Teodoro Crea, sono stati sequestrati dalla Polizia. Considerato il boss dell'omonimo clan di 'ndrangheta con sede a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, già in passato era stato destinatario di provvedimenti analoghi. Nel mirino degli inquirenti questa volta è finita un'azienda attiva nel comparto dell'allevamento di bovini ed ovini ed in quello della coltivazione di agrumi e frutti oleosi. 

'Ndrangheta, sequestrati ad imprenditore beni per 800 mila euro

Un patrimonio il cui valore complessivo ammonta a 800 mila euro è stato posto sotto sequestra ad un imprenditore 48enne considerato dagli inquirenti organico ai clan della 'ndrangheta di Rosarno Pesce-Bellocco. Destinatario del provvedimento restrittivo Gianluca Favara, che era già recluso n carcere in quanto implicato nell'inchiesta "Ndrangheta Banking", risalente allo scorso anno. Il provvedimento è stato eseguito all'alba di oggi dal personale della Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria sulla base di una disposizione del Tribunale della città dello Stretto. L'uomo, al quale sono stati posti sotto sequestro sia beni immobili che mobili, era stato arrestato anche quattro anni addietro. 

    

'Ndrangheta, sequestrati beni per 300 mila euro

La Polizia ha sottoposto a provvedimento di sequestro un patrimonio che ammonta complessivamente a 300 mila euro. Destinatario Teodoro Crea, considerato il boss dell'omonimo clan della 'ndrangheta egemone a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria. A disporlo la sezione Misure di prevenzione del Tribunale della città dello Stretto. L'elenco dei beni comprende diversi appezzamenti di terreno ed un immobile. 

Spaccio di droga: sequestrati beni per 250 mila euro

Militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato un patrimonio del valore di 250 mila euro appartenente ad un quarantaquattrenne implicato nell'operazione "Tenaglia". La misura patrimoniale è stata eseguita dalle Fiamme Gialle di Lamezia Terme. L'inchiesta, sulla scorta di quanto ipotizzato dagli inquirenti, avrebbe sgominato una banda dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo, sebbene inoccupato, sarebbe riuscito ad accumulare beni, compresi una villetta e svariati appezzamenti di terreno che si trovano nell'area meridionale di Lamezia Terme. 

Sequestrati dalla Dia beni a noto imprenditore calabrese

Il Tribunale ha disposto il sequestro di un patrimonio pari a 700 mila euro all'imprenditore 61enne Vincenzo Oliveri, implicato in diverse indagini per truffa. Le sue attività, concentrate in particolare nel settore oleario, spaziano dal comparto turistico a quello della ristorazione. Ad eseguire il provvedimento giudiziario adottato dalla magistratura di Reggio Calabria è stato il personale della Direzione investigativa antimafia che ha apposto i sigilli  ad un appezzamento di terreno e ad un immobile, entrambi ubicati a Gioia Tauro. Due anni fa Oliveri era stato destinatario di una misura analoga: in quella circostanza a finire nel mirino degli inquirenti erano stati beni del valore complssivo di 325 milioni di euro. 

Sequestrati beni all'ex Consigliere regionale Alberto Sarra

Gli uomini della Guardia di Finanza, su  disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno proceduto al sequestro di 19.800 euro all’ex Consigliere regionale Alberto Sarra. Il provvedimento è stato emesso in esecuzione di quanto disposto dal Gip Adriana Trapani, su richiesta dal Pubblico Ministero, Mauro Leo Tenaglia. La somma sottoposta a sequestro rappresenta la parte residua dei 160.000 euro incassati, da Sarra, a titolo di arretrati ed in parte, già restituiti. La misura rientra nell’ambito di un’indagine per truffa e faso che vede coinvolto l’ex Consigliere Regionale insieme ad alcuni componenti della Commissione medica che gli riconobbero un vitalizio, di 7.490 euro, per inabilità da causa di servizio derivante da una patologia cardiaca, secondo l’accusa, del tutto indipendente dalla carica di Consigliere regionale

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