Lettera aperta di Fioravante Schiavello al presidente del Comitato Trasversale delle Serre

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Carissimo Francesco,

ti chiedo scusa sin da subito se sarò diretto, senza perdermi in frasi di circostanza che servono solo a riempire vuoti privi di significato.

Ho scelto la modalità della lettera aperta perché ritengo giusto che tutti i cittadini sappiano cosa succede all’interno dei comitati che li rappresentano; d'altronde non abbiamo niente da nascondere e la trasparenza e la correttezza dei comportamenti hanno guidato sempre il tuo agire e quello di tutti i  membri della nostra associazione.

Ma vengo al sodo e al merito di questa mia breve lettera aperta:

ho notato in generale, già da prima dell’ultima manifestazione che abbiamo fatto a Serra San Bruno il 28 ottobre u.s., una caduta dell’iniziativa e della tensione del Comitato Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato; in particolare alcuni componenti dello stesso (mi riferisco ad es. al Presidente onorario prof. Nisticò) o soggetti molto attivi di fervida  e assidua partecipazione (come ad es. il caro amico Bruno Cirillo) non si sono fatti più sentire, forse appagati dai relativi, seppur minimi, risultati raggiunti. Mi piace ricordare il loro impegno prima dell’apertura dei due tratti della trasversale tra Torre di Ruggiero e Chiaravalle Centrale e tra Argusto e Gagliato, quando hanno dato tantissimo, spendendo notevoli energie, sia come  semplici cittadini, persone di grande e riconosciuta cultura, che come componenti del comitato e affermati giornalisti.

Aperti i due tratti di cui sopra il Comitato  si è come eclissato, dissolto, la protesta è finita come se l’obiettivo dell’apertura dell’intero tracciato, dal mar Ionio fino all’autostrada A3, fosse stato raggiunto, e qualcuno ha pure pensato che tutti fossero ormai felici e contenti.

Sappiamo benissimo, invece, che non è così; il sottoscritto, infatti, in ogni iniziativa che abbiamo fatto ed in tutte le manifestazioni pubbliche ha sempre ribadito la necessità di non mollare, di non abbassare la guardia e questo fino a quando la Trasversale non fosse stata completata. Da un po’ di tempo a questa parte, invece, questa consapevolezza, che apparteneva a tutti i componenti del Comitato, si è come assopita, anzi il Comitato è stato utilizzato per scopi che niente hanno a che vedere con un diritto che giustamente reclamiamo e che ci è stato negato per 50 anni.

Stando così le cose, quale componente fondatore del Comitato stesso, pretendo il rispettato dello Statuto che abbiamo sottoscritto e che venga subito convocata una riunione per stabilire la ripresa della nostra iniziativa che faccia capire a chi di competenza, soprattutto all’Anas, che non abbiamo intenzione di arretrare rispetto alle nostre prerogative di cittadini liberi e alle attività di impulso che già nei mesi scorsi abbiamo esercitato di verifica e controllo sui tratti della Trasversale in lavorazione e sulle progettazioni e i finanziamenti dei tratti che sono ancora da iniziare.

Ho sempre pensato che le rivoluzioni, grandi o piccole che fossero, o le semplici  proteste dei cittadini, sono guidate da una speranza, in questo caso credevo, e credo, che lottare per affermare un diritto che ci è stato negato per così lungo tempo, fosse una cosa giusta, fosse come recuperare del tempo sottratto ai nostri genitori, affinchè almeno le generazioni future ne potessero trarre beneficio. 

Altrimenti lo si dica in modo chiaro e trasparente che il Comitato, per motivi vari, ha finito  la sua azione, perché se così fosse, essendo l’unico componente della zona delle Serre, ne prenderò atto e mi adopererò,  insieme ad altri cittadini, a portare avanti questa battaglia che per me rimane una battaglia di civiltà per il riscatto di diritti negati ad un territorio che continua a rimanere ultimo fra gli ultimi.

                                                                   Fioravante Schiavello

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