Le Terme Romane di Curinga: il progetto di valorizzazione del sito archeologico

È stato presentato il progetto di restauro e valorizzazione delle Terme Romane di Curinga nella manifestazione “La ricerca archeologica, il progetto di restauro, la valorizzazione” tenutasi nella Chiesa dell’Immacolata di Curinga. 

Alla manifestazione erano presenti oltre al sindaco Domenico Pallaria, che ha sottolineato “la valenza di immagine e le prospettive economiche che progetti come questo possono dare ad uno sviluppo armonico della comunità curinghese”, il vicesindaco nonché assessore alla Cultura Patrizia Maiello, che ha coordinato gli interventi, l’ingegner Ottavio Luigi Mancuso, che ha illustrato il progetto facendo intravedere come si presenterà a lavori ultimati il manufatto del IV-V sec.,  prospettando una rivalutazione del luogo e dell’area circostante calcolata in circa 9000 mq con arredi standardizzati, ma anche con ausilio di alte tecnologie. Presente l’architetto Maria Concetta Sgomo, responsabile della società “Avventura tra i due mari”, che ha esposto gli obiettivi del progetto di valorizzazione di questo importante sito. 

Dopo un breve saluto del sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, sono intervenuti l’architetto Domenico Schiava, dirigente del settore Beni culturali della Regione Calabria, la professoressa Stefania Mancuso, archeologa docente UniCal, la dottoressa Consolata Loddo, dirigente del dipartimento Turismo della Regione Calabria.  

Tutti i relatori hanno sottolineato come le Terme Romane di Curinga vanno inquadrate in un contesto più ampio e non esclusivamente locale, in un percorso culturale archeologico che investe tutta la fascia centro calabrese, dal Tirreno allo Ionio con i siti di Terina, Roccelletta, Squillace.

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