Pasquale Calabrò, il "sogno americano" di un emigrante calabrese

Pasquale Calabrò nacque a Reggio Calabria, il 24 novembre del 1917, da Giuseppe e Caterina Mallamaci.

La madre, per evitargli la stessa dura vita di lavoro del padre, lo inviò in seminario. Ma a Pasquale quella vita, fatta di severità e troppe regole, non si confaceva. Così una notte pensò, insieme ad un amico, di fuggire.

A soli tredici anni, era il 1930, riuscì ad imbarcarsi per l’America. Dopo un periodo, in cui fece di tutto, trovò lavoro in miniera. Sgobbava anche 16 ore al giorno perché voleva a tutti i costi conoscere il “riscatto” rispetto ad una vita, sino ad allora, solo amara.

Quando ebbe i soldi necessari fece giungere negli Stati Uniti le sue due amate sorelle: Angela e Carmela.

Lo scoppio della Seconda guerra mondiale gli cambiò il destino. Arruolato in Marina fu spedito su un cacciatorpediniere.

Al largo delle Filippine un “kamikaze” attaccò il cacciatorpediniere e lui coraggiosamente ed eroicamente rimase a tentare di abbattere l’aereo nemico. Ne riportò una serie di gravi ferite. Si temette per la sua vita. Poi rimandato negli Stati Uniti e curato nell’ospedale militare, grazie alla sua forte tempra, riuscì a salvarsi.

Al “ Naval Hospital” di Key West ricevette la “Purple Heart” (decorazione delle forze armate statunitensi assegnata in nome del Presidente a coloro feriti o morti in servizio). In quel periodo di aiuto gli fu, certamente, Rosamary una ragazza che fino al quel momento aveva conosciuto solo per corrispondenza (era la cugina di un marinaio suo commilitone in Marina). Rosemary diverrà il suo grande amore di una intera vita. Pasquale e Rosemary si sposarono, tre anni dopo, dalla loro unione nacque un figlio: Richard. Pasquale Calabrò lavorò come corriere postale e morì il 15 dicembre del 2008. Rosemary, il suo grande unico amore, gli sopravvisse di alcuni anni e morì il 25 settembre del 2018. La sorella Angela nata il 15 agosto del 1915 (aveva sposato l’emigrante calabrese Carmelo Angelone) morì il 6 gennaio del 2009.

*Presidente onorario "Ambasciatori della fame"

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