A Brognaturo va in scena “U figghiu”
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"Autismo, territorio e inclusione. Verso un'educazione alle differenze". Questo il tema del convegno che prenderà il via alle 10 di lunedì 3 aprile presso l'ex convento dell'Annunziata, a Brognaturo.
L'iniziativa, promossa dall'amministrazione comunale, si propone di promuovere il rispetto e l’inclusione delle persone che soffrono del disturbo dello spettro autistico. "Un’occasione - si legge in una nota - per sensibilizzare tutti a saper guardare oltre le differenze e valorizzare le singole competenze".
Al convegno parteciperanno i ragazzi delle scuole del territorio.
"Negli anni passati si discuteva sul potenziale pericolo di consegnare il Servizio sanitario nazionale e calabrese al privato. Ricordo le conversazioni in cui si evidenziava un servizio destrutturato dalle fondamenta che la pandemia ha messo in luce in modo impietoso. Si è tanto parlato della 'Strategia nazionale delle aree interne' come strumento che avrebbe dovuto rafforzare anche il servizio sanitario, fondamentale, utile a garantire i livelli di assistenza di base; mentre, adesso, ci ritroviamo a dover comprendere e accettare che per avere il diritto alle cure dobbiamo prima capire dove viviamo e se abbiamo il sufficiente numero di abitanti per godere di tale diritto".
E' quanto afferma, in una nota, il sindaco di Brognaturo, Rossana Tassone.
"Io - aggiunge - questo non sono disposta ad accettarlo. Credo invece, che non importi dove si vive, i diritti devono essere garantiti senza se e senza ma. E, soprattutto, non ci sono distanze chilometriche che tengano. Sconcerta che più che il diritto debbano essere i numeri a dare l’accesso alle cure essenziali. Si è passati da un diritto sancito ad una semplice questione di 'piano di rientro aziendale' a discapito esclusivamente dei cittadini.
Il 29 marzo 2022 - prosegue il primo cittadino brognaturese - in un precedente articolo, parlando del diritto alla salute lo definì per i cittadini dell’area delle Serre il 'velo di Maya', configurabile come una parvenza, un’illusione. Le riflessioni sui problemi sanitari delle aree montane che si sarebbero dovuti tradurre, in salvaguardia dei piccoli comuni, sono state trasfuse in interventi normativi regionali di scarsa attuazione.
È dispiaciuto prendere atto di quanto la popolazione delle Serre non è considerata numericamente adatta all’accesso alle cure, ed ancora più sconfortante, è la consapevolezza che quegli incontri con il commissario Giuliano, in cui si assicuravano alcuni servizi e, soprattutto, il potenziamento dell’ospedale San Bruno si sono poi tradotti in azioni di depotenziamento che, ancora una volta, si sono rivelate promesse disattese.
Mesi fa chiedevamo, insieme agli altri colleghi sindaci, il ripristino dell’ospedale di Montagna, abbiamo trascorso l’ultimo mese in maniera istituzionale e nel rispetto dei ruoli reciproci chiedendo un incontro con il presidente e commissario della Sanità calabrese che ad oggi non è stato programmato.
Quando all’interno della 'programmazione delle attività previste per il 2023 dell’Azienda sanitaria vibonese' si prende atto che non è stata presentata alcuna soluzione alle condizioni disagevoli in cui versiamo è indispensabile esprimere un dissenso per le nostre comunità perché l’ospedale di Serra San Bruno è un bene collettivo, pubblico, essenziale per tutto il territorio.
Se c’è una cosa che mi è stata insegnata è l’importanza del territorio fuori da ogni visione partitica e il rispetto dei cittadini 'testimoni delle condizioni disagiate in cui versa il nostro territorio'
Con l’amara certezza che i cittadini delle Serre sono considerati dai partiti quando si necessita di altri numeri.
Non avendo più altri strumenti istituzioni efficaci per farmi ascoltare - conclude Tassone - ritengo che, ad oggi, l’unica cosa che rimane è avviare una forma più efficace di protesta per far tornare i numeri dove per diritto è giusto che ci siano".
Presso la sala congressuale del Parco naturale regionale delle Serre", a Serra San Bruno, si è svolto il convegno "Il sentiero della baronessa Scoppa-Vizzichi e occhi i mari".
Scopo dell'iniziativa è stata l'inaugurazione del sentiero "Fantasma della Baronessa", reso fruibile recentemente e che permetterà di raggiungere il vecchio Castello cinquecentesco, nascosto dalla folta vegetazione di abeti, in un luogo suggestivo come Lacina in prossimità del lago. Una sala gremita - presenti anche i Sindaci di Serra San Bruno (Alfredo Barillaro), di Capistrano (Marco Martino), di Pazzano ( Franco Valenti), di Dinami (Gregorio Ciccone) e di Mongiana (Francesca Angilletta) - ed entusiasta, affascinata dalla leggenda e dai misteri che ruotano attorno al vecchio Castello e alla figura della baronessa di Maria Enrichetta Scoppa, ha manifestato il proprio plauso al commissario straordinario Alfonso Grillo per l’iniziativa e per gli importanti risultati conseguiti in questi mesi nell'esercizio del suo ruolo.
Dopo la premessa, sul valore di tali iniziative per la promozione del territorio e del Parco, della moderatrice Carmen Amato, il contributo dei sindaci di Brognaturo (Rosanna Tassone) e di (Cardinale) Danilo Staglianò - Comuni su cui insiste il sentiero - che hanno sottolineato l'importanza degli interventi di valorizzazione a favore del territorio effettuati e in itinere, nonché come questi siano ben coordinati dall'ente Parco.
Leggenda e mito, vero e diceria di popolo, fra le parole di "Ritorno in Calabria" e "La monachella di San Bruno "del professore Salvatore Mongiardo ha tenuto col fiato sospeso la sala, arricchendo i presenti di aneddoti storici e riferimenti culturali molto graditi.
Altrettanto apprezzato ed entusiasmante l'intervento tecnico-descrittivo, non solo del sentiero inaugurato ma sulle bellezze paesaggistiche oltre che flora e fauna che caratterizzano i luoghi, del presidente dell’associazione Guide delle Serre, Giorgio Pascolo.
In conclusione, il commissario straordinario Alfonso Grillo, ribadendo che il suo obiettivo è la valorizzazione del territorio utilizzando la cooperazione fra i Comuni dell'area Parco, sottolinea l'inversione di tendenza degli stessi Comuni nell'aver compreso l'importanza dello strumento e le potenzialità derivanti dalla sinergia tanto da aver ricevuto richiesta di adesione da altri otto Comuni oltre ai già 26 presenti.
Confessa di esser orgoglioso di poter consegnare al territorio la fruibilità del sentiero "Fantasma della Baronessa", la cui storia e leggenda hanno affascinato lui stesso e che a breve verranno aperti nuovi sentieri che valorizzeranno sia le risorse e bellezze naturali che storiche e architettoniche.
Sottolinea che la sua mission è quella di consegnare alle generazioni future la valorizzazione dei territori affinché cresca la "tutela attiva" e la consapevolezza di una sostenibilità che coinvolga i cittadini in prima persona e attragga nei territori altri cittadini, turisti, studiosi, amanti di natura e arte. In quest'ottica annuncia che proprio per una maggiore consapevolezza è importante che la cultura della valorizzazione e della sostenibilità deve esser acquisita dai più piccoli ed è già in itinere un progetto che coinvolgerà gli istituti scolastici di ogni livello.
"Pur correndo il rischio di essere retorici crediamo, come assemblea dei sindaci delle Serre, sia doveroso quando si parla di sanità citare i D.M 70 E 71 che hanno introdotto e determinato nuovi modelli standard 'per lo sviluppo dell’assistenza territoriale e standard ospedalieri '.
La fragilità del nostro sistema ospedaliero sconta e continua a scontare l’assenza di un ospedale attrezzato per l’emergenza-urgenza e la mancata attuazione di interventi previsti in quanto ospedale di montagna come è accaduto per San Giovanni in Fiore.
Consapevoli che il diritto alla salute per l'area delle serre negli anni non è stato tutelato e sconta interventi regionali di scarsa attuazione, siamo tutti convinti che la salvaguardia alla salute e il ruolo che avrebbe dovuto svolgere il 'San Bruno' come centro ospedaliero ha visto promesse e impegni disattesi e, per i molti anni di commissariamento sanitario regionale, e, per un’inconsistente azione politica che non ha saputo rispondere ai bisogni dei cittadini.
I sindaci dell'area delle Serre, preso atto di quanto appena riassunto, hanno stilato nel mese di aprile 2022 un documento unitario finalizzato alla salvaguardia dell'ospedale di montagna di Serra San Bruno.
I punti dell'atto, sottoscritti anche dall’intera assemblea dell’ambito socio-sanitario che conta 19 sindaci del territorio, sono stati inviati al commissario dell'azienda sanitaria locale e al presidente Occhiuto rimarcando la tutela del nosocomio serrese come ospedale di Montagna.
Consapevoli dei disagi e della necessità di garantire anche un 118 adeguato si è chiesto per le vie brevi ed ufficiali un incontro con il presidente Occhiuto, allo scopo di poter avere risposte concrete per la salvaguardia del servizio sanitario e del diritto alla salute.
Tutto ciò premesso è legato ad un principio imprescindibile: una volta entrati in ospedale non esistono ruoli o cariche politiche, ma solo diritto del paziente di avere strumenti e cure adeguate
Appare doveroso fare una precisazione riguardo al confronto con i comitati.
Non si ha alcuna remora ad incontrarli, perché il nostro operato è stato presente, battagliero e continuo ma è giusto specificare che occorre istaurate un giusto dialogo istituzionale che non sia unilaterale nella programmazione, ma che riesca a conciliare gli impegni di tutti i sindaci affinché l'azione divenga uno strumento di crescita territoriale e di confronto costruttivo senza strumentalizzazioni politiche.
Il solo scopo deve essere la salvaguardare del nostro territorio,di tutti noi in quanto cittadini e possibili pazienti.
Per tale ragione si è deciso martedì 25 ottobre di indire un Consiglio comunale congiunto con data da destinare nel più breve tempo possibile".
E' quanto scrivono, in una nota, i sindaci: Rossana Tassone (Brognaturo), Antonio De Masi (Nardodipace), Ovidio Romano (Simbario), Cosimo Damiano Piromalli (Spadola), Alfredo Barillari (Serra San Bruno), Francesco Angiletta (Mongiana), Francesco Fazio (Fabrizia).