Serena Moroniti, giovane chiaravellese, concorre alle Regionali del Lazio

Una giovane calabrese di Chiaravalle Centrale in corsa alle Regionali del Lazio. Si chiama Serena Moroniti, svolge la professione di avvocato a Roma, e ha scelto di correre al fianco del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Con la sua Chiaravalle mantiene fortissimi legami, sintetizzati ed espressi in questa intervista.

"Serena Moroniti, una giovane chiaravallese in corsa alle Regionali del Lazio

E' candidata con Sergio Pirozzi: “Della mia calabresità vado orgogliosa, sono ostinata e concreta

 

Una giovane calabrese di Chiaravalle Centrale in corsa alle Regionali del Lazio. Si chiama Serena Moroniti, svolge la professione di avvocato a Roma, e ha scelto di correre al fianco del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Con la sua Chiaravalle mantiene fortissimi legami, sintetizzati ed espressi in questa intervista.

 

Una candidatura alle Regionali del Lazio non è cosa da poco! Come nasce?

Certo non è cosa da poco, ma avendo avuto l’opportunità di studiare a Roma e svolgere la mia attività professionale su questo territorio, ho ritenuto di valutare la proposta di candidatura offertami. Il caloroso incoraggiamento dei miei amici, della famiglia e di tante persone che si sono avvicinate a me nell’immediatezza, hanno contribuito alla mia scelta di candidarmi. La politica certamente ha bisogno di idee e qualità dei presupposti, probabilmente una candidatura di donna calabrese genuina, ancorché professionista, contribuirà in questo territorio ad individuare scelte chiare e importanti per i cittadini laziali. Non è un caso che oltre 500mila calabresi vivono nel Lazio e contribuiscono ogni anno alla vita della regione e della città di Roma, ed anche io ormai da 18 anni! E’ un esperienza difficilissima ma esaltante e l’entusiasmo alla competizione elettorale ti consente di indicare le tue idee al superamento  di questioni aperte ormai da troppi anni e alle soluzioni. Tenuto conto che la maggior parte dei candidati hanno già avuto esperienze politiche precedenti e quindi partono avvantaggiati, rispetto a me, non mi scoraggio e vivo questa esperienza con serietà e impegno”.

 

Puoi descrivere un po' te stessa: i tuoi interessi, le tue speranze, i tuoi sogni...

Sono una persona normale, mi sono laureata in Giurisprudenza, ho scelto l’indirizzo notarile e sono un avvocato civilista. Vivo la mia attività professionale nella città di Roma e provincia, ma spesso sono portata dal lavoro in tutta la regione. Coltivo i sogni di ogni donna e comunque ho molteplici interessi legati al mondo giovanile e a quello degli anziani. Speranze? Tantissime, non sono tra quelle che hanno finito di sperare rassegnandosi, anzi proprio per questo ho scelto di partecipare alla vita politica che rimane l’unica vera possibilità per mutare in meglio la qualità della vita. Temi come la Sanità, i Trasporti, gli Impianti sportivi, il mondo delle donne, e soprattutto il mondo del lavoro, sono al centro del mio obiettivo politico. Come aspettativa di vita e di lavoro non nascondo che mi sto realizzando nell’esercizio della mia attività di avvocato attraverso la quale ho avuto la possibilità di confrontarmi con prestigiosi professionisti dai quali ho avuto la grande occasione di imparare. In queste settimane molti elettori si sono avvicinati e questo ha rafforzato il mio desiderio di mettermi al servizio della comunità”.

 

Cosa porterai della tua calabresità in questa campagna elettorale?

Della mia calabresità ne vado orgogliosa. Ne approfitto per rivolgere un grande grazie a tutti i calabresi che si sono inseriti nel tessuto sociale della regione Lazio occupando anche dei posti di prestigio nel campo, oltre che della politica, anche in quello universitario, della medicina, della magistratura, per arrivare alle molteplici attività produttive ed economiche. Teniamo conto che nella capitale noi calabresi siamo tantissimi, quasi 500mila; insomma, anche in riferimento alle elezioni facciamo la differenza anche a Roma. Certamente due caratteristiche le porterò avanti: ostinazione e concretezza per la soluzione dei problemi

 

Parlaci di Pirozzi. Che persona è e cosa ti ha convinto della sua proposta?

“É un uomo sempre vissuto tra la gente e tutt'ora vicino alla gente, sensibile ai loro bisogni e conoscitore delle condizioni molto precarie, delle zone interne dell'intera regione oltre che di quelle che hanno investito la capitale. Dimostra delle qualità umane fuori dal comune. Inizialmente, molto conteso, tanto che ogni forza politica sperava di poterlo arruolare nelle proprie fila, offrendogli mari e monti. Ha scelto di rimanere con la propria gente e proseguire, con essa, il percorso già iniziato a dispetto di quanti hanno invece inteso la politica come un poltronificio”.

 

Alla tua Chiaravalle e a chi ti leggerà nel tuo paese d'origine cosa vuoi dire?

“Le mie origini, fisiche ed affettive sono di Chiaravalle e rimarranno tali. Ai miei amici chiedo il sostegno per accompagnarmi in questo percorso, appena iniziato, e traghettarmi verso quel folto gruppo di calabresi che tanto lustro hanno dato e danno, con le loro attività, alla regione Lazio che vanta, come capitale, la città più bella del mondo, Roma”.

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Trasversale delle Serre, Pungitore: "Una questione che rimane aperta"

“La questione Trasversale delle Serre rimane centrale e aperta per lo sviluppo delle nostre aree interne”.

Lo ribadisce, in una nota, il presidente del Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato”, Francesco Pungitore. “In questi giorni - sottolinea - sono emerse chiaramente, grazie ad alcune inchieste giornalistiche, le criticità di un appalto fortemente compromesso dalla mancanza dei necessari finanziamenti a copertura dei lotti ancora da realizzare. Oltre al compartimento regionale Anas, per il quale continuiamo a chiedere il commissariamento, anche la politica, in tal senso, ha le sue pesanti responsabilità perché, evidentemente, non è ancora riuscita a elevare la Trasversale al rango di priorità urgente sui tavoli romani, e non solo”.

“Non siamo solo noi del Comitato a dirlo - spiega Pungitore. - infatti, è l'intero consiglio regionale della Calabria, con una recente mozione, a indicare le colpe di chi doveva incalzare il Governo sul problema della superstrada Jonio-Tirreno e non lo ha fatto, limitandosi al solito compitino degli annunci e delle promesse”.

“L'auspicio - conclude il presidente del Comitato - è che i nuovi assetti parlamentari che verranno fuori dalle urne, il prossimo 4 marzo, esprimano posizioni di fermezza oltre che di rinnovamento rispetto non solo alla Trasversale ma, più in generale, alle tante questioni irrisolte che deprimono le speranze di sviluppo di un vasto territorio. Il nostro Comitato ha già indicato le potenzialità di un innovativo Programma d'Area per le Preserre e le Serre come chiave di volta per scardinare atavici meccanismi di emarginazione per l'economia, il commercio e il turismo locale. Sembra essere arrivato il momento giusto per ripartire su queste basi, considerando le proposte pervenute dall'attivismo civico, confluito tra le fila del nostro sodalizio, come un sincero contributo di idee, partecipativo e democratico, per il riscatto dell'intero comprensorio che va da Soverato a Vibo Valentia, nel quale si manifestano problematiche ed esigenze pressoché analoghe”.

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Soverato, al giornalista Pungitore il premio “Falcone - Borsellino - Scopelliti”

Al giornalista Francesco Pungitore, professionista free-lance, il premio “Falcone Borsellino Scopelliti” per l'impegno antimafia. A consegnarlo, il presidente dell'omonimo Osservatorio, Carlo Mellea, nel corso di una conferenza stampa a Soverato.

L'iniziativa è stata introdotta dall'avvocato e pubblicista Fabio Guarna che ha evidenziato “il ruolo di riferimento assunto da Pungitore sul territorio, con le sue battaglie, le sue inchieste e il suo attivismo civico”. Un impegno “che evidentemente dà fastidio a chi preferisce mantenere lo status quo” tanto da  rendere il giornalista “oggetto di intimidazioni”.

Da qui il gesto di solidarietà “con una iniziativa pubblica dall'alto valore simbolico” come quella voluta dall'Osservatorio “Falcone Borsellino Scopelliti”.

Un sodalizio da decenni presente e attivo in Calabria “con attività di sensibilizzazione contro la mafia, per affermare la cultura della legalità tra le giovani generazioni”. Il presidente Carlo Mellea ha ribadito la sua “vicinanza a tutti i giornalisti che lavorano con serietà per la libera informazione in una terra difficile come la Calabria” e si è detto convinto che “Pungitore ha smosso le coscienze con le sue denunce e il suo indice puntato contro gli scandali che tengono sotto scacco le speranze di sviluppo della nostra terra”.

“Sarebbe stato un ottimo candidato, ma ha rifiutato i corteggiamenti della politica - ha concluso Mellea - e questo gli fa onore”.

Francesco Pungitore ha ringraziato tutti i colleghi presenti, dichiarandosi “onorato per il premio che arriva da una associazione seria, autorevole e fortemente impegnata come l'Osservatorio di Carlo Mellea”.

“E' stato toccato il tema della politica - ha dichiarato infine. - E allora credo che sia giusto, in questa sede, richiamare tutti i candidati ad una presa di posizione esplicita che al momento non ho visto né sentito, né in Calabria e né altrove: un “no” chiaro e netto ai voti dei mafiosi. Quelli sì che condizionano e inquinano pesantemente le nostre elezioni, più di Putin e delle fake news. Ma, purtroppo, nessuno ne parla”.

Chiaravalle Centrale: a teatro un grande classico di De Filippo

"Domenica 18 febbraio a Chiaravalle Centrale torna il teatro con “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo. Ospite del secondo concorso interreggionale, inaugurato lo scorso 4 febbraio, sarà la compagnia campana del “Teatro dei Dioscuri”.

Per la regia di Antonio Caponigro andrà in scena un grande classico. “Uomo e galantuomo” è la prima prova impegnativa affrontata dal grande Eduardo come autore. La stesura più antica, in tre atti, risale al 1922, quando era attore nella compagnia del fratellastro Vincenzo Scarpetta, alla quale la commedia era destinata, e recava il titolo “Ho fatto il guaio? Riparerò!”.

Quando, nel 1933, Eduardo avrà una propria formazione teatrale insieme ai fratelli, la necessità di arricchire il repertorio con una commedia in tre atti lo porterà a rivisitare il testo e a renderlo più consono tanto alle sue scelte drammaturgiche quanto alla dimensione più ridotta della sua compagnia.

La commedia guadagnerà il titolo attuale, l’intreccio semplificato, i personaggi ridotti cambiando nome e natura, il finale diventerà più problematico. Così rimaneggiata la commedia si confermerà un grande successo comico.

In una versione totalmente rivisitata, che sperimenta nuove strade, la compagnia del “Teatro dei Dioscuri” di Campagna (Salerno) ci regalerà una versione unica di questo capolavoro giovanile eduardiano. Ingresso in sala alle ore 18.30."

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Elezioni, Vono candidata 5 Stelle. Pungitore: su di lei ignobile sciacallaggio mediatico

“Un ignobile sciacallaggio mediatico”. Francesco Pungitore, presidente del Comitato “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato”, interviene “a titolo personale e per esclusivo amore di verità” in difesa della vicepresidente dello stesso sodalizio, Silvia Vono, candidata al Senato con il Movimento 5 Stelle.

“Leggo notizie che mi lasciano letteralmente basito - scrive Pungitore - addirittura riportate dal Tg1, dal Tg2 oltre che dalla stampa nazionale. L'amica Silvia Vono, con la quale condivido da anni, insieme a tanti altri, una importante battaglia di civiltà per i diritti del nostro territorio, secondo alcuni opinionisti sarebbe oggi la pietra dello scandalo del Movimento 5 Stelle, per il suo passato politico-amministrativo locale. In che cosa consistono le accuse? Avere avuto rapporti non meglio precisati con il Pd di Soverato. Quindi, né ruberie, né mafia, né corruzione, né altre macchie penalmente rilevanti, peraltro diffusissime tra i rami del nostro Parlamento e mai oggetto di tale, straordinaria eco. Nessuno dice che Silvia Vono ha partecipato a due campagne elettorali, a Soverato, sotto le insegne di altrettante liste civiche. E nessuno puntualizza che la stessa ha affrontato le ultime Comunali militando in una lista avversaria del Pd”.

“Ho imparato a conoscere Silvia Vono per il suo impegno civile - conclude Pungitore - la coerenza, il coraggio e la correttezza etica. L'ho vista combattere da sola, nelle vesti di avvocato, per il riconoscimento dei diritti di tanti lavoratori della Trasversale delle Serre che aspettavano da anni il pagamento del loro salario, ottenendo risultati che nessuno, prima di lei, aveva saputo raggiungere. E' sempre stata in prima linea nelle nostre mobilitazioni. L'ho vista lottare con sentimenti sinceri di giustizia e di moralità. Leggere e ascoltare, oggi, una simile valanga di idiozie a suo carico mi fa letteralmente rabbrividire: sento che questo Paese non è più civile e democratico, ma solo una accozzaglia di interessi più o meno leciti che rendono impossibile l'azione di chi si vuole spendere per il cambiamento. A Silvia Vono va il mio in bocca al lupo personale e il sostegno pieno per tutte le decisioni che vorrà assumere a tutela della sua onorabilità”

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Chiaravalle Centrale: solidarietà e vicinanza a Pungitore da parte del consiglio comunale

Riceviamo e  pubblichiamo nota stampa dell'ultimo consiglio comunale di Chiaravalle Centrale che esprime solidarietà e vicinanza al collega Francesco Pungitore, in merito ai recenti avvenimenti che lo hanno visto soggetto a minacce:

"L'applauso corale e convinto dell'aula ha concluso l'ultima seduta di consiglio comunale a Chiaravalle Centrale. Una testimonianza di vicinanza e solidarietà al giornalista Francesco Pungitore che, nei giorni scorsi, si è visto recapitare a casa una una lettera anonima dai toni intimidatori. In particolare, il sindaco, Mimmo Donato, e il consigliere comunale del Pd, Pino Maida, hanno preso la parola per difendere l'operato del noto professionista, presidente della locale Consulta della Cultura e impegnato anche in alcune importanti battaglie civiche sul territorio in qualità di presidente del Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato”. Il consesso chiaravallese si era riunito per deliberare l'adesione dell'ente alla Stazione unica appaltante. Punto approvato all'unanimità.

La seduta è stata, successivamente, caratterizzata da un lungo botta e risposta tra la maggioranza e il consigliere di minoranza ed ex sindaco Gregorio Tino, sull'interrogazione dell'opposizione in merito alla conduzione dell'area ludico-ricreativa di località “Foresta”, assegnata in gestione a privati nella precedente gestione commissariale del Comune. L'esecutivo ha delegato, sostanzialmente, agli uffici competenti oneri e responsabilità del vecchio bando di gestione, scaduto nei giorni scorsi.

Tino che, per inciso, non ha formalizzato la costituzione del gruppo consiliare di Forza Italia, come invece ci si aspettava alla vigilia, alla fine si è, comunque, dichiarato “non soddisfatto” delle risposte formulate dal sindaco. Il primo cittadino, dal canto suo, ha definito “un esercizio di pura letteratura” la discussione che la minoranza ha proposto, ricordando che fu una commissione prefettizia ad assegnare la gestione dei campetti, dopo la caduta dell'amministrazione Tino, e che “non si comprende il valore e lo scopo di un dibattito ex post adesso che la convenzione è ormai scaduta”.

Trasversale delle Serre, Schiavello: "Non solo solidarietà, ma fatti concreti"

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Fioravante Schiavello, componente del direttivo e socio fondatore del Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato”

In queste ultime ore si è palesata all’attenzione del “Comitato Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” una problematica molto seria, meritevole di un approfondimento sia all’interno dello stesso comitato che al di fuori di esso. La questione relativa alle minacce che hanno raggiunto in modo vile il Presidente del sodalizio, Francesco Pungitore, non può essere racchiusa nel privato o terminare negli attestati di stima che, molto spesso, restano semplici testimonianze destinate ad essere dimenticate. Francesco, oltre ad essere un giornalista serio, preparato, riconosciuto per le sue doti di persona garbata e sensibile, è anche il Presidente del Comitato Trasversale delle  Serre, all’interno del quale ha saputo gestire, in modo capace ed equilibrato,  un gruppo di persone di diversa ideologia e provenienza politica, iscritti o meno a partiti ed associazioni. Egli ha sempre saputo puntare e mantenere  la barra dritta verso quello che era, ed è, l’obiettivo comune dei soci e dei cittadini che via via si sono ritrovati in difesa di questa grande battaglia di civiltà: vedere realizzata quella che dopo 50 anni resta l’incompiuta della vergogna, la tanto agognata Trasversale delle Serre che consenta, così come non è stato per i nostri Padri, almeno ai nostri figli di usufruire di una strada sicura, confortevole, scorrevole, volano di sviluppo e di speranza per molti paesi dell’entroterra che continuano a svuotarsi di giorno in giorno.

Ecco, se la colpa di Francesco è quella di essersi speso in prima persona per questa battaglia e di crederci, così come tutti noi ci crediamo, non servono solidarietà ed attestati di stima, o presunta vicinanza, ma servono atti concreti che in primo luogo devono essere fatti dalla politica, dagli amministratori di ogni ordine e grado, dall’Anas quale azienda di Stato, dai sindacati e dalle varie componenti istituzionali. Ci vuole un salto di qualità, occorre ristabilire la normalità in una Regione che, purtroppo, normale non è. Ed a questo proposito vorrei lanciare un appello a tutti i politici che si apprestano ad affrontare la campagna elettorale, di qualsiasi partito, a loro dico abbiate cura e portate avanti le giuste istanze dei cittadini, sostenete le battaglie di civiltà come quella di dare speranza concreta al sogno di tanti giovani di restare nella loro terra creando occasioni di sviluppo, così come lo è una strada che consenta di offrire quanto di meglio queste zone possano dare in termini di turismo,  artigianato, prodotti locali, bellezze paesaggistiche, naturali e spirituali, gastronomia, ecc. Solo così Francesco potrà continuare a lavorare in piena serenità e determinazione, senza che venga assalito dal dubbio atroce che lo porta a pensare “ma chi me lo fa fare visto che tanti, troppi, pensano che sia una battaglia contro i mulini a vento?".

 

Lettera intimidatoria recapitata al giornalista Francesco Pungitore

“Zingaro fallito”. Insulti ripetuti e dal chiaro intento intimidatorio recapitati via posta, stamani, al giornalista Francesco Pungitore, collaboratore dell'emittente televisiva TeleJonio, presidente del comitato “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato” e presidente della Consulta comunale della Cultura di Chiaravalle Centrale.
 
La lettera, scritta al computer, è arrivata in una busta chiusa con il timbro postale di Lamezia Terme.
 
Il fatto è stato già segnalato ai carabinieri. Pungitore, molto presente sul fronte dell'attivismo civico, sta conducendo da anni una battaglia molto incisiva sul territorio delle Preserre catanzaresi, finalizzata a riportare questa porzione di Calabria, con tutte le sue mille problematiche e contraddizioni, al centro dell'attenzione politica e mediatica, regionale e non solo.
 
Significativa è, in particolare, la battaglia per lo sblocco dei cantieri della Trasversale delle Serre, perennemente incompiuta e fonte di scandalosi sperperi di denaro pubblico.
 
In un post su Facebook, Francesco Pungitore ha raccontato tutta la sua amarezza per le squallide minacce ricevute, confermando, in ogni caso, la chiara volontà di tirare dritto senza tentennamenti.
 
“Stamani  - ha scritto - ho ricevuto via posta una lettera anonima a me indirizzata, con timbro postale di Lamezia Terme, contenente una serie di insulti dal chiaro intento intimidatorio. Ho già informato del fatto il comandante della stazione dei carabinieri di Chiaravalle Centrale e, a breve, provvederò a formalizzare la relativa denuncia contro ignoti. Faccio il giornalista in Calabria da ben venticinque anni, credo con una discreta professionalità, e so perfettamente qual è lo scopo di queste vigliaccate: indurre a retrocedere, a mollare, a pensarci due volte prima di esporsi, dire o fare. In ogni caso, non amo la retorica, per cui non uscirò oggi con frasi roboanti. Chi mi conosce sa bene come la penso e quali siano i miei ideali di riferimento. Ci tengo solo a ribadire che il mio è un mestiere veramente difficile, soprattutto se condotto in questa maledetta trincea di confine come tanti miei bravi colleghi, con sentimenti di passione e di impegno civile. Un mestiere e una regione che sono la mia vita e che, vi assicuro, non cambierò mai, per nulla al mondo”.    
 

 

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