Barilaro difende Oliverio: "Messo in discussione da settori del PD"

"La Regione Calabria ha finalmente un Esecutivo capace di dare sostanza e concretezza all'azione di governo del Presidente Mario Oliverio". A dichiararlo è Giuseppe Barilaro, sindaco di Acquaro. "Con questo stato d'animo, sgombro da strumentalizzazioni di sorta, ritengo - afferma il Primo Cittadino -  debbano approcciarsi tutti i calabresi che hanno davvero a cuore le sorti della loro terra alla notizia che ufficializza la nuova squadra che affiancherà il Presidente. In tale ottica, ritengo lungimirante e per alcuni versi "obbligata" la scelta del governatore Oliverio di affidarsi a personalità di provata esperienza seppur al di fuori del consueto quanto prevedibile circuito politico e partitico. "Le vicende giudiziarie che in queste ultime settimane hanno toccato in modo diretto la massima assise regionale e più in generale la complessità delle problematiche in atto sullo scenario nazionale hanno ulteriormente accentuato lo scollamento tra la politica e la società civile. "Con una evidente crescita esponenziale della percezione negativa, se non addirittura di ripulsa, che la gente comune manifesta verso tutto ciò che ormai si appalesa come "politico". Alla luce di queste considerazioni bene ha fatto, a mio modesto parere, il Presidente Oliverio a tentare, con la sua scelta radicale in materia di formazione della Giunta, di risintonizzarsi con la stragrande maggioranza dei calabresi onesti e perbene che in lui avevano riposto - e ripongono tuttora - le speranze di un rilancio possibile e condiviso della nostra regione. "Appaiono quindi del tutto pretestuose le prese di posizione ed i distinguo che in queste ore - sostiene Barilaro - provengono da settori ben identificati del Partito Democratico che, probabilmente alla luce di una irrealistica quanto ormai fuori luogo rivincita, tentano di creare difficoltà al Presidente Oliverio mettendone in discussione metodi e strategia. Ritengo viceversa che un partito responsabile e plurale come il Pd proprio in situazioni come queste debba ritrovarsi unito e coeso, fornendo ad Oliverio tutto il sostegno necessario per dispiegare finalmente la propria incisiva azione di governo.  Oggi più che mai appare necessario remare tutti insieme nella stessa direzione per dare le risposte ineludibili che ormai da tempo i calabresi attendono, garantendo interventi incisivi e risolutori delle numerose ed irrisolte problematiche che affliggono la nostra regione". "È questa l'unica strada percorribile - secondo il sindaco di Acquaro - per ridare vigore al dialogo necessario tra i cittadini e la buona politica e nel contempo arginare i rozzi qualunquismi sui quali sempre più spregiudicati predicatori da talk show stanno costruendo la loro apparentemente irrefrenabile fortuna politica".

 

Battaglia è sicuro: "Oliverio ha messo in campo un'ottima squadra"

“La nuova Giunta regionale concilia competenze di alto profilo, indispensabili per fronteggiare alcune delle più gravi emergenze del momento, ed equilibrio di genere. Sulla base delle linee programmatiche esposte in Aula dal presidente Oliverio, del progetto di rinnovamento a cui i calabresi hanno dato fiducia il 23 novembre e con l’imprescindibile apporto legislativo del Consiglio regionale, sono del parere - commenta il consigliere regionale del Pd Mimmo Battaglia -  che si riuscirà a fare un ottimo lavoro. Faccio i migliori auguri alla ottima squadra di governo messa in campo dal presidente Oliverio ed auspico che vi sia in tutti noi, in questa fase difficile e complessa per il Mezzogiorno, il Paese e l’Europa, un’inesauribile capacità di ascolto dei bisogni dei cittadini a cui occorre dare risposte”.  

La sentenza di Nicolò: "Nuova Giunta Oliverio decreta fallimento PD"

“La Giunta nominata dal presidente Oliverio, priva di rappresentanti eletti direttamente dai calabresi, decreta il sostanziale fallimento politico del Pd e dell’intero centrosinistra”. Ad affermarlo il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò.  “Una presenza di esterni e dunque di tecnici nel Governo regionale sarebbe pure ammissibile nella consapevolezza di avvalersi di specifiche professionalità per risolvere problematiche ataviche e strutturali afferenti settori strategici. Ma non la totalità che certifica così la sconfitta politica della maggioranza di centrosinistra e della stessa democrazia, essendo stata negata peraltro la rappresentanza elettiva. Si è dato luogo al ‘partito dei tecnici’ di montiana memoria. Scelte che appalesano le gravissime contraddizioni interne alla maggioranza di centrosinistra ed in particolare al Pd, incapaci di varare un governo della Regione espressione diretta del mandato popolare. Altro che Giunta fuori dagli schemi politici, come aveva preannunciato con proclami roboanti il Governatore. A sostenere la nuova Giunta, in realtà vi sono sponsor politici”.  “In Consiglio regionale,  ho avuto modo ed il piacere di constatare in questi mesi - ha sottolineato Alessandro Nicolò - competenze qualificate e di buon profilo che avrebbero potuto assolvere nel migliore dei modi il mandato governativo in una regione al palo dopo mesi di stasi amministrativa che hanno duramente compromesso settori vitali per lo sviluppo della nostra terra”. “Al di là delle professionalità, delle benemerenze scientifiche dei nuovi assessori, rimane tutta aperta sul tavolo della politica, la questione ‘democratica’, ovvero un Consiglio regionale democraticamente eletto dovrebbe esprimere nel proprio interno una classe dirigente motivata, certificata dal voto, capace di proporre e di attuare scelte di programmazione e gestione, verificando gli effetti e la qualità delle ricadute. Il rischio - come autorevolmente ribadito dal magistrato del Tar, Nicola Durante - è quello di sbilanciare l’equilibrio dei poteri a favore del presidente della Regione, vanificando il ruolo di contrappeso della Giunta, tanto più solido, se composta da consiglieri eletti dal popolo sovrano”. Peraltro – prosegue il capogruppo di FI - la nuova formazione di governo è stata ratificata da Renzi che ha anche imposto dall’alto qualche scelta.    C’è poi un elemento da stigmatizzare duramente e forse ancora non troppo chiaro ai calabresi: i costi aggiuntivi per la regione. Ricordate gli annunci del Governatore sui tagli ai costi della politica, in particolare sui compensi e sulle collaborazioni esterne?  Apprendiamo inoltre dal capogruppo del Pd, Sebi Romeo, che egli ha introdotto un'altra ‘riforma’: quella della tempistica della legislatura. Non più cinque anni, ma quattro, dovrebbe durare, visto che egli sostiene che da oggi inizierebbe la legislatura". "L’ennesima affermazione, quella di Romeo - conclude Alessandro Nicolò - che testimonia i disagi, il disorientamento e la confusione che esistono e sono palesi in seno alla maggioranza che governa la Regione Calabria”.

 

Subscribe to this RSS feed