Lavoratori in nero e non regolari, denuncia e sanzioni per tre imprenditori

 I carabinieri delle Stazioni di San Ferdinando e Laureana di Borrello (Rc), insieme ai colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Reggio Calabria hanno effettuato diversi controlli in diverse aziende agrumicole della piana di Gioia Tauro.

In particolare, a Maropati, hanno accertato l’impiego di 7 lavoratori “ in nero”, cinque romeni e due moldavi, che non erano stati sottoposti neanche ai previsti controlli sanitari.

Il titolare dell’azienda è stato pertanto segnalato all’autorità giudiziaria e sanzionato con una multa da 31 mila euro.

A Melicucco, invece, i militari dell’Arma hanno scoperto tre lavoratori non regolarizzati e senza la visita medica obbligatoria. Anche in questo caso, il titolare dell’azienda è stato segnalato all’autorità giudiziaria e sanzionato con 11 mila euro di multa.

Infine, a Laureana di Borrello, i carabinieri hanno segnalato all’autorità giudiziaria il proprietario di un’azienda nella quale sono stati individuati due lavoratori non sottoposti a visita medica. Inoltre, i militari hanno pesantemente sanzionato anche gli autisti dei mezzi d’opera dell’azienda, ai quali sono stati contesti: la guida con patente di categoria diversa, l’incauto affidamento di veicoli a persona senza patente, la circolazione con macchina agricola priva di documento di circolazione o la circolazione con veicolo privo di copertura assicurativa.

Nel complesso sono state elevate sanzioni amministrative per quasi 11 mila euro.

Un 61enne arrestato per armi, munizioni e ricettazione

I Carabinieri hanno tratto in arresto un sessantunenne in esecuzione all’ordine di esecuzione di misura detentiva in carcere emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano. S.M., di Maropati, già noto alle forze dell'ordine,  è stato ritenuto responsabile dei reati in materia di porto illegittimo di armi e munizioni e ricettazione.

Depurazione inefficiente: sanzionati i titolari degli impianti

Militari della Capitaneria di Porto, nell'ambito dei controlli programmati per tutelare l'ambiente, hanno appurato che i depuratori comunali di Giffone e Maropati, in provincia di Reggio Calabria, erano inefficienti. Coordinati dalla magistratura di Palmi, gli uomini della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, nello specifico, addebitano ai soggetti responsabili delle strutture l'irregolarità delle procedure necessarie a depurare, prima di scaricare i reflui nei corsi d'acqua convergenti nel fiume Mesima e successivamente nel mare. Contestualmente, sono state elevate quattro sanzioni amministrative di importo compreso fra 6 mila e 60 mila euro.  

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