Scontro fra due auto sulla Ss 106, un ferito

Una persona è rimasta ferita in un incidente stradale avvenuto questa mattina sulla Ss 106 nei pressi di Rossano Calabro (Cs).

L’impatto, le cui cause sono in corso d’accertamento, ha interessato due automobili.

La strada è stata temporaneamente chiusa in entrambe le direzione, per consentire le operazioni di soccorso.

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PSA, Corigliano-Rossano non rischia il commissariamento. Graziano: Si blocchino le procedure amministrative

"Piano Strutturale Associato della Sibaritide, non c’è alcun rischio commissariamento. Anche in questo caso, ogni decisione in merito allo strumento urbanistico dovrà essere demandata alla nuova Amministrazione comunale della Città Corigliano Rossano. I Sindaci pro tempore soprassiedano ad ogni decisione in merito, che al momento, oltre a risultare incomprensibile, sarebbe inutile e deleteria rispetto ad una programmazione che non può non considerare una visione d’insieme, non solo del comprensorio, ma anche delle due comunità. Abbiamo tutto il tempo per ristabilire criteri e forme del PSA e renderlo realmente un piano produttivo e calzante alle esigenze della nuova conformazione territoriale e urbana, della sua economia e del suo ambiente".

È quanto dichiara il presidente nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italiapromotore e firmatario della legge regionale sulla fusione di Corigliano e Rossano, Giuseppe Graziano, intervenendo nella polemica apertasi nei giorni scorsi in merito all’adozione del nuovo strumento urbanistico, e che a riguardo ha avuto già modo di confrontarsi con il Governo e gli Uffici regionali.

"Non c’è alcun rischio commissariamento – ribadisce Graziano – né tantomeno permetteremo al commissario prefettizio, che traghetterà la Città Corigliano Rossano verso nuove elezioni, di adottare motu proprio il PSA. Si è atteso oltre dieci anni per giungere alla composizione di questo piano strategico per lo sviluppo urbanistico territoriale e non possiamo, ora, farci attanagliare dalla fretta. Perché? Si commetterebbe un peccato originale imperdonabile dal momento che il Piano non considera le dinamiche del nuovo Comune.

Che facciamo, deliberiamo uno strumento già vecchio ed inappropriato ancor prima che nasca? Certo, abbiamo oltrepassato il termine ultimo, fissato al 31 dicembre scorso, per l’adozione del PSA ma è anche vero che in Calabria sono 350 i comuni che ancora sono sprovvisti di un piano regolatore e tra questi tantissimi non hanno nemmeno avviato l’iter del nuovo strumento urbanistico. Dunque, è facile desumere che la Regione Calabria deciderà al massimo di commissariare quei comuni che sono all’anno zero nella programmazione. E non di certo Corigliano Rossano.

Atteso che nella normativa regionale è prevista anche la proroga di un anno per i comuni derivanti da fusione. Nulla – scandisce Graziano – è stato lasciato al caso, men che meno il Piano strutturale associato. Se tutto questo non bastasse a chiudere una discussione intentata ma del tutto inutile, ricordo che le ultime e preliminari osservazioni al PSA della Sibaritide da parte della Regione Calabria risalgono a tre anni fa, ovviamente non tenendo conto del processo di fusione. Osservazioni che dovranno essere riproposte ma questa volta rispetto alle indicazione che dovrà obbligatoriamente dettare la nuova Amministrazione comunale di Corigliano Rossano, sul concetto ormai reale della nuova Città.

Sono sicuro, pertanto, che il Sindaco di Rossano con opportuna ragionevolezza bloccherà – conclude il leader del CCI – ogni procedura tesa all’adozione dello strumento urbanistico.

 

Mancanza di equità per gli LSU-LPU di Rogliano e Rossano Calabro, USB scrive al presidente Oliverio

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta, indirizza al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, da parte dell'Unione Sindacale di Base (USB), che denuncia delle irregolarità nella gestione degli LSU-LPU nei comuni di Rogliano e Rossano Calabro.

On. Presidente Oliverio, il principio di equità e rispetto della dignità dei lavoratori è un principio al quale noi della USB non rinunceremo mai.

Purtroppo, quanto è accaduto per gli ex Lsu-Lpu dei comuni di Rogliano e di Rossano Calabro (e non sappiamo se anche in altri comuni siano accadute situazioni analoghe), dimostrano, invece, come tale principio venga regolarmente derogato allorquando ci sono interessi particolari da tutelare.

A Rogliano, infatti, il comune ha ritenuto di dover inquadrare in qualifiche superiori due lavoratori ex Lsu-Lpu, scelti, senza alcun criterio apparente, tra i tanti che vantavano e vantano competenze analoghe, se non maggiori. Di questo fatto abbiamo informato i competenti uffici regionali, senza che la cosa abbia avuto alcun seguito.

Noi, come linea di principio non siamo per nulla contrari al fatto che ai lavoratori venga finalmente riconosciuta quella professionalità acquisita in quasi vent’anni di lavoro precario, anzi siamo assolutamente favorevoli, purché questo principio valga davvero per tutti ed i criteri di selezione siano davvero trasparenti.

D’altra parte non possiamo dimenticare un’altra categoria di lavoratori, anch’essi ex Lsu della regione Calabria, fortemente penalizzati alcuni fa, poiché da laureati o diplomati, dopo aver svolto per anni servizi assai importanti, sono stati finalmente stabilizzati a tempo indeterminato, ma con la categoria più bassa esistente: la B 1!!!

Lo stesso discorso concernente l’equità e la trasparenza, riguarda anche i trasferimenti tra comuni sempre dei lavoratori a tempo determinato ex Lsu-Lpu, con il comune di Rossano che ha concesso il trasferimento solo ad alcuni, mentre tantissimi altri comuni nella regione continuano a negare questa possibilità.

Noi riteniamo che queste opportunità vadano estese a tutti, altrimenti si creano ulteriori fratture tra i lavoratori, alcuni dei quali possono accedere a determinati privilegi, da quali però sono esclusi la stragrande maggioranza.

Per questo motivo riteniamo che debbano essere date delle precise direttive in materia, che stendano quei diritti a tutti quanti, seguendo principi di trasparenza ed equità.

Se non ciò non dovesse avvenire, la scrivente O.S. si riserva di utilizzare tutti gli strumenti a propria disposizione per denunciare questo odioso regime di discriminazione.

Fusione Rossano-Corigliano, disco verde in I Commissione alla risoluzione da approvare in Consiglio regionale

La Commissione “Affari Istituzionali, affari generali e normativa elettorale”, presieduta dal consigliere Franco Sergio, ha deliberato all’unanimità la risoluzione da sottoporre alla successiva approvazione dell’Aula per l’indizione del referendum consultivo da parte della Giunta regionale relativo alla fusione dei Comuni di Corigliano e di Rossano. Al centro dei lavori odierni, infatti, la proposta di legge n. 182/10 di iniziativa del consigliere Giuseppe Graziano.

“Abbiamo consumato – spiega il presidente Franco Sergio - in Commissione il passaggio che si rendeva necessario nel rispetto della scelta, tradotta in apposite delibere, dei rispettivi Consigli comunali e del Comitato Cento Associazioni  di procedere a questa fusione. Di fatto, qualora venisse confermata con il referendum la volontà popolare, nascerebbe la terza città della Calabria con un bacino di circa 80 mila abitanti. È inutile sottolineare – aggiunge il presidente Sergio - quali e quanti vantaggi, in termini di impatto innanzitutto economico con il valore aggiunto determinato da un gestione dei principali servizi sul territorio, ma anche sociale e culturale, deriverebbero da questa ipotesi di accorpamento che disegna sul territorio un percorso di cittadinanza attiva corroborato da affinità di carattere storico, civile e identitario”.

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Via libera della I Commissione al referendum per la fusione di Corigliano e Rossano

La Commissione “Affari Istituzionali, affari generali e normativa elettorale”, presieduta dal consigliere Franco Sergio, ha dato mandato agli Uffici del Consiglio regionale di predisporre la risoluzione, da approvare nella prossima seduta, per l’indizione del referendum relativo alla fusione dei Comuni di Corigliano e di Rossano che successivamente sarà sottoposto all’esame dell’Aula. 

La decisione è scaturita al termine delle audizioni di Giuseppe Geraci, sindaco del comune di Corigliano Calabro, di Stefano Mascaro, sindaco di Rossano e di Amerigo Minnicelli, rappresentante del comitato “Cento Associazioni”, sulla proposta di legge n. 182/10 di iniziativa del consigliere Giuseppe Graziano nel corso delle quali è stata approfondita la materia e ribadita, da più postazioni, la volontà politica sul progetto di fusione, pur alla luce della necessità, avanzata dal sindaco di Corigliano, di approfondire aspetti di ordine strettamente economico-finanziario. 

“Siamo sul punto - ha asserito il proponente Graziano - di riscrivere la storia dei territori calabresi all’insegna di uno sviluppo integrato sociale e culturale che, si badi bene, non è solo quello del territorio interessato, ma coinvolge tutta la Calabria. È questa la grande valenza legata alla nascita della terza città della Calabria. Con oggi si raggiunge un nuovo obiettivo. E questo grazie a quanti hanno voluto dare ulteriore impulso all’iter burocratico in atto: al presidente della prima Commissione, on. Franco Sergio, ai colleghi consiglieri Bova, Esposito e Mirabello, ai due sindaci di Corigliano e Rossano, Geraci e Mascaro, che hanno confermato la volontà deliberata dalle Assemblee civiche delle due Città, ed al Comitato delle ‘Cento Associazioni’ presieduto dall’avvocato Amerigo Minnicelli”.

“L’obiettivo - ha spiegato il presidente Sergio - è realizzare un miglioramento  e riqualificazione dei servizi erogati ai cittadini, la razionalizzazione dei costi e disegnare nuove ipotesi di collaborazione tra i territori con un sistema di sussidiarietà nello specifico sulle politiche pubbliche. Partendo da qui, le Amministrazioni comunali di Rossano e Corigliano Calabro hanno recepito le istanze delle associazioni che operano sul territorio, aprendo un dibattito che è vivo ancora oggi sull’opportunità di giungere alla costituzione di un Comune unico. Ha così preso corpo, nel tempo, un percorso di cittadinanza attiva quale momento effettivo di costruzione di una comunità vicina ai bisogni e alle priorità dei territorio, che in questo caso è stato alimentato da riflessioni di carattere storico e civile e sul piano culturale ed identitario. Sullo sfondo - ha rilanciato il presidente Franco Sergio - c’è un traguardo di grande impatto: la valorizzazione politica, amministrativa ed economica in un territorio che, considerato il suo complesso, potrà configurarsi in una vera e propria area vasta e si troverà ad accogliere una comunità di oltre 80.000 abitanti residenti”.

Successivamente, la Commissione, passando all’esame del secondo punto dell’ordine del giorno, ha audito Anna Romina Muraca, sindaco di Petronà e Maurizio Pace, primo cittadino di Belcastro in merito alla proposta di legge d’iniziativa del consigliere Arturo Bova in ordine alla modifica dei confini territoriali dei due Comuni della provincia di Catanzaro. Sul punto, il presidente Sergio ha precisato che “tecnicamente, si è impossibilitati a procedere ad una rettifica delle particelle A e B alla proposta di legge su cui i cittadini si sono favorevolmente pronunciati con il referendum del 26 giugno 2016, senza esporre la legge a rischio di impugnativa per illegittimità costituzionale”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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strettamente economico-finanziaria. “Siamo sul punto di riscrivere la storia dei territori calabresi all’insegna di uno sviluppo integrato sociale e culturale che- si badi bene- non è solo quello del territorio interessato, ma interessa tutta la Calabria. E’ questa la grande valenza legata alla nascita della terza città della Calabria”, ha asserito il proponente Graziano.   

“L’obiettivo- ha spiegato il presidente Sergio- è realizzare un miglioramento  dei servizi erogati e di disegnare nuove ipotesi di collaborazione tra i territori. Partendo da qui, le Amministrazioni comunali di Rossano e Corigliano Calabro Tìanno recepito le istanze delle associazioni che operano sul territorio, aprendo un dibattito che è vivo ancora oggi sull’opportunità di giungere alla costituzione di un Comune unico. Ha così preso corpo, nel tempo, un percorso di cittadinanza attiva quale momento effettivo di costruzione di una comunità vicina ai bisogni e alle priorità dei territorio, che in questo caso è stato alimentato da riflessioni di carattere storico e civile. Sullo sfondo- ha rilanciato il presidente Franco Sergio- c’è un traguardo di grande impatto: la valorizzazione politica, amministrativa ed economica in un territorio che, considerato il suo complesso, si troverà ad accogliere una comunità di oltre 80.000 abitanti residenti”.

Successivamente, la Commissione ha audito Anna Romina, sindaco di Petronà e Maurizio Pace, primo cittadino di Belcastro in merito  alla proposta di legge d’iniziativa del consigliere Arturo Bova in ordine alla modifica dei confini territoriali dei due Comuni della provincia di Catanzaro. 

 

 cc                                                        L’Ufficio Stampa

 

 

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Evade dai domiciliari, chiede del denaro al padre e minaccia gli agenti: arrestato

Nelle prime ore di oggi gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato della Polizia di Stato di Rossano, unitamente a militari dell’aliquota Radiomobile dei Carabinieri, hanno tratto in arresto un pluripregiudicato cittadino serbo di 39 anni residente a Rossano Calabro, resosi responsabile dei reati di evasione, resistenza, oltraggio e minaccia aggravata a pubblico ufficiale.

Il soggetto, già sottoposto agli arresti domiciliari nella nottata, è risultato assente ad un primo controllo domiciliare effettuato da personale della Polizia di Stato. 

A casa dello stesso era presente solo suo padre il quale ha riferito che il figlio si era allontanato, dopo che con fare minaccioso ed aggressivo gli aveva chiesto del denaro e rotto il vetro dell’autovettura parcheggiata davanti casa.

Diramate le ricerche anche alla locale Compagnia Carabinieri, nella tarda nottata è stato accertato, che l’evaso aveva fatto rientro a casa. 

Lo stesso, alla vista del personale in divisa della Polizia di Stato e dei Carabinieri, ha tentato di scagliarsi violentemente contro il padre, lanciandogli degli oggetti d’arredo ed accusandolo di essere stato lui ad avvisare la Polizia.

Prontamente bloccato l’uomo ha continuato la sua azione violenta e aggressiva, anche con minacce di morte dirette agli agenti intervenuti.

No alla ipotesi di chiusura dell'Inps a Rossano: interpellanza dei deputati calabresi del PD

Come deputati calabresi del PD ( Enza Bruno Bossio, Ernesto Magorno, Stefania Covello, Ferdinando Aiello, Bruno Censore, Sebastiano Barbanti, Nicodemo Oliverio, Nico Stumpo, Demetrio Battaglia), abbiamo presentato questa mattina una interpellanza, che mi vede prima firmataria, al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale con la quale chiediamo di rivedere l'ipotesi di chiusura della sede Inps di Rossano”.

È quanto afferma la deputata Enza Bruno Bossio che spiega: “si tratta di una scelta assolutamente incomprensibile perché rischia di privare dei servizi Inps un territorio vasto e mal collegato, già depauperato in passato dalla logica dei tagli lineari e degli accorpamenti irrazionali (si pensi alla vicenda del Tribunale di Rossano).

Al Ministro – precisa - abbiamo voluto ribadire, infatti, come l'ufficio Inps di Rossano, proprio all'interno dei criteri del nuovo modello organizzativo proposto, non solo deve essere mantenuto ma addirittura potenziato.

Nei prossimi giorni, come deputazione calabrese del PD – conclude - saremo impegnati ad attivare tute le iniziative politiche ed istituzionali necessarie per scongiurare l'eventualità della chiusura della sede Inps di Rossano”.

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Intimidazione al sindaco di Rossano e al direttore del Distretto sanitario: identificati i responsabili

Personale della Polizia di Stato del Commissariato di Rossano ha identificato gli autori dell’atto intimidatorio compiuto lo scorso 13 dicembre ai danni del sindaco di Rossano, Stefano Mascaro, di un  consigliere comunale e del direttore del Distretto Asp di Rossano.

In particolare il 13 dicembre, i tre amministratori stavano consumando una cena in un locale di Rossano quanto tre persone hanno sgonfiato i pneumatici delle rispettive autovetture.

All’uscita dal ristorante, infatti, le tre vittime hanno trovato le gomme completamente sgonfie non potendo quindi utilizzare le auto per fare rientro a casa.

Tempestive indagini condotte dagli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Rossano, nonché la visione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza situate in zona, hanno permesso di identificare gli autori del gesto in:  C.G. di 36 anni, L.G. di 60 anni e S.G. di 38 anni, tutti residenti a Rossano.

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