Lsu-Lpu contrattualizzati: i rappresentanti USB hanno incontrato il sottosegretario Minniti

A margine delle cerimonie di commemorazione, che si sono svolte oggi a Locri, in memoria di Franco Fortugno, all’epoca vice presidente del consiglio regionale, un gruppo di lavoratori RSU, eletti nelle liste del sindacato USB, ha incontrato il sottosegretario di stato Marco Minniti per discutere sulla vicenda che riguarda i circa 5000 lsu-lpu della Calabria. "Purtroppo, nella legge di stabilità che nei prossimi giorni - si legge in una nota della Federazione regionale Calabria dell'USB - dovrà passare dal Parlamento sembra non siano state previste le risorse economiche che, unitamente ai fondi della regione Calabria, sono necessarie alla proroga dei contratti in scadenza il prossimo 31 dicembre". "Aurelio Monte, dirigente regionale USB, unitamente ad Antonio Trifoli, Mimmo Capogreco, Cosimo Aiello e Domenico Romeo RSU dello stesso sindacato, hanno esposto tutte le preoccupazioni riguardanti la complicata vicenda inerenti agli lsu-lpu della Calabria, che ormai sono, è il caso di ricordarlo, essenziali per l'erogazione di servizi pubblici ai cittadini, ancorché quasi invisibili per lo Stato. Le preoccupazioni non riguardano solo le risorse, ma anche i cavilli giuridici imposti da un governo miope e che devono essere - secondo i rappresentanti sindacali - assolutamente rimossi. Ci riferiamo al fatto che devono essere assolutamente estese anche agli anni 2016 e 2017, quelle deroghe previste riguardanti i vincoli previsti dal patto di stabilità contenute nell'art. 16 quater della legge 125/2015. Altra deroga essenziale da approvare in legge di stabilità, è quella sul rispetto dei tempi medi di pagamento, paradossalmente non prevista dal citato art.16 quater, ma essenziale poiché quasi nessun comune della Calabria rispetta i tempi di pagamento, con conseguenze drammatiche per i lavoratori. Il sottosegretario Minniti, ha assicurato di avere a cuore la sorte dei Lpu-Lsu della Calabria garantendo, così come ha già fatto con l'emendamento approvato all'ultimo minuto la scorsa estate, il massimo impegno affinché siano reperite le risorse economiche per la proroga dei contratti e, nel contempo, lavorando alle modifiche giuridiche per superare ogni intoppo. I lavoratori, unitamente al sindacato USB, prendono atto dell'impegno e della disponibilità espresse dal sottosegretario, pur rimanendo convinti che non ci si può permettere il lusso di abbassare la guardia se si vuole vincere questa oramai decennale battaglia". "La USB invita, quindi, tutti i lavoratori - è scritto nel documento - a partecipare numerosi alle assemblee che sta insdicendo in tutta la regione, a partire da quella che si terrà domani alle ore 16,00 a Marina di Gioiosa Jonica, consci del fatto che bisognerà restare uniti e ancora combattere per ottenere quello che oramai dovrebbe essere un diritto acquisito sul campo: un lavoro regolare! Nel giorno dunque, in cui la Calabria commemora la figura di Franco Fortugno, quale uomo dedito alla legalità, la USB rivendica il fatto che legalità è anche il diritto ad avere un lavoro vero e  non, invece, essere costretti ad un lavoro nero legalizzato dallo Stato!". 

 

Sindacalista di USB costringe un razzista a finanziare la Federazione di Reggio Calabria

La USB Calabria - è scritto in una nota appena trasmessa - ringrazia vivamente l’ex caporeparto della Fomas di Osnago, azienda lombarda, per aver 'voluto' contribuire a sostenere le lotte della federazione USB di Reggio Calabria. L’arroganza dei padroni e dei loro diretti sottoposti, è stata punita, infatti, dal giudice del lavoro che ha condannato il preposto dell’azienda per aver minacciato Giuseppe Coletti, sindacalista della USB Lavoro Privato della Lombardia, apostrofandolo, tra l’altro, con un bel 'terrone di merda'! Noi non ci vergogniamo affatto di essere terroni, figli della terra, ma non tolleriamo chi, razzista nell’animo, ritiene di poterlo usare come un insulto (tra l’altro il nostro dirigente sindacale è nato a Monza!!!). Ma che c’entra Reggio Calabria con tutto ciò? Bene- spiegano i rappresentanti della Federazione USB Calabria - il sindacalista della USB lombarda ha denunciato il rappresentante dell’azienda per le minacce e gli insulti profferiti, ottenendo un risarcimento di 1000,01 euro; così ha deciso di destinare 500 euro alla federazione USB  Lombardia, 500 alla federazione USB di Reggio Calabria (pensate che smacco per un razzista finanziare una federazione del profondo Sud) e di tenere per sé 1 solo simbolico centesimo! Ringraziamo, il compagno Coletti per aver tenuto testa a chi pensa, con arroganza, di poter annullare la voce dei lavoratori e dei loro rappresentanti, ma soprattutto, lo ringraziamo per aver costretto un razzista a finanziare le attività della nostra federazione di Reggio Calabria e lo aspettiamo in Calabria per parlare insieme delle iniziative messe in campo grazie al lui".

 

Aeroporto di Lamezia: l'USB si mobilita a tutela dei lavoratori

USB esprime forte preoccupazione per la comunicazione del presidente di S.A.CAL. riguardo l'apertura del mercato di handling all'Aeroporto di Lamezia Terme con la costituzione di una nuova società interamente controllata da S.A.CAL. "L'industria - si legge in una nota diffusa dall'Unione Sindacale di Base - del Trasporto Aereo rappresenta ancora oggi uno dei settori strategici italiani, le previsioni per il Trasporto Aereo parlano, infatti, di una crescita che si manifesta nell’aumento del traffico di passeggeri e merci nei maggiori aeroporti del nostro Paese. Lamezia ne è uno dei maggiori esempi, con i dati sempre in crescita negli ultimi anni. Tuttavia, in questo settore il libero mercato ha portato ad una continua e costante perdita di posti di lavoro e ad un abbassamento della qualità servizio".  "L'esperienza di questi anni - secondo il sindacato - ha evidenziato come la ricetta del “privato è bello” sia stata un fallimento, gli aeroporti si sono trasformati in vere e proprie fabbriche di precarietà.  Su circa 50.000 addetti del settore, circa 1/3 è sotto ammortizzatori sociali. La mancanza di regole e il proliferare di società di handling ha causato una guerra al ribasso, che ha avuto come unico risultato un ridimensionamento dei diritti e condizioni di lavoro peggiori.  Mentre gli aeroporti continuano, con una mano a incassare lauti profitti e con l'altra a dispensare licenziamenti e appalti selvaggi. Da anni USB si batte per invertire la rotta e ridare a questo settore una prospettiva di crescita che corrisponda anche ad un rilancio occupazionale e alla salvaguardia dei salari messi sempre più sotto attacco. Per questi motivi, USB chiederà un incontro urgente alla S.A.CAL. per discutere della situazione e ragionare sul piano d'intervento a tutela dei lavoratori. L' USB è pronta a fare la propria parte". "Metteremo in campo - avverte l'USB - ogni azione per veder rispettati occupazione e i diritti".

 

RSU Regione: l'USB annuncia lo sblocco della situazione

"Dopo mesi di stallo a cercare di superare i boicottaggi attuati da alcune sigle sindacali, finalmente - scrive la Federazione regionale Pubblico impiego dell'Unione Sindacale di Base - la RSU ha eletto i suoi organi esecutivi (Delegazione Trattante e Coordinatore RSU) e diventa finalmente operativa. A deciderlo è stata la stessa RSU che, superando l’ennesima assenza della Cisl, con la sua "maggioranza qualificata" si è riunita nella giornata di lunedì 3 agosto. Come annunciato da USB in un recente comunicato e dichiarato in Assemblea dalla stessa RSU, l’Esecutivo deve tornare ad avere un compito, appunto, “esecutivo” di decisioni prese collegialmente nell’Assemblea RSU, alla quale vorremmo fosse restituito il ruolo decisionale che le spetta, quale organo direttamente eletto dalle lavoratrici e lavoratori e quindi maggiormente rappresentativo di tutti. Il Coordinatore della RSU, invece, dovrà avere solo e soltanto – nel segno di discontinuità rispetto a quanto avvenuto in passato – il ruolo di “coordinare” i lavori della RSU tutta e non potere decisorio. Questo uno dei motivi per il quale abbiamo voluto sostenere la proposta della “rotazione semestrale”. Nella Delegazione Trattante sono stati eletti all’unanimità i seguenti rappresentanti: per la lista Uil Fpl (Walter Bloise ed Emilio Curatola), per la lista USB P.I. (Antonio Belmonte e Michele Rigoli), per la lista Cgil (Vincenzo Bartoletta), per il Csa (Maria Filice) e per la lista Ugl (Lorenzo Barillà). Nel dibattito a più voci, i rappresentanti sindacali hanno proceduto all'unanimità all’elezione del Coordinatore della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) che è Antonio Belmonte (lista USB P.I.) in durata per il primo semestre che presta servizio presso la Protezione Civile della Regione Calabria nella provincia di Cosenza". "Dall’incontro -riporta il comunicato diffuso dall'organizzazione sindacale -  è emersa la volontà da parte di tutti i componenti della RSU di avviare un percorso nuovo basato sulla collaborazione di tutti, con trasparenza, serietà e impegno, per affrontare in maniera concreta le tematiche e i problemi che interessano i lavoratori, favorendo quanto più possibile la partecipazione e il coinvolgimento degli stessi nelle scelte che si andranno a prendere. La Delegazione Trattante lavorerà, di concerto con tutti gli eletti RSU, con volontà collaborativa verso l’Istituzione Regionale e nell’interesse primario dei lavoratori pronta ad accogliere, anzi sollecitando, tutti i contributi che possono venire dagli stessi lavoratori. A questo proposito la RSU, unitamente alla Delegazione Trattante, si è impegnata a sollecitare una nuova convocazione mediante richiesta formale, da tenersi quanto prima, al fine di esaminare i problemi del personale, la situazione contrattuale e il futuro di quanti prestano servizio nelle varie articolazioni dell’Ente per conseguire quei risultati che i lavoratori si attendono". "Questo risultato, commenta Gianluca Tedesco – Coordinatore Regionale USB P.I. Calabria Enti Locali – è a disposizione dei lavoratori per la tutela dei loro diritti e per un recupero in termini di dignità e di valorizzazione delle loro professionalità". "In via prioritaria e pregiudiziale – aggiunge Gianluca Tedesco – invito i componenti delle OO.SS. che non si sono resi disponibili, ad un supplemento di "responsabilità" e a volere accantonare egoismi di sigla e protagonismi personali che non sono mancati durante questi mesi in alcune fasi con l’auspicio di ricostruire presto l’unità reale della RSU superando lo stato di conflitto". 

 

Rabbia lsu-lpu: protesta continua nonostante i malori di alcuni lavoratori

La protesta, organizzata dai lavoratori lsu-lpu per protestare contro la bocciatura dell'emendamento che avrebbe permesso di sbloccare le risorse stanziate per la loro stabilizzazione, continua, nonostante si registrino fra loro malori, come si evince dalla foto a corredo dell'articolo. L'orecchio, in queste ore,  è sempre teso a Roma ed alle notizie che tutti sperano di ascoltare. L'auspicio, manifestato dall'Unione Sindacale di Base, è quello che si arrivi ad una rapida svolta, anche alla luce degli interventi realizzati dalla stessa USB nazionale presso il Parlamento. Stamattina i manifestanti hanno bloccato l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria all'altezza dello svincolo Cosenza Nord e l'accesso agli imbarcaderi a Villa San Giovanni, determinando così, nei fatti, un isolamento della Calabria. 

 

Rabbia lsu-lpu: Calabria isolata per i blocchi stradali dei lavoratori

"Dopo la vergognosa notizia giunta ieri pomeriggio da Roma, con il Governo che ha cancellato l’emendamento per la stabilizzazione degli Lsu-Lpu della Calabria, che da oltre 15 anni stanno lavorando in nero per conto dello Stato, non si è fatta attendere la reazione dei lavoratori che, dopo le assemblee di ieri, hanno deciso di far giungere l’eco della propria rabbia  a Roma". E' durissimo l'incipit della nota trasmessa dalla Federazione regionale dell'Unione Sindacale di Base (USB) a commento delle iniziative messe in atto stamane dai lavoratori lsu-lpu che, per protestare contro gli accadimenti parlamentari verificatisi ieri, hanno nei fatti isolato la Calabria, bloccando l'A3 all'altezza dello svincolo Cosenza Nord e l'accesso agli imbarcaderi a villa San Giovanni. "Infatti, stamattina a Cosenza - conferma il documento inoltrato dall'organizzazione sindacale dove da ieri la USB è in campo con un presidio permanente, i lavoratori sono accorsi in massa per gridare il loro sdegno e protestare con forza, occupando la rete autostradale in entrambe le direzioni ed isolando così di fatto la nostra regione dal resto del Paese. Contemporaneamente, altri lavoratori, sempre con la presenza di USB al loro fianco, si è riunito anche a Villa San Giovanni dove sono stati bloccati i traghetti e le vie d’accesso per e dalla Sicilia. Come detto nei precedenti comunicati, la USB è da sempre a fianco di questi lavoratori ed in queste ore sta facendo le proprie pressioni politiche a livello centrale per un intervento in extremis che scongiuri l’esito di questo ennesimo affronto nei confronti della nostra regione. Riteniamo davvero sconcertante la politica del Governo Renzi che, dopo essere venuto in Calabria per rassicurare tutti riguardo l’occupazione, attua poi una radicale politica di tagli, chiudendo le Province, uffici statali e, nel nostro caso, mandando a casa oltre 5.000 lavoratori. Il Governo ha deciso di isolare la Calabria economicamente e politicamente, i lavoratori e la USB stanno ritenendo giusto isolare allora anche le vie di accesso alla nostra regione". "Le proteste - avverte l'USB - non si fermeranno, nella speranza che il governo si ravveda e individui una soluzione a questa vertenza, attendendo anche dei passi ben precisi da parte della politica calabrese".

 

Caso lsu-lpu, "Il Governo ributta sulla strada 5000 lavoratori"

Le residue speranze sono state spazzate oggi pomeriggio. L’emendamento per la stabilizzazione degli Lsu-Lpu, alla fine non è stato inserito nel maxi emendamento proposto dal Governo e sul quale domani sarà votata la fiducia. "La USB - come riportato in una nota - ritiene scandalosamente grave questa decisione che ributta sulla strada (dopo l’effimera illusione di una contrattualizzazione, durata appena 7 mesi) ben 5.000 lavoratori da sempre figli di un dio minore e vittime, da più di 15 anni, di un lavoro in nero ad opera dello Stato. I lavoratori sono già in riunione nei vari Comuni in tutta la regione e decideranno come canalizzare la giusta e legittima rabbia per una decisione che amareggia tutta la Calabria, sia dal punto dei diritti calpestati, che dal punto di vista dei cittadini che si vedranno privati di quei servizi essenziali, garantiti appunto da questa tipologia di lavoratori". "La USB è al fianco dei precari calabresi ed attende di conoscere le decisioni che saranno prese e - anticipa l'Unione Sindacale di Base - li appoggerà nelle lotte che essi sceglieranno".

 

Vertenza ex lsu-lpu: iniziati presidi dei lavoratori

Sono iniziati i presidi dei lavoratori ex lsu-lpu, sia a Villa San Giovanni che a Cosenza, per come  preannunciato nei giorni scorsi dalla USB. "La situazione - fa sapere la Federazione regionale dell'Unione Sindacale di Base - al momento è fluida, visto che i lavoratori sono in attesa di notizie da Roma inerenti alla loro stabilizzazione. Ai due presidi si stanno alternando un centinaio di lavoratori, mentre tutti gli altri sono pronti ad intervenire se si renderà necessario". "I lavoratori, dopo oltre 15 anni di tribolazioni, sono molto delusi e - come riportato nella nota appena diffusa - pronti a tutto, a seguito della bocciatura nei giorni scorsi, dell’emendamento proposto dai parlamentari, D’Ascola e Lo Moro, ma c’è ancora la speranza che lo stesso venga riproposto oggi approvato dal Governo. A Cosenza ha fatto visita ai lavoratori il Presidente della Giunta regionale Oliverio, ma le sue rassicurazioni  circa un rientro nel bacino degli lsu-lpu, non tranquillizzano affatto i lavoratori, né tanto meno la USB, visto che oggi l’obiettivo è altro, e cioè la stabilizzazione definitiva dei 5.000 lavoratori". Ulteriori aggiornamenti - riferisce l'organizzazione sindacale - saranno forniti in caso di sviluppi.

 

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