Postazioni di guardia medica nel Vibonese, il sindaco Limardo convoca la Conferenza dei sindaci

"Ho già convocato, in qualità di presidente, la Conferenza dei sindaci della provincia di Vibo Valentia per affrontare la delicata questione relativa alle postazioni di continuità assistenziale".
 
A darne notizia è il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo, che aggiunge: "Il commissario dell'Azienda sanitaria provinciale, dott. Giuseppe Giuliano, ha provveduto alla revoca della delibera con cui erano state rimodulate le 39 postazioni di guardia medica della nostra provincia, anche alla luce di alcuni criteri valutativi precedentemente non considerati. Ad ogni modo è pur vero che quello della carenza di medici è un problema che non possiamo ignorare. Per tale motivo ho convocato la Conferenza dei sindaci, che si riunirà il giorno 2 maggio alle 15.30, nel corso della quale valuteremo e proporremo le migliori soluzioni possibili nell'interesse delle rispettive comunità amministrate. In conclusione - dichiara il primo cittadino del capoluogo - intendo ringraziare il consigliere regionale Michele Comito per avere mediato in questa complessa vicenda".

Tentato omicidio nel Vibonese, arrestato il presunto autore

All’alba di oggi i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Vibo Valentia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Vibo Valentia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti del presunto autore del tentato omicidio di un uomo avvenuto a San Gregorio d’Ippona lo scorso 10 febbraio.
 
Il presunto aggressore, per questioni legate ad una situazione debitoria della vittima, avrebbe attirato quest’ultima fuori dalla propria abitazione, incendiandogli le due autovetture parcheggiate nelle vicinanze per poi, dopo una breve conversazione, sparargli tre colpi di pistola da distanza molto ravvicinata.
 
Solo la prontezza di riflessi della vittima, che è riuscita a spostare l’arma durante l’azione di fuoco, ha fatto sì che due colpi andassero a vuoto e solo uno lo attingesse alla gamba sinistra, provocandogli una ferita giudicata guaribile in almeno trenta giorni.
 
Le indagini, nonostante ii clima di scarsa collaborazione e i tentativi di fuorviare le investigazioni, hanno consentito d’identificare il presunto autore che, dopo l'arresto, è stato ristretto nel carcere di Vibo Valentia.

Medici cubani in arrivo a Vibo, Lo Schiavo e Mammoliti: "Prime risposte alle nostre richieste"

«Arrivano le prime timide risposte a seguito dell’attività di denuncia e proposta politica riguardo ai problemi della sanità vibonese, condotta sia in seno alla terza Commissione sanità del Consiglio regionale (nella quale abbiamo chiesto l’audizione del commissario straordinario dell’Asp) che con numerosi interventi in aula e a mezzo stampa. Segnali tiepidi ma comunque incoraggianti nell’alveo di un percorso mirato a far uscire il sistema sanitario vibonese da quel cono d’ombra in cui è stato relegato da decenni a questa parte».

È quanto dichiarano, in un comunicato stampa congiunto, i consiglieri regionali Antonio Lo Schiavo (Gruppo misto - Liberamente progressisti) e Raffaele Mammoliti (Partito democratico).

«Intanto - spiegano i due esponenti - vi è da registrare la riapertura del reparto di Medicina dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. Riapertura che consentirà anche di alleggerire la pressione sul Pronto soccorso, garantendo assistenza a quei pazienti che spesso non trovano collocazione in reparto e rischiano di sostare a lungo in condizioni precarie all’interno dello stesso Pronto soccorso. Inoltre, nel corso dell’ultimo Consiglio regionale, a seguito di un’interlocuzione con il presidente della Giunta Roberto Occhiuto, dallo stesso ci è stato comunicato il prossimo invio di personale medico cubano all’ospedale Jazzolino con il nuovo contingente che arriverà in Calabria. Almeno 20 medici cubani (sui primi 40 dei 120 che dovrebbero arrivare), è infatti destinato al nosocomio vibonese. Una soluzione, questa, che abbiamo invocato da tempo e che va nella direzione da noi auspicata, per un risultato che consideriamo anche il frutto della nostra determinata battaglia politica sul punto. Primi segnali incoraggianti ma certamente non risolutivi delle gravi carenze sofferte dalla sanità vibonese rispetto alle quali auspichiamo maggiore attenzione e determinazione. Ricordando come resti assolutamente prioritario l’avvio dei lavori di realizzazione del nuovo presidio ospedaliero e, al contempo, il potenziamento dei servizi sugli ospedali esistenti nel territorio provinciale. Azione che passa anche attraverso l’investimento, già programmato, in adeguate apparecchiature mediche, l’implementazione dell’atto aziendale, l’abbattimento delle liste d’attesa. Su quest’ultimo punto - concludono Lo Schiavo e Mammoliti - attendiamo di ricevere elementi concreti da parte dell’azienda sanitaria, che certifichino l’effettiva diminuzione dei tempi di erogazione delle prestazioni sulla base di dati statistici certi. Così come attendiamo la pubblicazione sul sito istituzionale di notizie ufficiali sull’iter di avvio dei lavori del nuovo ospedale e, successivamente, di un rapporto periodico rispetto allo stato di avanzamento dei lavori».

Atti persecutori ai danni di una giovane del Vibonese, scatta il divieto di avvicinamento

In occasione della Festa della donna, i carabinieri di Pizzo hanno portato avanti un'azione volta a tutelare la sicurezza di una giovane del luogo che, dopo una serie interminabile di pedinamenti, messaggi pressanti e indesiderati, esausta e spaventata si era vista costretta, oltre che a cambiare le proprie abitudini, anche a lasciare l’abitazione per trovare rifugio da alcuni parenti.

La vittima ha quindi finalmente trovato il coraggio di denunciare tutto ai militari della Stazione di Pizzo, che hanno approfondito la situazione, raccogliendo importanti elementi di prova a carico del presunto autore della condotta persecutoria.

Proprio nella giornata internazionale dedicata alla donna, gli uomini dell'Arma hanno notificato al preseunto responsabile un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Vibo Valentia che impone il divieto di avvicinamento a non meno di 300 metri dall’abitazione della donna e dai luoghi da lei frequentati.

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Sanità vibonese, da Lo Schiavo cinque proposte al presidente Occhiuto

«Dall’annuncio della creazione dell’Azienda sanitaria Dulbecco, nata dalla fusione tra Pugliese-Ciaccio e Materdomini a Catanzaro, a quello relativo alla ristrutturazione dell’ospedale di Locri cui con un “semplice” Dca sono stati destinati 15 milioni di euro, si susseguono senza soluzione di continuità i proclami del presidente/commissario alla sanità Roberto Occhiuto il quale - sulla riorganizzazione del sistema sanitario calabrese - conferma di giocare la partita più importante del suo mandato».

È quanto dichiara, in un nuovo intervento dedicato allo stato della sanità in provincia di Vibo Valentia, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, portando all’attenzione del presidente della Giunta regionale e commissario ad acta, alcune proposte migliorative del sistema.

Lo Schiavo premette: «In questo quadro fortemente dinamico e proattivo, scandito da annunci quotidiani, dirette social e una spiccata attitudine comunicativa, viene però sistematicamente evitata una questione che, al pari delle altre criticità che si registrano in regione, meriterebbe ben altre attenzioni. Mi riferisco allo stato della sanità in provincia di Vibo Valentia che richiede ormai interventi di natura straordinaria, partendo dalla costruzione del nuovo ospedale atteso da oltre un ventennio. Sul tema, registro un diffuso scetticismo da parte dell’opinione pubblica e degli operatori sanitari. La tempistica dell’avvio dei lavori - che oggi subiscono un nuovo slittamento per via degli approfondimenti richiesti dall’Autorità di bacino -, in particolare, sembra essere diventata una vera e propria chimera. Gli ultimi annunci indicano il mese di marzo come quello buono per l’avvio del cantiere, ma anche su questo non vi è al momento alcuna certezza. Pertanto, sul punto, sarebbe auspicabile una parola chiara e definitiva del presidente/commissario Occhiuto che in aula, nel Consiglio dello scorso 6 giugno, indicò il 2025 come data di fine dei lavori. Mi auguro che a tale questione egli possa dedicare la stessa attenzione che sta riservando ad altri territori e che anche su questo aspetto voglia tenere informata la popolazione vibonese che ormai appare fortemente sfiduciata. A tal fine - quello di garantire pubblicità e trasparenza rispetto all’iter dei lavori - rilancio la mia proposta di pubblicazione di un report mensile sul sito dell’Azienda sanitaria o della Regione Calabria, attraverso il quale aggiornare l’opinione pubblica sugli sviluppi dell’annosa questione e sull’andamento dei lavori quando questi finalmente prenderanno il via».

Lo Schiavo avanza poi ulteriori cinque proposte: «La condizione precaria della sanità vibonese, tuttavia, non si esaurisce sul tema del nuovo ospedale. Per tale motivo pongo all’attenzione di Occhiuto una serie di altre questioni (e relative proposte) per affrontare alcune delle criticità più sentite dall’utenza del sistema sanitario locale:

1) intervenire sulle gravi carenze di personale che interessano il Pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, anche attraverso l’impiego dei medici cubani come già avviene in altri presidi della regione;

2) abbattere le liste d’attesa attraverso il potenziamento degli uffici preposti e delle prestazioni specialistiche da erogare;

3) intervenire sui disagi che interessano l’utenza dell’ufficio Ticket e della Farmacia territoriale di Vibo Valentia, ove risultano assenti sia la sala d’attesa che i servizi destinati al pubblico;

4) potenziare i servizi di screening tumorale con l’innesto di ulteriore personale che possa garantire la refertazione degli esami;

5) emanare un bando di concorso per un posto a tempo indeterminato di neurologo pediatrico da destinare all’ospedale di Vibo Valentia.

Pochi punti per obiettivi precisi che possono contribuire ad alleviare i disagi per gli utenti e per gli operatori nonché per sanare lungaggini e inefficienze, con l’obiettivo ultimo di garantire un accesso alla sanità pubblica più agevole ed efficiente per i cittadini vibonesi».

 

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Droga a casa, un arresto nel Vibonese

I poliziotti della Squadra mobile di Vibo Valentia, durante un servizio di controllo effettuato nel centro storico di Pizzo Calabro, hanno sequestrato un etto di marijuana e materiale destinato al suo confezionamento.

La droga è stata rinvenuta durante una perquisizione domiciliare a casa di un uomo che, dopo l’arresto e al termine dell’udienza di convalida, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla pg.

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Disagi negli uffici ticket vibonesi, Lo Schiavo: "L’Asp potenzi il servizio"

«I disagi che ormai sistematicamente si ripetono negli uffici prenotazioni e ticket dell’Asp di Vibo Valentia richiedono un’immediata ed efficace risposta da parte dell’azienda, tesa a potenziare un servizio cui quotidianamente si accostano centinaia di persone. Le cronache restituiscono con cadenza giornaliera condizioni inaccettabili per un servizio sanitario degno di questo nome: sportelli che chiudono anzitempo per carenza di personale; un solo operatore a fronteggiare decine di richieste; code che si protraggono per ore; confusione nelle sale d’attesa dove mancano persino gli eliminacode. Per non parlare delle lunghe file che si registrano allo sportello per la scelta del medico di base. A farne le spese, in questo quadro desolante, sono evidentemente gli utenti, spesso avanti negli anni, costretti a subire tutti i disagi che tali circostanze impongono loro. Per questi motivi, nei prossimi giorni, chiederò un incontro al commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia per fare il punto sullo stato della sanità nel Vibonese, sui ritardi nell’avvio della costruzione del nuovo ospedale, ed anche sui tempi di attesa delle visite e prenotazioni mediche. In quella sede chiederò anche dei correttivi organizzativi per l’Ufficio prenotazioni e ticket, che anche simbolicamente è la prima interfaccia del sistema sanitario, al fine di assicurare l’adeguata copertura del servizio da parte del personale preposto, valutando, se necessario, di integrarlo con figure appositamente formate che possano garantire la celerità e l’efficienza del servizio».

È quanto dichiara il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo relativamente ai disagi che si registrano negli uffici ticket dell’Asp di Vibo Valentia.

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Munizioni e droga nel Vibonese: denunce e segnalazioni

I poliziotti della Squadra mobile di Vibo Valentia, del Commissariato di Serra San Bruno e del Posto fisso di Tropea, hanno contestando, a Vibo Marina, la detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale a due uomini, segnalati alla locale Prefettura, mentre un altro è stato denunciato, in stato di libertà, poiché presso la sua abitazione sono state rinvenute munizioni calibro 12 abusivamente detenute.

A Ricadi, invece, un ragazzo è stato sorpreso su una bicicletta con stupefacente destinato a uso personale.

Infine, in un altro servizio di controllo effettuato a Bivona, gli agenti, durate una perquisizione a casa di un uomo, hanno rinvenuti 80 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga.

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