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Furto in gioielleria rintracciato il presunto autore

E' stato denunciato alla Procura della Repubblica di Catanzaro il presunto autore del furto consumato qualche giorno addietro ai danni di una gioielleria di Chiaravalle Centrale. A mettere i carabinieri che operano nella cittadina delle Preserre, sulle tracce dell'uomo, un catanzarese di 42 anni già noto alle forze dell'ordine, il filmato delle telecamere a circuito chiuso installate all'interno dell'esercizio commerciale. Secondo la ricostruzione, il presunto ladro una volta entrato nella gioielleria avrebbe chiesto al titolare di vedere alcuni monili. In un momento di distrazione del gioielliere, l'uomo avrebbe sottratto alcuni preziosi del valore di un migliaio di euro.

Comunità montana Fossa del lupo, nove condanne

Sono nove le condanne inflitte ad altrettanti dipendenti accusati di assenteismo, truffa e falso ai danni della Comunità montana “Fossa del lupo”. Le persone condannate dal Tribunale collegiale di Catanzaro presieduto da Anna Maria Raschellà sono: Domenico Buttiglieri, di Palermiti; Elia Denarda, di Cenadi; Eugenia Fera, di Chiaravalle Centrale; Luciano Filod'oro, di San Vito sullo Jonio; Domenico Fiumara, d’ Argusto; Renato Vito Pontieri, di Olivadi; Salvatore Sergi, di Girifalco; Giuseppe Tropea, di Chiaravalle Centrale. Per tutti la pena è di un anno di reclusione e 500 euro di multa. Condanna ad un anno e due mesi di reclusione, invece, per Pietro Fruci, di Olivadi. La sentenza di primo grado è arrivata a distanza di tre anni dal rinvio a giudizio. Le indagini, condotte dai carabinieri, coprirono un arco temporale compreso tra il 2009 ed il 2010. Secondo il procuratore della repubblica, Carlo Villani gl’imputati riuscivano ad attestate la loro presenza in ufficio grazie ad uno di loro che si occupava di vidimare i badge dei colleghi assenti. Situazione ancor più delicata per Orlando e Fruci, cui il pm, aveva contestato anche l’omissione in atti d’ufficio per violazione dei compiti di vigilanza assegnatigli dal segretario generale dell’Ente montano, in quanto non avrebbero segnalato il comportamento illecito dei colleghi che pur non trovandosi materialmente in ufficio risultavano comunque presenti.

Chiaravalle, si è insediato il commissario prefettizio Costanza Pino

Come anticipato dal Redattore, si è insediato nella giornata di oggi il commissario prefettizio che reggerà le sorti del Comune di Chiaravalle Centrale fino alle prossime elezioni. La dottoressa Costanza Pino ha visitato il municipio, incontrando i dipendenti e assumendo le primissime informazioni. Tornerà mercoledì nel centro delle Preserre per avviare concretamente il difficile lavoro che la aspetta e che dovrà condurre confrontandosi con la Commissione straordinaria di liquidazione.

Chiaravalle, arriva il commissario prefettizio

C’è poca voglia di parlare dopo la “spallata” decisiva inflitta alla maggioranza guidata dall’ormai ex sindaco Gregorio Tino. L’operazione di “destituzione” del primo cittadino è destinata a lasciare strascichi per diverso tempo ed, al momento, è prematuro disegnare con precisione i futuri scenari politici anche se sembra improbabile una ricomposizione della frattura fra Forza Italia ed Ncd. Intanto, sta per arrivare l’ora dell’insediamento del commissario: secondo fonti vicine all’Ufficio territoriale del Governo catanzarese, il prefetto Luisa Latella avrebbe individuato nel Capo di Gabinetto e dirigente dell’Area “Ordine e sicurezza pubblica” Costanza Pino la figura idonea a traghettare il principale centro delle Preserre verso le elezioni che dovrebbero svolgersi fra un anno. La dottoressa Pino, che vanta esperienze commissariali in comuni delle Province di Sondrio, Catanzaro e Vibo Valentia, si confronterà con la terna che si sta occupando della quantificazione della massa debitoria dell’Ente, il cui dissesto finanziario è stato dichiarato lo scorso 30 dicembre. Situazione tutt’altro che facile, quindi, per il Comune di Chiaravalle che si trova a dover sostenere il peso del passato e che dovrà necessariamente mettere in ordine i propri conti.

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Chiaravalle, prevale la confusione dopo la “caduta” di Tino

È nel caos la principale cittadina delle Preserre a seguito della brusca conclusione dell’esperienza amministrativa di “Chiaravalle futura” con la conseguente apertura di una fase commissariale che condurrà alle prossime elezioni. Dopo la dichiarazione di dissesto finanziario, avvenuta il 30 dicembre, un altro evento traumatico si è abbattuto, sconvolgendo gli scenari politici e rendendo ancora più incerto il futuro della città. Il sindaco Gregorio Tino è parso dispiaciuto, ma non profondamente turbato per quanto accaduto. Per il momento, non si sbilancia con commenti a caldo, ma medita di tornare sull’argomento e dire la sua verità. È stata un’avventura complessa quella del centrodestra, che probabilmente ha pagato a caro prezzo anche le fratture romane. Perché tutto è partito dallo scioglimento del Pdl e dalla successiva ed ulteriore differenziazione delle sensibilità politiche. Gli equilibri a Chiaravalle Centrale non hanno retto, il confronto/scontro nella maggioranza è stato continuo e troppo aspro. La concorrenza interna e le aspirazioni individuali hanno superato l’esigenza di fare squadra. Forse Gregorio Tino e Santo Sestito hanno recitato la parte dei due galli nello stesso pollaio e non c’è stato spazio sufficiente per entrambi. Ora sarà difficile riaprire un dialogo; per ricostruire servirà un’altra mentalità ed il coinvolgimento di forze fresche e non inquinate dai riti della politica. Dall’altra parte della barricata il centrosinistra si può riorganizzare sapendo di poter contare su una classe dirigente che guida la Provincia, la Regione ed il Governo centrale. L’impresa di tornare a guidare Chiaravalle per la coalizione azzurra sembra titanica, viste le recenti tribolazioni locali, ma c’è chi, a dispetto dei colpi della sorte, è pronto a rimettersi in gioco.

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Chiaravalle Centrale, giunta al capolinea l'amministrazione Tino

E’ giunta al capolinea, ad un anno dalla naturale scadenza, l’esperienza amministrativa del centrodestra a Chiaravalle Centrale. Fatale al sindaco Gregorio Tino l’ennesima crisi all’interno della maggioranza. Non sono bastate le nomine di nuovi assessori e presidente del consiglio a placare le diverse anime che per quattro anni hanno amministrato Chiaravalle Centrale senza mai sembrare davvero unite. Nel 2011, dopo due decadi in cui si sono succeduti alla carica di sindaco Giuseppe Maida e Nino Bruno entrambi esponenti di spicco del PD chiaravallese, la lista civica di centrodestra “Chiaravalle Futura” aveva vinto le elezioni al fotofinish grazie ad una manciata di voti. Vantaggio che, dopo la sentenza riguardante il ricorso presentato dalla compagine uscita sconfitta e che confermava la vittoria della civica di Tino, era diventato di 5 voti. A distanza di qualche mese Vincenzo Fabiano, primo degli eletti e assessore, e Salvatore Garito, vicesindaco, in aperto contrasto con il primo cittadino abbandonavano la giunta e la maggioranza confluendo nelle fila dell’opposizione. Tutto questo non bastò a far “cadere” l’amministrazione. La maggioranza rimase nelle mani di “Chiaravalle Futura” grazie al consigliere Nisticò, eletto nelle file del centrosinistra e che sin da subito ha sempre votato assieme alla compagine di centrodestra. Stamani la svolta. I consiglieri di minoranza Giuseppe Maida, Claudio Foti, Lorenzo Rauti e Vincenzo Fabiano hanno sottoscritto e protocollato, assieme ai consiglieri appartenenti alla maggioranza Santo Sestito, Sergio Garieri e Fernando Nisticò, un atto di sfiducia nei confronti del sindaco Gregorio Tino, che vede così svanire il favore dei numeri in consiglio e la fiducia da parte di alcuni suoi compagni di viaggio. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, molto probabilmente, l’incrinamento dei rapporti a seguito della decisione evidentemente non unanime di dichiarare il dissesto finanziario del comune. Una sconfitta per tutta la classe politica e per tutta la popolazione di Chiaravalle che, come quasi tutti i calabresi, ancora una volta si ritrova a subire decisioni che lasciano l’amaro in bocca e che hanno il sapore dell’ennesima occasione sprecata.  

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Chiaravalle, parte il Piano di rilevazione della massa passiva

Comincia a produrre atti concreti la commissione straordinaria di liquidazione, composta da Giuseppe Condello, Carmela Chiellino e Anna Antonella Sdao, nominata con apposito decreto del presidente della Repubblica per “l’amministrazione della gestione e dell’indebitamento pregresso, nonché per l’adozione di tutti i provvedimenti per l’estinzione dei debiti dell’Ente”. L’organismo ha infatti compiuto i primi passi per la formazione del Piano di rilevazione della massa passiva invitando gli aventi diritto a produrre, entro 60 giorni a partire dall’8 aprile, un’istanza in carta libera corredata della documentazione contenente le generalità (o la ragione sociale) e l’indirizzo, l’oggetto del credito vantato al 31 dicembre 2013 nei confronti del Comune di Chiaravalle Centrale, l’importo, l’epoca in cui è sorto, la documentazione dimostrante la sussistenza del debito dell’Ente, le eventuali cause di prelazione e gli eventuali atti interruttivi della prescrizione. Il dissesto finanziario era stato dichiarato il 30 dicembre scorso, mentre la commissione di liquidazione si è insediata il 1° aprile.

 

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Chiaravalle, De Leo: “A breve il ‘porta a porta’, non pericolosi i rifiuti presso l’isola ecologica”

CHIARAVALLE CENTRALE – Punta al “cambiamento radicale” nella gestione del settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani l’amministrazione comunale della cittadina delle Preserre, guidata da Gregorio Tino. Ad approfondire la questione è l’assessore all’Ambiente Giuseppe De Leo che intende superare “il polverone delle polemiche che il consigliere Claudio Foti continua sistematicamente a sollevare” e specifica che, già da prima, “erano in atto le procedure per l’esecuzione di un intervento straordinario di pulizia” dell’isola ecologica di contrada Foresta. L’esponente di Fratelli d’Italia ribadisce che i rifiuti presenti all’interno dell’isola ecologica “sono definiti ‘non pericolosi’ dalla vigente normativa” puntualizzando che il sito “è stato individuato dalla precedente Amministrazione” e che fra le cause che hanno determinato un eccessivo accumulo di materiali presso l’isola vi è anche “il mancato funzionamento dell’impianto di smaltimento di Catanzaro”. Ad ogni modo, già al momento dell’approvazione della delibera del consiglio comunale relativa ai costi dei servizi di raccolta e smaltimento Rsu, “si era tenuto conto della necessità di provvedere alla pulizia dell’isola ecologica, in quanto funzionale all’attuazione del servizio di raccolta ‘porta a porta’ ”. Forniti questi chiarimenti, De Leo passa al contrattacco e, imputata la responsabilità del dissesto finanziario ai predecessori, mette in evidenza che lo stesso “impeto” da parte della minoranza non vi è stato “nel denunciare gli ultimi provvedimenti dell’attuale giunta regionale che ha raddoppiato le tariffe per il conferimento dei rifiuti in discarica, che incidono pesantemente” sui bilanci familiari. Il componente dell’esecutivo comunica poi che “il nuovo servizio di raccolta ‘porta a porta’, di imminente attuazione, oltre ad introdurre un sistema che per la prima volta tiene conto anche delle zone rurali, alla stessa stregua del centro abitato, va incontro agli anziani, ai disabili e a quanti sono impediti, che non dovranno recarsi ai centri di raccolta. Il servizio – aggiunge - affidato provvisoriamente nelle more di espletamento di gara ad evidenza pubblica, comprende la gestione e la riqualificazione dell’isola ecologica che sarà funzionale con la continua presenza di un operatore per 5 giorni, con orari da stabilire, per dare la possibilità cittadini di poter conferire i materiali nell’arco di tutta la giornata”. De Leo ammette infine che è necessario “avere un po’ di pazienza”, ma segnala che il nuovo percorso “darà sicuramente un vantaggio economico” alla comunità.

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