Soverato, martedì 16 Nicola Gratteri presenta “Complici e colpevoli”

Martedì 16 agosto, alle ore 18.30, nei locali del Circolo Velico di Soverato (Lungomare Europa), il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, presenterà il suo libro “Complici e colpevoli” (Mondadori), scritto con lo storico Antonio Nicaso. Il magistrato dialogherà con il giornalista Francesco Pungitore. Il libro ha come sottotitolo “Come il Nord ha aperto le porte alla 'ndrangheta”. E infatti, si legge nella sinossi, il testo mette in evidenza la strategia che, da almeno sessant’anni, le mafie mettono in campo per infiltrarsi in maniera sempre più capillare nel tessuto socio-economico del nostro Paese. Oggi la criminalità organizzata - spiegano Gratteri e Nicaso - non ha più bisogno di sparare, ha acquisito la capacità di muoversi sottotraccia, senza suscitare clamore o allarme, dilagando, apparentemente senza freni. In Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, così come in Valle d’Aosta, Liguria e Trentino, le mafie raramente sono giunte con le armi in pugno. Si sono piuttosto presentate con il volto rassicurante di figure professionali in grado di offrire servizi e soluzioni a basso costo, a partire dallo smaltimento dei rifiuti fino a una sorta di welfare di prossimità, più efficace rispetto a quello spesso carente dello Stato. Come ben evidenziano Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, si tratta di un fenomeno che ormai non si può più ignorare nella sua incontestabile pervasività. Temi che verranno affrontati martedì a Soverato nel “dialogo con l'autore” proposto dagli organizzatori dell'incontro.
Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la 'ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del traffico di droga. Insieme ad Antonio Nicaso ha pubblicato, da Mondadori, numerosi bestseller: Fratelli di sangue, La malapianta, La giustizia è una cosa seria, La mafia fa schifo, Dire e non dire, Acqua santissima, Oro bianco, Padrini e padroni, Fiumi d'oro, Storia segreta della 'ndrangheta, La rete degli invisibili e Ossigeno illegale.
Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di 'ndrangheta nel mondo. Insegna, fra l'altro, Storia sociale della criminalità organizzata alla Queen's University. Ha scritto oltre 30 libri, tra cui alcuni bestseller internazionali. Da Bad Blood è stata tratta una serie televisiva di grande successo. È autore, con Maria Barillà e Vittorio Amaddeo, di Quando la 'ndrangheta scoprì l'America.

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Soverato, le “Madri” di Marisa Fasanella a Liber@Estate

“Madri” di Marisa Fasanella, terzo appuntamento della rassegna Liber@Estate a Soverato.

Il romanzo è stato presentato, con la consueta collaborazione della libreria “Non ci resta che leggere”, da Annarita Palaia e Antonio Chieffallo. Ha introdotto il saluto del presidente della fondazione Liber@mente, l'avvocato Sandro Scoppa.

Sono undici (più una) le storie che Marisa Fasanella presenta nella sua nuova raccolta di racconti. Un’antologia che squarcia la normalità di vite ordinarie e rivela conflitti e non detti, rivisita gli stereotipi e li trascende, raccontando la mancanza e l’urgenza di una solidarietà propriamente umana, la maternità non patinata, la maternità che non è frutto dell'amore, ma del disamore e della violenza.

L’autrice, che ha già firmato i romanzi “Il male in corpo” (Castelvecchi) e “Nina” (Prospero), inserisce le narrazioni all’interno di una cornice singolare, nei vicoli storti, fuori e dentro le mura di un manicomio. Qui c’è Lena, che appunta su foglietti di carta le storie che ha udito, per non dimenticarle, e le custodisce in una borsa di tela rossa. E poi c'è il vecchio pescatore. L'uomo di Lena, l'uomo che l'aspetterà per tutta la vita, mettendo insieme e ricucendo le sue tante storie.

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Soverato, gli anni '70 e l'emigrazione raccontati dallo scrittore Francesco Pileggi

“Quando mia madre indossò la maglietta di Franz Beckenbauer”. Soverato ha accolto con grande affetto l'autore del libro, Francesco Pileggi. Nei suggestivi vicoli della città turistica, la presentazione del romanzo edito da Rubbettino, su iniziativa della libreria “Non ci resta che leggere”.

Sì, ancora loro, Eleonora Fossella e Maria Grazia Posca, le brave libraie che con merito, coraggio e capacità, animano con così grande entusiasmo l'estate culturale soveratese.

Pileggi è stato introdotto dal giornalista Francesco Pungitore e dall'attrice teatrale Francesca De Nisi, riportando l'attualità del libro al grande tema dei calabresi migranti.

Francesco Pileggi li racconta volgendo lo sguardo al passato, al 1973 per l'esattezza. In quel tempo colloca otto ragazzini su un albero di limoni. Uno spazio di innocenza e vita che diventa una finestra sul mondo, su quel mondo che viene attraversato dalla musica dei Pink Floyd, dal ricordo ancora forte della semifinale messicana del campionato del mondo di calcio tra Italia e Germania e dai tanti, grandi eventi della storia di quegli anni '70, a dir poco, indimenticabili.

Dolce e amaro il quadro disegnato dall'autore che rivela, con il suo stile originalissimo, la sua matrice professionale di regista, sceneggiatore e film-maker. Una narrazione che non nasconde tracce autobiografiche, per come spiegato dai tre relatori nel corso della piacevole serata culturale, a Soverato.  

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A Soverato lo spettacolo del body building: uno sport per tutti

Il binomio sport-turismo ha fatto da sfondo al grande successo di partecipazione del trofeo “Ercole dello Jonio 2022”. Due giorni di grande body building a Soverato, con atleti in gara da tutta Italia. Merito dell'importante sforzo organizzativo profuso dallo Csen provinciale, regionale e nazionale e del pieno supporto fornito dall'amministrazione comunale. Intervenendo all'evento il sindaco, Daniele Vacca, e la consigliera delegata allo Sport, Rosalia Pezzaniti, hanno ribadito l'impegno della nuova giunta, in continuità con il precedente esecutivo, per potenziare tutte le infrastrutture al servizio dello sport nella cittadina jonica.

Un nuovissimo palazzetto è già in cantiere e, presto, sarà pronto per ospitare manifestazioni altrettanto importanti come quella che si è appena conclusa. Le iscrizioni all'“Ercole dello Jonio 2022” sono state da record e i posti letto in strutture alberghiere disponibili a Soverato non sono stati sufficienti a coprire tutte le richieste.

Atleti, accompagnatori e giurie tecniche sono stati, pertanto, ospitati lungo tutta la fascia jonica, fino a Catanzaro Lido. Un altro tema di riflessione. La seconda e ultima giornata di gare si è svolta sotto l'egida della Federazione Ics Italia. Uno spettacolo lungamente applaudito dal numeroso pubblico che ha affollato il palasport di via Amirante. Sul palco, esibizioni di muscoli e perfezione estetica, con ragazzi e ragazze, uomini e donne di tutte le età a contendersi gli ambiti premi. Marcatamente femminile la parte centrale del trofeo, quasi a testimoniare il costante e crescente successo del body building proprio tra le rappresentanti del gentil sesso. Tra sala pesi e bilancieri, la bellezza ricercata si sposa con la “cultura fisica” e la massa muscolare esplode nell'armonia di allenamenti equilibrati che mettono al centro la salute, il benessere e la longevità sportiva degli atleti.

Soverato, come allenare la longevità atletica con il body building

Andrea Nuccitelli e Fabio Sallusti, ovvero la storia del grande body building italiano e internazionale degli anni '80, '90 e 2000. I due campioni hanno raccontato l'evoluzione tecnica della disciplina, dalle origini ai nostri giorni, e le nuove frontiere del culturismo mondiale, sempre più attento al benessere psicofisico degli atleti. Seminario “Old school” teorico-pratico che si è svolto a Soverato, presso la palestra Flex Gym, a margine delle gare Csen “Ercole dello Jonio” in corso di svolgimento presso il Palazzetto dello Sport. A introdurre l'incontro Roberta Ussia e Nicola Ussia, dell'Asd Flex Gym, con l'intervento di saluto di Giovanni Sgrò, “gloria” del body building soveratese.

“La cultura fisica come attività che allena la longevità atletica”: questo il “bello” del body building raccontato, in particolare, da Andrea Nuccitelli. Fabio Sallusti, oggi responsabile nazionale del settore pesistica e body building Csen Italia, ha portato la sua lunga esperienza, fatta di importanti successi mondiali. Per lo staff della Flex Gym la soddisfazione di un interessante momento di aggiornamento e confronto professionale.

A Soverato due giorni di grande body building con l'“Ercole dello Jonio”

Due giorni di grande body building a Soverato. Sabato 23 e domenica 24 luglio in scena al Palazzetto dello Sport l'“Ercole dello Jonio”, manifestazione promossa dallo Csen Catanzaro, presieduto da Francesco De Nardo, e dalla Federazione Ics, presieduta da Angelo Giustiniani, con la collaborazione dell'Asd Flex Gym di Soverato, affiliata Csen, e il supporto di numerosi sponsor locali e nazionali.

Primo appuntamento con le selezioni Csen “Natural tested” alle ore 18 del 23 luglio con le categorie Body Building Uomini, Uomini Hp, Man Phisyque, Man Classic, Donne Model, Donne Bikini, Donne Fitness, Donne Shape, Donne Miss Wellness e Donne Body Fitness. Domenica 24 luglio si comincia al mattino, dalle 10 alle 13, con uno stage “old school” teorico-pratico presso la palestra Flex Gym di Giovanni Sgrò, con i campioni Andrea Nuccitelli e Fabio Sallusti.

L'attesissima gara-spettacolo “Ercole dello Jonio Ics Italia 2022” con montepremi in denaro si svolgerà nel pomeriggio di domenica, a partire dalle ore 18. Un particolare ringraziamento per l'ospitalità e la collaborazione, da parte degli organizzatori, al sindaco di Soverato, Daniele Vacca, agli amministratori comunali Rosalia Pezzaniti ed Emanuele Amoruso e a Valerio Geracitano (Asd Ad Maiora) per l'aiuto logistico. Non ultimo, al presidente regionale Csen, Antonio Caira. Nel corso della “due giorni” verranno selezionati quattro testimonial Visa Sport e +Watt che saranno ospiti dei rispettivi stand al prossimo Rimini Wellness 2023.

Soverato, il grande affetto del pubblico per lo scrittore Gianfrancesco Turano

Bagno di folla e affetto per Gianfrancesco Turano a Soverato. Per il noto giornalista e scrittore il meritato apprezzamento del pubblico e soprattutto dei tanti giovani che hanno accolto con grande entusiasmo l'uscita del suo nuovo romanzo “Pòlemos” (Scrittori Giunti).

La presentazione nella cittadina jonica è stata brillantemente curata dalla libreria “Non ci resta che leggere”, ormai un punto di riferimento nell'animazione culturale del territorio grazie all'impegno intelligente e alle ottime doti organizzative di Eleonora Fossella e Maria Grazia Posca.

Gli studenti del Liceo Scientifico “Guarasci”, accompagnati dalla professoressa Ornella Ieropoli, hanno partecipato attivamente al dibattito sui tanti temi sollecitati dalla lettura del libro, proponendo alcuni tra i brani più significativi e commentandone i contenuti. “Pòlemos” rievoca la tragica guerra fratricida tra Sparta e Atene di duemilacinquecento anni fa. Un conflitto, con i suoi personaggi storici reali, che fa da sfondo all'intreccio di figure immaginate dall'autore in una trama che appassiona e cattura fin dalle prime righe. Una comitiva errante si muove nel cuore di quel tragico scontro per la supremazia tra contrapposti imperialismi: quello commerciale ateniese e quello militare spartano.

Dialogando con il giornalista Francesco Pungitore, l'autore (inviato speciale dell'Espresso, laureato in Letteratura greca) ha ragionato sui tanti e sorprendenti parallelismi tra le guerre di ieri e quelle di oggi e sugli altrettanti paradossi della luminosa civiltà greca. Una civiltà che ha segnato nel profondo, nei secoli di quella colonizzazione che solo i posteri definiranno Magna Grecia, la nostra Calabria e il suo popolo. Turano si è intrattenuto a lungo con i propri lettori e, in particolare, con i ragazzi del Liceo “Guarasci” che hanno regalato anch'essi alla serata importanti momenti di riflessione.

Così come non è mancato, tra il numeroso pubblico presente, un interessante contributo storico del professore Ulderico Nisticò. Per la libreria “Non ci resta che leggere” l'ennesima conferma dell'ottimo lavoro svolto in questi lunghi anni di attività e l'incoraggiamento a proseguire su una strada ben avviata.

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Soverato, la storia che colleziona like sul Web: “A 22 anni sono felice del mio lavoro”

L'immagine di un lavoro che rende felici ed è boom di like e condivisioni sul Web. Sono bastate poche foto e alcune righe di commento per rendere virale, in poche ore, il post del soveratese Christian Procopio. Un ragazzo di 22 anni, come tanti, che, però, ha voluto dire la sua su uno dei temi caldi del momento: giovani e lavoro. Parole che hanno riscosso tantissimi commenti di plauso e ammirazione: “Io mi reputo fortunato perché ho dei genitori straordinari che mi hanno fatto capire che qualsiasi lavoro riuscivo a trovare poteva essere una ricchezza anziché rimanere a casa a oziare davanti a un pc o girovagare nel nulla”. Avere delle idee, credere in un progetto, lavorare con dei colleghi per realizzarlo, la sua “ricetta” che parte dal ringraziamento all'imprenditore che lo ha assunto e formato professionalmente.

“Che fortuna lavorare” l'incipit del messaggio che Christian ha, così, voluto lanciare a tutti i suoi coetanei, e non solo, raccontando la sua storia. “Sono stanco - ha scritto - di sentire e soprattutto di vedere miei coetanei lamentarsi in merito alla difficoltà di ottenere stipendi adeguati o di non avere tempo libero. Perché? Perché vivo in prima persona un’esperienza lavorativa in una impresa di impiantistica. Oggi dopo un anno posso dire che ho avuto la possibilità di essere autonomo con un’auto, avere un conto in banca ma soprattutto posso essere felice di lavorare in ambiti molto motivanti. Dopo pochi anni spero, grazie al mio impegno, avrò fatto esperienza e svolgerò un lavoro dove in autonomia prenderò delle decisioni, impartirò delle direttive, organizzerò le giornate con il mio team e avrò anch’io delle responsabilità, inoltre insieme all'imprenditore che mi ha assunto deciderò e ne verificherò l’efficacia, tutto questo mi gratifica e mi motiva ulteriormente. Mi sento quasi pronto a un mio personale percorso imprenditoriale, forse lo farò ma rifletto sulle tante dinamiche che oggi qualsiasi imprenditore affronta e questo, credetemi, mi fa paura, per esempio trovare  dei collaboratori, affrontare le spese generali del personale quelle delle attrezzature ai problemi relativi all'acquisto di merci, ai costi in generale e non ultimo alle banche e alla burocrazia. Allora intanto cerco di dare il massimo impegno nell’azienda in cui opero e cercherò di acquisire sempre più la fiducia dell’imprenditore con cui lavoro, dei fornitori e dei clienti. Oggi sono qui e sento l’obbligo morale di portare risultati verso l’azienda che ha creduto in me. Se le cose cambieranno un giorno anch’io potrò realizzare il sogno di fare una mia impresa”. 

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