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Serra. Rifiuti deturpano località Rosarella: la montagna violentata

Ci sono dei luoghi che andrebbero preservati perchè rappresentano un vero e proprio patrimonio per la comunità che dovrebbe avere il compito di custodirli e valorizzarli. Luoghi dove la natura si mostra in tutta la sua bellezza: dagli odori di un affascinante sottobosco al dolce suono dell’acqua che scorre nel ruscello le sensazioni sono quelle di un ritorno al passato. Se non fosse che la mano dell’uomo avvelena brutalmente queste inestimabili risorse ferendo la montagna e compromettendo il proprio futuro. In località Rosarella, a Serra San Bruno, sono molti i cittadini che si recano per raccogliere i frutti che lo straordinario posto offre: c’è chi cerca funghi o castagne, chi vuole rifornirsi di acqua e chi ama semplicemente percorrere il sentiero Archiforo. Per tutti, l’esperienza è rovinata da visioni spiacevoli: rifiuti di ogni tipo, abbandonati da incivili e sconsiderati, inquinano il verde e l’acqua. Gesti incomprensibili, autentici atti di violenza sulla natura, che deturpano, danneggiano, rompono fondamentali equilibri, incidono in maniera fortemente negativa a livello d’immagine. Controllare, punire, educare: se queste azioni non verranno inflessibilmente eseguite, anche con strumenti di reale condanna sociale, l’equivoco di una comunità dalla mentalità egoista ed arretrata non sarà risolto neppure dalle prossime generazioni.

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