La Calabria, i fondi europei e l'incapacita' della politica

 Siamo nel 2015, e la Calabria deve spendere i fondi 2007-13. Credo non ci siano epiteti abbastanza volgari per definire i politicanti e i passacarte che in qualsiasi modo siano responsabili dello scempio, perciò lascio le meritate ingiurie alla fantasia dei lettori. Essa Calabria è, infatti, l’ultima d’Italia e tra le ultimissime d’Europa, e si permette il lusso di rimandare indietro i soldi con cui potrebbe creare lavoro. Cause dell’ignobile comportamento sono nell’evidente incapacità e di farsi venire delle idee, e di stendere un progetto decente in lingua italiana: e figuratevi in straniera! Gli altri fondi, i prossimi, sono quelli 2014-2020; siamo a metà 15, perciò un altro anno e mezzo ce lo siamo giocato tra l’inettitudine di Scopelliti e del centro(destra), e, da novembre, l’inettitudine di Oliverio e centrosinistra, aggravata dai giochetti per la giunta, più manina pendula della magistratura. Siccome la Calabria fa parte dell’Italia, e la perdita dei soldi sarebbe anche un danno nazionale, io, fossi nei panni del governo, manderei un bel commissario ad acta tipo sanità. Tranquilli, non succederà mai. E nemmeno il più banale provvedimento punitivo. Quando Oliverio ha scoperto che per l’agricoltura stanno sparendo più di 200 (duecento) milioni, ha confermato i dirigenti colpevoli: magari con premio di produzione? La sedicente opinione pubblica mostra di non avere, a questo proposito, un’opinione benché minima. Ce l’hanno tutti un parente, un amico alla Regione…

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