Soveria Mannelli, tutto pronto per fa festa della Madonna del Rosario

Chiuso il programma dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Rosario organizzato dai collaboratori della Parrocchia di San Michele Arcangelo della frazione Colla di Soveria Mannelli, guidati dal Sacerdote don Antonio Costantino.

Giovani e meno giovani si sono dati da fare per settimane al fine di coordinare un programma ricco di eventi religiosi e civili.

La manifestazione si svolgerà nei giorni 6, 7 ed 8 ottobre 2017 nella frazione Colla della Città di Soveria Mannelli, ed ha avuto il contributo dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Leonardo Sirianni e la collaborazione della Pro Loco, che ha curato l’aspetto burocratico e promozionale dell’evento.

Il comitato ha avuto un contributo importante, anche, dalle numerosissime attività economiche di Soveria Mannelli e di tutta l’area del Reventino.

Il programma prevede per venerdì 6 ottobre, dopo le confessioni, la Santa Messa ed il Santo Rosario la proiezione del video sulle apparizioni di Fatima, ricorrendo quest’anno il centenario.

Sabato 7 ci sarà la tanto attesa processione che toccherà sia il centro storico di Colla che le località periferiche (Arciprete, Nicuzzo, Vescovo, Patuto, Gesonte, Celifetto, Santa Margherita, Cupa, Bivio Bonacci e Carracchio). Al rientro in chiesa, dopo la Santa Messa, ci sarà lo spettacolo musicale con l’esibizione del gruppo di musica etnico-popolare Sabatum Quartet. La serata si concluderà con lo spettacolo dei i fuochi pirotecnici.

La tre giorni si terminerà domenica 8 con la processione per le strade del centro storico di Colla, accompagnata dalla banda musicale, la solenne Santa Messa che darà inizio all’Anno Pastorale, ed un altro spettacolo di fuochi pirotecnici.

Nella lettera inviata ai fedeli della sua Parrocchia, Don Antonio Costantino, ha augurato di prepararsi al meglio alla festa per viverla nel modo cui piace di più al Signore ed alla Madonna, vivendo tutti i momenti soprattutto quelli spirituali quali il triduo di preghiera con la Santa Messa e la Confessione.

 

Grande partecipazione alla festa degli emigrati chiaravallesi in Svizzera e Liechtestein

Straordinario successo, anche quest'anno, per la Festa della Madonna della Pietra in Svizzera e Liechtenstein.

La manifestazione, giunta alla sua quattordicesima edizione, si è svolta nella cittadina di Schaan e ha registrato la partecipazione numerosa dei tanti emigrati di Chiaravalle Centrale residenti in terra elvetica e nel Principato.

Migliaia le presenze registrate nel grande impianto allestito per ospitare sia il rito religioso che i momenti di incontro conviviale, in una atmosfera di entusiasmo e di fede. Sentimenti che caratterizzano, da sempre, questo eccezionale momento di identità, diventato, nel tempo, uno spazio tradizionale di incontro non solo per i Chiaravallesi ma, più in generale, per tutti i Calabresi e per gli Italiani che per motivi di lavoro, hanno dovuto lasciare il nostro Paese.

Una soddisfazione enorme per il Comitato “Madonna della Pietra in Svizzera e Liechtenstein”, presieduto dall'ottimo Giuseppe Gullì, e per tutti i volontari impegnati nella organizzazione dell'evento.

I complessi e meticolosi preparativi della vigilia sono stati, alla fine, premiati dal gran numero di partecipanti, sia durante la celebrazione della Santa Messa che, in serata, per l'appuntamento molto atteso con la gastronomia, la musica e il ballo. Per l'indisponibilità della chiesa locale, chiusa perché attualmente in fase di restauro, la funzione liturgica, presieduta dal missionario don Egidio Todeschini, si è svolta in una sala laterale appositamente predisposta e addobbata per l'occasione. La statua di Maria Santissima della Pietra è stata, successivamente, esibita alla vista dei fedeli con una breve processione all'interno della stessa struttura.

In una sala più ampia hanno trovato posto i tantissimi ospiti della serata, pronti a degustare con evidente diletto le buonissime specialità culinarie preparate da un nutrito staff di cuochi: trippa, pasta al sugo, pizza, salsicce e persino i fichi d'india, arrivati direttamente dalla Calabria. E non potevano, ovviamente, mancare il buon vino Cirò e la birra.

Il saluto istituzionale delle autorità locali è stato portato dal corrispondente consolare, Egidio Stigliano, il quale ha usato parole di forte plauso per il ruolo importante dei Chiaravallesi nel mondo del lavoro e all'interno del quadro sociale dei cantoni elvetici e del Principato.

Il sindaco di Chiaravalle, Domenico Donato, sia pure impossibilitato a partecipare in prima persona, per l'imprevista cancellazione del volo in programma da Lamezia Terme, ha comunque trasmesso un suo messaggio di “orgoglioso apprezzamento per le belle iniziative del Comitato e per l'esempio ammirevole quotidianamente espresso da tutti gli emigrati chiaravallesi all'estero”.

La musica live del complesso “Pensieri e nuvole” ha accompagnato il resto della serata, tra la gioia e l'allegria di grandi e piccoli.

Vecchie e nuove generazioni unite dal simbolo sacro della Madonna della Pietra, dalle comuni radici calabresi, dalla nostalgia per il paese natio ma anche dalla consapevolezza di aver saputo costruire un futuro solido e ricco di prospettive per le proprie famiglie.

Chiusura col botto, subito dopo la mezzanotte, con gli auguri collettivi al presidente Gullì per il suo compleanno e, poi, per l'estrazione dell'attesissima tombola che ha assegnato un primo premio di ben mille e 14 franchi: mille come montepremi e quattordici come le edizioni della Festa della Madonna della Pietra in Svizzera e Liechtenstein. 

"Identitaria", la festa nazionale di CasaPound in programma a Scilla

Si terrà il 29 e il 30 luglio a Scilla la seconda edizione di “Identitaria”, festa estiva di CasaPound Italia.

“Abbiamo scelto Scilla - dichiara Federico Romeo, coordinatore regionale di CasaPound - per ospitare questa seconda edizione della festa estiva di CasaPound Italia, che si svolgerà per il secondo anno nella nostra regione e che vedrà l’afflusso di iscritti e simpatizzanti del movimento da tutta Italia”.

“Questa edizione - continua il coordinatore di CasaPound - cercherà ancora di più di abbinare e far convivere il momento ludico, peculiare anche della stagione, e riflessioni e approfondimenti politici e culturali. Sabato, dopo una mattinata dedicata all’apertura del campo tra spiaggia e mare, avrà luogo nel pomeriggio, alle 18, un incontro con Gabriele Pezzano dell’associazione culturale ‘Fons Perennis” dal titolo "A difesa dei confini: Marte, forza e virtù nel segno di Roma”.

All'incontro seguirà la cena, un concerto, e una serata dedicata al divertimento.

“Domenica lo spazio sportivo della festa sarà dedicato a due tornei, uno di beach soccer e uno di calcio balilla, e a un’escursione nel caratteristico borgo di pescatori di Chianalea di Scilla. Ma sarà ancora un momento di riflessione culturale e politica a chiudere alle 17 questa edizione - conclude Romeo - ovvero la conferenza dal titolo ‘Insorgere contro il fatalismo, per un'Europa dei popoli’ che vedrà la partecipazione diSébastien Magnificat, responsabile delle relazioni estere di CasaPound Italia”.

 

Poi dite che non si fanno le feste…

Il bello della vita è l’inatteso. Vado a Serra per un buon convegno, e, finito questo, prendo la direzione di Davoli. Attenti, Davoli Marina, dove intendevo partecipare alla sagra delle castagne; appena arrivo, scopro che, se avessi preso la strada della Lacina, avrei lo stesso incontrato la sagra della castagna, però quella di Davoli Superiore. Stesso 30 ottobre, stessissimo orario, luoghi diversi, diverse persone. E volano anche comunicati a stampa e web… e “di bocca in bocca”, che contano di più.

A Soverato, secondo le voci popolari, forse le due feste di S. Martino di Marina diventeranno più o meno una. Buono per me, che, abitando in quella via, rischiavo una festa prima e una dopo mezzanotte, con pregiudizio del sonno. Forse. Resta però la festa di Soverato Superiore, stessa serata. 

Poi dite che non si fanno le feste!

In questa Calabria zeppa di litigiosi e priva di autorevolezza di qualsiasi genere, servirebbe un re Italo. Chi era, questo Italo? Uno che, siculo secondo Tucidide, enotrio secondo Aristotele e Dionigi d’Alicarnasso, faceva il re; e lo faceva sul serio. Volendo fondare un regno esteso e coeso, e sapendo di avere a che fare con i Calabresi, che non si chiamavano così ma sempre calabresi erano, usò due metodi: il ragionamento, cioè la politica; e quella che in greco si dice “bia”, che non è la forza, è la violenza che costringe. Con le buone o con le cattive, si fece obbedire; ovvero, mostrò autorevolezza.

Ecco, la Calabria manca di un re Italo a tutti i livelli, perché nessuno manifesta autorevolezza, e tutti giocano a fare l’amico di tutti, a contentare tutti. Miopia politica, perché così non si accontenta nessuno; e solo si prolungano le liti e l’agonia sociale.

La litigiosità è noumenica, in Calabria, fondata sulla parola più luciferina che ci sia, “io”, e suoi derivati, tra cui “mio”. È l’egocentrismo dei poveri, la superbia dei deboli, il nonno (mio nonno!) barone dei morti di fame, i parenti illustri della domenica, gli sbarchi di Ulisse (uno per paese!), i castelli dei Templari (anche due o tre per paese), le zone balneari senza mare, i poeti senza versi, gli storici senza storia… In queste condizioni, come si fa a mettere d’accordo due a fare la stessa festa?

Come si fa? Come il re Italo, con “bia”; e con l’autorevolezza.

  • Published in Diorama
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