La Fiamma tricolore a palle incatenate contro Spirlì e Falcomatà: "Loro allo stadio, i calabresi confinati a casa"

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"Mentre le famiglie calabresi vivono oggi una ennesima domenica in “zona rossa” confinati in casa con bambini e ragazzi ormai sempre più affetti da disturbi dissociativi dovuti a oltre un anno di reclusione, loro, i rappresentanti istituzionali se la spassano beati allo stadio a godere del sole di aprile e di una entusiasmante vittoria della Reggina 1914. Capitanati dal presidente facente funzioni Nino Spirlì e dal proclamato “imperatore dei Cudduraci”, al secolo sindaco Giuseppe Falcomatà, i nostri rappresentanti hanno dato in pasto ai social i loro selfies sorridenti tra famigliari, assessori e consiglieri comunali anch’essi presenti nell’allegra combriccola domenicale a rimarcare ancora una volta come la frase ormai allegorica impressa sui tribunali italiani “La legge è uguale per tutti” manchi della desinenza “tranne che per noi”. Al presidente del Consiglio Draghi, al ministro dell’Interno, a quello della Sanità, al signor Prefetto e al signor Questore chiediamo se questo è il comportamento che le istituzioni danno come esempio ad un popolo sempre più massacrato, ad una classe imprenditoriale allo stremo (basti pensare a ristoratori e ai proprietari di palestre) ed in una regione che proprio oggi pomeriggio registra il record di contagi assoluto da inizio pandemia con posti letto esauriti presso quasi ogni fatiscente struttura ospedaliera. Certi che costoro abbiano persino usufruito gratuitamente dell’evento sportivo chiediamo al dott. Gallo e alla Reggina 1914 di fatturare al Movimento Sociale Fiamma Tricolore il costo dei biglietti di ingresso: pagheremo noi per. Un ringraziamento particolare va infine al nostro presidente f.f. che dopo il vergognoso servizio fotografico del suo pomeriggio reggino, educatamente redarguito ed interrogato sulle deficienze sanitarie e della campagna di vaccinazione dal nostro segretario cittadino Giuseppe Gioffrè, non ha trovato di meglio da fare che bloccarlo sul suo profilo social lasciando invece in ottimo risalto i comprensibili insulti di rabbia di altri cittadini calabresi: obiettivo quello di fare come sempre la vittima. Presidente e sindaco che, dopo oggi, in ogni luogo del mondo civile si dimetterebbero già stasera. Noi non ci sforziamo nemmeno di chiederle le dimissioni di due soggetti così impresentabili".

Movimento sociale Fiamma tricolore - Federazione provinciale di Reggio Calabria

Elezioni Reggio Calabria, Nesci (FdI): “Prediamo atto della vittoria di Falcomatà. Lavoreremo per costruire una proposta alternativa"

“Prediamo atto della vittoria di Falcomatà” - queste le parole del Commissario provinciale e cittadino Fdi Denis Nesci, che aggiunge: “Una vittoria netta quella del Sindaco uscente che certifica una rinnovata fiducia da parte dei cittadini reggini”.

“Il progetto politico del centrodestra e del candidato Minicuci evidentemente non ha intercettato la bramosa richiesta di cambiamento di una comunità che appariva stanca e ‘perplessa’, per utilizzare un eufemismo, dopo sei anni di amministrazione di centrosinistra”.

"I fatti e le urne - continua Nesci - hanno dimostrato che un’ampia fetta di popolazione ha preferito legittimamente e con ampio margine, un percorso di continuità politica. E’ indubbio che il centrodestra dovrà aprire una riflessione seria e continuare a lavorare sui territori, quartiere per quartiere, per costruire una proposta che sia alternativa e penetrante rispetto ai reali bisogni dei cittadini. Una proposta che in poco più di un mese di campagna elettorale non si è riusciti a modellare. Nino Minicuci è stata la figura designata dalla Lega, ma l’avamposto di un’intera coalizione, alla quale, con lealtà ed impegno Fdi ha dato un prezioso contributo.
Grazie a Minicuci per aver accettato una sfida difficile e per essersi speso con tutto sé stesso. In politica, soprattutto al cospetto degli elettori, si vince e si perde; l'importante è affrontare ogni momento con la dignità che contraddistingue i galantuomini.
Auguri di buon lavoro al Sindaco Falcomatà; Fdi lavorerà dai banchi dell’opposizione con serietà e proposizione per far rinascere questa città, afflitta da tante criticità, con l'intento di darle una visione di sviluppo che oggettivamente è mancata negli ultimi sei anni.
Centrosinistra e centrodestra, con le dovute responsabilità e facendo seguito al mandato che gli è stato affidato dagli elettori - conclude Nesci - dovranno impegnarsi a fondo per costruire un futuro glorioso per Reggio Calabria".

Reggio C., Fratelli d’Italia: "Falcomatà faccia un'operazione verità sul bilancio"

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" 'Ciascun dal proprio cuore l’altrui misura'. Il nostro, da sempre, batte forte per Reggio ed i reggini dalla stessa parte incondizionatamente. Non si può dire la stessa cosa per gli esponenti del Partito democratico e del centrosinistra che, a distanza di sette anni con ruoli differenti, oggi si ritrovano pieni di imbarazzo e tensione per l’ipotesi dissesto del Comune di Reggio. Li ricordiamo gli esponenti dem quando, dai banchi del consiglio comunale, per bocca dell’allora capogruppo Giuseppe Falcomatà, oggi sindaco, invocavano il dissesto finanziario, quale “panacea” per ogni problema dei nostri cittadini. Ed inondavano i giornali locali e ogni mass media, convinti di poter utilizzare una problematica cittadina per i propri interessi personali. Su questa strada non ci troveranno. I tentativi del Pd di personalizzare, ancora un volta un momento di assoluta criticità per  Reggio, non ci troveranno disposti a scadere su un terreno che non ci appartiene. Si rassegnino gli uomini che si trincerano dietro una vuota sigla: noi siamo geneticamente diversi, e per storia e valori siamo e saremo sempre dalla parte di Reggio. Lo eravamo quando loro invocavano il dissesto e brindavano per lo scioglimento. Lo siamo adesso, a parti invertite. La ruota gira ed oggi che lo stesso Pd ad amministrare  con il dissesto alle porte viene a chiederci prima “unità d’intenti” e poi, come una personalità bipolare, attacca il centrodestra con una nota schizofrenica. È patetico il tentativo di mescolare carte ed i numeri, seguendo un copione già utilizzato negli anni scorsi. Ma questa volta le sponde sembrano deboli ed i dati(che non sono contestabili) parlano chiaro. La corsa ai numeri sul deficit del Comune di Reggio è chiusa da tempo. Non da noi, ma dalla storia. Certificato nel bilancio 2010 e confermato anche nel biennio commissariale che ha ratificato quel disavanzo senza dare ulteriore spazio ad interpretazioni faziose o artefatte. L’amministrazione Falcomatà è in carica da oltre quattro anni: sul suo operato il deficit del comune ha pesato per 2,5 milioni di euro annui, tanto quanto da loro stessi inserito nel piano di rientro trentennale approvato. Non un euro in più. Non ci provino, quelli del Pd, ad inondare la città di fake news, come già ampiamente fatto negli anni scorsi. I dati non sono contestabili e chi (dis)amministra Reggio da quasi cinque anni dovrà assumersene le responsabilità. Noi saremo sempre al fianco di Reggio e, come sostenevamo sette anni fa, ribadiamo con fermezza che il dissesto sarebbe una sciagura, per le imprese e per la già sofferente economia reggina: bisogna evitarlo in tutti i modi possibili. Ma mentre noi ci impegneremo per scongiurare una eventualità nefasta, al contempo invochiamo con forza che il sindaco Falcomatà faccia una “Operazione Verità” rivolta alla città, spiegandoci come mai e perché la Corte dei conti, rileva che i bilanci comunali degli ultimi tre anni non appaiono in regola, contestando a questa Amministrazione di aver gonfiato i residui attivi inserendo crediti non esigibili, sovrastimando al contempo la massa creditoria. Elementi critici che mostrano non solo l’incapacità di questa amministrazione targata Falcomatà a ridurre il deficit ma che lasciano adito a seri dubbi sulla gestione del bilancio ai limiti (se non oltre) della legalità. Falcomatà la faccia questa operazione verità se come dicono i suoi compagni del Pd, non ha nulla da temere".

Gruppo consiliare Fratelli d’Italia Comune di Reggio Calabria  

Reggio Calabria, Germanò (Mns): "Vicenda Atam, Falcomatà ci ricasca"

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"Siamo sconfortati.

Non avremmo mai immaginato che, dopo la figuraccia della nomina illegittima dell’Avv. Basile al vertice dell’ATAM, il sindaco potesse ricascarci. Incredibile a dirsi, ma pure l’annunciata nomina, tramite stampa, del Dott. Perrelli è inconferibile.

Anche in questo caso trova applicazione l’art. 4 del Decreto Legislativo 39 del 2013 che detta disposizioni chiare e nette sulle cause di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi presso le pubbliche amministrazioni. A coloro i quali, nei due anni precedenti, hanno svolto “incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico…” …”non possono essere conferiti gli incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale e locale”. Cosa la norma intenda per “ente pubblico” è in maniera chiara precisato all’art. 1 dello stesso decreto 39 ed è acclarato per tabulas come in tale definizione sia ricompresa l’ATAM.

Il Dott. Perrelli è stato fino a qualche settimana fa Presidente del Collegio Sindacale dell’ATAM e, proprio per questo, non può essere nominato ai vertici della società. La norma è chiarissima per tutti ma non per Falcomatà che, evidentemente, ritiene di poter operare scelte contrarie alla legge in forza di qualche investitura superiore che lo renderebbe, secondo lui, immune dall’essere rispettoso degli obblighi che ricadono su chi ha l’onore di rappresentare la Città.

Sorprende peraltro l’entusiasmo con il quale il Dott. Perrelli, a detta del sindaco, avrebbe già accettato l’incarico, confessando, in tal modo, la concretizzazione del fattaccio.

Sconcerta, inoltre, il fatto che il “nominato” sia tra l’altro autorevole rappresentante dell’associazione Reggionontace. Si comprende, adesso, perché, nonostante gli sfasci di cui si è reso protagonista Falcomatà sin dall’inizio del suo mandato, questa associazione, in passato sempre sul pezzo, abbia deciso invece di tacere.

A questo punto è indispensabile l’intervento di altre Istituzioni perché questo tsunami disamministrativo e illegittimo sia fermato. La Città non può sopportare oltre le nefandezze di questo spregiudicato, arrogante, inadeguato e incapace sindaco.

Rispettosamente invochiamo S.E. il Prefetto perché faccia sentire la propria autorevole presenza ponendo un argine a tale modo disinvolto di considerare la gestione dell’Amministrazione della Città.

Noi continueremo a vigilare e a fare appelli anche a tutte le altre Istituzioni dello Stato affinché intervengano per porre fine a questo continuo scempio della nostra Reggio.

Forse sarà utile o addirittura necessario chiamare il popolo reggino in piazza per manifestare la propria insofferenza e la voglia di ridare una speranza alla nostra comunità".

Franco Germanò - Commissario Movimento nazionale per la sovranità - Città di Reggio Calabria

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Reggio, avvisi di garanzia per la Giunta comunale. Forza Italia: "La città è allo stremo"

“Il sindaco Falcomatà, sin dal suo insediamento a Palazzo San Giorgio, ha sempre sfoggiato il vessillo della legalità ponendolo come principio basilare della sua azione politica, anche se nei fatti, al di la di qualche targa contro la malavita organizzata affissa nella facciata di qualche scuola cittadina, non ha mai affermato, su questo fronte, un impegno politico organico, costante e coerente”.

Ad affermarlo sono i Consiglieri Comunali di Forza Italia, Antonio Pizzimenti, Mary Caracciolo, Luigi Dattola e Giuseppe Dascoli.

“L’avviso di garanzia che la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha emesso nei confronti del Sindaco Falcomatà, rispetto ad una questione già sollevata sin da principio dall’opposizione e che portò alla revoca dell’affidamento – continuano i Consiglieri Comunali forzisti - mette in evidenza un modo del tutto bizzarro e particolare di fare politica e di rispettare le regole da parte del primo cittadino. La città è oramai allo stremo, mentre i reggini, sempre più indignati verso un’Amministrazione Comunale che si è caratterizzata per inefficienza e impreparazione, vivono in modo rassegnato il trascorrere inutile e dannoso di questo ulteriore scorcio di Consiliatura. 

Senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria che è di competenza esclusiva della magistratura, - continuano Pizzimenti Caracciolo, Dattola e Dascoli - l’aspetto che invece desideriamo mettere in evidenza è quello prettamente politico, unitamente alla conseguente azione politica che tale avviso di garanzia avrebbe dovuto determinare nella coscienza del Sindaco.

Ricordiamo tutti che per presentare alla città la prima Giunta municipale, il sindaco Falcomatà, attraverso una sceneggiata di commedia napoletana, aveva scelto il borgo di S. Venere promettendo, agli abitanti di questo quartiere preaspromontano, che per protesta avevano consegnato alla Prefettura i certificati elettorali in quanto delusi dall’abbandono da parte delle istituzioni, che avrebbe integralmente sistemato la strada di collegamento con la città, e se uno studio di fattibilità avesse messo in evidenza costi più contenuti, ne avrebbe realizzato una nuova di strada. Il Sindaco, non solo non ha mantenuto questa promessa, ma ha anche beffato persino i reggini ai quali aveva promesso la realizzazione di un agire politico-amministrativo nuovo e rivoluzionario rispetto al passato unitamente alla nascita di una nuova “primavera” che in città non ha fatto la sua comparsa nemmeno all’orizzonte. Il primo cittadino invece continua a rimanere arroccato dentro Palazzo San Giorgio a seguire i consigli del suo talentuoso e prestigioso staff pensando che attraverso la compagnia e i “virtuosismi politici” dei suoi boy scout la città possa, magicamente, trarre vantaggi e risultati promettenti e salutari per il suo futuro.

Il sindaco Falcomatà non solo non è riuscito a realizzare quel programma spumeggiante, radioso e articolato per la città che aveva pronunciato in Consiglio comunale con le sue dichiarazioni programmatiche, ma quello che adesso inquieta e indigna di più riguarda l’attenzione che la Procura della Repubblica reggina ha concentrato verso un’Amministrazione Comunale e un sindaco che della legalità e del rispetto delle regole si sono sempre dichiarati ferventi paladini e sostenitori.

Nel corso di questi tre anni di Consiliatura - continuano i Consiglieri comunali di Forza Italia - abbiamo criticato ma anche suggerito e spronato l’Amministrazione comunale ad affrontare e risolvere problemi importanti e strategici per il futuro della città come il rilancio del settore turistico, con l’obiettivo di valorizzare la naturale vocazione della città, unitamente al rilancio del porto e dell’aeroporto “Tito Minniti”. Questa amministrazione non solo non è riuscita a smuovere le leve del cambiamento, ma non è stata capace di affermare e stabilire una valida interlocuzione con il contesto sociale necessaria a inaugurare una nuova stagione politica e amministrativa. Il nuovo, Sig. sindaco, non può essere edificato con promesse, argomentazioni ammalianti e voli pindarici, ma si costruisce individuando percorsi e soluzioni politiche intelligenti, concrete e lungimiranti sostenute dal coinvolgimento di corpi sociali, culturali e imprenditoriali di spessore. Ecco, Sig. sindaco, come si diventa costruttori di speranza. Invece, dobbiamo riconoscere che a distanza di tre anni dal suo insediamento a Palazzo San Giorgio un traguardo e un obiettivo il sindaco Falcomatà l'ha brillantemente raggiunto e centrato in pieno: quello di avere fatto diventare 'la selva sempre più fitta e oscura', concludono i Consiglieri comunali di Forza Italia".

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Reggio Calabria, problema idrico: dura presa di posizione del Movimento nazionale per la sovranità

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"La città è a secco. A secco come le tasche dei reggini, prosciugate da una aliquota ingiustificata, inadeguata, sproporzionata rispetto ad un servizio degno di una città del terzo mondo, altro che metropolitana.
Agli atavici problemi idrici cittadini il Sindaco e la sua giunta hanno aggiunto il loro record personale: lasciare senza acqua persino il centro storico.

Le proteste della cittadinanza assumono contorni preoccupanti in queste ore perché l'esasperazione ha raggiunto livelli massimi di attenzione.

Lo scaricabarile, sport praticato dalla sinistra reggina, non regge più, nemmeno quello tentato da ultimo verso Sorical, poiché i cittadini sanno di avere diritto di protestare nei confronti di chi hanno scelto al governo della propria città e poco importa loro chi gestisce il servizio, ma solo come questo viene reso.

Le notizie relative a non meglio precisati lavori in corso in vari punti del territorio urbano lasciano presagire solo ulteriori disagi per chi lavora e torna a casa la sera stanco e bisognoso di lavarsi in questi giorni di caldo soffocante.

Questo stato di cose non è più tollerabile da una comunità che ha perso ogni punto di riferimento e che vede violati quotidianamente i diritti civici più elementari. Da quello alla mobilità, ormai negato, per finire ai servizi essenziali per potersi dire cittadino italiano.

In una città dove il normale diventa straordinario, perché l'assuefazione ad uno stato di degrado rende una elargizione tutto ciò che in una società civile andrebbe preteso e che un comune dovrebbe regolarmente erogare.

Tra promesse da campagna elettorale reiterate a quasi tre anni dalle elezioni e selfies scattati accanto a cestini dell'immondizia e dighe, il mandato di questa amministrazione si avvia a consacrarsi tra i più nefasti che la città abbia mai registrato. Con buona pace delle aspettative di crescita dei reggini ancora una volta mortificati e disillusi".

Roberto Pagano Dirigente provinciale Movimento nazionale per la sovranità - Reggio Calabria

Reggio Calabria, Mns: " Incapace di offrire risposte concrete, Falcomatá cerca di stupire con gli effetti speciali"

"Adesso siamo certi: l'Aeroporto a Reggio serve! Non tanto ai reggini, umiliati ed offesi senza ritegno dal Partito Democratico con costante solerzia. Serve al sindaco Giuseppe Falcomatá, da ieri principe, per spostarsi con l'elicottero da Reggio a Gioiosa o, per il futuro, verso qualunque centro del reggino".

E' quanto si legge in una nota del Cordinamento reggino del Movimento nazionale per la sovranità

"Ci chiediamo - prosegue il comunicato - era davvero necessaria questa spesa? Chi paga questo 'passaggio' e quanto è costato ai contribuenti? Qualcuno dice la Protezione Civile, ma non era il suo Dirigente Carlo Tansi ad aver denunciato gli sperperi e gli sprechi tanto in voga nel suo settore?

Non ce ne voglia Lord Falcomatá: non possiamo accettare il gesto da lui compiuto ieri. Non lo tolleriamo. E nessuna giustificazione risulta per noi valida. Irrispettoso e indegno nei confronti di quei pendolari di professione che ogni giorno affidano ad un viaggio della speranza della durata indefinita, il loro bisogno. È indecente per quei giovani studenti costretti agli straordinari per un proprio diritto. È vergognoso per quei centri interni montani inaccessibili, senza vie d'accesso e senza collegamenti dignitosi.

È la colpa di tutto questo è proprio di Falcomatá incapace di offrire risposte concrete ma pronto a stupire con gli effetti speciali, come quello messo in scena ieri quando è sbarcato a Gioiosa a bordo di un elicottero.

Pensasse ad amministrare, più che a giocare il Sindaco Metropolitano. Pensi ad ammainare quell'aurea di arroganza e prepotenza che sta caratterizzando il suo operato, degno del peggior Marchese del Grillo, tuffandosi nell'amara realtà reggina. La Città Metropolitana - conclude la nota - sta subendo a causa di questa Armata Brancaleone la vergogna di un Aeroporto ormai divenuto inutile, di un sistema di trasporti insufficiente, di una programmazione futura inesistente. Falcomatá si accorga che il tempo della fanciullezza è terminato: riponga i Lego nel cassetto, le scarpe da calcio nel borsone ed inizi a divenire adulto. O almeno superi la maturità".

"Reggio e il dolce sonno di Falcomatà", la denuncia di Fratelli d'Italia

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"Che ci aspettasse una stagione estiva dal clima più torrido del solito era stato annunciato dagli esperti di metereologia, ma quello in cui sta vivendo la cittadina tutta è un clima che dal torrido sta diventando orrido, nefasto e violento come da anni non si assisteva nella città dello stretto.

Ho già più volte evidenziato come la sicurezza, nella nostra città, stia sempre più regredendo ai minimi storici; un tessuto sociale ormai smarrito che rischia di doversi abituare ad una situazione che diventa sempre più inaccettabile.

Abbiamo assistito all’omicidio del tabaccaio di Gallico, già reso bersaglio, alcuni mesi fa, di un grave atto intimidatorio all’interno del suo negozio. Già quel primo episodio mise in serio pericolo la sua vita, viene poi trucidato con un agguato che non può che richiamare alla mente, situazioni che la nostra città ha già vissuto in passato, che forse ha dimenticato o voluto dimenticare, che segnano un drammatico abbassamento della guardia, che in un territorio “sensibile” come il nostro non possiamo affatto permetterci.

E’ chiaro che un plauso enorme va fatto alle forze dell’ordine che proprio pochi giorni fa hanno sgominato una banda di ROM che operava attività illecite dedite al furto, alla ricettazione, alla tentata estorsione, utilizzando la solita dinamica del “cavallo di ritorno”, prassi tanto vecchia quanto mai passata di moda. Le vittime, tutte pazienti e parenti di quest’ultimi si sono visti derubare della propria auto mentre erano intenti a sottoporsi a visite mediche in una nota struttura ospedaliera, come a dire, oltre il danno, cioè la spiacevole situazione di doversi recare presso una clinica per curare una determinata patologia, la beffa: il furto della propria autovettura.

Insomma, se a Reggio Calabria non stanno girando la nuova serie di Gomorra, poco ci mancaSi palesa chiaramente che sono numerose le criticità che sta affrontando la città di Reggio Calabria. Emergenza idrica di molte zone che si ritrovano ad avere i rubinetti delle proprie abitazioni a secco; superfici stradali  simili a quelle della città di Aleppo in Siria, (con la differenza che da noi non sono ridotte così a causa di bombardamenti o guerre, ma per l’incuria della nostra Amministrazione Comunale); senza dimenticare le “voragini umane” in cui versano le vie centralissime invase da prostitute ed extracomunitari che hanno reso, ad esempio, il km più bello d’Italia, una sorta di vetrina della compravendita del sesso, di spaccio di droghe e di venditori ambulanti improvvisati, dediti alla vendita di oggetti. Tutto questo risulta essere in assoluto contrasto con comportamenti di legalità.

Alla luce di tutto ciò mi chiedo: sono io, unitamente alla stragrande maggioranza del popolo reggino ad accorgermi di quanto avviene sotto i nostri occhi, o anche l’Amministrazione Comunale ne è al corrente? E se così fosse, quali misure ha deciso di porre in essere per coadiuvare e supportare le forze dell’ordine attraverso interventi decisi, fermi e  che siano di reale supporto al contrasto della microcriminalità, che sempre più si sta espandendo in un tessuto sociale delicatissimo?

Ove prima l’unica necessità cogente era quella di salvaguardare i giovani dalla possibilità di diventare manovalanza della ‘Ndrangheta, oggi emerge chiaramente l’assoluto bisogno di salvaguardarli anche da quel microcrimine che inizialmente può sembrare appunto piccolo, di minore entità e pericolosità, ma che alla lunga fa sentire i propri effetti e ad oggi sono sotto gli occhi di tutti!

Se poi, a differenza di chi scrive e di tutti quelli che hanno avuto modo di constatare la situazione drammatica in cui ormai versa la nostra città in tema di sicurezza e legalità, l’Amministrazione Comunale non sembri accorgersi di  tutto ciò….beh…..mi auguro che continuino serenamente il loro dolce sonno, consapevoli della loro inadeguatezza al ruolo che ad oggi ricoprono fra i banchi di Palazzo San Giorgio, e magari, tra una dormita e l’altra, si ricordino che il Corpo di polizia Municipale ancora è sprovvisto di un Comandate.

Chissà, forse il nostro Sindaco, cullandosi in questo assopimento istituzionale, attende che si palesi nel suo inconscio una soluzione degna di tale incarico. Nel frattempo, tutta la comunità reggina attende….e la sua “bella Reggio” sprofonda sempre di più".

Antonino Carlo Fazio - Dipartimento legalità e sicurezza - Fratelli d'Italia Reggio Calabria

 

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