Reggio C., Scuderi (FdI - An):  "Centro storico ancora alle prese con l'emergenza idrica"

“L'estate si sta avvicinando velocemente ma con amarezza va constatato che, nonostante tutto quello che si è detto nel corso degli ultimi due anni e mezzo, il problema dell'emergenza idrica nel centro storico sia ancora lì, non tanto irrisolto nella sua contraddittorietà, quanto addirittura quasi aggravato”.

Questa la dura riflessione del portavoce provinciale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Sebastiano Scuderi, che, raccogliendo le proteste e lo sconforto dei reggini, ha espresso la propria amarezza rispetto a un problema che sembra non avere più alcuna soluzione.

“Le criticità che affliggono la nostra terra – ha esordito Scuderi – stanno lentamente trasformandosi in un unicum, un triste biglietto da visita che fa comprendere anche ai più disaffezionati come la classe politica che è chiamata a governare la nostra comunità riesca a trasformare in problemi di portata nazionale persino le questioni che riguardano la vita quotidiana”.

“Davvero non sappiamo più come commentare quello che è una vero e proprio tormento che i cittadini sono costretti a subire – ha precisato il portavoce del partito guidato da Giorgia Meloni – nonostante le alte tasse che sono costretti a pagare per qualsiasi servizio, se non ribadendo con forza che tutto quello a cui stiamo assistendo ha una chiara spiegazione che risiede nel tradimento costante che l'attuale amministrazione sta riservando a Reggio Calabria dopo quasi tre anni di cattiva politica, preceduti da una campagna elettorale di denunce e promesse”.

Ma di quelle denunce e di quelle promesse oggi non resta che il classico pugno di mosche in mano perché “la città è completamente paralizzata e persino questo ennesimo problema, vissuto nel classico gioco politichese, vede responsabilità condivise ma scaricate in lungo e largo nel tentativo di ricostruire artificiosamente un'immagine di correttezza e rinnovamento ormai rifiutata dalla maggioranza dei reggini”.

Davvero c'è da chiedersi ancora una volta a che gioco si stia giocando perché “non è possibile che non si riesca a fare un minino di luce in un tunnel caratterizzato da una quantità a dir poco imbarazzante di problemi”, dai lavori di ammodernamento e sostituzione delle reti idriche al by-pass idrico che avrebbe dovuto consentire la possibilità di usufruire finalmente dell’acqua proveniente dalla diga del Menta, passando per la situazione del manto stradale, tanto per fare qualche esempio. “Una situazione – ha concluso Scuderi – che definire imbarazzante per un'Amministrazione silente e inadeguata, è un complimento, ma che deve ugualmente indurre la collettività a porsi quale interrogativo sulle reali competenze di una classe politica che non è in grado di affrontare alcuna emergenza, mancando sia la volontà che le capacità. E tutto questo non ha alcuna giustificazione alla luce soprattutto delle possibilità offerte dalla città metropolitana, conquista importante per Reggio Calabria, resa sterile e privata delle proprie potenzialità”.

 

Reggio, Scuderi (FdI): "Con il voto del referendum i cittadini hanno bocciato Falcomatà"

“Il percorso erroneo e controproducente intrapreso dall'Amministrazione cittadina guidata dal sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, è stato decretato dai risultati palesemente negativi del referendum costituzionale”. Con queste parole che non lasciano spazio a equivoci il portavoce provinciale di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale, Sebastiano Scuderi, ha commentato l'esito del referendum costituzionale rapportandolo alle tragiche condizioni in cui si trova la comunità della città in riva allo Stretto, rilevando come “i consensi della compagine che governa Reggio Calabria siano calati di oltre il 50% nel giro di due anni, passando dal 60 al 30%”.

“Una vera e propria disfatta – ha continuato Scuderi – dalla quale si possono trarre alcune conclusioni, prima fra tutte la bocciatura nei confronti del modus operandi di Falcomatà che, apprendendo molto in fretta dal suo mentore, il premier non eletto Matteo Renzi, ha inteso trasferire Giunta e Consiglio presso la direzione e la segreteria del Pd, azzerando il confronto all'interno delle sedi istituzionali. Per non tacere, poi, della presa d'atto generale dell'inconsistenza del progetto politico del centrosinistra per il rilancio della città”. “Tutto questo è inammissibile e inaccettabile e la comunità reggina – ha riflettuto ulteriormente il portavoce del partito della destra sociale – sta lentamente iniziando a comprendere come sia necessario risvegliarsi dal torpore cui si è caduti, perché è insopportabile che una classe politica e dirigente sia sprovvista di proposte e contenuti per la promozione di una terra le cui condizioni sono state compromesse notevolmente. Segno del fatto che, con buona pace di ottimisti e costruttori del nulla, le decisioni che ci riguardano sono prese altrove, per poi essere solo meramente ratificate da Falcomatà e i suoi compagni di apericena.

L'aver ridotto l'attività politica a mera comunicazione e propaganda e l'aver sostituito la proposizione di slogan e parole a effetto alla promozione di idee e proposte per il territorio, ha contribuito enormemente a quel processo di desertificazione sociale e morale che ha portato all'appiattimento e al disinteresse generale. Reggio Calabria non vuole scuse campate in aria ma ha necessità di una vera e consapevole assunzione di responsabilità. Fino ad oggi si è giocato alle spalle di un'intera comunità, ma adesso il gioco si è rotto”.

“L'esito di questo referendum – ha concluso Sebastiano Scuderi – ci ha dimostrato come una politica di avanspettacolo dove chi dovrebbe amministrare è ridotto a essere una comparsa che non conosce nemmeno il copione, non è più apprezzata dalla città. Ci sono questioni importanti di cui discutere che non possono più essere rimandate e che devono essere affrontate a casa nostra, non nelle segrete stanze di chissà quale sovrastruttura, dall'aeroporto alla autorità portuale unica, dal porto turistico ai servizi essenziali. Reggio Calabria, come del resto tutta la Calabria e l'intero Mezzogiorno hanno bocciato questi ultimi anni, adesso si volti pagina, per il bene di tutti”.

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