Cinghiali riportano alla luce un proiettile d'artiglieria della Seconda guerra mondiale

Durante un controllo effettuato nel territorio del Parco nazionale d'Aspromonte, i carabinieri della Stazione Parco di Gambarie hanno rinvenuto un ordigno risalente alla Seconda guerra mondiale.

In particolare, gli uomini dell'Arma si trovavano nei pressi delle sponde del torrente Listì, quando hanno notato delle grufolate di cinghiale che avevano fatto affiorare un proiettile d'artiglieria da 75 mm, del peso di sei chilogrammi.

I militari hanno quindi chiesto l'intervento dei colleghi del Nucleo antisabotaggio ed artificieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, i quali, giunti sul posto, dopo aver messo in sicurezza l'area, hanno fatto brillare l'ordigno.

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Acquaro, un ordigno della II guerra mondiale rinvenuto in un'abitazione in via di ristrutturazione

Nella mattinata di oggi, lunedì 20 novembre, durante i lavori di ristrutturazione di una casa ad Acquaro, piccolo centro delle preserre vibonesi, è stato riportato alla luce un ordigno bellico risalente alle seconda guerra mondiale.

La bomba, con una lunghezza paria a circa mezzo metro, è rimasta sepolta, per oltre 60 anni, sotto il pavimento della casa, posta al centro del paese. Il suddetto fabbricato, acquistato di recente, era stato abitato fino al lustro scorso.

Sul posto è intervenuta la sezione Artificieri dei Carabinieri di Vibo Valentia che hanno provveduto a far brillare il letale ordigno che era ancora in perfetto stato di conservazione.

 

Una granata inesplosa di 55kg è stata rinvenuta a Palmi

Nei giorni scorsi un grosso ordigno inesploso è stato rinvenuto casualmente a Palmi (RC), durante dei lavori edili. Nella giornata di ieri con la collaborazione del personale Artificiere dell'11° Reparto Mobile della Polizia di Stato, la munizione è stata stabilizzata e messa in sicurezza.

La granata, dal peso di oltre 55kg dei quali circa 12 di tritolo, lanciata ed inesplosa è stata neutralizzata ieri dagli Artificieri dell'Esercito, dell'11° Reggimento Genio, 2^ Compagnia Guastatori, di Castrovillari (CS), supportati attivamente dal personale del Commissariato della Polizia di Stato di Palmi (RC), con l'assistenza sanitaria della Croce Rossa. Le operazioni si sono svolte rapidamente, in sicurezza e non sono stati arrecati danni o disturbi alla popolazione, in quanto la zona del brillamento, una cava dismessa in Contrada "Monaca",  è stata chiusa solo per il tempo tecnico necessario alla detonazione controllata.

Continua attiva ed incessante l'opera dei Reparti specialistici dell'Esercito Italiano, a favore delle popolazioni e del territorio, di neutralizzazione dei residuati bellici inesplosi, sottolineando la forte sinergia  tra le Forze Armate e il Paese.

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Lago Angitola, rinvenuta bomba inesplosa risalente alla seconda guerra mondiale

Si è tenuto ieri, 14 febbraio, un urgente vertice sulla pubblica sicurezza in Prefettura a Vibo Valentia. Il motivo di tale urgenza è da ricondursi al ritrovamento di un devastante ordigno bellico, risalente al secondo conflitto mondiale.

La bomba, della lunghezza di circa un metro e del peso approssimativo di 120 kg, è stata rinvenuta in un fondo agricolo nei pressi del lago Angitola, nel vibonese. E’ stato il proprietario del fondo ad accorgersi dell’ordigno mentre lavorava il proprio appezzamento di terra.

Allarmato, ha immediatamente allertate le forze dell’ordine che hanno provveduto ad interdire l’intera area, attualmente piantonata da militari.

Durante il vertice di ieri è stata decisa la momentanea sospensione del traffico nella strada provinciale ex SS 110 dal Bivio Angitola e fino all’incrocio Maierato-Monterosso. Il blocco del traffico potrebbe protrarsi fino a domenica 19 febbraio giorno in cui gli artificieri del Genio Guastatori di Castrovillari potrebbero farla brillare.

L’ordigno, di fabbricazione inglese, conserverebbe al suo interno 66 kg di un composto a base di nitroglicerina, altamente instabile e distruttivo.

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Esplosione ordigno a Fabrizia, i lavoratori forestali aderenti alla Cisal si riuniscono: “Condizioni assurde”

La segreteria provinciale della Cisal ha indetto per la terza decade del prossimo mese di gennaio 2017 un’assemblea dei lavoratori forestali di Fabrizia e dintorni. 

Al centro dell’incontro i problemi legati alla loro sicurezza sui cantieri di lavoro sulla scorta anche degli incidenti di cui sono rimasti vittime nei giorni scorsi alcuni di essi in seguito alla deflagrazione di un residuo bellico, apparentemente invisibile ma presente nel sottosuolo,   avvenuta mentre erano intenti a pulire gli alvei degli attigui corsi d’acqua. 

“Il preoccupante episodio dei giorni scorsi – ha detto il segretario Filippo Curtosi nel corso della riunione dell’esecutivo provinciale della Confederazione sindacale di via Luigi Razza – non può passare inosservato anzi è diventato una occasione propizia per ricordare quanto dalla Cisal più volte denunciato proprio sulla non adeguata condizione di sicurezza in cui prestano la propria opera centinaia di lavoratori forestali delle serre vibonesi. 

Le promesse dei tanti dirigenti che si sono susseguiti alla guida dell’Ente che disciplina l’attività dei lavoratori forestali – ha spiegato Curtosi – non hanno mai avuto risposta alcuna per la quasi totale indifferenza manifestata nei confronti di una categoria che è sempre stata relegata negli ultimi posti della classifica. I sacrifici e le rinunce messe in opera non hanno mai rappresentato una concreta attenzione per il vertice dell’Ente che ha sempre preteso il massimo impegno ma nelle condizioni più assurde e disperate. 

È, però, giunto il momento che Calabria Verde si assuma tutte le più piene responsabilità e avvii un più avanzato  sistema di tutela della condizione di sicurezza non solo ambientale dei lavoratori forestali.    

L’accaduto dei giorni scorsi dove alcuni dei lavoratori hanno rischiato di perdere la vita confermano quanto sia inderogabile la presa d’atto della precarietà in cui versano i cantieri di lavoro, sui quali occorre tornare a compiere una vera e propria iniziativa di ricognizione del territorio al fine di individuare gli eventuali pericoli e le difficoltà che potrebbero sorgere nell’espletamento del lavoro”.

Tra gli altri interventi quello di Francesco Fazio che coordina l’impegno dei tantissimi lavoratori serresi aderenti alla Cisal che quotidianamente affrontano mille insidie pur di mantenere il posto di lavoro. 

“L’incidente avvenuto qualche giorno  fa – ha avvertito Fazio - mette in guardia la Regione Calabria e sollecita chi è preposto al controllo dell’attività di settore a fornire ogni migliore garanzia di condizione di sicurezza a chi spende sacrifici in un lavoro così duro.

Da queste parti – ha aggiunto Fazio che è anche consigliere comunale di Fabrizia – la difesa di un tozzo di pane avviene a denti stretti e senza il conforto di un minimo di adeguata assistenza .

Pensiamo non vi sia più tempo da perdere se si è convinti che anche il pesante e non facile lavoro dei forestali merita la massima attenzione della Regione Calabria soprattutto in termini di continuità del lavoro ed assistenza ai vari livelli”.

La segreteria provinciale della Cisal, infine, su proposta dello stesso segretario provinciale Filippo Curtosi, ha approvato, all’unanimità un documento nel quale vengono riaffermate le denunce di sempre, rimaste, peraltro, puntualmente inevase, chiedendo una rivisitazione del sistema di approccio con il lavoro degli operai forestali del serrese ed una maggiore considerazione e rispetto sulla necessità di garantire una più adeguata fonte di lavoro per chi da decenni continua a mantenere decorosa e vivibile, al prezzo di alto impegno e dedizione, l’immagine della natura di un ambiente che spesso, tra l’altro,  esalta il mondo calabrese dell’accoglienza.

Esplosione ordigno a Fabrizia, Cgil: “Investire sulla sicurezza dei lavoratori”

“Questa mattina un pericoloso incidente ha coinvolto, loro malgrado, alcuni operai forestali dell’Azienda Calabria Verde, impegnati nel cantiere di Fabrizia nel lavoro di pulizia degli alvei dei corsi d’acqua. Nel mentre si bruciavano alcune sterpaglie, un ordigno, presumibilmente un residuo bellico risalente alla Seconda guerra mondiale presente nel sottosuolo, è esploso innescato dal calore del fuoco. La deflagrazione che ha investito gli operai, fortunatamente, non ha avuto conseguenze gravi: i sei lavoratori, 3 donne e 3 uomini, trasportati all’ospedale di Serra San Bruno, hanno riportato solo lievi e superficiali ferite. A loro va tutta la solidarietà della Flai-Cgil Calabria e della Flai di Vibo Valentia”.

È quanto affermano gli esponenti del sindacato Santino Aiello (segreteria regionale) e Battista Platì (segreteria provinciale) che aggiungono: “queste donne e questi uomini, insieme a tutti i loro colleghi forestali, al di là delle problematiche aziendali riferibili solo alla dirigenza, compiono giornalmente un importante e prezioso lavoro di pulizia, manutenzione e salvaguardia di un territorio molto fragile. Fatti come questi accaduti quest’oggi, però, al di là dell’imprevedibilità, servono per farci riflettere su quanto importante sia la sicurezza sul lavoro. Le insidie delle morti bianche sono sempre in agguato.

Per questo – precisano - riteniamo che investire sulla sicurezza dei lavoratori e sulla tutela della loro salute, non sia mai una scelta sbagliata. La loro vita e la loro salute devono essere protette dalle situazioni di pericolo che possono venirsi a creare sul posto di lavoro o durante l'adempimento delle mansioni lavorative. Auguriamo ai lavoratori coinvolti in questo incidente una pronta guarigione. A loro va tutta la vicinanza della nostra organizzazione”.

Esplode un ordigno bellico a Fabrizia: due feriti lievi

Un ordigno bellico, risalente alla Seconda Guerra mondiale, è esploso, intorno alle 11, in località Santa Maria di Cropani, fra Fabrizia e Mongiana, provocando due feriti lievi.

Secondo una prima ricostruzione, sul luogo stavano lavorando degli operai di Calabria Verde che avrebbero dato fuoco a delle sterpaglie, precedentemente raccolte ed ammassate. La deflagrazione sarebbe riconducibile al calore scaturito dalle fiamme. Il boato è stato avvertito dalla popolazione che è rimasta scossa per l’accaduto.

Sul posto sono giunti i sanitari del 118 e i carabinieri della Stazione di Fabrizia.

Ordigni a Fabrizia, i dettagli dell’operazione degli Artificieri

Intervento degli artificieri specialisti della 2^ Compagnia Guastatori dell’11°Reggimento Genio di Castrovillari sul territorio regionale. Il primo ieri mattina presso la Grotta delle Ninfe in Cerchiara di Calabria per una sospetta mina anticarro tedesca, poi invece rivelatasi fortunatamente, un rottame metallico inerte. Il secondo sempre ieri a Fabrizia su Corso Vittorio Emanuele  all'interno di una casa da ristrutturare. Gli Artificieri appena arrivati hanno riconosciuto nei due ordigni una munizione da trincea da 37mm austriaca ed una granata d'artiglieria esplosiva, italiana, da 65mm, risalenti entrambe addirittura al primo conflitto mondiale. Con grande cura sono state messe in sicurezza, rimosse e fatte brillare in maniera controllata, in una zona idonea, con la sicurezza delle Forze dell'Ordine e la presenza dell'assistenza sanitaria.

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