Responsabili di una rapina nel Vibonese: in carcere 3 persone

Nella serata del 14 ottobre, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello, due persone sono state tratte in arresto dai militari della Stazione Carabinieri di Vibo Valentia guidati dal Luogotenente Cosimo Sframeli e coadiuvati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia. Si tratta del 43enne Aurelio Paolo Tomaino e del 31enne Pasquale D'Andrea, entrambi vibonesi. Lo stesso provvedimento è stato notificato a Giuseppe Lo Bianco, 44enne di Vibo Valentia, in atto ristretto, per altra causa, presso la Casa Circondariale di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. I tre, responsabili di rapina a danno di un esercizio commerciale avvenuta nel Vibonese a marzo del 2010, a seguito di una sentenza divenuta esecutiva, dovranno scontare una pena detentiva di circa anno.

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38enne arrestato per rapina a mano armata

Un uomo di 38 anni è stato tratto in arresto dai Carabinieri per i reati di rapina aggravata in concorso, porto in luogo pubblico e detenzione di arma clandestina, in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Reggio Calabria. L.G. è ritenuto responsabile di aver perpetrato, in concorso con altri due soggetti, la rapina a mano armata commessa a Reggio Calabria il 29 ago dello scorso anno. 

Sequestrano un avvocato: arrestati marito e moglie

Sono accusati di rapina a mano armata e sequestro di persona a scopo di estorsione due coniugi che i Carabinieri hanno arrestato eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice delle indagini preliminari in accoglimento dell'istanza formulata dalla Procura della Repubblica. Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma della Compagnia di Lamezia Terme, il 52enne C.M.G. e la moglie, la 46enne D.V.A., avrebbero raggirato un avvocato e, dopo averlo intimidito con una pistola, lo hanno rinchiuso all'interno di una cella frigorifera spenta. Il movente del sequestro sarebbe riconducibile all'acquisto, da parte del professionista, di un appezzamento di terreno in precedenza appartenente ai due arrestati e messo all'asta. Tutti i tentativi messi in atto dal legale per impossessarsi delle chiavi tramite cui poter entrare nel fondo erano andati a vuoto. Impugnando l'arma lo avrebbero poi obbligato ad apporre una firma su un documento che consentiva a marito e moglie di tornare ad essere proprietari. Con l'atto di vendita in mano hanno raggiunto l'Agenzia delle Entrate per concretizzare la registrazione. Liberatosi, l'avvocato ha presentato una formale denuncia permettendo in tal modo di dare via all'attività investigativa. 

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Rapina a mano armata in un negozio di generi alimentari

Pistola in mano, un bandito ha commesso stamattina una rapina ai danni di un  negozio che vende generi alimentari. Il malvivente, col viso nascosto, ha minacciato l'addetta alla cassa intimandole di prelevare il denaro  incassato. Impossessatosi del bottino, una somma vicina ai 150 euro, è scappato. L'episodio si è verificato a Vibo Valentia dove continua ad aumentare il numero di casi analoghi. Il luogo è stato successivamente raggiunto dai Carabinieri e dalla Polizia che hanno eseguito gli accertamenti necessari ai fini del'attività d'indagine. 

 

 

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Rapina a mano armata in un minimarket: in manette due ragazzi

Sono accusati di aver commesso una rapina a mano armata all'interno di un minimarket i due giovani messi in stato di fermo nell'ambito di un blitz condotto congiuntamente dai Carabinieri e dalla Squadra Mobile di Catanzaro. Il "colpo" era stato messo a segno nel quartiere Santa Maria due settimane fa. Due persone, entrambe col viso nascosto da una calzamaglia, armati di pistola, entrarono nell'esercizio commerciale preso di mira ed ubicato in via Risorgimento. Impossessatisi di un bottino pari a 1630 euro fuggirono servendosi di una vettura. In manette sono finiti oggi il 24enne D.V. ed il 21enne D.N., catturati al termine dell'indagine avviata negli istanti successivi all'azione criminale.  L'analisi minuziosa delle riprese video registrate dagli impianti di sorveglianza presenti nei paraggi, assieme alla raccolta di altri elementi utili ai fini investigativi, hanno portato gli inquirenti sulle tracce dei due indagati.  Le forze dell'ordine, inoltre, hanno trovato e posto sotto sequestro, nei pressi delle loro residenze l'arma che potrebbe essere stata usata per rapinare il minimarket e rivelatasi una banale scacciacani sprovvista di tappo rosso. 

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Rapina a mano armata nel cuore di Vibo: bottino 10 mila euro

Una rapina a mano armata è stata messa a segno nella serata di venerdì. Oggetto della rapida azione criminale dei malviventi la "Latteria del Sole", un esercizio commerciale che si trova in Viale Affaccio, a Vibo Valentia. I delinquenti hanno fatto irruzione poco prima che il negozio chiudesse, verso le 21. Non appena gli acquirenti che erano ancora all'interno si sono allontanati, i malfattori, arrivati sul luogo designato con un'automobile, si sono mossi. Probabilmente in quattro, pisola in pugno e con il viso nascosto, hanno preteso la consegna, da parte del proprietario, del denaro incassato in giornata e sistemato in una borsa. Impossessatisi del bottino, pari a 10 mila euro, si sono dileguati a bordo della vettura. Il titolare si è immediatamente rivolto agli agenti di Polizia che si sono messi sulle tracce dei banditi confidando, peraltro, nell'apporto delle immagini registrate dall'impianto di sorveglianza che saranno oggetto di minuziose analisi da parte degli specialisti della Scientifica. 

 

 

Pizzo, rapina alla chiesa di Piedigrotta: subito catturato il presunto autore

A distanza di poco più di 20 giorni, i militari della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia hanno assicurato alla giustizia un altro sospetto rapinatore. Il 2 settembre ad essere arrestato fu un cittadino di nazionalità bulgara residente in provincia di Crotone accusato di aver consumato una rapina a mano armata ai danni di una tabaccheria di Via Nazionale. Ad essere arrestato oggi è stato invece il 46enne Ercole Facciollo, di Pizzo. L’uomo, secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, alle ore 12.30 circa avrebbe fatto irruzione nello storico Santuario della Madonna di Piedigrotta  e, dietro la minaccia di un coltello, ha intimato all’impiegata della società appaltatrice che si occupa, per conto del Comune di Pizzo, della vendita dei biglietti per l’ingresso al sito sacro, di consegnargli l’incasso ammontante a circa 100 euro. Subito è scattato il panico tra i turisti, a quell’ora numerosi, e il malvivente dopo aver arraffato qualche banconota dapprima ha colpito con un calcio la malcapitata impiegata e, successivamente, allo scopo di guadagnare la via di fuga, ha sferrato un pugno al volto di un malcapitato turista tedesco in quel mentre intervenuto in soccorso della donna. I militari della Stazione Carabinieri di Pizzo, giunti sul posto nell’immediatezza dei fatti, raccolti i primi elementi e compresa la direzione di fuga del malfattore, si sono subito posti sulle sue tracce riuscendo a rintracciarlo immediatamente sul tratto di spiaggia prospiciente il santuario. Dopo averlo bloccato e perquisito i Carabinieri hanno rinvenuto il coltello utilizzato per l’azione delittuosa, nonché le banconote portate via poco prima. Con il supporto dei colleghi del Nucleo Radiomobile intervenuti sul posto il soggetto è stato condotto presso gli uffici della locale Stazione e dichiarato in arresto per i reati di rapina a mano armata, lesioni personali e porto abusivo di arma. Ora Facciollo si trova ristretto presso la casa circondariale di Vibo Valentia a disposizione dell’autorità giudiziaria.

 

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