Turismo post-Covid in Calabria, Graziano: “Necessario lavorare ora per evitare ecatombe”

«Comparto turistico calabrese in ginocchio. Quest’anno si stima una perdita, rispetto al 2019, di oltre il 90% del fatturato. Un’ecatombe economica per uno dei comparti trainanti della Calabria. Il vero problema, però, non è rappresentato dall’emergenza Covid-19, che presto – si spera – passerà, bensì dalla massiccia campagna di comunicazione massmediatica avvenuta nell’ultimo mese e mezzo, che ha messo alla luce tutte le deficienze del nostro sistema sanitario. Ecco perché bisogna lavorare da adesso, in forma sinergica, per far sì che ci sia subito, già a partire dai prossimi mesi, una ripresa del mercato turistico ma soprattutto che i nostri operatori del settore, a partire dalle agenzie viaggio, siano messi nelle condizioni di operare e indirizzare i flussi vacanzieri sul nostro territorio. Purtroppo il Governo, anche in questo caso, si è completamente dimenticato di questa categoria che non risulta nelle graduatorie per i ristori. Assurdo!»

È l’allarme che lancia il Presidente di Unione di Centro in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, preoccupato dai dati pubblicati dal Movimento autonomo delle agenzie di viaggio che ha tracciato un bilancio in netta perdita per il comparto turistico con una previsione pessima anche per i prossimi mesi.

«Purtroppo – aggiunge il capogruppo UDC – il turismo avrebbe bisogno di una strategia nazionale che al momento manca. Anche gli stessi ristori sono stati elargiti senza un reale criterio. Le agenzie viaggio, ad esempio, che per la Calabria rimangono il presidio più importante per consentire l’accesso dei flussi turistici nei territori e che oggi non sono solo in difficoltà economica ma sono state private della possibilità di programmare a medio lungo termine le loro attività, restano tagliate fuori da qualsiasi strategia di sviluppo. Rappresentano un buco nero che nessuno considera. E questa è una grave défaillance del Governo centrale».

«La Regione Calabria da parte sua – va avanti Graziano - ha lavorato, sta lavorando e continuerà a lavorare per consentire che il mercato turistico regionale, uno dei comparti produttivi vitali per la nostra economia, non subisca contraccolpi pesanti nel post pandemia. Sicuramente – precisa ancora Graziano – bisognerà valutare l’opportunità di sospendere la Tassa regionale sul turismo che grava pesantemente sulla categoria dei tour operator ma soprattutto su quella delle agenzie viaggio. Bisognerà valutare di attivare, così come è stato fatto nella prima e nella seconda fase pandemica, nuove campagne di promozione che incentivino i vacanzieri a venire in Calabria in tutta sicurezza. Ecco perché si potrebbe valutare di fornire gli oltre 300 operatori turistici che lavorano sul territorio regionale di tamponi rapidi che consentano una tracciabilità veloce per chi voglia trascorrere le sue ferie nei nostri territori, così come hanno fatto le maggiori compagnie crocieristiche già nei mesi scorsi. Le soluzioni ci sono e, così come la Regione ne ha già messe tante in cantiere, nei mesi scorsi e durante le ultime settimane, anticipando anche diverse iniziative promosse poi nel resto del Paese, sicuramente non tarderanno ad arrivare. Il turismo – conclude Graziano – è un asset strategico e vitale per la Calabria e tutti i suoi attori non potranno essere lasciati soli»

 

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EasyJet lancia una campagna per promuovere la Calabria

"Apprendo con piacere che, per come comunicatomi da Lorenzo Lagorio (Country Manager Italy di EasyJet Airline Company Ltd), a partire da domani la compagnia di bandiera britannica lancerà una campagna per la promozione delle bellezze calabresi, che vedrà la redazione di una nuova guida on-line realizzata a più mani da travel blogger, influencer locali e semplici cittadini; una campagna social di promozione della nostra regione, in Italia e all’estero, attraverso “post” e “stories” e soprattutto una promozione con una scontistica del 30% su oltre 6000 posti sui voli da e per Lamezia, da metà luglio a fine ottobre, tesa alla calmierazione dei prezzi, tema sul quale mi auguro che anche altre compagnie vorranno intervenire.

Un risultato che racconta di come, le negatività possono trasformarsi in positività, quando si coniugano dialogo e volontà".

Lo comunica Jole Santelli, presidente della Regione Calabria

Alla scoperta della Calabria autentica, tra mare, borghi e montagna del versante ionico

Per dirla con Guido Piovene: "Viaggiare in Calabria significa compiere un gran numero di andirivieni, come se si seguisse il capriccioso tracciato di un labirinto. Rotta da quei torrenti in forte pendenza, non solo è diversa da zona a zona, ma muta con passaggi bruschi, nel paesaggio, nel clima, nella composizione etnica degli abitanti. È certo la più strana tra le nostre regioni. Nelle sue vaste plaghe montane talvolta non sembra d'essere nel Mezzogiorno, ma in Svizzera, nell'Alto Adige, nei paesi scandinavi. Da questo Nord immaginario si salta a foreste d'olivi, lungo coste del classico tipo mediterraneo. Vi si incuneano canyon che ricordano gli Stati Uniti, tratti di deserto africano ed angoli in cui gli edifici conservano qualche ricordo di Bisanzio. Si direbbe che qui siano franati insieme i detriti di diversi mondi; che una divinità arbitraria, dopo aver creato i continenti e le stagioni, si sia divertita a romperli per mescolarne i lucenti frantumi. Si deve a questo se i viaggiatori stranieri, in Calabria, rimangono disorientati. Non riescono a definirla. La trovano diversa, non solo dalle altre regioni italiane, ma da qualsiasi parte del mondo".

Il viaggiatore che desidera comprendere appieno la Calabria non può non visitare il Basso Ionio Calabrese, dove è possibile trovare un mix di diversi mondi mescolati insieme. Un territorio caratterizzato da antichi borghi, montagne selvagge, colline verdi, torrenti, cascate, laghi, spiagge lunghe e bianche, mare blu e cristallino.

È quello che si sviluppa lungo il nascente Distretto Turistico Regionale “Riviera e Borghi degli Angeli”, una fetta di territorio calabrese – ancora poco esplorata e conosciuta - che si articola lungo la coda del Golfo di Squillace, tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria.

Un “angolo di paradiso” a quattro dimensioni naturalistiche ristrette in pochi chilometri quadrati e raggiungibili in pochi minuti: mare e spiagge, montagne e parchi naturali, laghi, fiumi e cascate, colline con uliveti e vigneti secolari, borghi medievali dai ritmi lenti e mediterranei.

Chi visita questo angolo di Calabria può godersi un litorale incontaminato, con spiagge bianche, i mar Ionio cristallino e un entroterra fantastico, rimasto ancora un po’ selvaggio e ancora tutto da esplorare.

Nel raggio di pochi chilometri si può ammirare, camminando per le viuzze di borghi millenari o visitando le “rovine” di antiche città greche e romane (Kaulon-Monasterace e Skylletion/Scolacium-Roccelletta di Borgia), un notevole patrimonio artistico, culturale e religioso, ma anche paesaggi mozzafiato e bellezze naturalistiche autentiche. Il luogo perfetto dove fare praticare un tipo di turismo “slow”, sostenibile e responsabile, molto attento alle persone, camminando lungo i tanti sentieri di montagna e facendo tappa qua e là tra un paese e l’altro, tra un belvedere mozzafiato e una spiaggia nascosta, dove vivere l’autenticità della Calabria.

La fascia ionica, famosa per le sue meravigliose coste, vanta una storia millenaria con un immenso patrimonio umano, valore aggiunto di questi luoghi da sempre aperti al mondo e vocati all’ospitalità ed all'accoglienza.

La Calabria dei borghi è un museo diffuso a cielo aperto multisensoriale ed i suoi paesi sono dei veri e propri “scrigni di bellezza” con un notevole patrimonio artistico-culturale.

Punta di diamante della “Riviera e Borghi degli Angeli” sono anche le montagne, all’interno delle Serre Calabresi, con percorsi naturalistici e trekking, cascate e panorami mozzafiato, con il limitrofo Parco naturale regionale delle Serre fino alle pendici dell’Aspromonte, la Certosa di Serra San Bruno, i siti archeologici e i parchi avventura adatti alle famiglie.

Le sue spiagge fanno parte del bellissimo lungomare naturale di oltre 150 km che, dal promontorio di Copanello-Caminia (in provincia di Catanzaro), si estende, lungo l’intero Golfo di Squillace, fino a Punta Stilo, in provincia di Reggio Calabria, punta Sud del territorio ed antica porta naturale all’antica Magna Grecia.

Spiagge libere, per lo più, e incontaminate, dove approdano ancora tranquille le tartarughe caretta-caretta, delfini e cavallucci marini, e dove stanno nidificando ora anche uccelli speciali.

E poi i numerosi borghi, musei a cielo aperto, dove Greci, Romani, Normanni, Arabi, Angioini, Borboni, Spagnoli, e persino i Francesi hanno lasciato traccia del loro passaggio, visibile nelle architetture, nelle tradizioni, nei riti contadini e nelle festività religiose, ma anche nei prodotti e nei piatti tipici.

Borghi medievali come Badolato, famoso per la sua storia di accoglienza e ospitalità, oggi divenuto “destinazione umana internazionale” ed in gran parte ri-vitalizzato grazie alla presenza di cittadini stranieri e da progetti turistico-culturali interessanti di Paese Albergo & Ospitalità Diffusa; Monasterace con la sua antica Kaulon, custode del famoso “drakon” antico mosaico di epoca ellenistica ed il suo castello medievale nel centro storico; Stilo, la Città del Sole, borgo natio di Tommaso Campanella, con il suo Monte Consolino, l’antico castello e la caratteristica e famosa Cattolica, suggestiva chiesetta bizantina; Bivongi, borgo della longevità, con il suo vino doc, con il Monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis e le sue straordinarie cascate del Marmarico; Pazzano con il suo eremo e santuario Monte Stella e gli itinerari delle antiche miniere della Ferdinandea; Guardavalle, il borgo del Cardinale Syrleto, incastonato tra rocce e terreni coltivati, con i suoi palazzi gentilizi; Santa Caterina dello Ionio con i suoi antichi palmenti rupestri, mulini, sene, grotte bizantine e l’antica Torre di Sant’Antonio, una delle poche torri costiere ancora in perfetto stato di conservazione delle oltre 350 originarie che componevano il più importante sistema difensivo del Regno delle Due Sicilie; San Floro, nella collina dell’Amato, con la sua straordinaria eco-esperienza e storia della cooperitiva “Nido di Seta”, col ripristino dell’antica tradizione della bachicoltura e della produzione della seta; Sant’Andrea Apostolo dello Ionio che guarda verso il mare e conserva intatta sull’arenile un’oasi naturale con una duna esclusiva; Satriano con i suoi antichi mulini ad acqua e le sue fantastiche chiese, di epoca normanna e bizantina, affrescate; Torre di Ruggiero con il suo santuario, le sue nocciole ed i vari percorsi ed itinerari di turismo naturalistico e salutare; i tanti altri borghi dell’entroterra e delle Preserre calabresi, nell’area del “Parco regionale naturale delle Serre”, e di Monte Contessa con i loro paesaggi rurali, l’aria pulita e le migliori autentiche tradizioni popolari; Soverato e Montepaone con le spiagge lunghe bianche ed un mare blu e cristallino che confinano con le straordinarie ed esclusive baie di Caminia e Pietragrande in cui insistono scogliere e grotte marine; i borghi panoramici di Gasperina e Montauro balconi naturali sul mare; Borgia con la sua millenaria storia ed il suo affascinante “Parco srcheologico Scolacium”, sede di un Museo unico e location di eventi culturali di alto spessore. Un territorio che in gran parte verrà altresì attraversato dal Cammino basiliano Calabrese, che attraverserà l’intera Calabria da Nord a Sud, e che da sempre è caratterizzato da percorsi di trekking urbano, rurale, montano e da itinerari di ciclismo amatoriale o di Mtb.

Qui si possono vivere – durante tutto l’anno ed in base allo scorrere lento delle quattro stagioni - esperienze autentiche, rurali ed eco-culturali, enogastronomiche e religiose, a stretto contatto con la gente del posto da sempre accogliente e ospitale per indole storica, partecipando per esempio anche alle vendemmie, alla raccolta delle olive. Qui possono visitare le cantine e i frantoi delle migliori attività produttive agro-alimentari, andare alla scoperta delle antiche tradizioni eno-gastronomiche calabresi e del territorio, trascorrere momenti conviviali emozionanti ed indimenticabili nei “catoja” (gli antichi “bassi” delle case, adibite in passato a cantine e depositi familiari) accompagnati dalle dolci melodie delle musiche e dei canti popolari mediterranei. 

Proliferano qui progetti interessanti di rivitalizzazione di aree urbane e rurale con cooperative agricole e turistiche, guidate anche da giovani ritornati e rimasti in Calabria, che hanno ripreso in mano l’antica filiera della seta (dal processo di coltivazione, estrazione e colorazione, che si effettua attraverso l’impiego di elementi naturali, e successivamente la tessitura realizzata attraverso l’uso di antichi telai); esperienze di giovani agricoltori, contadini 2.0, che stanno re-investendo nella “terra” ripristinando antiche colture e costruendo con gli operatori turistici alleanze e filiere corte nell’ottica di ottimizzare sistemi di economica circolare; rinascita e rilancio di viticolture e olivicolture con la produzione di ottimi vini naturali ed oli Evo biologici di qualità, prodotti esportati anche all’estero; ristoratori con menu a Km0; giovani che hanno investito in formule di turismo lento e sostenibile promuovendo lo “scekking” (trekking con gli asini), pulendo e ripristinando sentieri naturalistici per trekking ed escursionismo di montagna, costruendo anche cooperative di comunità o comunità “slow food” per progetti di ospitalità diffusa nei borghi con una serie di servizi turistici annessi ed integrati.

Trascorrere una vacanza o un lungo soggiorno in questo pezzo di Calabria ionica, che si sta candidando a diventare distretto turistico “Riviera e borghi degli Angeli”, significa avere l’opportunità di recuperare esperienze ed sensazioni di un territorio speciale destinato ad emozionare il viaggiatore alla ricerca di un percorso lontano dai grandi itinerari di massa. 

Calabria, coronavirus: Orsonarso invita i sindaci ad evitare provvedimenti restrittivi

"Siamo alle porte di una stagione estiva difficile, ma la Calabria, grazie soprattutto ai sacrifici dei cittadini che con il rispetto delle regole sono riusciti a contenere il contagio, può fare ripartire il turismo sfruttando l’immagine di regione libera da covid, puntando anche sulla sicurezza e sulla piena collaborazione tra operatori turistici e istituzioni. Bisogna bilanciare la necessità di garantire la sicurezza con quella di consentire la ripartenza delle attività economiche nel rispetto delle regole sanitarie e di distanziamento sociale, evitando l’adozione da parte dei sindaci di provvedimenti ulteriormente restrittivi rispetto a quelli adottati dal governo nazionale e dalla Regione Calabria, per non introdurre elementi di confusione e di discriminazione tra i territori. Condivido la preoccupazione degli imprenditori turistici e dei cittadini di Praia a Mare dopo l’emanazione delle ordinanze del sindaco che pone ulteriori limitazioni sia per la gestione degli stabilimenti balneari che per l’ospitalità turistica. Abbiamo tentato, tenendo sempre ben presenti le regole di base per il contenimento, di dare regole chiare e univoche, come l’obbligo di registrazione per chi viene in Calabria da fuori regione o come l’indicazione secondo la quale gli immobili debbano avere la capacità ricettiva adeguata al numero di ospiti che vi pernotteranno, senza imporre la necessità di far parte dello stesso nucleo familiare. Il modo migliore per proteggerci dal contagio è rappresentato dal senso di responsabilità, dal rispetto delle distanze e dall’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Auspico che il sindaco di Praia a Mare recepisca le giuste istanze degli operatori della filiera turistica, consentendo l’avvio della fase del coraggio, nella quale si possa lavorare insieme per l’accoglienza in sicurezza dei turisti, che rappresentano la principale risorsa cu cui l’economia locale può contare. Da parte mia assicuro il massimo impegno sul piano politico e per il mio ruolo istituzionale a sostenere, semplificare e liberare dai legacci burocratici l’impegno economico e personale di questi imprenditori che con tenacia e sacrificio realizzano giorno dopo giorno la principale opportunità di sviluppo e di lavoro vero per la nostra terra".

Così Fausto Orsomarso, assessore al turismo della Regione Calabria.

Coronavirus, Calabria: unità di crisi per il settore turistico 

Dare certezze alle imprese del settore turistico per scongiurare il collasso di un comparto trainante per l’economia della Calabria, tra i più colpiti dalla crisi legata all’emergenza coronavirus.

È l’obiettivo dell’assessore al turismo e alle attività economiche Fausto Orsomarso, che annuncia l’avvio di una serie di confronti e conference call con i rappresentanti di tutti i settori coinvolti, dalle imprese ricettive e alberghiere a quelle balneari, dai tour operator alle agenzie di viaggio. Giovedì inoltre è previsto un incontro con i sindacati e venerdì con le associazioni di categoria .

"Diamo vita ad una vera e propria unità di crisi del settore - spiega l’assessore Orsomarso - le cui proposte arriveranno nella prossima settimana sul tavolo della task force economica presieduta dalla presidente Santelli. Noi guardiamo con fiducia alla possibilità di poter recuperare parte della stagione estiva 2020,  prevedendo una ripresa graduale almeno a metà giugno e adeguando le attività alle eventuali misure di distanziamento sociale che saranno ancora in atto".

"Non possiamo naturalmente decidere da soli  - prosegue  Orsomarso -, ma anche in Calabria vogliamo supportare le proposte avanzate a livello nazionale, che prevedono la possibilità per gli operatori di accedere alle strutture balneari e alle spiagge per prepararle e attrezzarle in vista della 'fase 2' e la necessità di dare una chiara indicazione ai Comuni  affinché  vengano estese  le concessioni al 2033 per dare certezza alle imprese e consentire l’utilizzo degli strumenti del Dl liquidità".

"Inoltre - aggiunge l'assessore Orsomarso - considerato che con ogni probabilità sarà ancora necessario evitare l’assembramento di persone, bisognerà pensare ad una nuova definizione dei distanziamenti, alla previsione degli eventi da consentire, ma anche il sostegno alle attività di sanificazione delle strutture e di informazione all’utenza. Naturalmente sono necessarie misure di sostegno, di carattere nazionale ed europeo, per consentire alle imprese del settore turistico e ricettivo di superare la crisi. La tutela della salute dei cittadini è il nostro interesse primario, ma non possiamo trascurare l’impatto dell’emergenza sanitaria sull’economia della Calabria, in questo caso su quella turistica e balneare, oltre che sulla necessità di recuperare il benessere psico-fisico dei cittadini dopo lunghe settimane di isolamento. Vogliamo garantire a tutti la possibilità di godere del nostro mare e delle nostre spiagge nel pieno rispetto delle misure sanitarie".

Turismo, Tassone chiede a Santelli "Un piano di rilancio modulato delle attività”

"Pur nella consapevolezza che la complessità della situazione impone di dare priorità all’aspetto sanitario, credo che sia opportuno impostare opportunamente e da subito le fasi della ripartenza senza dimenticare alcuna categoria sociale e produttiva”.

Il consigliere regionale Luigi Tassone, riprendendo le aperture del Governo rispetto ad una ripartenza della attività con le dovute cautele e soprattutto le dichiarazioni del sottosegretario ai Beni culturali Lorenza Bonaccorsi sugli stabilimenti balneari, si rivolge alla presidente Jole Santelli, peraltro titolare della delega al Turismo, per chiedere di “pensare concretamente ad un riavvio modulato che, in una regione come la nostra a forte vocazione turistica, è indispensabile”.

“Da un confronto, ovviamente a distanza, con gli operatori del settore – afferma Tassone – è emersa una situazione di assoluta incertezza, in quanto non si ha alcuna notizia su una possibile programmazione che implica necessariamente lo svolgimento di lavori di manutenzione ed ammodernamento nei lidi, nonché un’eventuale adozione di un preciso Piano spiagge e una strategia per destagionalizzare allungando la stagione turistica e quindi per ristruttura l’offerta”.

“Le strutture ricettive ed i B&B – evidenzia Tassone – diffusi su tutto il territorio regionale, ed in maniera particolare nel litorale catanzarese e soveratese, a Parghelia, a Tropea, a Capo Vaticano e lungo tutta la Costa degli Dei – non possono essere abbandonati a loro stessi, ma vanno sostenuti ed incoraggiati con provvedimenti su misura, capaci di salvaguardare le attività ed i posti di lavoro. Inoltre – aggiunge – una questione non secondaria è quella che riguarda i bilanci dei Comuni che finora hanno contato sulla tassa di soggiorno, entrata che si ridurrà in modo considerevole con conseguenti carenze di liquidità. Si tratta di problemi a cui va trovata una pronta soluzione. In questo senso, potrebbe essere valutata l’idea di rimodulare i fondi europei attraverso formule ammissibili ed adeguate, oltre che rispondenti alle esigenze degli operatori”.

“Considerato che la filiera turistica è quella maggiormente colpita – conclude Tassone – è indifferibile l’elaborazione di un piano d’interventi in grado di rilanciare il settore, anche mediante strumenti di promozione e marketing, per impedire che il lockdown causi effetti di lungo periodo non facilmente riparabili dal punto di vista economico”.

Roccella J.: focus sui programmi europei per la cultura e le opportunità del Turismo per la Calabria

Si terrà il prossimo 26 Ottobre a Roccella Jonica presso la sala del convento dei Minimi il convegno "2018: anno europeo del Patrimonio Culturale; Focus sui programmi europei per la cultura e le opportunità del Turismo per il territorio calabrese”. 

L’iniziativa promossa dall’Associazione Eurokom, Edic “Calabria&Europa” di Gioiosa Jonica e dal Club Lions di Roccella Jonica dal comune di Roccella Jonica e Unioncamere Calabria si realizzerà nella modalità di convegno aperto al pubblico con la partecipazione di esperti del settore dei Beni Culturali e Turismo nonché la partecipazione del Mibact, del desk Enterprise Europe Network per le imprese e dell’Università della Calabria. Vi prenderanno parte istituzioni locali con il sindaco Giuseppe Certomà di Roccella Jonica i vertici dei Lions di Roccella e dell’VIII° Circoscrizione: Domenico Leonardo, Presidente Lions Club Roccella Jonica, Domenico Futia, Presidente 26° Zona Lions Club, Giuseppe Naim, Presidente dell’VIII° Circoscrizione Lions Club. Rosario Rocca, Presidente Associazione dei Sindaci della Locride; Ettore Lacopo Presidente dell’Ordine dei Commercialisti e revisori contabili di Locri. L’anno Europeo del Patrimonio Culturale sarà presentato dall’EDIC di Gioiosa Jonica Calabria&Europa.

Le Opportunità per la Cultura offerte dal Sottoprogramma Cultura saranno trattate dal Creative Europe Desk Italia Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con Anita D’Andrea, Project Assistant Creative Europe Desk Italia - Ufficio Cultura – MiBAC. I Programmi per il Turismo e opportunità di sviluppo per le imprese e il territorio verranno enucleati da Peppino De Rose, docente dell’Università della Calabria di Impresa Turistica e Mercati Internazionali. Il Programma Cosme e le opportunità per le Imprese Europee verrà delineato da Irene V. Lupis, del Desk Enterprise Europe Network di Unioncamere Calabria. Chiuderà i lavori moderati dal responsabile dell’EDIC Calabria&Europa Alessandra Tuzza, Mariateresa Fragomeni, Assessore regionale al Bilancio ed alle politiche del personale.

L’iniziativa si inserisce tra le azioni previste dall’Anno europeo del patrimonio culturale, il cui obiettivo primario è quello di incoraggiare il maggior numero di persone a scoprire e lasciarsi coinvolgere dal patrimonio culturale dell'Europa e rafforzare il senso di appartenenza a un comune spazio europeo. Il motto dell’anno è: "Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro". Il patrimonio culturale ha un valore universale per ciascuno di noi, per le comunità e le società. È importante conservarlo e trasmetterlo alle generazioni future. Scopo dell’evento sarà pertanto collegato allo scoprire come il patrimonio culturale: tangibile - ad esempio edifici, monumenti, artefatti, abbigliamento, opere d’arte, libri, macchine, città storiche, siti archeologici; intangibile - pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze, competenze, e i relativi strumenti, oggetti e spazi culturali, cui le persone attribuiscono valore possa contribuire allo sviluppo locale. Ciò comprende la lingua e le tradizioni orali, le arti dello spettacolo, le pratiche sociali e l’artigianato tradizionale; naturale - paesaggi, flora e fauna; digitale - risorse create in forma digitale; possa divenire volano di sviluppo e di nuove opportunità anche sul territorio calabrese anche grazie ai fondi ad esso dedicati dall’Europa.

In particolare durante il convegno, rivolto alla cittadinanza generale della Locride, alle Istituzioni Locali ed agli Ordini Professionali verranno presentate tecnicamente le Opportunità per la Cultura offerte dal Sottoprogramma Cultura di Europa Creativa e le opportunità direttamente rivolte alle imprese ed al turismo con il programma Cosme e i fondi collegati.

Si punta infatti a fornire ai cittadini, alle istituzioni locali ed agli ordini professionali, per i quali il convegno presenta un’occasione di formazione continua, una disamina dei fondi votati per la cultura a livello nazionale ed europeo nell’anno europeo del Patrimonio culturale, con la possibilità di confronto con le istituzioni e gli esperti deputati alla gestione in particolare dei fondi dei Programmi Cultura e Cosme per le piccole e medie imprese e per il turismo. 

L’appello di Federalberghi Vibo Valentia alla Regione: "Ci manca un assessorato al Turismo"

La scelta dell’esecutivo regionale di non dotarsi di un assessorato con delega al Turismo non è stata presa bene da Federalberghi Vibo Valentia, provocando un «sentimento di irritazione e frustrazione in seno all’associazione».

L’assenza di un incarico così delicato per una regione a vocazione turistica dimostrerebbe una tendenza a rinchiudersi in se stessi «dietro logiche di potere e spartizione di poltrone che nulla hanno a che fare con la reale e concreta azione amministrativa che dovrebbe essere la regola in un governo regionale». Un atteggiamento che denoterebbe incapacità di comprendere le reali esigenze del territorio, la cui economia si basa sul turismo.

La situazione va inserita in un contesto più ampio e, per Federalberghi, riguarda gli uffici pubblici, gestiti da «dirigenti privi di ogni forma di preparazione necessaria per guidarli in maniera efficace». Questo «stato di degrado amministrativo» riguarderebbe, inoltre, «tanto la parte politica tanto quanto quella della pubblica amministrazione».

Gli imprenditori turistici, dunque, si sentono privi di sostegno da parte della Regione, a fronte degli sforzi compiuti, tesi a contribuire alla salvaguardia di migliaia di posti di lavoro e al rilancio del comparto, che a livello regionale ha «registrato - sostiene ancora l’associazione - numeri estremamente positivi nel passato biennio e sembra sia addirittura in crescita sul 2018».

Per Federalberghi manca un piano programmatico «che permetta una crescita strutturale del settore» e ciò comporta che dopo tre anni di governo «neanche una delle criticità sottolineate sia stata risolta». I rappresentanti del comparto, inoltre, nonostante la disponibilità mostrata alle istituzioni, non si sentono coinvolti e non hanno trovato riscontro ai progetti avanzati e da sviluppare in collaborazione della Regione e dei principali attori del comparto turistico regionale, quali la SaCal, Trenitalia, ed il Dipartimento del Turismo regionale. Federalberghi individua infatti in viabilità e trasporti una problematica che limita lo sviluppo della Calabria.

Tutto ciò ha fatto insorgere la sezione vibonese, che ricorda come «le sfide che ci attendono si fanno sempre più complicate, la concorrenza aumenta costantemente ed il tasso di preparazione e competenze richieste in alcune posizioni si fa sempre più alto». Pertanto, al settore serve un assessorato a «disposizione di chi opera nel turismo» e con «capacità di lavorare e pianificare strategie di sviluppo che portino la risoluzione strutturale delle enormi problematiche presenti sul territorio», piuttosto che un governatore con delega che non «sembra abbia alcun tipo di competenza in merito».

Fedarlberghi ritiene non «ammissibile rimaner inermi davanti al continuo sperpero di risorse pubbliche per azioni totalmente inutili di pseudo promozione territoriale in ambito turistico, che hanno il semplice e banale scopo di andare a foraggiare il sistema clientelare che tanto male ha fatto e continua a fare a questa terra». L’associazione, in ultima istanza, chiede risposte da parte del Governatore, promettendo da parte sua un atteggiamento collaborativo e propositivo.

 

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