Rifiuti, Russo (PD) si schiera con i lavoratori senza stipendio

"Ormai a Vibo Valentia - secondo Giovanni Russo, consigliere comunale del Partito Democratico - non si parla più di raccolta differenziata o di raccolta porta a porta bensì della capacità di garantire lo stipendio ai lavoratori della nuova azienda e un servizio di raccolta dei rifiuti che nella nostra città proprio non riesce ad essere garantito. Questa mattina insieme ad altri consiglieri del PD ho seguito la sacrosanta protesta dei lavoratori in Comune. Lamentano semplicemente quanto da loro dovuto: lo stipendio della mensilità. Mensilità che la nuova ditta non è in grado di garantire se non avviene il mandato in banca da parte del Comune. Ho potuto apprezzare da parte di molti di loro la volontà a svolgere al meglio il loro lavoro ed ascoltare le difficoltà dovute alla esiguità dei mezzi e degli strumenti a disposizione". Tale condizione - argomenta l'esponente PD - mi fa pensare che ogni mese avremo lo stesso problema, poiché leggendo il contratto che ho reperito presso gli uffici competenti, qualora l’azienda non riuscisse ad espletare in maniera puntuale quanto riportato nel contratto e nell’allegato capitolato, sarebbe oggetto di penali da parte del Comune. Dunque anche nel futuro prossimo si potrebbe verificare nuovamente il blocco del servizio  e conseguentemente la città  sommersa dai rifiuti. Mi appello dunque al sindaco Costa e all’assessore De Filippis, affinché gli uffici competenti del Comune di Vibo Valentia  effettuino tutti i controlli necessari sulla reale disponibilità di mezzi e strumenti della nuova azienda e se la stessa sia realmente in grado di garantire al meglio l’espletamento del servizio della raccolta dei rifiuti con continuità, regolarità e completezza. Questo appello lo rivolgo perché fortemente preoccupato per i lavoratori che potrebbero anche in futuro avere gli stessi problemi verificatosi in questi giorni riguardo al pagamento dello stipendio e per la nostra città che potrebbe ritrovarsi anche sotto le imminenti ferie natalizie sommersa dai rifiuti. Purtroppo, ma spero in questo caso di essere smentito al più presto, la differenziata, anche come obiettivo minimo per come riportato all’art.10 del contratto del 25%, continuerà a rimanere per molto tempo ancora un miraggio, con il conseguente aggravio di costi per i cittadini vibonesi". "A tal riguardo sin d’ora - è l'annuncio conclusivo di Giovanni Russo - offro come consigliere del  PD e come Partito Democratico nel suo insieme la disponibilità ad aprire un tavolo di confronto su tale problematica a cui sono certo, potremo dare un fattivo contributo alla risoluzione di questo che ormai è diventato un annoso problema. Per il bene della nostra città".

 

Scuole a rischio: Lo Schiavo ha avviato una serie di sopralluoghi negli istituti vibonesi

"Lo stato dell’edilizia scolastica cittadina reclama la massima attenzione da parte dell'amministrazione comunale, presentando carenze di natura non solo ordinaria ma, in taluni casi, anche strutturale. Io stesso ho avuto modo di verificare alcune situazioni al limite del decoro e della sicurezza di studenti e operatori scolastici, recandomi come mia prima visita nella Scuola dell’infanzia di Vibo Marina, in uno dei quartieri in cui la scuola è sempre più l'unico baluardo alla disgregazione del tessuto sociale". "È quanto ha dichiarato il consigliere comunale di opposizione e già candidato a sindaco al Comune di Vibo Valentia, Antonio Lo Schiavo, all’esito di una visita sollecitata da diversi genitori preoccupati delle condizioni della Scuola dell’infanzia di viale delle Industrie a Vibo Marina. Sopralluogo che si è svolto questa mattina alla presenza di rappresentanti degli stessi genitori. L’iniziativa rappresenta la prima di una serie di visite che Lo Schiavo intende effettuare nelle scuole cittadine allo scopo di evidenziare e portare all’attenzione della politica le condizioni di degrado in cui versano gli istituti cittadini.  "La situazione è a dir poco desolante - ha riferito ancora Lo Schiavo -. La scuola in questione versa in un grave stato di degrado (che rappresenta una fonte di estremo pericolo) principalmente causato da soffitti con caduta d‘intonaco e travi a vista, stanze inutilizzate per presenza di muffa e umidità, spigoli vivi in alluminio e vari altri elementi di evidente incuria e abbandono. Ritengo che per la gravità dei problemi riscontrati e per la natura dei luoghi, deputati alla formazione e alla crescita delle nuove generazioni, il problema non possa più essere sottovalutato ma debba, anzi, essere affrontato in via prioritaria. Pertanto, nel rispetto del mio ruolo, chiederò al sindaco d’intervenire tempestivamente, sollecitando l'avvio della messa in sicurezza della scuola dell'infanzia di Vibo Marina, e nello stesso tempo presenterò all'assessore competente un’interrogazione per conoscere tempi e modi di tali interventi. Nei prossimi giorni continuerò il mio sopralluogo nelle scuole vibonesi al fine di evidenziare e portare all'attenzione dell'amministrazione analoghi casi di pericolo e degrado".

 

Denuncia di Cutrullà (PD): "Con la Giunta Costa è peggiorata la raccolta dei rifiuti"

"Facile molto facile in campagna elettorale fare promesse che poi - è la critica mossa da Giuseppe Cutrullà, capogruppo del Partito Democratico a Vibo Valentia - non si è capaci di tradurre in realtà. L'Amministrazione Costa, nonostante i proclami durante la campagna elettorale, nessuna risposta ha dato alla città per quanto concerne la raccolta rifiuti come tutti i vibonesi constatano ogni giorno, spesso la raccolta continua a lasciare molto a desiderare. Basta guardare la grave situazione che fino a ieri mattina si poteva 'ammirare' alle porte di Piscopio emblema del fallimento della cosiddetta 'cura Costa' che finora non ha certo guarito il malato , anzi ... Alla luce di quanto finora avvenuto, si può tranquillamente affermare che, purtroppo, Piscopio è diventato il paese pattumiera non solo della città, ma dell'intera provincia. Eloquenti le foto scattate sabato mattina, sulla Provinciale, proprio davanti all'ingresso del campo sportivo,  accanto ad un paio di cassonetti si snodava un serpentone di rifiuti depositati un po' ovunque". "Per giorni e giorni - denuncia l'esponente PD - bambini e ragazzi, della frazione e della città, compresi quelli della scuola calcio della Vibonese, sono stati costretti quasi quotidianamente a camminare tra la spazzatura per arrivare sul terreno di gioco o a sostare lì accanto ad aspettare i genitori. Inoltre è stato letteralmente impedito l'ingresso ai bus che portano da fuori le squadre per le partite. Per le gare dei tornei giovanili arrivano ragazzi anche da fuori regione, che possono dunque ammirare questo ricorrente spettacolo. La situazione, comunque, è critica anche in vari altri punti della città e delle frazioni. Il sindaco Costa e l'assessore all'Ambiente meritano i complimenti per la bella immagine che la città offre a chi viene da fuori. Dopo più di 10 giorni, ieri, finalmente, a Piscopio, la spazzatura è stata rimossa, ma non è stato eliminato il problema del percolato, che è rimasto ad imbrattare copiosamente la zona e costituisce un grave problema igienico. Senza contare che già nel pomeriggio di ieri, lasciati lì evidentemente da persone di passaggio, i sacchetti pieni di rifiuti sono tornati ad accumularsi nello stesso posto e nei prossimi giorni saremo purtroppo al punto di prima. Tutto ciò perché , evidentemente, la raccolta non funziona, con buona pace del sindaco e dei suoi proclami. Come dar torto a quanti lamentano che con Costa la situazione dei rifiuti è ancor peggiore che con D'Agostino? Nonostante i suoi impegni elettorali, a dispetto delle sue assicurazioni e promesse. Faccio notare l'assenza di rapporto tra la Giunta costa e la sua maggioranza sulla questione della salvaguardia dei posti di lavoro nel settore della raccolta dei rifiuti". "A luglio scorso - ricorda il rappresentante democrat - in Consiglio comunale un emendamento della maggioranza , riproposto anche dal PD , poi accolto ed approvato come ordine del giorno, dava al sindaco, all'assessore e al dirigente di settore (che erano presenti alla seduta) , l'indirizzo politico di agire per mantenere i livelli occupazionali e non aggravare le condizioni dei lavoratori. Ebbene la ditta che svolge il servizio ne ha lasciati a casa una ventina senza che l'Amministrazione abbia mosso ciglio. Insomma, qui siamo difronte ad una Giunta, sindaco in testa, che disattende tranquillamente le delibere del Consiglio e della sua stessa maggioranza. Costa ricorda quell'odg da lui stesso votato? Se l'ha dimenticato è grave, se lo ricorda e lo disattende è ancora più grave. O no?"

Protesta a Vibo: lavoratori con taniche di benzina occupano l'aula del Consiglio comunale

Diciannove lavoratori che prestano servizio per un'azienda attiva nel settore dei rifiuti stanno dando vita ad una pubblica rivendicazione nell'aula in cui si svolge in queste ore il Consiglio comunale di Vibo Valentia. La protesta degli operatori ecologici ha bloccato il regolare corso del dibattito. I dipendenti, muniti di taniche colme di benzina, sono infuriati a causa delle intese, a loro dire, disattese fra la ditta che provvedeva a raccogliere i rifiuti in passato e quella che le è subentrata. Gli accordi intercorsi tra le parti, sostengono gli addetti presenti, sancivano il loro passaggio  dall'una all'altra impresa.  Insieme ai manifestanti, che richiedono il fattivo interessamento del Prefetto, ci sono i rappresentanti del sindacato Slai Cobas. Gli agenti di Polizia verificano che la situazione rimanga sotto controllo. 

Dipendenti Provincia di Vibo protestano negli uffici del Monte dei Paschi di Siena

Un nutrito drappello di dipendenti della Provincia di Vibo Valentia ha occupato la sede locale del Monte dei Paschi di Siena, che svolge il servizio di tesoreria per l'Amministrazione guidata da Andrea Niglia. Una cinquantina di lavoratori quelli presenti nei locali dell'istituto di credito. Rivendicano il versamento, da effettuare con celerità, dello stipendio di luglio. Il presidente dell'ente intermedio si era attivato deliberando che MPS pagasse quanto dovuto loro, sfruttando le risorse finanziarie previste per saldare le rate, giunte alla data limite, dei mutui stipulati con la Banca nazionale del lavoro, con la Cassa depositi e prestiti e con il Credito Sportivo. 

 

Acque agitate nel centrosinistra vibonese: SEL chiede spiegazioni sulla sfiducia a Lo Schiavo

"Veniamo a conoscenza di una riunione in data 25/11/’15 tra i consiglieri comunali dell’opposizione di centrosinistra a Vibo Valentia, in cui è emersa la sfiducia nei confronti del capogruppo, nonché candidato a sindaco nelle elezioni amministrative di sei mesi fa, Antonio Lo Schiavo, al quale - scrive in una nota Sinistra Ecologia Libertà, nelle sue componenti della Segreteria regionale, della Federazione provinciale di Vibo e del circolo del capoluogo - la solidarietà umana e politica di tutta Sinistra Ecologia e Libertà calabrese".  "Non comprendiamo - si legge nel documento - le modalità formali né le motivazioni politiche di questa sfiducia, che non può essere figlia di una riunione ristretta agli eletti in consiglio comunale e alla segretaria cittadina del PD. Antonio Lo Schiavo è stato il candidato a sindaco e in seguito capogruppo di tutta la coalizione, non solo degli undici consiglieri eletti né tantomeno solo del Partito Democratico. Crediamo che in questa fase si sia smarrito il concetto di democrazia rappresentativa: i consiglieri eletti rappresentano migliaia di elettori e devono la loro elezione anche agli altri candidati che con spirito di generosità sono scesi in campo in evidente inferiorità numerica contro un’armata di sette liste “civiche” di centrodestra. Non sappiamo se i consiglieri del PD o delle liste 'Democratici' e 'Lo Schiavo sindaco' si siano riuniti in assemblea e/o si siano consultati con la loro base, prima di assumere questa decisione: di sicuro non hanno consultato SEL… Eppure abbiamo partecipato alle Primarie prima e alla coalizione poi, perdendo per questa scelta consensi a sinistra, facendo uno sforzo immane per creare una lista autonoma con il nostro simbolo politico, che desse un’impronta di sinistra all’alleanza per Lo Schiavo, sostenuto lealmente da noi dopo le Primarie". "Lo Schiavo - ricorda SEL -  è stato il candidato osannato per mesi e sostenuto alle Primarie dalla dirigenza cittadina del Partito Democratico, con una storia di sinistra apprezzata da noi, da larga parte del PD e dalla società civile; il professionista sceso in campo non certo per interessi personali, del quale anche gli avversari e i cittadini riconoscono l’essere una persona per bene… Cosa è successo in questi sei mesi di opposizione, da non ritenerlo più degno di meritare la fiducia?  Il 31 maggio non ha perso solo lui: abbiamo perso tutti. Lo Schiavo, le liste e i partiti che lo sostenevano, quelli che si sono candidati e quelli che non si sono candidati. Ci chiediamo se le motivazioni addotte nella nota ufficiale del PD cittadino siano sufficienti per convincere gli elettori della bontà di una decisione drastica, che sconfessa il percorso politico condiviso nell’ultimo anno, e se tra gli “eletti” ci siano figure dallo spessore politico tale da essere in grado di guidare meglio di lui l’opposizione; né tantomeno si può credere che un’opposizione di centrosinistra divisa in due gruppi sia più efficace e incisiva nei confronti dell’azione pur balbettante e piena di crepe della maggioranza. I Consiglieri di minoranza con questa decisione, non sappiamo quanto autonoma, hanno intrapreso una strada che va in direzione opposta a quella percorsa nell’ultimo anno e che apre una riflessione politica profonda". "Sarebbe opportuno, ai fini di un chiarimento, un incontro ufficiale - è l'invito contenuto nel comunicato di Sinistra Ecologia Libertà - tra l’intera coalizione, prima di mettere fine a un’esperienza politica e generazionale, che in Lo Schiavo ha individuato il suo punto di riferimento e che rappresenta una speranza per il territorio e il centrosinistra vibonese".     

 

 

Sinistra Ecologia Libertà – Segreteria Regionale Calabria

Sinistra Ecologia Libertà – Federazione Provinciale VV

Sinistra Ecologia Libertà – Circolo Vibo Valentia

 

L'ex Provveditore agli Studi di Vibo sarà processato per abuso d'ufficio

Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Vibo Valentia ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti del 68enne Giacomo Cartella, lametino, all'epoca dei fatti contestati Provveditore agli Studi di Vibo Valentia. Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia presentata ai Carabinieri da un docente che sarebbe stato penalizzato dall'imputato avvantaggiando, invece, un'altra insegnante. L'incarico al centro della diatriba riguardava le ore di insegnamento di violino presso il Liceo Musicale "Capialbi", a Vibo. Secondo la tesi accusatoria, sposata dal giudice dell'udienza preliminare, l'assegnazione sarebbe stata effettuata in violazione di quanto stabilito da un provvedimento del Ministero che, nell'anno scolastico a cavallo tra il 2011 ed il 2012, regolava gli affidamenti provvisori degli insegnamenti. A ciò si aggiunga che la valutazione positiva del Provveditore avrebbe riguardato un documento che la docente "agevolata" avrebbe inoltrato a distanza di sessanta giorni dalla data entro cui scadevano i termini di presentazione delle domande. Il reato contrstato a giacomo Cartella è abuso d'ufficio. La prima udienza del processo, che sarà celebrato presso il Tribunale Collegiale vibonese,  è  fissata per il prossimo 17 marzo. 

'Ndrangheta: il presunto boss Giovanni Mancuso arrestato per evasione dai domiciliari

E' accusato di evasione dai domiciliari il settantaquattrenne Giovanni Mancuso, tratto in arresto oggi dai Carabinieri. Considerato personaggio di spicco dell'omonima cosca di Limbadi, era sottoposto al regime della detenzione domiciliare per il reato d associazione mafiosa addebitatogli nell'ambito dell'inchiesta "Black Monkey". Secondo sostenuto dai militari dell'Arma, si è allontanato da casa per andare Vibo Valentia. Quando gli uomini in divisa lo hanno visto, ha detto loro di aver lasciato il proprio domicilio per essere presente ad un'udienza processuale. Una risposta che non corrispondeva a verità in quanto il prossimo appuntamento in aula presso il Tribunale vibonese è fissato per lunedì. E' stato così ristretto di nuovo ai domiciliari.  Col fratello Antonio, secondo la tesi degli inquirenti che lo hanno coinvolto nel processo "Black money" ha gestito un "organismo centrale gerarchicamente sovraordinato rispetto a più rami operativi autonomi" del potente clan di Limbadi, assumendo i due Mancuso le qualità di "organizzatori, capi e promotori dell'intera organizzazione criminale".

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