Sinergia tra Gerocarne e Mongiana per lo sviluppo turistico

È stata una mattinata fruttuosa a Mongiana, dove il sindaco di Gerocarne, Vitaliano Papillo, è stato ricevuto dal padrone di casa Bruno Iorfida per discutere sull’avvio di un’azione sinergica per il rilancio turistico dei due centri. Una iniziativa presa di comune accordo tra i due primi cittadini, convinti che, sulla strada della volontà di cambiare facendo leva su ciò che si è e si ha, si possa arrivare dall’isola che non c’è all’isola che, con i suoi tesori da scoprire, c’è, eccome. L’idea, volta a coinvolgere in futuro altri centri interni e montani che la vogliano condividere, è quella di realizzare un percorso che coniughi quanto di bello vi è da ammirare e godere anche nell’entroterra vibonese, mettendo insieme artigianato tipico, cucina autoctona, natura, paesaggi e archeologia industriale: elementi da cui può nascere il giusto mix in grado di attrarre, nell’ottica della considerazione che il turista, oggi più che mai, appare attratto non già e non solo dalle grandi città d’arte e dai centri costieri, ma anche da quel piccolo particolare che riesce a stuzzicare l’attenzione e l’interesse di chi, per ovvie ragioni legate ad un contesto di maggior isolamento, non ne conosce l’esistenza. Da offrire vi è tanto: a partire dall’antica e affascinante arte dei vasai del primo dei due centri, passando per i boschi ed i paesaggi che accomunano il centro delle Preserre a Mongiana e per la cucina tipica di entrambi - fatta di succulenti manicaretti preparati con ingredienti locali che la natura è in grado di offrire - fino ad arrivare all’antica fabbrica d’armi borbonica, dalle cui fondamenta ebbe origine il centro di Mongiana, sorta come paese di residenza degli operai che vi lavoravano e ora sede dell’importante Museo delle ferriere Borboniche, in fase di ampliamento. Tra questi elementi si collocano e contribuiscono potenzialmente ad alimentare interesse: la storia, quella del regno borbonico e della sua avanguardia pre unitaria; la leggenda, anch’essa storica, del brigante Musolino, di cui nell’immaginario collettivo è stata riabilitata la figura, da malvivente a liberatore degli oppressi; la religione e la santità antiche, con i ruderi del monastero basiliano di San Pietro Spina di Ciano ed i tanti miracoli fatti da San Francesco Saverio nella zona di cui narrano diversi testi; l’amenità e la pace dei boschi, da godere nelle tante aree attrezzate. Insomma, a volerli elencare di tesori ne posseggono i due centri. Tutto sta ad avere la voglia di valorizzarli e farli conoscere. E la sinergia siglata ieri tra Papillo e Iorfida non è altro che un punto di partenza. 

 

 

Gli scatti di National Geographic a Mongiana: luce sull’archeologia industriale

Il team della Bluocean's Workshop patrocinato da National Geographic Italia, Corso di Formazione in Fotogiornalismo Ambientale e Naturalistico, ha fatto tappa a Mongiana alla scoperta dei luoghi di archeologia industriale e del Parco di Villa Vittoria, sede del Corpo Forestale dello Stato. Di grande interesse è stato vedere all’opera Erika Larsen, che incantata dai luoghi ha seguito sul campo, con consigli tecnici e pratici i corsisti, realizzando foto da inserire in un suo lavoro per National Geographic, dal titolo "Luce a Sud". Con la collaborazione della Pro Loco di Mongiana, il sindaco, Bruno Iorfida, ha guidato il team sui percorsi dell’archeologia industriale, illustrando la storia e la capacità produttiva nonché le bellezze di un territorio da scoprire. “Una grande giornata per Mongiana e per il nostro territorio – ha affermato il primo cittadino - una grandissima soddisfazione nonché un onore aver avuto la possibilità di trascorrere del tempo con una delle più importanti fotografe del National Geographic, Erika Larsen. Vedere all’opera una professionista di così elevato calibro e spessore professionale, è stata un’emozione unica e un piacere immenso. La valorizzazione del territorio passa da questi piccoli ma grandi passi che rappresentano un volano di sviluppo nonché un motivo di vanto per il territorio e per Mongiana. Finalmente dopo tanto lavoro siamo riusciti a far entrare nel circuito mondiale una realtà ricca di valori e cultura, dalla profonda e intensa storia. Ringrazio – ha concluso - il presidente della Pro Loco di Mongiana Francesco Aloi e Pasquale Rullo, per aver contribuito in modo particolare alla riuscita della giornata”.

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Rimodulazione postazioni di Guardia medica, Mongiana protesta: “Sbilanciamento dei servizi sanitari verso Serra”

“È da  tempo che nel  nostro  territorio assistiamo al completo abbandono delle Istituzioni nei  confronti  di  questa piccola ma importantissima parte delle Serre Calabre. Dopo essere stati  trattati  come cittadini di  secondario  livello per quanto riguarda la situazione delle  infrastrutture  provinciali,  ora  dovremmo  assistere anche alla sottrazione di servizi sanitari  essenziali  come se nulla fosse?”. È quanto afferma il capogruppo di minoranza di Mongiana Francesco Angilletta che opera le sue riflessioni dopo aver appreso “ dalla proposta di rimodulazione di  continuità  assistenziale che la postazione  di  Guardia  medica  di Mongiana dovrà essere eliminata”. “Per questo motivo  come Gruppo di  opposizione e membri  della Sezione del Partito Democratico di  Mongiana – sostiene - abbiamo  chiesto e  ottenuto un incontro  con il  direttore sanitario dell’Asp di  Vibo Valentia,  dottor  Miceli.  L’incontro si  è svolto  in  maniera  estremamente  cordiale ed aperta.  Dopo averci  ascoltato il dirigente ha garantito totale apertura a proposte migliorative  che possono uscire  dalle assemblee dei sindaci  del distretto  sanitario  di  Serra San Bruno. Abbiamo così deciso – spiega Angilletta - di  elaborare una nostra  proposta migliorativa  che è stata consegnata al nostro sindaco nello spirito di collaborazione costruttiva  che per argomenti di  questa importanza non può e non deve  avere colori  politici”. Quindi il passaggio centrale del ragionamento: “notiamo  come  ci  sia  nella  prima proposta  di  rimodulazione un  forte  sbilanciamento  dei  servizi  sanitari  verso  Serra  San Bruno,  a discapito delle aree circostanti.  In  particolare il  territorio che comprende sia il Comune di  Mongiana, ma anche alcune frazione  di  Serra San Bruno,  quale la contrada Ninfo,  rimarrebbero sprovviste  del presidio di  continuità  assistenziale dovendo fare riferimento  a  Serra San Bruno,  appunto,  o  a  Fabrizia. Un disagio non da  poco,  viste le condizioni stradali.  Se si  considera poi  l’ipotesi  di ubicazione  della  Guardia  medica  di Serra San Bruno nello  stesso sito dove  saranno già presenti ospedale,  pronto soccorso e postazione  del 118 diventa evidentissimo lo squilibrio creato tra i territori.  Già oggi  la postazione  di  Mongiana rappresenta un presidio importante.  Nel 2014 – puntualizza l’esponente democratico - le prestazioni effettuate  sono state 1921 mentre a Serra San Bruno se ne contavano 1284.  Questo dato rapportato alle popolazioni  residenti  (779 Mongiana – 6807 Serra San Bruno)  rende quasi impensabile la soppressione della Guardia Medica di  Mongiana,  ma fa anche capire come Serra San Bruno offra  già migliori  servizi sanitari.  Per  questi  ed altri  motivi noi proponiamo all’assemblea del Distretto sanitario di  Serra  San  Bruno di voler  valutare in una nuova proposta di  rimodulazione  lo spostamento della postazione di  continuità assistenziale da Serra San Bruno a Mongiana.  Il  nostro – è la conclusione - non vuole essere una atto di presunzione né di puro campanilismo, bensì un modo per contribuire costruttivamente alla soluzione del problema nella logica di  una distribuzione territoriale omogenea dei servizi sanitari che offra al popolo delle Serre Calabre uguali diritti”.

 

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Mongiana, arrivano 150mila euro per la messa a norma del campo sportivo

Il Comune di Mongiana è stato ammesso al contributo di 150mila euro per i lavori di adeguamento a norme dell’esistente campo sportivo di Via Roma. Tale finanziamento rientra nel progetto “1000 cantieri per lo sport – iniziativa ‘500 impianti sportivi di base’”, promosso dall’Istituto per il Credito Sportivo, nato dalla collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con tale progetto si intende sistemare e rendere fruibile il campetto e adeguarlo alla normativa vigente. I lavori in oggetto comprendono l’installazione di un nuovo tappeto in erba sintetica con la sistemazione del fondo, il miglioramento dell’illuminazione, la sostituzione della rete metallica perimetrale, il potenziamento delle attrezzature sportive (installazione rete a cielo, sostituzione porte da calcetto, installazione rete da tennis e frangivento), la realizzazione della rampa per  disabili e la sistemazione delle gradinate. Il tutto rientra nell’ottica di migliorare le strutture esistenti e di dotare il comune di strutture adeguate alle esigenze degli utenti. “Sono soddisfatto del lavoro che quotidianamente portiamo avanti con risultati molto positivi – ha affermato il sindaco Bruno Iorfida - e questo finanziamento rientra a pieno nelle attività di crescita e sviluppo di Mongiana. Tutto ciò grazie al continuo impegno dell’Amministrazione e degli uffici comunali”.

Parco delle Serre, al via task force ambientale

Il Parco delle Serre ha dato avvio ad una incessante task force ambientale. Operai del Parco sono a lavoro per bonificare due aree di interesse naturalistico sulle quali sono state abusivamente create delle discariche. Più in particolare l’Ente di tutela ambientale guidato dal Commissario straordinario, Antonio Errigo, in sinergia con il sindaco del Comune di Mongiana, Bruno Iorfida che ha fornito i mezzi (gru), stanno procedendo alla rimozione di dette discariche al fine di recuperare le aree interessate e restituirle allo splendore naturale che caratterizza il comprensorio delle Serre. Ad eseguire il lavori è interessato il personale di “Conservazione e manutenzione” del progetto “Natura e turismo” nato dalla collaborazione tra l’Ente Parco e l’Azienda Calabria Lavoro. La prima area d’intervetno è quella dirimpetto alla fontana delle “Belle donne” nel comune di Mongiana, mentre l’altra area interessata dalla bonifica è sita in località “Lu Bellu” a Serra San Bruno sulla quale l’azione mirata sarà immediatamente successiva. Il fine è quello di rimuovere definitivamente vari metri cubi di rifiuti abbandonati in montagna che minano l’ecosistema ed evitare che nelle stagioni più calde possano essere focolai d’incendio che mettono a repentaglio diversi ettari di foresta e di beni ambientali.

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Mongiana, il sindaco Iorfida fa riparare la strada provinciale

Sono sempre piu' numerosi i sindaci di comuni del vibonese che, per ovviare al disastroso stato in cui versano le strade provinciali, si fanno carico di un compito non loro e procedono al ripristino della viabilita'. Si tratta di interventi di manutenzione che pesano non poco sui magri bilanci dei piccoli centri. Ne sa qualcosa il primo cittadino di Mongiana, Bruno Iorfida che pur di mettere in sicurezza la Provinciale che conduce nel borgo delle ferriere ha fatto riparare un ampio tratto di strada ricorrendo a risorse del proprio comune. L'intervento, eseguito nel tratto che costeggia la localita' Ninfo, ha permesso di coprire le numerosissime buche presenti sulla sede stradale. Grazie agli operai messi a disposizione dal comune di Mongiana l'arteria e' stata parzialmente ripristinata e resa, se non presentabile, quantomeno accettabile ai numerosi turisti che, ogni giorno, si recano nel piccolo centro delle Serre per visitare l'incantevole Villa Vittoria e gli affascinanti resti delle ferriere e della fabbrica d'armi borbonica.

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Tributi e famiglie disagiate: anche Mongiana delibera il "baratto amministrativo"

L'Amministrazione Comunale di Mongiana, con deliberazione n. 50 del 27/07/2015, nel tutelare in ogni modo il diritto di ciascun nucleo di preservare le risorse economiche per i bisogni primari, volendo al tempo stesso garantire il rispetto delle regole del pagamento dei tributi, ha individuato nel "Baratto Amministrativo" un'idonea modalità che concilia l'obbligo del pagamento di tributi con le disponibilità economiche del nucleo familiare, quale ulteriore strumento di politica sociale a favore dei nuclei disagiati". A renderlo noto è il sindaco Bruno Iorfida. "L'art. 24 della legge 164/2014 "Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio" disciplina la possibilità per i Comuni - spiega il Primo Cittadino - di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, strade, ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale ed in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano ed extraurbano". "Grazie a questo strumento . assicura il sindaco Iorfida - riusciremo a far diminuire la parte debitoria di alcuni nuclei familiari svantaggiati, riuscendo così ad aiutare concretamente le persone. Sono contento veramente per questo atto. A breve verrà pubblicato il bando che consentirà ai cittadini in essere di presentare istanza. Ringrazio gli amministratori tutti che mi hanno appoggiato in questa iniziativa rivolta alle fasce deboli". 

 

Paesi di Calabria: Mongiana

 Mongiana, la “montis jianua”, la “Porta della montagna”, l’ingresso dell’incantevole scenario impreziosito di boschi di conifere delle Serre vibonesi. Circa l’etimologia del toponimo ci sono diverse interpretazioni: per il serrese Mons. Bruno Tedeschi deriverebbe dall’omonimo ruscello che scorre in località Ninfo; secondo altri, dal latino “montis janui” (monte di Giano per la probabile presenza, nei dintorni di un tempio dedicato al dio della guerra; oppure potrebbe trattarsi di “montis gens” (gente di montagna) e altri ancora, molto improbabile, la vogliono derivare dal nome di ingegneri francesi che lavoravano nelle locali ferriere e che si chiamavano “Mong” o “Mongeon”. Oggi questo ridente paesino, a quattro passi dalla più famosa Serra San Bruno è meta di flussi turistici per i suoi incantevoli paesaggi naturali e perché conserva il fascino del suo passato borbonico. Le origini di Mongiana, non molto antiche, risalgono alla fine del ‘700 e sono collegate alla costruzione delle Reali Ferriere per la lavorazione del ferro volute dai Monarchi borbonici, secondo il Piano di Alessandro Persico, amministratore degli arredamenti della Calabria Ulteriore e su disegno dello spagnolo Giovanni Francesco Contò. Della fabbrica restano i ruderi dell’antico ingresso fatto di belle colonne in ghisa e altri manufatti. Tutto il complesso di archeologia industriale è stato sottoposto, di recente, a restauro conservativo e i lavori già ultimati ne mostrano l’antico splendore ed importanza con museo e sale per congressi e studi. Le officine di Mongiana insistevano in un unico stabile esteso per oltre 2 km e lungo il corso dei fiumi Ninfo e Allaro. La ferriera comprendeva 3 altiforni detti di Santa Barbara, San Francesco e San Ferdinando e vi si lavoravano circa 30 mila cantaia di ghisa all’anno con un consumo di 40 mila cantaia di carbone di faggio; inoltre vi erano 2 forni di seconda fusione detti di Wilkinson che producevano 60 cantaia giornaliere di oggetti figurati e la macchina di Robinson per tirare ferri, scomparsa nel 1855 a seguito di un’alluvione. All’interno del complesso c’era anche la fabbrica di armi costituita da un imponente edificio di tre piani abbellito, all’epoca, dalle statue del re e della consorte sovrana.  All’interno dell’edificio industriale vi erano le officine dei forgiatori di canne di fucili, baionette e piastrine con 26 fuochi. Le officine fornivano alla Casa regia napoletana: 12 mila cantaia di proiettili, mortai e bombe; vi si costruivano enormi ruote di ferro fuso, pezzi di macchine, docce, tubi, campane, attrezzi militari e rotaie. Tutto il complesso comprendeva, anche, 26 alloggi per gli impiegati, 6 caserme per gli operai ed altre 3 per semplici manovali ed un quartiere per la truppa ivi di stanza. I manufatti per Napoli prendevano la via del mare dal porto di Pizzo che qui vi arrivavano a dorso di muli attraverso un sentiero che poi sarebbe diventato la “strada nazionale borbonica”, la stessa che ancora oggi dallo snodo dell’Angitola si arrampica fino ai centri montani delle Serre. Per molti anni le fabbriche non conobbero soluzione di continuità ed anche con i francesi di Murat. Anzi, quest’ultimo incrementò la lavorazione del ferro battuto nelle circa 300 fabbriche della vicina Serra dove il minerale veniva trattato con una particolare vernice dorata, per cui i nostri lavori risultavano più appetibili dei napoletani. Insomma grandi cose per tre secoli orsono, poi venne l’Unità d’Italia! Della grande operosità di Mongiana e paesi limitrofi, per fortuna, è rimasta la tradizione dei cosiddetti “ferraioli” che hanno arricchito chiese, palazzi e monumenti vari e non solo in Calabria.. È rimasto famoso il detto “la maestranza di la Serra” estesa naturalmente anche ai centri vicini. La tradizione non è andata perduta, anzi ancora oggi proliferano i lavoratori del ferro battuto e negli anni ’20 del secolo scorso molti “ferraioli”  operai, manovali, tecnici, attratti dall’Eldorado “Montecatini”, sono emigrati verso Crotone in fitta schiera e solo da  Mongiana, tantissimi, basta dare uno sguardo ai cognomi ancora presenti nel capoluogo pitagorico: Bava, Ciccarelli, La Grotteria, Panucci, Pisani, Totino, Canfora ed altri. Mongiana non è solo Ferriere. C’è Villa Vittoria sede dell’Amministrazione Forestale, la riserva naturale biogenetica di Cropani – Micone, tutto attorno un vasto orto botanico che è parte integrante del Parco regionale delle Serre. Ma senza tema di essere smentito, la rinascita di Mongiana la si deve a lui, don Peppino Scopacasa che negli anni ’90 ha intrattenuto residenti, emigranti, turisti e uomini di cultura con l’irripetibile “Agosto per il ritorno degli emigrati”. Un mese, ma anche durante l’anno, ricco di mostre di pittura e fotografiche, sagre di prodotti tipici e soprattutto gli incontri letterari con poeti e scrittori provenienti da ogni dove. Per i Beni culturali ricordo le tante sculture in legno, ferro, granito e bronzo, in particolare il monumento funerario a Luigi Morabito e quello ai Caduti con la statua in bronzo fuso, entrambe opere dello scultore Giovanni Salvatore Pisani (Mongiana 1859 – Milano 1920), lo stesso che ha lasciato tante opere scultoree in tutta Italia e nel cimitero monumentale di Serra San Bruno la statua bronzea del “Redentore” e il busto marmoreo del serrese Mons. Giuseppe Barillari, vescovo di Cariati. E nella chiesa parrocchiale è custodita una pregevole statua lignea della Madonna  delle Grazie di scuola serrese. Oggi cosa resta a Mongiana? Di sicuro le Ferriere borboniche restituite alla fruizione di studiosi e turisti e tanta tranquillità e bellezze paesaggistiche  e soprattutto, come scriveva l’indimenticabile don Peppino: “qui l’animo umano, che il meccanismo della vita moderna sembra aver inaridito sotto una scorza di freddo materialismo, si spoglia d’amarezza e preoccupazione, per liberarsi leggero nella contemplazione delle bellezze naturali, in un mondo incontaminato dall’affanno terreno.”

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