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Immobilismo e peccati capitali: Reggio butta dalla finestra milioni di euro

Quasi due milioni di euro: a tanto corrisponde l'ingente somma di denaro scivolata dalle mani dell'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria che avrebbe potuto utilizzare queste risorse per rendere meno accidentato il percorso verso standard medi di vivibilità. I progetti per i quali l'Unione Europea aveva stanziato una cifra così considerevole, che sarebbe stata poi la Regione Calabria ad erogare, erano tali da trasformare in maniera significativa la fisionomia di una città che attende, ormai da troppo tempo, un rilancio degno di tal nome. Disporre nel cuore del capoluogo di un polmone verde come Parco Caserta che elevasse vigorosamente la sostenibilità ambientale o la possibilità di restituire spazi vitali mediante la concretizzazione dell'idea del "Bike sharing" resteranno confinati nella triste, quanto lunga, lista dei desideri irrealizzabili. Un epilogo paradossale per un'Amministrazione Comunale che vaga con il cappello in mano lamentando, un giorno sì e l'altro pure, l'assenza anche solo delle briciole a causa di presunte responsabilità caricate sulle spalle alle precedenti gestioni di Palazzo San Giorgio. In fondo, per non buttare nel cestino questo flusso di denaro, sarebbe bastato dare avvio alle opere prima della scadenza prevista, fissata nella fine dello scorso mese di giugno. Come se non bastasse, a mettere un argine all'insipienza non sono stati sufficienti nemmeno i due mesi successivi, costituenti l'appendice temporale inserita ad hoc per i ritardatari. Anche questi sessanta giorni sono passati inesorabili, senza che un dito si muovesse nella direzione giusta. Qualunque commento non renderebbe l'idea di quanto gravido di conseguenze possa essere un comportamento marchiato dal'ignavia, vero peccato capitale di una qualsiasi classe dirigente che aspiri, con quanta responsabilità non è dato sapere, a guidare una comunità. Tutto il resto, impreparazione ed inadeguatezza comprese, è l'ovvio derivato di quel male endemico che affossa ogni speranza sotto lo scacco infernale di burocrazia incapace e politica immobile. 

 

Riapertura asilo nido comunale, La Svolta: "Giornata decisiva per tante famiglie reggine"

"Ennesimo passo in avanti - è scritto in una nota trasmessa dall'Associazione La Svolta - da parte dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà. Giovedì 3 settembre ha riaperto, infatti, l’asilo nido comunale situato presso il Ce.Dir. Un asilo pubblico chiuso ormai dall’ottobre 2013. Dopo troppi anni in cui lo 'straordinario' era diventato pessima routine, oggi riscopriamo quei piccoli gesti, quelle attenzioni, quell’amore per la città che per forza di cose non deve e non può passare sotto silenzio". "L’asilo del Ce.Dir - sottolinea il comunicato - riapre anche grazie al supporto di ActionAid che, attraverso una raccolta di firme e una azione di supporto costruttivo con l’Amministrazione, ha contribuito a restituire un diritto fino a oggi negato ai bambini e alle famiglie reggine.  Un asilo pubblico, in una città che è sottoposta ad un regime economico durissimo, che non prevede come servizio essenziale l’istruzione per l’infanzia, è una sfida che è stata raccolta e vinta, a cui presto ne seguiranno altre che verranno affrontate con la stessa passione e decisione. Ci piace sottolineare l’attenzione rivolta anche dalle testate giornalistiche nazionali che, dalle pagine del Corriere della Sera fino ai servizi del TG2, hanno dato ampio risalto a una giornata decisiva per il futuro di molte famiglie reggine. L’associazione “La Svolta” plaude, quindi, a questa dimostrazione di capacità di organizzazione politica, di coinvolgimento delle associazioni come ActionAid e utilizzo dei fondi comunitari PAC, che ha restituito alla comunità reggina la possibilità di tornare a usufruire di un servizio essenziale".

 

Inaugurazione asilo comunale, Destra per Reggio punge: "Falcomatà millanta un'opera del 2010"

"Inizia di buon auspicio il mese di settembre per l’azione dell’amministrazione comunale che proprio oggi si è fregiata, in pompa magna, di inaugurare un’ opera: l’asilo nido del CE.DI.R". E' quanto si legge in una nota trasmessa da Giuseppe Malara, a nome di Destra Per Reggio. "Certo,  magari non depone bene come Istituzione cittadina - ironizza il rappresentante del Movimento Politico Militante - inaugurare un’opera dedicata all’infanzia, età di speranza e innocenza, ripetendo il taglio di un nastro e spacciando come di propria forgia l’ennesima opera che già nel marzo del 2010 era stata completata ed attivata con tanto di servizio prestato da Cooperative sociali sino all’avvento dei commissari.  Proprio in questa occasione il “dominus” sorridente di palazzo San Giorgio ha colto ben due risultati: in primis,  ha restituito alla città una struttura dedicata alla cura dei più piccoli e finalizzata a tracciare i primi sedimenti  educativi, in secondo luogo ha dato atto di come l’agire del Comune, quando segue le orme del vituperato passato a targa centrodestra, riesce a concretizzare opere di indiscusso valore. L’asilo diviene dunque il simbolo comportamentale del  governo comunale che , ben ci sta, possiamo definire infantile e che utilizza, con preoccupante superficialità, queste occasioni pubbliche per spostare l’attenzione dai problemi quotidiani. Il punto dolente non è quello della rivendicazione di opere e progetti che appartengono a ben altra classe dirigente, il problema è legato all’esempio costante di un gruppo politico che quando persegue azioni positive non ha alcuna remora nel millantarne la primogenitura negando anche l’evidenza come al CE.DI.R., mentre non dimostra alcuna capacità operativa nell’affrontare i bisogni e le aspettative dei cittadini, anzi continua a volgere lo sguardo dinanzi ai veri problemi ed agli scippi che Reggio subisce in questi mesi. Si occupi il primo cittadino della “svolta”:  della possibile chiusura dell’Aeroporto annunciata da un esponente del suo partito, si occupi della sede dei beni confiscati voluta a Reggio dal centrodestra e declassata altrove dal centrosinistra, si occupi del danno ai gazebo e dell’affidamento senza procedura pubblica del Miramare, si occupi dei rifiuti che abbondano per le vie della Città e della perdita di oltre 100 milioni per le opere pubbliche". "Infine, ma forse prima di tutto, sarebbe opportuno evitare, quando si taglia il nastro di un asilo, il richiamo ai bimbi migranti annegati nel Mediterraneo affinché - conclude Malara - alla menzogna su un’opera, che non è frutto del  lavoro di questo sindaco, non si accompagni anche la speculazione morale e sentimentale legata alla sofferenza ed al dramma umano".      

 

Reggio, approvazione Bilancio: la maggioranza fa quadrato

"L'approvazione del bilancio previsionale - riferiscono in una nota Nino Mileto e Nino Castorina, rispettivamente presidente e vice presidente della Commissione bilancio al Comune di Reggio Calabria - risulta estremamente importante per il percorso di verità e buon governo che l'Amministrazione Falcomatà sta conducendo. Il bilancio di previsione per l’anno 2015 ricostruisce il pregresso e offre una visione strategica e trasparente che, al netto del piano di riequilibrio finanziario, vuole rilanciare la nostra città nella prospettiva metropolitana". Analogo il giudizio positivo espresso da Enzo Marra, consigliere comunale del Partito Democratico, secondo cui: "La valorizzazione del nostro territorio e del patrimonio culturale passa anche dall’attuazione di condivise scelte strategiche per il ruolo turistico della città.  In questo senso deve essere ricondotta l’approvazione in Consiglio comunale dell'emendamento proposto insieme ai colleghi Castorina e Burrone che prevede il coinvolgimento delle associazioni di categoria e delle parti sociali nella destinazione dei proventi della tassa di soggiorno per gli investimenti nel settore turistico. Una scelta di enorme rilevanza e condivisione per un’idea di città partecipata e inclusiva che vuole valorizzare il proprio patrimonio". 

Caso Miramare, Fratelli d'Italia alza il tiro: "Falcomatà tace perché imbarazzato"

"In avvio della seduta odierna del Consiglio comunale, il sindaco ed i componenti della sua Giunta, di fronte alla legittima domanda posta dal capo dell’opposizione, dottor Lucio Dattola, in merito alla vicenda legata all'assegnazione dell’hotel Miramare, hanno scelto l'opzione, imbarazzante ed imbarazzata, del silenzio". Con queste parole il coordinamento Città Metropolitana di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale contesta aspramente l'atteggiamento adottato dal Primo Cittadino in occasione della riunione del Civico Consesso svoltasi oggi. "Noi - è scritto in una nota - ben comprendiamo la riluttanza di Falcomatà e degli assessori, davanti all'esigenza impellente di chiarire i passaggi, avvolti da nubi oscure, che hanno fin qui caratterizzato il caso Miramare. Il disagio che traspare è palese, reso tale con ancora maggior evidenza dalla volontà di non esprimersi. Anche il più giovane praticante di diritto amministrativo sa che la delibera con cui si è voluta affidare la gestione di alcuni locali dell’immobile è frutto di un fantasioso artificio organizzato dal sindaco e dai membri dell'Esecutivo comunale. "Un provvedimento scaturito da una riunione  di Giunta durante la quale, in fretta e furia,i presenti formalizzano e sottoscrivono una delibera che, invece di essere di indirizzo, come consuetudine vuole, diventa di gestione. Si parla, infatti, di associazioni al plurale, ma in realtà nella stessa il Miramare viene affidato ad una sola di esse, la 'Sotto scala' (guarda caso vincente in partenza). Nel passaggio più importante, che fornisce il via alla delibera, manca il periodo di concessione, maldestramente camuffato con la parola 'temporaneo'. A questo si aggiunga, ad ulteriore aggravamento di una situazione già abbondantemente compromessa, che del piano aziendale non viene fatta menzione alcuna nella delibera, altra grave mancanza, alla quale l'Amministrazione prova, senza riuscirci, a mettere una toppa con un successivo comunicato stampa. Soltanto dopo lo scoppio del caso, alla città, attonita davanti a cotanta sciatteria, viene spiegato che con qualche miglioria i locali dell’immobile potrebbero tornare funzionali. Si tratta di una vera e propria follia, visto che ci si dimentica della sicurezza che avrebbe dovuto essere garantita, visto che uno degli eventi riguardava l’esposizione dei quadri della collezione di Gioacchino Campolo. Fra l'altro, l'istanza di disporre dei locali del Miramare, è stata presentata utilizzando moduli che servivano a richiedere al Comune i siti messi a disposizione per l'Estate reggina e, dunque, per essere occupati per 2-3 giorni e non per 3 mesi e forse più. Quindi di cosa possono parlare? E' ovvia, drammaticamente ovvia la loro fuga dalla verità, ancor più indecente se pensiamo ai silenzi a cui abbiamo assistito, non solo comunali, ma anche regionali. Tutto il Pd reggino non ha sentito il dovere di affrontare la questione, sapendo, naturalmente, che avrebbe incassato un pesantissimo autogol. Quanto al tema clou della seduta odierna del Consiglio Comunale, leggiamo di consiglieri di maggioranza che elogiano con orgoglio un bilancio che per la prima volta sarebbe, a loro dire, veritiero! Uno scivolone tremendo perché ciò starebbe a significare che quelli adottati dai commissari prefettizi inviati dallo Stato centrale erano solo meri artifici. Il dubbio, però sorge spontaneo: non è che si vuole mascherare per l’ennesima volta la realtà contabile della casse cittadine? La destra c’è - termina il comunicato -  e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, come nella vicenda Alitalia, una delle tantissime testimonianze della riluttanza tipica della sinistra, sporcata ancor più vergognosamente dalle dichiarazioni dell’onorevole Carbone, contrasterà con ogni mezzo l’arroganza del PD reggino, calabrese e nazionale, un partito ormai ammalato di manie di onnipotenza".

Bagarre in Aula in avvio del Consiglio comunale: Delfino durissimo con l'opposizione

"Spettacolo indecoroso, indegno dell’istituzione Comunale, un teatrino che si prende beffa dell’importante seduta che riguarda la vita economica dell’ente e il futuro della città". Sono parole durissime quelle scelte da Demetrio Defino, presidente del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, per commentare quanto accaduto stamane nell'aula del Civico Consesso. In apertura della seduta, dedicata all'approvazione del Bilancio previsionale ed iniziata in nettissimo ritardo rispetto all'orario previsto, i consiglieri di opposizione hanno alzato le barricate decidendo di occupare la stessa Aula. Una mossa adottata per protestare platealmente contro il rifiuto opposto alla richiesta avanzata nei confronti del sindaco di chiarire i contorni della vicenda "Miramare".  "Avrei preferito - scrive Delfino - che la minoranza si fosse confrontata nel merito delle questioni contenute nel bilancio. Invece ha preferito la sceneggiata. Un metodo che non può e non deve appartenere ad una nuova Amministrazione che esce dallo  scioglimento per mafia e sull’orlo del dissesto e che sta tentando con fatica di rialzarsi. Nonostante avessi chiesto di rispettare lo Statuto del nostro Ente, che impone di esaminare  esclusivamente quanto previsto nell’ordine del giorno, il consigliere Lucio Dattola ha chiesto che il Sindaco rispondesse subito sulle eccezioni sollevate. Lo stesso Sindaco, nonostante avesse tenuto non più di 20 giorni una lunghissima conferenza  stampa sul tema, nonostante nulla avesse a che rilevare con l’ordine del giorno e pertanto fosse in palese violazione  delle norme statutarie, rispondeva di pazientare fino al consueto discorso di conclusione. A quel punto, i consiglieri di minoranza decidevano di occupare l’aula in spregio del pubblico presente e delle persone  che seguivano diretta streaming. Diversi sono stati gli ammonimenti ed in particolare nei confronti del consigliere che si scagliava contro uno spettatore che protestava per l’occupazione, chiedendo la ripresa  dei lavori. Al consigliere di Forza Italia provvedevo a leggere l’articolo 16 del regolamento del Consiglio Comunale il quale impone, al secondo ammonimento, di far votare all'aula l'allontanamento del consigliere che impedisce lo svolgimento della seduta". Cosa che è avvenuta - spiega il massimo rappresentante dell'Assemblea cittadina - qualche minuto dopo con la conseguente fuga di tutta la minoranza. Ringrazio la Polizia Municipale per il puntuale e professionale intervento".

 

 

Torna attivo dopo due anni l'unico asilo nido comunale di Reggio

Era inattivo da due anni e finalmente, stamattina, con una cerimonia inaugurale cui hanno preso parte il sindaco Giuseppe Falcomatà, l'assessore alle Politiche sociali Giuseppe Marino, l'assessore Angela Marcianò, titolare della delega ai Lavori Pubblici e Nino Zimbalatti, assessore all'Ambiente, è stato aperto di nuovo il solo asilo nido pubblico di Reggio Calabria. Ospitato all'interno del Cedir, il Centro direzionale della città, è uno dei tre che sono previsti dall'Amministrazione. Vi troveranno posto venticinque bimbi di età compresa fra i tre mesi ed i tre anni.  "Era un obiettivo - ha affermato  Falcomatà - che ci eravamo dati entro il primo anno di attività della nostra amministrazione". Ad impartire la benedizione della struttura è stato don Salvatore Santoro, Rettore del Seminario Arcivescovile. 

Usa lo stabilimento che gli era stato sequestrato: titolare denunciato

I militari della Guardia Costiera ed i Carabinieri hanno denunciato un 52enne colto in flagranza di reato mentre continuava ad usare il lido sulla spiaggia che poco più di due mesi addietro era stato posto sotto sequestro.  La struttura, ubicata a Catona, periferia Nord di Reggio Calabria, gli era stata affidata affinché la custodisse, ma dietro espresso impedimento che la utilizzasse. Convinto che i controlli non ci sarebbero stati, è stato così sorpreso dagli investigatori che hanno nuovamente posto sotto sequestro lo stabilimento. E' indagato, oltre che per aver fatto uso dell'impianto, per il reato di violazione dei sigilli che erano stati fissati in occasione della notifica del precedente provvedimento. 

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