Ciclo dei rifiuti e navi dei veleni in Calabria, se ne discute a Bruxelles

"Quella di domani (mercoledì 21 marzo) sarà una giornata importante per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini in Calabria".

E' quanto si legge in una nota diffusa dall'eurodeputata Laura Ferrara (M5s).

In Commissione Peti, infatti, si dicuterà dello studio portato avanti dalla Commissione e rilasciato qualche giorno fa, che accorpa la petizione lanciata nel 2013 dal meetup di Cosenza “Amici di Beppe Grillo”, sul ciclo dei rifiuti in Calabria e la petizione sul traffico di rifiuti radioattivi e tossici e le navi dei veleni che si ritiene siano state affondate nei mari calabresi con correlati casi di tumori.
"La discussione di domani è molto importante per il nostro territorio, anche perchè – precisa Ferrara – le risposte che la Commissione ha dato per entrambe le petizioni non ci soddisfano.
Sono veramente tanti i temi da portare all'attenzione della Commissione, dal piano regionale dei rifiuti, ancora inattuato e decisamente inadeguato, alla correlazione tra ambiente e salute, fino alla sanzione comminata all´Italia per le discariche abusive (il nostro Paese ha già pagato 178 milioni di euro di multa). La Calabria era una delle regione con il maggior numero di siti da bonificare, circa 200 su scala nazionale. Ad oggi non è dato sapere quali interventi siano stati adottati a livello regionale per la bonifica delle aree identificate come discariche irregolari, ancora 23 (quelle censite) in Calabria e che devono essere bonificate, una criticità che rimane aperta anche per la Commissione europea.
Alla petizione sul traffico dei rifiuti radioattivi e le navi dei veleni, la Commissione risponde che non ci sarebbero navi affondate recentemente con rifiuti radioattivi, così come vuole essere rassicurante circa l'incremento dell'incidenza tumorale.
Alla luce di questo, chiederò che vengano fatti monitoraggi approfonditi e più seri, magari, così come suggerito dal deputato Paolo Parentela che sulla questione molto si è speso, utilizzando l'innovazione tecnologica che abbiamo a disposizione, un esempio da emulare potrebbe essere il progetto Miapi.
La presenza di rifiuti tossici e radioattivi e l'aumento esponenziale di patologie tumorali in Calabria è a nostro avviso strettamente collegato e l'Europa non può tapparsi gli occhi di fronte a questa emergenza per difendere interessi terzi. La bonifica delle aree inquinate, una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti, uno studio attento dei casi di tumore nelle cosidette terre dei fuochi. Chiederemo questo – conclude la parlamentare europea - e non ci fermeremo perché la salute dei cittadini e la tutela del territorio è per noi fondamentale e deve diventarlo anche per le Istituzioni».

Bruxelles, sparatoria durante blitz antiterrorimo

Quattro poliziotti feriti e due uomini in fuga sui tetti. Questo l'esito di un controllo antiterrorismo effettuato dalla polizia a Bruxelles. E' quanto si apprende dalle prime informazioni che arrivano dalla capitale belga dove, poco dopo le 14.30, c'è stato un conflitto a fuoco tra gli agenti e presunti terroristi. Secondo il giornale  Dernier Heure l'operazione condotta dalle forze di sicurezza era finalizzata a fermare alcune persone forse implicate negli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. La polizia federale avrebbe aperto il fuoco ma due persone, a quanto riportano i media locali, sarebbero riuscite a fuggire, seppur ferite. I due avrebbero lasciato le armi in un seminterrato. Uno dei poliziotti feriti verserebbe in condizioni critiche. In serata, durante un nuovo blitz, la polizia ha ucciso un terrorista che si era asserragliato in un appartamento.

Belgio: "orgia in commissariato tra poliziotte e soldati" durante l'allerta terrorismo

Invece di dare la caccia ai terroristi, si sarebbero concessi un festino a luci rosse all'interno di un commissariato di polizia situato nella parte occidentale di Bruxelless. A fine novembre, nei giorni in cui la citta` era paralizzata dall'allerta terrorismo, due poliziotte e otto soldati avrebbero dato vita ad un'orgia. Sull'episodio, la cui notizia e` stata diffusa nei giorni scorsi da alcuni rotocalchi scandalistici, polizia ed autorita` militari hanno  aperto due inchieste interne. Da quanto riportato dal sito Dh, durante i giorni tesi dell'allerta massima, quella di livello quattro, due donne poliziotto avrebbero avuto rapporti sessuali con otto militari, all'epoca ospiti del Commissariato di Ganshoren. "Sappiamo che i militari hanno effettivamente dormito in commissariato per 15 giorni - ha spiegato un portavoce della Polizia - e che un piano è stato adibito a dormitorio. Ci risulta una festa organizzata dagli agenti per salutare e ringraziare questi militari che è finita a notte fonda. Ora dobbiamo indagare".

 

Terrorismo, si teme un attentato a Bruxelless

Dopo la Francia i terroristi islamici potrebbero colpire il Belgio. A lanciare l'allarme il Centro nazionale di crisi belga che parla di "minaccia grave e imminente, cosa che richiede specifiche misure di sicurezza e raccomandazioni dettagliate alla popolazione". La preoccupazione principale e` che ad essere colpita potrebbe essere la capitale, Bruxelless. Per tale motivo l'allarme terrorismo e`stato portato al livello 4, ovvero quello impiegato in caso di minaccia molto grave. Il provvedimento ha avuto una serie di conseguenze, come la chiusura di tutta le stazioni della metropolitana ed un forte ridimensionamento del trasporto su tram. Inoltre, nella capitale del Belgio sono stati chiusi i due più grandi magazzini ed un luogo simbolo come l'Atomium. Annullati, anche, una serie di eventi come le partite di calcio delle serie minori. Quanto il rischio sia fondato, lo testimoniano gli esplosivi ed i prodotti chimici scoperti dalla polizia in un arsenale rinvenuto, la venerdì notte, nel quartiere di Molenbeek.

 

 

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