Canone Rai, il 31 gennaio scade il termine per presentare la richiesta di esenzione

In una nota, il Codacons "ricorda ai cittadini che non posseggono un televisore, che per non ricevere l’addebito del canone Rai 2018 sulla bolletta dell’energia elettrica, devono inviare all’Agenzia delle Entrate la richiesta di esenzione entro e non oltre la data del 31 gennaio 2018.

In questo modo potranno ottenere l’esonero del pagamento del canone in bolletta per l’intero anno.

E’ consigliabile comunque presentare la dichiarazione entro la fine del mese di dicembre 2017 per evitare l’addebito in bolletta della prima rata del canone 2018".

L'associazione dei consumatori ricorda, inoltre, "che la dichiarazione ha una validità annuale e che, se si possiedono i requisiti, occorre presentarla ogni anno"

"Per i titolari di una utenza elettrica di tipo residenziale, il canone tv per uso privato viene addebitato direttamente sulla bolletta elettrica (10 rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno).

In caso di esistenza di un’utenza elettrica nel luogo di residenza anagrafica, vi è una presunzione che il Cittadino detenga un apparecchio tv. 

Per superare tale presunzione è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva con la quale si dichiara che in nessuna delle abitazioni per le quali il dichiarante è titolare di un’utenza elettrica è detenuto un apparecchio tv (da parte del dichiarante stesso o di altro componente della famiglia anagrafica). 

Anche l’erede può utilizzare il modello per dichiarare che non è presente alcun apparecchio televisivo nell’abitazione in cui l’utenza elettrica è ancora temporaneamente intestata al defunto".

Il Codacons evidenzia, indine, "che la dichiarazione può essere presentata:  direttamente dai contribuenti (per mezzo dell’applicazione web disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando le credenziali Fisconline o Entratel rilasciate dall’Agenzia); tramite gli intermediari abilitati (Caf e professionisti) per la presentazione telematica della dichiarazione sostitutiva. 

La modulistica, accompagnata da a un valido documento di riconoscimento, potrà essere inoltrata anche:

Serre, tornato il segnale del digitale terrestre

È tornato in serata il segnale del digitale terrestre che consente alle TV delle famiglie del comprensorio serrese di trasmettere correttamente immagini e suoni. I disagi, dopo circa 24 ore di silenzio, sono stati dunque superati. Restano le lamentale di chi, dovendo pagare il canone in bolletta, esige un servizio all’altezza.

Salta il segnale del digitale terrestre: anche a Serra TV mute e senza immagini

In diverse zone della Calabria le TV sono mute e prive di immagini. Si registrano infatti anomalie nella ricezione del segnale del digitale terrestre e, di conseguenza, per i telespettatori è impossibile vedere i programmi. Numerose le segnalazioni alla Rai per sottolineare la disapprovazione per il disservizio. Al momento non si hanno notizie certe sui motivi della mancanza di segnale.

Canone Rai in bolletta, tutto cio` che c'e` da sapere

"In attesa di decreti attuativi o circolari esplicative che dovranno chiarire molteplici dubbi e definire con precisione tutte le possibili casistiche, vogliamo fornire agli utenti alcune delucidazioni" sull'inserimento del canone Rai nella bolletta elettrica a partire dal 1 luglio 2016. E` quanto scrivono Adusbef e Federconsumatori, che in una nota elencano alcune informazioni utili per chiarire la decisione contenuta nella legge di stabilità approvata lo scorso 22 dicembre. "Intanto - ricordano le due associazioni - l'importo del canone Rai è di 100 euro e la tassa verrà automaticamente addebitata sul contratto di energia elettrica nel luogo in cui il contribuente ha la propria residenza anagrafica. Il pagamento del canone è dovuto solo per la prima casa e una sola volta nella famiglia, a condizione naturalmente che i coniugi e i figli siano tutti residenti nello stesso immobile. Nel caso in cui due coniugi abbiano la residenza in due immobili diversi il canone verrà addebitato su entrambe le bollette elettriche. Lo stesso dicasi per i figli: se questi ultimi cambiano residenza dovranno pagare il canone nell’immobile (anche se in locazione o in comodato) in cui hanno un’utenza di energia elettrica". "Lo Stato - continua la nota - presume la presenza di almeno un apparecchio televisivo in ogni abitazione di residenza, quindi qualora non si detenga alcun televisore si dovrà presentare all’Agenzia delle Entrate un’autocertificazione, valida per un anno: eventuali dichiarazioni mendaci, se accertate dall'autorità giudiziaria, saranno punite penalmente. Le modalità di presentazione dell’autocertificazione devono essere ancora definite da un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate. Nella legge di stabilità non si fa riferimento al possesso di altre forme digitali di accesso alle trasmissioni televisive. Consigliamo di evitare di inviare autocertificazioni anticipate: è preferibile attendere chiarimenti normativi o comunque eventuali richieste o comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il canone si pagherà in bolletta dal 1 luglio 2016 e comprenderà anche le rate dei mesi precedenti, quindi si pagheranno 70,00 euro in una sola soluzione, poi nelle bollette successive si pagheranno dilazionati 10 euro al mese fino al totale di 100 euro per l'anno 2016. Dal 2017 invece il canone sarà suddiviso in 10 rate, addebitate nella bolletta elettrica nei mesi da gennaio a ottobre. Chi ha un contratto di fornitura di energia elettrica per un impegno di potenza superiore a 3 kW pagherà il canone allo stesso modo di chi ha impieghi di potenza inferiori, sempre in relazione all'immobile di residenza. Nulla cambia, per il momento, rispetto alle comunicazioni di variazioni intervenute nel corso dell’anno: dichiarazione all’Agenzia delle Entrate per cessioni, cambi di residenza, furti (allegare denuncia), decesso dell’abbonato. La norma non prevede sanatorie né preclusioni per eventuali arretrati, che andranno in prescrizione a distanza di 5 anni. L’esenzione è prevista per gli over 75 con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui". Infine, ricordano Adusbef e Federconsumatori, "gli uffici, gli studi e gli esercizi commerciali continueranno a pagare la stessa quota degli anni precedenti, tramite il bollettino postale e non in bolletta".

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