Premio Strega mixology, cocktail: il 30 aprile scadono le iscrizioni gratuite per barman e barlady

 

Giunge alla sua quarta edizione il Premio Strega Mixology, competizione rivolta ai più talentuosi barman e barlady italiani e organizzata dalla storica azienda Strega Alberti Benevento. C'è tempo fino al 30 aprile per iscriversi – gratuitamente - online al link www.premiostregamixology.strega.it

Per partecipare è necessario inviare la ricetta del cocktail specificando, per ogni ingrediente homemade, composizione e modalità di preparazione. La ricetta, con tecnica libera, dovrà contenere almeno 3 cl di Liquore Strega e non più di 5 ingredienti (non si conteggiano come ingredienti eventuali guarnizioni, zest, crusta, side e accompagnamenti).

Criteri di valutazione saranno il gusto e il bilanciamento del cocktail, la valorizzazione del liquore Strega e il legame con il tema letterario. Il cocktail dovrà, infatti, ispirarsi a uno dei 71 libri vincitori delle passate edizioni del Premio Strega, diventando, di fatto, anch'esso, un 'grande classico italiano'. La competizione premierà la ricetta che meglio interpreta il gusto inconfondibile del liquore Strega, in connessione con il mondo della letteratura.

Le pre-selezioni della gara si terranno dal 30 aprile al 10 maggio, giorno in cui saranno comunicati, in un evento a Roma, i nomi dei 5 finalisti, che saranno successivamente ospiti dell'azienda, a Benevento. Quindi, la competizione finale,giovedì 5 luglio, a Roma, in concomitanza con la serata finale della settantaduesima edizione del Premio Strega, nella consueta cornice del Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Ville Giulia. A tutti i bartender finalisti saranno forniti gli ingredienti per la preparazione finale del cocktail - ad esclusione di determinati ingredienti homemade di difficile reperibilità - e l'azienda Strega Alberti fornirà ai partecipanti di Liquore Strega e di tutti i prodotti del proprio portfolio, dalla Strega Cream alla Sambuca, dal Limoncello di Sorrento al Liquore di Liquirizia Amarelli, alle grappe Falanghina e Aglianico. Durante la finale sarà allestita una zona bar, con una postazione per ogni bartender finalista.

Il vincitore del Premio Strega Mixology 2018 riceverà un viaggio comprendente volo e alloggio a Berlino dall'8 al 10 ottobre 2018 per partecipare, in qualità di barman, allo stand Strega in occasione dell'evento bar più importante in Europa, il Bar Convent Berlin.

Il Liquore Strega

Nel lontano 1860 nasce in Campania, a Benevento, lo stabilimento in cui ancora oggi si produce il liquore Strega. Lo Strega é un prodotto completamente naturale ottenuto dalla distillazione di circa 70 tra erbe e spezie, provenienti da varie parti del mondo. Con le sue intense note aromatiche, con il suo inconfondibile profumo, questo liquore crea, con gli altri ingredienti, un sorprendente contrasto fra elementi speziati ed erbacei, corposi e leggeri, senza perderne l’anima raffinata.

 

Due locali calabresi nella "Guida ai migliori cocktail bar d'Italia"

Sono due i bar calabresi ritenuti eccellenze del bere di qualità in Italia e presenti nella nuova app gratuita e senza sponsor "Guida ai migliori cocktail bar d’Italia", selezionati dalla rivista specializzata BlueBlazer (scaricabile al linkwww.blueblazer.it/app).

A Cosenza, La Bodega di via Misasi, è un locale aperto da un anno che sorprende per la miscelazione ricercata e sperimentale del barman Roberto Gulino. Nel piccolo, accogliente locale, che ama definirsi "piccola bottega artigianale", si respira un'atmosfera amichevole e attenta ai dettagli, luci soffuse e musica in sottofondo, si assaporano una buona selezione di spirits, cocktail classici e rivisitazioni, con accostamenti a prodotti alimentari tipici. Lo spunto sono proprio i sapori calabresi, come per il cocktail SUD, rivisitazione del Tommy's Margherita, con l'aggiunta di tre ingredienti locali: il lime di Corigliano, la marmellata di peperoncino Frajotta prodotta a Cerchiara e il liquore al Cedro del Vecchio Magazzino Doganale di Montalto Uffugo.

A Tropea (Vibo Valentia), il Madison Cafè, in via Libertà, è un altro tempio del bere di qualità al Sud. Al centro del lavoro del barman Francesco Mazzitelli, detto “Il Bimbone”, la valorizzazione dei prodotti del territorio, liquori e distillati inclusi e con una bottigliera di un migliaio di etichette, che comprende anche selezionati vini biodinamici. Il locale ospita spesso masterclass, degustazioni e aggiornamenti per appassionati e barman della zona. Miscelazione prevalentemente classica e proposte nuove riproducibili, si segnala per il Kalabrotto, variante calabrese del cocktail Hugo, con lo sciroppo di Sambuco di Calabria, prodotto a Capo Vaticano, il Bergotto - bibita frizzante a base di bergamotto - lo spumante extra dry Eukè della cantina Senatore, soda e twist di bergamotto o limone.

L'app "Guida ai migliori cocktail bar d’Italia" non ha scopo di lucro, è gratuita e priva di sponsor, a garanzia della massima autonomia di azione e della fiducia dei suoi utenti, è un contenitore virtuale, scaricabile sulle piattaforme iOS e Android, contenente gli indirizzi, le informazioni e tutte le news sui migliori cocktail bar d’Italia. Gli oltre 160 bar della Guida sono frutto di una attenta selezione di Giampiero Francesca e Massimo Gaetano Macrì, supportati da un panel di cento esperti che hanno pre-selezionato una lunga lista di locali.

Per il secondo anno consecutivo sono infatti presenti nella Guida tutte le regioni italiane, con un’attenzione sempre maggiore alle realtà di provincia, tanto interessanti quanto, spesso, difficili da scoprire. Trovano così spazio, accanto alle grandi città come Roma, Milano e Firenze, realtà con poche centinaia di abitanti, come Acquapendente, in provincia di Viterbo, o Mirano, non lontana da Venezia. I criteri seguiti per selezionare i bar si basano sull’ospitalità, oltre che sulla qualità del servizio e del cocktail. “Non scegliamo mai un locale perché fa bene da bere – sottolinea Giampiero Francesca, direttore di BlueBlazer e ideatore della Guida - non è quello che ci interessa in primis. Consideriamo soprattutto l’alto grado di accoglienza, ormai sempre più rara, che si traduce nella capacità di far star bene il cliente, consentendogli di vivere un’esperienza completa. Poi, ovviamente, viene anche il cocktail”.

 

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