Libia: kamikaze si fa saltare in aria vicino all'ambasciata italiana a Tripoli

L'ambasciata italiana, recentemente riaperta, nella capitale libica potrebbe essere nel mirino dei terroristi.

Un'autobomba è, infatti, esplosa ieri sera di fronte al ministero della Pianificazione a Tripoli, in una zona non lontana dalle sedi diplomatiche di Italia ed Egitto.

 Secondo l'emittente araba al Hadath un "kamikaze si è fatto esplodere con un'autobomba" a 400 metri dall'ambasciata italiana a Tripoli. 

 Non ha dubbi, invece, il sito Libya Observer che cita una "fonte di sicurezza" secondo la quale l'obiettivo dell'attentato era proprio l'ambasciata italiana.

 Un uomo - scrive l'organo d'informazione - ha parcheggiato un'auto nel mezzo della strada vicino al ministero della Pianificazione dopo che "era stato inseguito" dal personale incaricato della sicurezza "quando ha cercato di parcheggiare vicino all'ambasciata italiana", ha detto la fonte.

La notizia è stata confermata dalla Farnesina. In una nota il ministero degli Esteri italiano ha  assicurato che tutto il personale in servizio presso l'Ambasciata italiana in Libia "non è stato coinvolto dall'attacco e sta bene".  "Dopo l'incidente -  si legge nel comunicato - le Autorità libiche hanno immediatamente e visibilmente rafforzato la sicurezza attorno alla nostra Ambasciata e alla Residenza dell'Ambasciatore Perrone".

Nell'attentato avrebbero perso la vita due persone, "presumibilmente i passeggeri della macchina".

Libia: rapiti due italiani

Due lavoratori italiani sono stati rapiti, questa mattina, nella città libica di Ghat . La notizia, inizialmente diffusa, dall’agenzia di stampa turca Anadolu e stata successivamente confermata dalla Farnesina. Insieme ai due italiani è stato sequestrato anche un tecnico italo canadese. I tre, sono dipendenedi della Conis, una società italiana attualmente impegnata nei lavori di manutenzione presso l'aeroporto della città libica situata nella parte meridionale del Paese, nelle vicinanze del confine con l'Algeria. Secondo alcune fonti, il rapimento sarebbe stato compito da uomini armati che a bordo di tre auto avrebbero bloccato il veicolo sul quale viaggiavano i tre.

Egitto: trovato in un fosso il cadavere di Giulio Regeni, lo studente italiano scomparso al Cairo

E` stato ritrovato in un "fosso" alla periferia del Cairo, il corpo di Giulio Regeni, lo studente friulano rapito nella capitale egiziana. Appresa la notizia,  il ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni ha espresso profondo cordoglio personale e del Governo ai familiari che si trovano al Cairo. Nessuna notizia e` trapelata, invece, da parte del ministero dell'Interno del Paese africano. Lo studente italiano, che si trovava in Egitto per seguire un dottorato di ricerca, era sparito il 25 gennaio scorso.

Egitto, studente italiano scomparso misteriosamente al Cairo

Uno studente italiano di 28 anni, è sparito "misteriosamente" al Cairo. Secondo la Farnesina e l'Ambascita italiana in Egitto, di Giulio Regeni non si hanno più notizie dallo scorso 25 gennaio, quando il giovane si trovava nel centro della capitale egiziana. Il ragazzo, originario della provincia di Udine, si trovava nel Paese africano per seguire un dottorato di ricerca. Come riportato in una nota della Farnesina: "il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni ha avuto poco fa un colloquio telefonico con il suo omologo egiziano Sameh Shoukry, al quale ha richiesto con decisione il massimo impegno per rintracciare il connazionale e per fornire ogni possibile informazione sulla sue condizioni. L'Ambasciata al Cairo - prosegue la nota - sin dalle prime ore dalla sparizione, ha subito attivato canali di comunicazione diretta e una stretta attività di coordinamento con tutte le competenti Autorità egiziane, ed è in attesa di ricevere elementi sulla dinamica della sparizione. Ambasciata e Farnesina sono anche in stretto contatto con i genitori di Giulio".

 

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