Operazione "Blu notte" contro la 'ndrangheta, il plauso del ministro Piantedosi

"Le operazioni condotte dai carabinieri a Reggio Calabria ed a Brescia testimoniano ancora una volta l'impegno straordinario di magistratura e forze dell'ordine contro le organizzazioni criminali che colpiscono il tessuto economico e sociale del nostro Paese".

Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, commentando l'esecuzione, in 16 province italiane, di decine di misure di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone ritenute gravemente indiziate di associazione di tipo mafioso, porto e detenzione di armi comuni da guerra, estorsioni e usura.

"Le operazioni di oggi, che hanno fatto emergere le dinamiche e gli assetti interni di una cosca ‘ndranghetista attiva nel narcotraffico, nelle estorsioni e nel controllo delle attività imprenditoriali, con interessi ramificati in tutto il Paese e in diversi Stati esteri, evidenziano l’azione pervasiva delle organizzazioni criminali, la forza che esercitano su ampie zone del territorio, la loro proiezione sull’intero territorio nazionale ed i consolidati legami internazionali. La priorità delle istituzioni e delle forze di polizia è quella di combattere questi sodalizi criminali che aggrediscono e sfruttano le risorse del nostro tessuto economico e sociale con l'obiettivo di incrementare i propri profitti illeciti. Tutelare l’economia contro le infiltrazioni criminali è una premessa indispensabile per la crescita dei territori vessati dalla criminalità mafiosa ed a cui dobbiamo garantire sicurezza e legalità".

 

 

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Operazione Blu notte contro la ‘ndrangheta, arresti in diverse regioni

 All’alba di oggi, i carabinieri di Reggio Calabria, supportati dallo Squadrone eliportato Cacciatori Calabria e dalle rispettive articolazioni territoriali, hanno eseguito, in 16 province italiane, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Dda, nei confronti di 65 persone di cui 47 in carcere, 16 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora.

I destinatari del provvedimento sono ritenuti responsabili - in particolare - di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni, usura e danneggiamenti aggravati dalle finalità mafiose, riciclaggio e autoriciclaggio, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

L’indagine è stata svolta dal Nucleo investigativo di Gioia Tauro tra il settembre 2019 e l’agosto 2020 nei confronti di elementi di spicco della "cosca Bellocco", ritenuta al vertice della "società di Rosarno", con interessi sull’intero territorio nazionale e in diversi Paesi esteri.

Il provvedimento dell’autorità giudiziaria ha determinato, inoltre, il sequestro preventivo di una ditta boschiva, che per gli investigatori sarebbe stata utilizzata per agevolare le attività criminali della cosca, il cui valore complessivo è stato stimato in 700 mila euro.

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