Smart City: Agata Quattrone zittisce gli scettici: "Reggio lavora alla sua trasformazione"

Qualcuno è ancora scettico, qualcun altro ha capito pienamente l’importanza di una strategia smart city italiana, il dato certo è che esiste una volontà mondiale perché le città diventino laboratorio urbano permanente di innovazione. Se ne è parlato a Cosenza oggi 19 ottobre e domani martedì 20 all’incontro, intitolato "SMARTDAYS 2015. Agenda Urbana, Smart City e opportunità per il Mezzogiorno”, che avviene proprio dopo la presentazione dell’ultima indagine iCityRate sulle Smart Cities.  Per il Comune di Reggio Calabria il 20 ottobre è stata invitata ad intervenire  l’Assessore Smart City Agata Quattrone, di ritorno dall’evento Smart City Exhibition di ForumPA e dal primo incontro nazionale degli assessori all’innovazione, che commenterà i risultati della Classifica che vede Reggio fra gli ultimi posti (sulla base di indicatori riferiti per la quasi totalità al periodo 2011-2013 antecedente all’insediamento della nuova Giunta) e presenterà la strategia smart city da poco messa in campo dall’Amministrazione Falcomatà per invertire il trend negativo e consegnare una città più intelligente alle generazioni future. Partecipano agli incontri: Mario Occhiuto (Sindaco Cosenza), Antonio De Caro (Sindaco Bari), Mario Oliverio (Presidente Regione Calabria), Yi Zhang (EUCNC), Francesco Monaco (IFEL), Luigino Filice (UNICAL), Alessandro Bianchi (SVIMEZ), Micaela Fanelli (COTER-UE), Nicola Bianchi (MIUR), Mauro Annunziato (ENEA), Natale Caridi (ENEL), Carlo Mastroianni(Eco4cloud), Milly Tucci (Istituto Piepoli), Massimo Cugusi (ENAM/Smart City Tour), Stefano Banini (CUEIM), e molti altri. "La nuova Amministrazione di Reggio - ha commentato l’assessore Quattrone- pur partendo da una situazione ereditata -in termini di innovazione e non solo- desolante sta lavorando con coraggio e determinazione ad un processo di trasformazione con una vision strategica unitaria e con focus su: sistema metropolitano di mobilità (sostenibile e inclusivo), agenda digitale e open data".

 

Dati Smart City, Burrone (Reset) gela Tripodi (PdCI): "Si occupi del vitalizio del fratello"

"È stato presentato nei giorni scorsi l’iCity Rate 2015, ossia il rapporto annuale elaborato dal Forum PA in collaborazione con Openpolis, con l’obiettivo - ricorda in una nota Filippo Burrone, consigliere comunale di Reset - di stilare la classifica dei Comuni più 'smart' d’Italia.  Tra i primi a Reggio Calabria a darne notizia e a commentare i risultati, troviamo il sempre attento osservatore Ivan Tripodi, segretario cittadino del PDCI. Lo stesso Tripodi, che scopriamo grandissimo esperto di 'smart city', ci informa del 'palese insuccesso amministrativo', dell’Amministrazione Falcomatà, 'poiché non vi è stata nessuna attività o azione che abbia concretamente reso, almeno leggermente, smart la nostra città'. L’attentissimo esperto multidisciplinare Tripodi, si rivela però estremamente disattento nel leggere i dati dell’indagine. Sfugge, all’acuto Tripodi, la lettura della Scheda di riepilogo relativa alla città di Reggio di Calabria nella quale la maggior parte delle rilevazioni fa ancora riferimento al periodo 2011-2013. I dati più recenti sono molto pochi, ma tra essi spiccano quelli relativi a: 'comportamenti innovativi' (periodo di riferimento 2015) in cui Reggio figura al 78° posto, in netta controtendenza rispetto al 102° posto generale a cui si riferiscono i dati obsoleti dell’indagine. Un altro dato del 2015 è quello sulle 'infrastrutture di connessione', in cui Reggio è al 58° posto, ben lontano dalla coda della classifica. Idem per i 'servizi di connessione residenziale' (75° posto), 'sharing economy' (69°), 'liberazione dataset' (64°), 'partecipazione attiva su Twitter' (50°). "Sono tutti dati - ironizza il consigliere comunale di maggioranza - che il Tripodi, certamente esperto di economy, living, environment, people, mobility e governance, per stilare la propria attenta e profonda analisi, avrà semplicemente dimenticato di leggere e approfondire. D’altronde, lo stesso Tripodi da mesi “predica” al sindaco Falcomatà la riduzione dello stipendio del 20%, dimenticandosi – o facendo finta di dimenticarselo – che lo stesso Falcomatà ha ridotto già il proprio stipendio del 30% ad inizio mandato, pur avendo la facoltà di non farlo. Tale riduzione fa risparmiare l’Ente, a ciò si aggiunge anche la riduzione del 30% dello stipendio degli assessori e i gettoni per i consiglieri (si consideri che il massimo che può percepire un consigliere comunale è di 706,55 euro). Sarà un vizio del Tripodi quello di leggere parzialmente i dati. Gli sarà infatti sfuggito che il proprio fratello percepisce un assegno vitalizio, per i pochi anni da consigliere regionale, di ben  7.309,19 euro (come pubblicato sul sito della Regione Calabria): non ci risultano analoghe esortazioni pubbliche al fratello. La vecchia politica dei 'roboanti slogan' e degli “inutili annunci” sta tramontando, purtroppo con essa rimarranno ancora i vitalizi dei vecchi politici e politicanti".

 

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