De Raffele: “‘La Serra rinasce’ utilizza le Istituzioni per fini politici, intervenga la Prefettura”

“Ritengo assolutamente inaccettabile quello che si sta verificando in queste ore: l’assessore regionale Federica Roccisano, il consigliere regionale Michele Mirabello ed il commissario del Parco delle Serre Tonino Errigo utilizzano la sede istituzionale dello stesso Parco per svolgere una manifestazione dal tono chiaramente politico-elettorale sostenendo la lista ‘La Serra rinasce’ ed il suo candidato a sindaco Luigi Tassone. Anzi, più che di manifestazione si tratta di un vero e proprio comizio: riprova sono le modalità di annuncio per le vie del paese, con vetture vaganti dotate di altoparlanti, nonché il manifesto recante il simbolo della stessa lista e che indica quale luogo dell’evento la sala convegni del Parco delle Serre”. Sono le considerazioni effettuate dal candidato alla carica di consigliere comunale per la lista “In alto volare – Serra pulita” Giuseppe De Raffele secondo cui “lo spregiudicato utilizzo che si sta facendo delle Istituzioni per fini politici desta grande preoccupazione nella cittadinanza poiché lascia intendere che il Parco delle Serre appartenga ad una determinata parte politica. Non vorremmo – sostiene De Raffele - che nella stessa sede siano lanciati annunci o effettuate promesse dal sapore evidentemente elettorale. C’è da chiedersi, infatti, perché proprio adesso, in piena campagna elettorale, l’assessore Roccisano si sia sentita in dovere prendere parte ad un’iniziativa promossa da una lista che concorre alle elezioni comunali di Serra San Bruno. Non si capisce l’urgenza di questo arrivo: possibile – si chiede De Raffele - che non si potesse attendere, dopo mesi di silenzio assoluto, almeno fino al 6 giugno? O è proprio perché bisogna fare qualcosa prima di quella data che è stata organizzata questa manifestazione? Cosa c’è dietro e perché l’assessore Roccisano si è prestata ad uno scopo che non conosciamo? Le risposte a queste domande portano tutte nella stessa direzione. Auspico pertanto – conclude - un intervento della Prefettura affinchè sia garantita la parità di condizioni e sia impedito l’utilizzo politico delle Istituzioni”.

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