Referendum, Sculco: “Ecco i motivi per votare Sì”
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"Ho deciso di votare ‘sì’ al referendum sulla riforma costituzionale, promuovendo comitati in tutta la Calabria. La scelta è maturata dopo un’attenta riflessione sul merito della riforma, ma anche sulle innovazioni che essa produrrebbe nella vita istituzionale, politica e sociale del Paese. L’Italia - sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco - deve poter andare avanti e non rimanere bloccata, ‘conservata’ e trattenuta nell’immobilismo. Io stessa mi sono sempre adoperata per promuovere processi di cambiamento e d’innovazione, sia all’interno del Consiglio regionale che nel corso della mia esperienza politica e sociale. L’adesione alla riforma - spiega Flora Sculco - è coerente con la mia e con la storia del movimento di cui sono espressione. Il profondo cambiamento realizzato a Crotone e in alcuni tra i più importanti centri della sua provincia in occasione delle ultime amministrative, nonché l’impegno a ridare slancio all’area centrale della Calabria, sono la conseguenza di questo sincero desiderio di sostenere ogni iniziativa finalizzata a incidere nello scenario regionale. Ora bisogna compiere un deciso passo avanti”. Sottolinea Flora Sculco: “Un successo del ‘sì’ in Calabria sarebbe estremamente importante. Significherebbe che i calabresi, consapevoli della posta in gioco, intendono essere un’importante risorsa per la trasformazione del Paese. Non ci sottraiamo dalla battaglia referendaria e politica, anzi intendiamo parteciparvi con entusiasmo. Siamo certi che il successo del ‘sì’ al referendum abbia un valore che va oltre gli specifici aspetti su cui la riforma è incentrata. Si tratta di cambiamenti che produrranno sostanziali modifiche anche nella vita politica e nella stessa geografia dei partiti e nel loro funzionamento. A seguito del referendum - aggiunge la consigliera regionale - avremo un’Italia in grado di realizzare un’architettura istituzionale e politica più adatta ad assicurare stabilità di governo e un più moderno funzionamento della politica e dei partiti. Naturalmente, il nostro impegno per il ‘SI - per cambiare l’Italia’ va visto come un impegno proteso a cambiare anche la Calabria. La Calabria, più di ogni altra realtà, ha bisogno di cambiamenti e di decisivi e urgenti processi di modernizzazione in grado di favorire crescita e sviluppo. Per questo il nostro ‘sì’ al referendum vuole distinguersi e proporsi come sollecitazione a cambiare una realtà che da tempo non produce nulla di positivo per i calabresi”. Conclude la consigliera regionale: “Il nostro ‘sì’ al referendum interpreta il desiderio dei calabresi di innovare la funzione politico - istituzionale e di governo della nostra regione. Dunque, ‘SI - per cambiare l’Italia’; ‘sì’ per cambiare la Calabria. Questo significa che, a distanza di due anni di governo del centrosinistra alla Regione, va fatta un’approfondita e rigorosa verifica dell’esperienza e dei risultati realizzati ed ottenuti. Tutto ciò, per individuare i punti di debolezza e di difficoltà, e per capire, nello stesso tempo, a quali condizioni si potrà andare avanti, cambiando decisamente rotta, ritmo, metodo ed obiettivi. Dopo il referendum niente potrà più essere come prima, in Italia come in Calabria”.
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