Consorzi di bonifica, proposte due leggi contrastanti. Laura Ferrara (M5S): La Regione gioca con la pelle di cittadini e agricoltori

Sono quattro le proposte di legge sulla riforma dei Consorzi di Bonifica. Due sono state presentate recentemente dalla stessa compagine politica dell´amministrazione Oliverio, ma vanno in direzioni diverse. “L´ennesimo pasticcio di un´amministrazione - dichiara Laura Ferrara, deputata europea del M5S - che dimostra superficialitá  e mancanza di una linea comune nell´affrontare i problemi della Regione.

A rimetterci sono, da una parte, cittadini e agricoltori costretti a pagare tributi consortili anche senza ricevere benefici da opere ed attivitá di bonifica, dall'altra i lavoratori di enti consortili fallimentari che da mesi non ricevono stipendio”. Le proposte di legge di iniziativa popolare, una sottoscritta da 8000 cittadini calabresi,  un´altra deliberata da 7 Comuni, vengono invece lasciate languire in violazione dello  Statuto della Regione Calabria che prevede un esame accelerato, entro tre mesi dalla presentazione, da parte del Consiglio. Presentazione che é avvenuta quasi quattro anni fa senza che il Consiglio le abbia ancora esaminate e discusse.

A complicare il quadro, le due ulteriori proposte di legge  arrivate dalla maggioranza e che risultano contrastanti. Una prevede, in linea con le proposte di iniziativa popolare, che il pagamento del tributo consortile debba essere pagato sui terreni che ricevono un beneficio “specifico” e “diretto” dalle attività di bonifica, l´altra, a firma Mauro D´Acri, delegato All´Agricoltura, prevede il pagamento dei tributi anche per benefici “indiretti”. Questi ultimi finirebbero per giustificare l´attuale e generalizzata tassazione di tutti gli immobili solo per il fatto di ricadere nei comprensori consortili.  “Ci opporremo al tentativo in atto - ribadisce Laura Ferrara - diretto a legalizzare e perpetuare l’ingiusta imposizione di tributi a danno di migliaia di cittadini calabresi. In Italia, le leggi regionali in materia, che hanno recepito i criteri dell´Intesa Stato Regioni del 2008, parlano di benefici diretti e specifici come presupposto dell´imposizione.

É ora che Oliverio prenda impegni precisi affinché anche in Calabria -conclude Laura Ferrara - si segua lo stesso principio e si ponga fine ai tributi ingiusti”.

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