Trasversale delle Serre, Pungitore: "Una questione che rimane aperta"

“La questione Trasversale delle Serre rimane centrale e aperta per lo sviluppo delle nostre aree interne”.

Lo ribadisce, in una nota, il presidente del Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato”, Francesco Pungitore. “In questi giorni - sottolinea - sono emerse chiaramente, grazie ad alcune inchieste giornalistiche, le criticità di un appalto fortemente compromesso dalla mancanza dei necessari finanziamenti a copertura dei lotti ancora da realizzare. Oltre al compartimento regionale Anas, per il quale continuiamo a chiedere il commissariamento, anche la politica, in tal senso, ha le sue pesanti responsabilità perché, evidentemente, non è ancora riuscita a elevare la Trasversale al rango di priorità urgente sui tavoli romani, e non solo”.

“Non siamo solo noi del Comitato a dirlo - spiega Pungitore. - infatti, è l'intero consiglio regionale della Calabria, con una recente mozione, a indicare le colpe di chi doveva incalzare il Governo sul problema della superstrada Jonio-Tirreno e non lo ha fatto, limitandosi al solito compitino degli annunci e delle promesse”.

“L'auspicio - conclude il presidente del Comitato - è che i nuovi assetti parlamentari che verranno fuori dalle urne, il prossimo 4 marzo, esprimano posizioni di fermezza oltre che di rinnovamento rispetto non solo alla Trasversale ma, più in generale, alle tante questioni irrisolte che deprimono le speranze di sviluppo di un vasto territorio. Il nostro Comitato ha già indicato le potenzialità di un innovativo Programma d'Area per le Preserre e le Serre come chiave di volta per scardinare atavici meccanismi di emarginazione per l'economia, il commercio e il turismo locale. Sembra essere arrivato il momento giusto per ripartire su queste basi, considerando le proposte pervenute dall'attivismo civico, confluito tra le fila del nostro sodalizio, come un sincero contributo di idee, partecipativo e democratico, per il riscatto dell'intero comprensorio che va da Soverato a Vibo Valentia, nel quale si manifestano problematiche ed esigenze pressoché analoghe”.

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