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Batosta su Oliverio: l'Autorità Anticorruzione lo inibisce per 3 mesi

E' una batosta che arriva fra capo e collo quella inflitta dall'Autorità Nazionale Anticorruzione a Mario Oliverio. Il presidente della Regione, infatti, è stato oggetto di una richiesta di inibizione per novanta giorni dall'organismo presieduto da Raffaele Cantone e considerato autentico fiore all'occhiello di cui menare vanto da parte di Matteo Renzi, presidente del Consiglio e segretario nazionale del Partito Democratico. Ad eseguire concretamente il provvedimento, secondo quanto previsto dalla legge, dovrà essere Gabriella Rizzo, su cui, per conto della Regione, grava l'onere della responsabilità dell’Anticorruzione e della Trasparenza. La ragione della decisione risiede nella delibera emessa sei mesi fa dalla Giunta di Palazzo Alemanni per nominare Santo Gioffré Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. Una disposizione che sarebbe stata presa illegittimamente in quanto viola l'articolo 8 del decreto legislativo 39/2013. Il dettato normativo, infatti, fa espresso divieto di assegnare ruoli di vertice nelle Aziende sanitarie a soggetti che nei cinque anni precedenti si siano candidati alle elezioni nel territorio di competenza della stessa Azienda. Una circostanza specifica che aderisce al caso in questione poiché Gioffrè due anni addietro si presentò come aspirante sindaco in occasione della competizione amministrativa  celebratasi a Seminara, in provincia di Reggio Calabria. Nella sostanza, la mossa dell'Autorità Anticorruzione incide solo su Oliverio, perché unico superstite della Giunta che deliberò l'attribuzione della carica a Gioffrè. 


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