Reggio: scuola elementare di località Spontone, la denuncia della Fiamma Tricolore

“Ogni Paese che vuole progredire nel campo sociale, tecnologico ed in quello internazionale deve investire necessariamente importanti risorse per la formazione di coloro che un domani saranno i nuovi protagonisti di una nazione, i nostri giovani. Questo vale a maggior ragione oggi che viviamo in un mondo globalizzato ed in una nazione in cui il merito viene spesso mortificato da una partitocrazia imperante ed da un uso ormai indiscriminato del clientelismo, di fatto annulla e minimizza il valore della meritocrazia”. Questo l’incipit di una nota vergata dalla federazione provinciale del Movimento sociale – fiamma tricolore di Reggio Calabria in merito al degrado in cui versa la scuole elementare situata in località Spontone, nella frazione  Catona della città dello Stretto. “A tal proposito – prosegue la nota - occorre fare alcune considerazioni circa il modus operandi della politica attuale riguardo l'interesse reale che si dà alla formazione giovanile e allo sviluppo culturale e didattico anche a partire dagli edifici scolastici. In Calabria, ma non solo, vi sono opere strutturali incompiute per 4 miliardi di euro. Queste risorse sottratte alla comunità, certamente avrebbero potuto essere volano di sviluppo e di progresso, opere in fase di costruzione e spesso non terminate per mancanza di fondi, per irregolarità, per ingerenza fra interesse pubblico e interesse privato. Non sarà mai possibile esplorare i meandri e i labirinti burocratici che possano permettere all'uomo qualunque di conoscere le tante verità nascoste o abilmente mistificate, ma certamente, possiamo chiedere, domandarci e pretendere delle risposte. Un decennio fa in località Spontone, frazione di Catona situata a nord di Reggio Calabria, sono stati spesi grazie ai fondi del decreto Reggio 300.000 € destinati alla costruzione di una scuola elementare e materna. Dopo il superamento delle varie pastoie burocratiche alla fine, e non senza ombra, la scuola vide la luce e la sua apertura avrebbe mitigato le ansie  e le preoccupazioni dei genitori e dei loro figli costretti a vagare di struttura in struttura a chiedere ospitalità poiché le proprie versavano in uno stato di grave precarietà. Ma così non fu, la scuola non è stata mai aperta e adesso versa in grave stato di abbandono. Le responsabilità sono sicuramente trasversali e riguardano tutto il mondo politico e sociale, compreso che sta alla finestra ad aspettare che il destino compia il proprio corso senza smuovere un solo dito per poterne deviare, in maniera positiva, il corso. Durante l'ultima campagna elettorale l’attuale sindaco Falsomatà si è recato spesso nelle periferie più estreme ma al di là delle chiacchiere ancora nulla è stato fatto. La scuola di Spontone rimane oggetto di atti vandalici quotidiani, rifugio per senza tetto, centro aggregativo per tossico dipendenti, discarica abusiva. Ci rivolgiamo pertanto al prefetto per dare corso a indagini conoscitive e di intraprendere finalmente un'azione decisa affinchè questa struttura scolastica diventi finalmente operativa e porti dignità all'operato del docente, dell'alunno e del genitore. Basta bugie, basta inutili sprechi, la cultura ha bisogno di strutture e non di cattedrali nel deserto”.

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