"Da Roma a Vibo Valentia sorvolando ogni regola". Secondo quanto riportato in un articolo firmato da Silvia Mancinelli, nell'edizione odierna del giornale romano, Il Tempo, giovedì scorso a Nicotera, a dirigere da terra, le operazioni di atterraggio dell'elicottero con a bordo gli sposi, ci sarebbe stato Enrico Abagnale,ovvero il pilota che il 20 agosto 2015 lanciò i petali di rosa durante il funerale di Vittorio Casamonica. " Il «Robinson 44 Ipema», - scrive Mancinelli - risulta sia stato fornito dalla ditta Rotor Tech di cui è responsabile Giuseppe Pennino, spesso in affari con il pilota già condannato dall’Enac con la sospensione della licenza di volo per 33 mesi. Ai comandi dell’elicottero atterrato a Nicotera un altro uomo fidato di Abagnale, Giovanni Contieri. Proprio lui, pilota dello stesso team dei «vesuviani» che sulla sua pagina Facebook venerdì sera pubblicava con orgoglio uno dei primi articoli sul matrimonio «stellare»" . "E lì davanti, in quella bella rosa dei venti al centro del comune calabrese sciolto due volte per infiltrazioni mafiose, Abagnale mercoledì pomeriggio si faceva riprendere in un video postato sulla propria bacheca Facebook mentre perlustrava e illustrava il panorama mozzafiato. Un mare soleggiato e calmo, che proprio lui si godeva la mattina stessa dall'elicottero. Lo scenario era d'altronde ancora placido e inviolato. Sulla rosa dei venti trasformata in elisuperficie, non c'era ancora il tappeto rosso che sarebbe stato sistemato l'indomani. Fatto ostaggio del matrimonio già finito in Procura, per tre ore il centro cittadino di Nicotera è stato chiuso al traffico con le transenne, per dar modo all'elicottero di atterrare e decollare liberamente. Un abuso in grande stile, permesso da chi non è dato sapere. Proprio come avvenne per il funerale di don Vittorio Casamonica, - conclude la giornalista del Tempo - il Comune guidato dal Sindaco Franco Pagano ha ammesso di aver ricevuto una richiesta di atterraggio nel campo sportivo il 13 settembre, ma di non aver mai autorizzato operazioni di volo sul territorio." Finito nel mirino della magistratura il caso sarebbe, ora, approdato alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.