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Serra: dopo due mesi l'acqua è nuovamente potabile

Dopo quasi due mesi, l'acqua di Serra San Bruno è nuovamente potabile. A stabilirlo, l'ordinanza emessa oggi dal sindaco Alfredo Barillari.

Il provvedimento giunge in seguito all'esito delle analisi che hanno certificato la conformità dell'acqua proveniente dai serbatoi “Castagnari”, “Scorciatina” e “Guido” e dalla fontana pubblica ubicata in località “Guido”.

  • Published in Cronaca

Serra al Centro: non potabilità dell’acqua e mancanza di sanità indietro di 40 anni

“'Indietro tutta'. Non è solo il titolo di una popolare trasmissione televisiva ma il processo di involuzione di servizi che sta investendo una delle località turistiche più belle del Mezzogiorno. Inizia la stagione estiva e Serra San Bruno è, puntualmente, senza acqua potabile. La non potabilità dell’acqua certificata da un’ordinanza del sindaco non fa che acuire i disagi della popolazione serrese rispetto ai quali, per l’ennesima volta, è da registrarsi l’indifferenza dell’amministrazione comunale. Le buone intenzioni che durante la campagna elettorale hanno lastricato le parole del sindaco, Alfredo Barillari, hanno lasciato il passo al più completo vuoto amministrativo. Aveva  fatto sapere ai cittadini serresi che con un colpo di bacchetta magica avrebbe reso la cittadina bruniana indipendente dalla Sorical, non soltanto questo non è avvenuto ma non si è nemmeno preoccupato di avviare delle attività di ricerca di falde acquifere per sopperire alle continue emergenze idriche.
Lo sanno bene i cittadini esasperati e soprattutto gli anziani su cui, inesorabilmente, incombe il peso di approvvigionarsi dell’acqua potabile  altrove, abbandonati dall’amministrazione comunale che non ha pensato di sostenerli temporaneamente con autobotti o altri mezzi di supporto. Niente chiarezza da parte del sindaco Barillari che, col suo silenzio, continua ad essere la più eminente espressione di una paralisi amministrativa che tiene in ostaggio la popolazione serrese. Insieme al problema della carenza di servizi sanitari, quello della mancanza dell’acqua potabile sta mandando a soqquadro una intera comunità che vede lentamente affievolirsi i servizi essenziali in una marcia indietro di 40 anni.
Noi di “Serra al Centro” continueremo con le nostre battaglie ad incalzare il sindaco Barillari e l’amministrazione comunale affinché diano risposte ai cittadini su problemi di grande attualità rispetto ai quali registriamo una inspiegabile inerzia"
 
E' quanto si legge in una nota del Movimento Serra al centro
 

Chiaravalle. I consiglieri di minoranza chiedono al prefetto di intervenire sulla situazione acqua

I cittadini di Chiaravalle non possono stare certamente tranquilli e utilizzare l’acqua erogata dall’ente Comune per usi civili, né sanitari. In un rimbalzo di ordinanze di divieto d’uso e di revoca di ordinanze precedenti, negli ultimi mesi, i chiaravallesi hanno capito poco e continuano a capire meno riguardo alla possibilità di poter utilizzare l’acqua pubblica per gli scopi per cui e preposta. Il sindaco Donato parla di comunicazioni dell’ASP di Catanzaro, Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, inviate dopo aver effettuato le analisi dovute per legge, che il comune può solo subire, visto che, per quanto riguarda le competenze comunali, tutto è stato espletato sin dal giorno dell’insediamento. La minoranza non ci sta e accusa il sindaco di aver affrontato con leggerezza tutta la situazione, limitandosi a pubblicare sull’Albo Pretorio le varie ordinanze di non potabilità senza informare direttamente la Casa della Salute e i gestori di attìvità pubbliche che usano l’acqua per la lavorazione di prodotti che vengono consumati dalla popolazione. Secondo i consiglieri Neri, Maltese, Maida e Tino il sindaco “sfugge al confronto e respinge tutte le richieste di affrontare la problematica in termini istituzionali, ovvero, investendo della questione il consiglio comunale anche al fine di determinare una consapevolezza condivisa e lasciando spazio all’improvvisazione e alla retorica del complotto che certamente non tranquillizzano la comunità”. Per questi motivi i consiglieri di minoranza hanno deciso di inviare tutta la documentazione al Prefetto di Catanzaro chiedendo “di assumere ogni iniziativa utile per poter pervenire alla certezza della situazione che riguarda la salubrità dell’acqua nel centro abitato di Chiaravalle Centrale e ripristinare condizioni di tranquillità sociale nella comunità fortemente allarmata dal perdurare di tale situazione”.

 Oltre alla questione sulla salubrità dell’acqua i membri della minoranza si sono rivolti al Prefetto anche per chiedere il rilascio di tutti gli atti relativi alla procedura di individuazione ed affidamento del soggetto per la gestione del servizio di trasporto scolastico per gli alunni delle scuole primarie e secondaria nell’anno scolastico 2016/2017, in modo da poter esercitare adeguatamente la dovuta funzione di controllo.

Serra. Caso acqua, Jlenia Tucci punge l'amministrazione comunale: “Agire subito, evitare i calcoli politici”

“Considerando la rilevanza della questione relativa alla potabilità dell’acqua, ho ritenuto, insieme al gruppo di cui faccio parte, di approfondire tutti i dettagli relativi al progetto del potenziamento del sistema idrico”. È quanto afferma il consigliere comunale di “In alto volare – Serra pulita” Jlenia Tucci che va a fondo su un aspetto molto sentito dalla popolazione serrese. Il distacco da Sorical e la realizzazione dell’autonomia del rifornimento idrico sono infatti percepite come azioni non differibili e nella scorsa campagna elettorale tutte le compagini hanno espresso la volontà di attivarmi in questo senso. “Non ritenendomi soddisfatta dalle risposte avute a seguito dell’interrogazione presentata – spiega Tucci riferendosi anche al civico consesso di qualche settimana addietro - ho chiesto ed ottenuto una serie di informazioni presso gli uffici del Dipartimento Lavori pubblici della Regione Calabria. In particolare, da queste interlocuzioni è emerso che tendenzialmente l’amministrazione regionale sta cercando di recuperare tutti i fondi inerenti progetti di questo tipo per poi riassegnarli e che allo stato il finanziamento di 250.000 euro, diversamente da quando i vertici dell’esecutivo avevano affermato, non è stato revocato e che è possibile evitare la revoca proponendo una nota in cui va evidenziato che il progetto è esecutivo, che è stato già indetto il bando di gara e che il Comune di Serra San Bruno ha stipulato il contratto di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Spiace rilevare – sostiene l’esponente dell’opposizione - che il sindaco voglia resettare tutto adducendo una presunta carenza progettuale e ricominciare da capo elaborando un nuovo progetto. In questo momento, servirebbe una maggiore celerità e se proprio ci sono delle carenze sarebbe più opportuno apportare eventuali modifiche e non ripartire da zero perdendo ulteriore tempo. Perdere il finanziamento potrebbe significare da un lato creare un pregiudizio erariale in capo all’Ente e dall’altro far attendere ancora la comunità che ha bisogno di certezze su un tema così importante. I serresi – conclude - sperano che gli interessi della collettività prevalgano sui calcoli politici e che su tutto ciò che riguarda la salute pubblica ci sia sempre la collaborazione e non operazioni di altro tipo”.

Torna potabile l’acqua a Simbario

Il sindaco di Simbario Ovidio Romano ha revocato l’ordinanza con la quale, nei giorni scorsi, aveva vietato l’uso dell’acqua ai fini del consumo umano. Il provvedimento è stato adottato a seguito delle analisi effettuate sui campioni d’acqua che hanno evidenziato il rientro nei limiti previsti dal D.l.vo  n. 31 del 02/02/2001.

Simbario, vietato l’utilizzo dell’acqua per usi non domestici: multe fino a 500 euro

Il sindaco di Simbario Ovidio Romano ha disposto, con un’ordinanza, il “divieto di utilizzo di acqua potabile distribuita dall’acquedotto comunale per innaffiare orti, giardini, piantagioni e per il lavaggio dei veicoli”. L’atto sorge dalla constatazione del fatto che “nel periodo estivo è possibile il verificarsi di situazioni di carenza nella distribuzione dell’acqua potabile attraverso il servizio del civico acquedotto dovuto anche ad un naturale maggior consumo” e punta ad “evitare possibili situazioni di disagio”. Le infrazioni saranno punite “con una sanzione da 25 a 500 euro”.

Chiaravalle, previste multe di 250 euro per chi spreca l’acqua

Multe di 250 euro con revoca della concessione dell’acqua potabile per chi spreca l’acqua per usi non prettamente domestici. Lo prevede un’ordinanza del sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Savio Donato, che puntualizza che “è severamente vietato adoperare l’acqua potabile per l’irrigazione di orti, giardini, aiuole o utilizzare le fontane pubbliche per il lavaggio dei veicoli”. Il provvedimento è stato adottato anche in considerazione della penuria del prezioso liquido che si registra nel periodo estivo.

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