Incendio in isola ecologica distrugge elicottero di Calabria verde, arrestato il presunto piromane

I carabinieri di Cittanova (Rc) e della Compagnia di Taurianova, la notte scorsa, hanno tratto in arresto un incensurato cittanovese, ritenuto l’autore del grave incendio divampato ieri sera nell’isola ecologica di Cittanova.

In particolare, l’incendio, scoppiato poco dopo le 20.30, ha coinvolto un grosso deposito di rifiuti e un elicottero appartenente a “Calabria Verde”, impiegato nel servizio antincendio. Il mezzo, andato completamente distrutto, si trovava nel luogo in cui è avvenuto il rogo dopo essere rientrato, nel pomeriggio di ieri, da operazioni di spegnimento di alcuni focolai di incendi nelle campagne di Reggio Calabria

Ad istradare gli investigatori verso la tesi della natura dolosa dell’incendio è stata la distanza fra il cumulo di rifiuti e il velivolo in fiamme, tanto grande da non lasciare dubbi circa la duplicità degli inneschi che hanno causato l’incendio. E così, mentre i vigili del fuoco spegnevano le fiamme, i carabinieri hanno iniziato ad analizzare le immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’isola ecologica, arrivando a cristallizzare il momento in cui l’autore del reato si è introdotto nella discarica e, con un innesco, ha appiccato il fuoco.

I militari dell’Arma hanno quindi individuato il presunto piromane, a casa del quale hanno rinvenuto un barattolo con numerosi pezzi di Diavolina immersi in un liquido infiammabile.

Sulla base degli elementi di prova raccolti, secondo l’ipotesi d’accusa sposata dalla Procura di Palmi, l’arrestato sarebbe l’esclusivo responsabile del gesto, che non sarebbe da mettere in relazione con lai criminalità organizzata.

L’Arma dei carabinieri ha ricordato il sacrificio del vice brigadiere Rosario Iozia

Questa mattina, alle ore 10:00, a Cittanova, ha avuto luogo la cerimonia in memoria del 36° anniversario dell’omicidio del Vice Brigadiere M.A.V.M. Rosario Iozia, rimasto vittima di proditoria azione di fuoco in località Petrara del comune di Cittanova nell’aprile 1987.

L’evento, alla presenza dei familiari e del Comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, ha riunito le massime autorità militari e civili, le rappresentanze dell’Arma territoriale e dell’Associazione nazionale carabinieri, con la partecipazione anche dell’amministrazione comunale.  Dapprima si è svolto un breve momento di raccoglimento unitamente al sindaco di Cittanova, presso il cippo eretto sul luogo dell’eccidio del decorato, con la deposizione di una corona d’alloro e di un cuscino di fiori donato dall’A.N.C. – Sezione Taurianova.

A seguire, alle 10:30, la celebrazione della Santa Messa, presso la locale chiesa Matrice, officiata dal cappellano militare don Aldo Ripepi, che nel rammentare l’evento in cui perse la vita il militare, ha evidenziato come il suo coraggio rappresenti l’ennesima dimostrazione di come un carabiniere resti sempre tale, anche fuori servizio.

In ultimo, al termine dell’omelia, alcuni studenti presenti, hanno letto dei pensieri in segno di riconoscenza per la continua ed inequivocabile testimonianza di legalità nell’azione di contrasto ad ogni forma di criminalità.

Una cerimonia, con la sentita partecipazione di autorità, studenti e semplici cittadini per mantenere sempre vivo il ricordo di quanti, fino all’estremo sacrificio, hanno dato la propria vita per la difesa delle Istituzioni e dello Stato.

 Rievocazione dell’omicidio

Il V. Brig. Rosario Iozia era giunto alla Stazione di San Giorgio Morgeto il 3 giugno 1985, ed in virtù delle qualità professionali e di carattere dimostrate, il 27 agosto successivo, appena venticinquenne, era stato trasferito alla Squadriglia di Cittanova, quale comandante.

Nonostante la sua giovane età, si distinse da subito per la serietà, l’equilibrio e la correttezza del suo operato, sempre improntato all’imparzialità, alla rettitudine ed allo spirito di sacrificio.

Già a seguito di complesse indagini e servizi a lui delegati, era stato infatti menzionato sull’ordine del giorno del Comando dell’allora Legione carabinieri di Catanzaro, per l’arresto di due malviventi ed il sequestro di quasi due chilogrammi di marijuana.

Anche per il sequestro di Angela Mittica di Oppido Mamertina, ultimo verificatosi nella zona, aveva fattivamente contribuito ad impedire la fuga dei malviventi, fino a determinare la liberazione della giovane sequestrata.

Per tale azione, il 10 aprile 1988, nel primo anniversario dell’omicidio del V. Brig. Iozia, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri si era recato in Località Zomaro, agro del Comune di Cittanova e centro dell’Aspromonte, per consegnare un premio ai militari dalla Squadriglia di Cittanova, di cui aveva fatto parte il V. Brig. Iozia all’epoca del sequestro.

Il V. Brig. Rosario Iozia, alle ore 19.00 circa del 10 aprile 1987, in Località Petrara del Comune di Cittanova, mentre percorreva libero dal servizio la strada provinciale diretta a Polistena, all’uscita di una curva notò alcuni individui che attraversavano un uliveto armati di fucili a canne mozze.

Il militare, essendo un ottimo conoscitore dei luoghi e delle persone che gravitavano in quelle zone, intuì subito ciò che si era presentato alla sua vista, e arrestò la marcia della propria autovettura, impugnando la pistola d’ordinanza si poneva all’inseguimento dei malviventi.

Non appena il militare si qualificò ed intimò loro di fermarsi, questi non esitarono a rivolgere le loro armi contro di lui, esplodendo due colpi di lupara e consentendogli di rispondere solo con un colpo della sua pistola.

L’evidente disparità delle forze che si erano contrapposte si rivelò fatale per il V. Brig. Iozia, che cadeva esanime sull’asfalto dopo essere stato attinto da numerosi colpi di varie armi da fuoco.

La valorosa azione ha determinato la concessione della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria.

Operazione "New age": nuove leve dedite allo spaccio di droga arrestate nel Reggino

Questa mattina, alle prime luci dell’alba, a Taurianova e Cittanova, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, nell’ambito dell’operazione denominata “New Age”, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal gip di Palmi nei confronti di 13 persone ritenute responsabili – di associazione finalizzata alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti.

L’operazione, giunge al termine di un’attività investigativa condotta dai militari dell’Arma dal gennaio 2020, che ha consentito di acclarare la presenza di un articolato giro di spaccio, al centro del quale è stata riscontrata l’operatività di alcuni soggetti risultati, punto di riferimento di numerosi consumatori di sostanza stupefacente del comune di Taurianova, oltre che di alcuni comuni limitrofi.

In particolare, le attività investigative sono state avviate in seguito all’arresto in flagranza eseguito dai carabinieri della Stazione di Cittanova, di uno degli odierni destinatari del provvedimento, per detenzione ai fini di spaccio, poichè trovato in possesso di quasi ottomila dosi di marijuana pronte ad essere vendute. Nella circostanza, durante la perquisizione a casa dell’uomo, erano state rinvenute diverse buste con le infiorescenze di marijuana, nascoste in un doppiofondo ricavato in uno degli armadi della camera da letto, che se immesse sul mercato, avrebbero garantito proventi per oltre settemila Euro.

Fondamentale si è rilevata, a partire da questo evento, l’attività info – operativa, avviata dai militari dell’Arma che ha permesso di analizzare i profili dei contatti dell’arrestato e di risalire alla ramificata rete di distribuzione e dei canali di approvvigionamento dello stupefacente, identificando le nuove leve dello spaccio di droga in soggetti, per la maggior parte di età non superiore ai 30 anni, ritenuti responsabili delle condotte illecite quali l’offerta, la cessione, il trasporto, la vendita e la coltivazione oltre che del consumo dello stupefacente.

Il controllo incrociato dei dati emersi dalle verifiche effettuate ha infine consentito di ricostruire le circostanze del fatto e le presunte condotte criminose degli indagati in circa una cinquantina di eventi, sia sul territorio nazionale che all’estero, sintomatiche della sussistenza di una forte rete relazionale.

In particolare, determinanti in merito alla considerazione della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico degli arrestati, si sono rivelati i numerosi recuperi effettuati nel corso nell’intera attività investigativa, di varie sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina e marijuana.

In particolare, il rinvenimento di due piantagioni di canapa indiana, di cui una trovata nel solaio della casa di uno degli arrestati, mentre l’altra individuata in un appartamento occupato abusivamente, in un palazzo nel centro storico di Cittanova. Nello specifico, è stato appurato come gli indagati avessero meticolosamente allestito degli impianti idroponici, completi di sistemi di riscaldamento, ventilazione e illuminazione a lampade Uv, destinati alla gestione di varie colture di canapa indiana. Lo stupefacente, lavorato in dosi, avrebbe permesso agli indagati di ricavare guadagni non inferiore a 50 mila euro.

 

 

 

Nascondeva cocaina e marijuana, arrestato

I carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno tratto in arresto un trentaduenne residente a Cittanova, per reati in materia di stupefacenti e per rapina.

In particolare, durante un servizio di controllo, i militari, dopo aver intimato l’alt ad un autocarro che, alla loro vista avrebbe cercato di allontanarsi a velocità sostenuta, provocando tra l’altro un incidente stradale, hanno intercettato il mezzo e identificato gli occupanti.

E’ seguita una perquisizione, durante la quale, il conducente del veicolo, peraltro sprovvisto di patente di guida, è stato trovato in possesso di 60 grammi di cocaina. Inoltre, a casa dell’uomo sono stati individuati 80 grammi di marijuana e un bilancino di precisione.

Infine, avvalendosi di tecnici Enel, i militari hanno riscontrato all’interno dell’immobile un allaccio abusivo alla rete elettrica, che ha fatto scattare anche la denuncia per furto.

L’uomo è stato dunque tratto in arresto in flagranza di reato per possesso di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e una volta convalidato l’arresto è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Cercatore di funghi disperso in Calabria, attivate le ricerche

Sono scattate attorno alle 22.30 di ieri (5 settembre) le attività di ricerca di un fungaiolo, V. D., di 59 anni. A lanciare l'allarme sono stati i familiari dell'uomo che non ha fatto ritorno a casa dopo essere andato a cercare funghi nei boschi dell'Aspromonte.

Le ricerche si sono concentrate nella zona del comune di Cittanova (Rc), dove è stata individuata l’auto del disperso.

Proseguite fino a tarda notte, le ricerche sono riprese alle prime luci dell'alba.

Alle attività partecipano: carabinieri e carabinieri forestali di Cittanova e di San Giorgio Morgeto, vigili del fuoco di Reggio Calabria, tecnici della Stazione Aspromonte del Soccorso alpino e del Soccorso alpino e speleologico Calabria - Villaggio Zomaro.

Ispezioni sui cantieri: denunce e sequestri

I carabinieri di Taurianova (Rc), del Nucleo ispettorato del lavoro di Reggio Calabria e della Stazione forestale di Cittanova, hanno effettuato una serie di controlli volti a verificare il rispetto delle normative in tema di rischio per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.

In particolare, a Taurianova, sono stati denunciati i titolari di tre imprese edili e il gestore di un’officina meccanica che, sulla base delle attuali risultanze, non avrebbero adempiuto agli obblighi di sorveglianza sanitaria spettanti al datore di lavoro, esponendo in tal modo i dipendenti a rischi per la loro sicurezza, non rendendo edotti gli operai in materia di prevenzione rischi.

A San Giorgio Morgeto e Cittanova, invece, gli uomini dell’Arma hanno denunciato i proprietari di due manufatti che, dagli accertamenti finora esperiti, risulterebbero abusivi e, pertanto sottoposti a sequestro penale.

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Al volante dopo aver consumato alcon e droga, denunciati in cinque

Cinque persone di età compresa tra i 34 e i 68 anni sono state denunciate dai Carabinieri di Taurianova e Cittanova (Rc), per guida in stato d'alterazione.

Le denuncie sono scattate in seguito a controlli, durante i quali quattro automobilisti sono stati trovati al volante con tassi alcolemici superiori fino a 6 volte il limite consentito.

Un 46enne di Cittanova è stato, invece, sorpreso alla guida sotto l’effetto di stupefacenti e trovato in possesso di tre involucri con residui di cocaina.

I cinque, che dovranno pagare anche salatissime multe, sono stati denunciati per guida in stato d'alterazione, mentre le loro patenti di guida sono state  ritirate.

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Marijuana nascosta nelle scarpe, manette per un 24enne

Un 24enne di Cittanova (Rc) è finito in manette con l’accusa di possesso di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Il giovane è stato arrestato in flagranza, dopo essere stato sorpreso in auto con 55 grammi di marijuana. La gran parte della droga era nascosta sotto il sedile del veicolo, mentre una minima parte era occultata nelle scarpe dell’indagato. Inoltre, a casa del ragazzo sono stati trovati un trita erba e un bilancino di precisione.

Dopo aver sequestrato quando rinvenuto, i militari hanno arrestato il giovane con l’accusa di possesso di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

In seguito al giudizio di convalida, il Tribunale di Palmi ha disposto la sospensione del reddito di cittadinanza di cui il 24enne era beneficiario e l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora.

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