Chiaravalle Centrale, l'assessore Foti sfida ancora il Pd: non avete argomenti

Non accenna a placarsi la polemica tra maggioranza ed opposizioni a Chiaravalle Centrale. Un botta e risposta che va avanti ormai da mesi e al quale, a quanto pare, nessuna delle due fazioni ha intenzione di porvi fine. Dalla Casa della Salute ai temi di ordinaria amministrazione, non esiste campo sul quale Amministrazione e minoranza non si scontrano duramente. Questa volta tocca a Claudio Foti, assessore comunale ai Lavori Pubblici, che attacca frontalmente Emanuela Neri, esponente di minoranza e commissario cittadino del Partito Democratico. 

“Mentre nel mondo cresce l'attesa per scoprire le sconvolgenti rivelazioni del Pd locale sulla reale situazione della Casa della Salute di Chiaravalle, sono costretto a registrare l'ennesimo rifiuto da parte della segretaria renziana, Emanuela Neri, ad un confronto pubblico sui temi da lei sollevati”. Afferma in una nota l'assessore comunale Claudio Foti, ironizzando sul convegno promosso dal Partito Democratico per il prossimo lunedì pomeriggio a Palazzo Staglianò.

“La campagna elettorale è iniziata - continua Foti - e lunedì vedremo una prima sfilata di candidati al Parlamento, proprio qui nella nostra città. Aspiranti deputati e senatori alla riscossa! Uno spettacolo davvero deprimente, nella forma e nei contenuti. Strano, però, che neanche questo clima di fermento politico smuova la Neri dal suo secco no al confronto con la mia persona. Eppure, persino il suo Renzi ha accettato la sfida televisiva con Di Maio. Lei no. Lei dice che il confronto si fa solo in consiglio comunale. Come se Renzi dicesse: io parlo solo a Montecitorio! Ovviamente, non è così. E lei lo sa bene. Probabilmente, la segretaria del Pd è consapevole di non avere argomenti tali da poter affrontare un serio confronto dialettico con gli esponenti dell'attuale maggioranza. Le sue dichiarazioni, forzate e strumentali, sono esclusivamente finalizzate a tenere buona la sua parte politica, di fronte agli insuccessi degli ultimi anni. Come dire: siamo ancora qui, tranquilli... Una magra consolazione per una sezione di partito che continua a prendere, da anni e anni, scoppole elettorali e, nonostante ciò, si lancia senza imbarazzo in proclami entusiastici, stile propaganda Urss anni '70. Del resto, cosa potevamo aspettarci da chi organizza ancora incontri come quello di lunedì prossimo? Le elezioni incombono e la gioiosa macchina da guerra del Pd di Chiaravalle ha avviato i motori”.

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Chiaravalle C.le. Il gruppo PD replica a Donato e Foti

Riceviamo e pubblichiamo:

Sulle  affermazioni del Sindaco in risposta al documento politico di importante contenuto trasmesso dal Pd, non ci soffermiamo proprio, volendo tenere alto il livello del dibattito politico. Reputiamo, infatti, che un sindaco eletto avrebbe dovuto dare risposte improntate sul merito delle questioni poste dai consiglieri di minoranza rappresentanti del popolo  e non utilizzare sfottò che sembrano usciti dal bar sport. Giusto un appunto riguardante le ultime elezioni comunali. Dati alla mano, i risultati ottenuti dal Partito democratico e quelli ottenuti dal Consigliere Neri parlano chiaro. Forse, più che essere il gruppo Pd a non aver accettato la sconfitta, sembrerebbe essere la maggioranza a non mandare giù di non poter governare in modo dittatoriale perché non eletta attraverso un plebiscito. Per tale motivo le regole democratiche impongono il confronto con la maggioranza dei cittadini che non li ha votati. Se dopo un anno e mezzo di gestione Donato la situazione di Chiaravalle Centrale è ancora quella lasciata dalle passate amministrazioni, come dichiarato dall’assessore Foti, la maggioranza dovrebbe farsi qualche domanda e arrivare alla conclusione che gestire la cosa pubblica è altra cosa rispetto a ciò che oggi si sta facendo. Quando arriveremo a discutere delle responsabilità, nel bene e nel male, dell’attuale amministrazione? Tra un decennio? Noi del PD potremmo proporre al Governo di allungare il mandato elettorale del Comune di Chiaravalle Centrale a 20 anni, se questo è il tempo che serve a Foti per cambiare qualche lampadina nel centro storico, tappare qualche buca e incidere sulla cosa pubblica.  

Per quanto riguarda il confronto pubblico, accettiamo volentieri la sfida lanciataci. Non possiamo che ritenerci soddisfatti. Finalmente Foti si trova sulla stessa lunghezza d’onda del gruppo Pd e non solo, di tutta la minoranza. Finalmente dopo un anno e mezzo di continue richieste di confronto pubblico la maggioranza è pronta. Accettiamo la sfida lanciata dall’assessore Foti e ci permettiamo di scegliere come location il luogo pubblico per eccellenza, il Consiglio Comunale.  Luogo aperto a tutti e deputato al confronto democratico. A maggior ragione, alla luce della determina n° 87 del 20/10/2017, e relativo impegno di spesa, che affida all’emittente televisiva TeleJonio, il servizio di comunicazione istituzionale del comune e la  ripresa integrale  con trasmissione dei consigli comunali.

Gruppo PD Chiaravalle Centrale

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Chiaravalle Centrale, l'assessore Foti sfida la segretaria del Pd ad un pubblico confronto

“Ancora una volta il capogruppo consiliare del Pd, Emanuela Neri, sproloquia, omettendo, intenzionalmente, fatti, atti e verità delle cose di cui parla”. Ad affermarlo, in una nota, è l'assessore comunale al Bilancio, Lavori Pubblici e Programmazione, Claudio Foti, in replica ad un precedente comunicato dell'esponente renziana.

“Purtroppo - prosegue - la Neri ci ha abituati da tempo a queste sue uscite carnevalesche, nelle quali si autoesalta per la sua presunta sapienza politica. L’ha fatto nel 2015 contro l’amministrazione Tino e, oggi, si ripete contro l’amministrazione Donato. Ne prendiamo atto ed andiamo avanti, come se nulla fosse accaduto”.

Attacca Foti: “La Neri stravolge intenzionalmente la realtà dei fatti quando parla della famosa riunione sulla Trasversale delle Serre, palesemente convocata per i soli sindaci piddini di fede censoriana, presso la sede Anas di Catanzaro. Un incontro aperto solo a quattro gatti che, però, nella fantasia della Neri sembra diventare una adunata oceanica. Ma, infatti, la verità dei fatti dice tutt'altro e, pertanto, nessuno le crede”.

“Pur rispettando il suo ruolo di consigliere di opposizione - sottolinea l'assessore - dovrebbe, quantomeno, avere la compiacenza, la serietà, l’onesta morale ed intellettuale quando si affrontano determinati temi particolarmente importanti (dalla sanità, alla tutela e valorizzazione del territorio, dai servizi, alla programmazione) di acquisire le giuste informazioni. Cosa purtroppo che non le appartiene, poiché preferisce la strategia vecchio stampo degli attacchi sterili e privi di qualsivoglia fondamento, senza nessun supporto oggettivo”.

“La segretaria del Pd parla di territorio abbandonato, dalle strade agli edifici scolatici, alla pubblica illuminazione - continua la nota di replica. - Eppure dimentica con disinvoltura ed incoerenza, per non dire con tendenziosità, che questa maggioranza guidata dal sindaco Donato ha ereditato questo stato dell’arte, che lei apostrofa come territorio abbandonato. Lo ha ereditato proprio da chi, oggi, siede al suo fianco in consiglio comunale. Da chi la coinvolge nel portare avanti azioni ed iniziative del tutto risibili e sterili, sottoscrivendo documenti inconcludenti e privi di qualsiasi base concreta, in fatto e in diritto. Di certo non ci faremo intimorire dalle affermazioni maldestre della Neri. Anzi, al contrario, le bypassiamo ed andiamo avanti seguendo la bussola del nostro programma elettorale. E’ quello l’impegno preso con la comunità chiaravallese. Non saranno certamente gli strafalcioni linguistici della Neri a far demordere questa maggioranza che, con tenacia e caparbietà, sta alacremente lavorando per rimettere sulla giusta carreggiata un paese che oramai aveva perso tutto, affondando nel degrado più assoluto lasciato dai suoi attuali vicini di banco”. “Sono comunque pronto - conclude la nota dell’assessore Foti - ad affrontare un pubblico confronto con la segretaria del Pd locale Emanuela Neri, per discutere serenamente sui temi da lei toccati: dalla sanità, alla viabilità, per poi passare all’edilizia scolastica e per finire con i servizi. Attendo fiducioso”.

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Casa Salute di Chiaravalle, l'assessore Foti: il Pd locale non ha diritto di parola

“Sulla Casa della Salute il Pd locale non è più credibile e, conseguentemente, non ha più diritto di parola”.

L'assessore comunale di Chiaravalle Centrale Claudio Foti attacca senza mezzi termini la sezione cittadina del Partito democratico e, in particolare, il suo uomo di punta: l'ex sindaco Pino Maida.

“Sentirsi dire da Maida che l'attuale maggioranza sta dormendo - scrive Foti - è davvero paradossale. Parla proprio chi, da leader delle amministrazioni comunali passate, si è visto soffiare sotto il naso un ospedale intero! Abbiamo registrato il suo silenzio per anni, anche quando governava il centrodestra del suo fido alleato Gregorio Tino, con cui regnava un tacito patto di non belligeranza oggi rinsaldato dalla comune sconfitta elettorale. Abbiamo sopportato i suoi sermoni retorici e vuoti in consiglio comunale, quando la nostra amministrazione ha iniziato a mettere mano seriamente alla problematica della Casa della Salute, dopo anni di totale abbandono del progetto. In aula, Maida si è persino opposto alle proposte arrivate dalla Regione che, a quanto mi risulta, è guidata da un presidente che fa capo al suo stesso partito. Adesso, ha il coraggio e la faccia tosta di addebitare a noi i ritardi che stanno rallentando la riconversione del nostro presidio ospedaliero! O vuole forse lasciare intendere che, se non sarà lui a parlare con il presidente, del progetto non se ne farà più nulla? In tal caso - conclude l'assessore Foti - sarebbe un'offesa per l'intelligenza dei cittadini e per la politica tutta. Siamo sicuri che se davvero c'è una sola persona che può sbloccare le procedure attualmente impantanate negli uffici di Germaneto, questa risponde al nome di Mario Oliverio. E in lui confidiamo. Tutto il resto è fumo, gettato negli occhi dei propri sodali, con l'obiettivo di nascondere gli errori del passato e le inefficienze del presente. E' Pino Maida che ha fallito e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Chiaravalle Centrale, la Regione sblocca 48mila euro destinati al Comune

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'assessore comunale ai Lavori Pubblici di Chiaravalle Centrale, Claudio Foti:

La Regione Calabria, con apposito decreto dirigenziale del settore Lavori Pubblici, ha autorizzato formalmente il Comune di Chiaravalle Centrale all'utilizzo di 48.525,12 euro per lavori da effettuare sulla sede del palazzo municipale. Si tratta di una somma residua, riferita alle economie accertate sull'intervento di ricostruzione di cui al mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti contratto in data 22 maggio 2009 in seguito all'incendio doloso della sala consiliare. I suddetti 48 mila euro, sbloccati dopo anni e anni grazie al fattivo impegno dell'amministrazione comunale Donato, saranno subito resi disponibili e saranno utilizzati allo scopo di realizzare attività complementari rispetto ai lavori già eseguiti ed ultimati sull'edificio. L'azione costante per il reperimento di fonti di finanziamento e risorse da investire sul territorio, nonostante lo stato di dissesto che riduce al minimo la capacità di spesa dell'ente, caratterizza l'attuale maggioranza in linea con il programma votato dagli elettori.

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Chiaravalle Centrale, il Comune avvisa: lavori in corso sul serbatoio di località “Bufalo”

Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma dell'assessore comunale ai Lavori Pubblici di Chiaravalle Centrale, Claudio Foti.

Le avverse condizioni meteorologiche delle ultime settimane hanno causato una serie di problematiche alla rete idrica comunale di Chiaravalle Centrale, ancora in corso di risoluzione. In particolare, il brusco crollo delle temperature ha generato disagi alle utenze servite dal serbatoio di località “Bufalo”, nelle contrade: Pellegrino, Piano Serra, Fracuso, Bovalino, Bufalo, Diana e Clemenza. L'eccezionale ondata di gelo che ha colpito tutta la Calabria e anche il territorio di Chiaravalle ha provocato la rottura di tubi e raccordi, con ovvie conseguenze sul livello dell'acqua nel suddetto serbatoio. La ditta incaricata dall'ufficio tecnico comunale sta intervenendo senza sosta, anche in queste ore, per individuare e sanare tutte le perdite, al fine di ripristinare velocemente le condizioni di normalità nell'erogazione dell'acqua nelle zone in questione. Il sindaco, Mimmo Donato, e l'assessore ai Lavori Pubblici, Claudio Foti, stanno seguendo in prima persona le attività in corso, non dalla propria casa o dalla sede municipale ma con una presenza costante sui cantieri, notte e giorno, monitorando l'evoluzione della problematica e gli effetti degli interventi adottati. L'amministrazione comunale, sempre attenta e vigile sul territorio,  rivolge infine un invito a collaborare alla popolazione al fine di segnalare agli uffici competenti le eventuali perdite fino ad ora sfuggite ai controlli in corso, allo scopo di riportare in tempi brevi il serbatoio di località “Bufalo” alla consueta efficienza. Anche oggi potrebbero verificarsi disagi, esclusivamente causati dai lavori in corso di svolgimento finalizzati a riportare definitivamente il livello dell'acqua su condizioni di normalità.

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Chiaravalle, Donato e Foti attaccano: “Oltre 9.2 milioni di debiti, ecco da dove derivano”

Sono state esposte diverse situazioni meritevoli di approfondimento durante la conferenza stampa dal titolo “Informazione sul debito” promossa lunedì scorso dal sindaco di Chiaravalle Centrale Mimmo Donato e dalla sua squadra di maggioranza.

Ha introdotto i lavori il primo cittadino il quale ha ribadito che i due principi chiave della sua amministrazione sono “la legalità e la trasparenza”. Tra questi due pilastri si muove l'azione amministrativa, fino ad ora indirizzata “ad abbattere le inefficienze e gli sprechi ereditati”. Tutto ciò, ha argomentato Donato, “non per fissarsi sul passato, ma per ripartire senza commettere gli stessi errori di chi ci ha preceduto”.

È seguita la relazione dell'assessore al Bilancio, Claudio Foti, il quale ha ribadito “l'impegno prioritario della trasparenza e della partecipazione” da parte della maggioranza, aggiungendo che “una analisi sul debito è  doverosa, per individuare dove sono stati commessi gli errori e capire come andare avanti”. Per far meglio comprendere come si è giunti alla cifra di “9,2 milioni di euro di massa passiva, cifra recentemente approvata dalla Commissione straordinaria di liquidazione nominata per gestire l'emergenza dissesto e che potrebbe ulteriormente lievitare in virtù della rivalutazione monetaria e degli svariati contenziosi in itinere”, Foti ha raggruppato le criticità per macro-aree: consumi per energia elettrica e gas, fornitura idrica, spese telefoniche, spese gestione rifiuti, manutenzione e forniture, contenzioso, personale e indennità, ecc. È emerso che per spese di energia elettrica e gas affiora il dato negativo complessivo di 1.337.128,63 euro. Debito che comprende “la fornitura elettrica da parte del gruppo Eni, pari a circa 933mila euro, maturata in poco più di 24 mesi quando l'ex sindaco decise il trasferimento di circa dodici utenze”. Per consumo idrico il passivo è di 3.329.093,59 euro, di cui 2.028.000 euro nei confronti della Regione Calabria, maturati dal 1994 al 2004. Ulteriori debiti sono stati indicati: per utenze telefoniche 144.226,54 euro; gestione rifiuti 922.637,17 euro; contenziosi 442.535,13 euro; dipendenti comunali  188.828,15 euro; professionisti 57.419,72 euro; manutenzione e forniture  929.488,82 euro; spese varie circa 147.000 euro. La differenza, per raggiungere l'importo certificato dalla Commissione, “è da imputare agli  interessi”. Altra sottolineatura rimarcata da Foti, l'importo dei debiti fuori bilancio: “Circa 3.3 milioni di euro che, sommati ai debiti fuori bilancio approvati da Tino tra il 2011 e 2012, raggiungono quota 4.8 milioni di euro. Se consideriamo che i debiti fuori bilancio si riferiscono a fattori imprevisti e non programmati, non si comprende quale evento così eccezionale sia accaduto in quegli anni”. Inoltre “se pensiamo che nel 2013 è stato redatto un piano dei debiti di circa 5.8 milioni di euro e, oggi, con il lavoro della Commissione, ne affiorano ulteriori 6.8 milioni, tutto ciò deve far riflettere”.

Non poteva mancare un accenno alla Pro Loco, recente oggetto di polemiche molto accese per gli oltre 40mila euro passati nelle casse del sodalizio di promozione turistica e culturale negli anni 2011-2014. “Di fronte a 9 milioni di euro di massa passiva - ha spiegato il sindaco - quei 40mila euro potrebbero apparire poca cosa. Ma noi contestiamo il metodo, non la cifra. Poteva, un ente nelle condizioni appena descritte, permettersi il lusso di devolvere quelle somme ad una Pro Loco? E per fare cosa? Come sono stati spesi, poi, quei soldi? Per quali finalità?”. Donato ha, comunque, ribadito che “l'amministrazione comunale va avanti nonostante la gravissima situazione finanziaria in atto, producendo fatti, fornendo risposte ai cittadini, attivando servizi, partecipando a bandi, recuperando risorse, all'insegna della buona gestione della cosa pubblica, grazie ad una squadra di maggioranza forte, coesa, compatta e competente in tutti i settori”.

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