Arturo Bova sarà a Zurigo all'incontro promosso dal Pd Svizzera sul tema "I beni confiscati alle 'ndrine e i rapporti della 'ndrangheta in Svizzera"

“L’incontro promosso dal Pd Svizzera 2.0 located in Zurich sul tema "I beni confiscati alle 'ndrine e i rapporti della 'ndrangheta in Svizzera" al quale sono stato invitato nella funzione di presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta in Calabria, è attestazione tangibile dell’interesse rispetto ad un argomento di stringente attualità che deve essere posto sempre più al centro dell’agenda politica di tutti i Paesi che hanno deciso di fare fronte comune contro un fenomeno che cerca di allungare i suoi tentacoli nei processi decisionali, nell’economia e nei settori produttivi, mettendo all’angolo le realtà che rifuggono i compromessi e quanti s’ispirano, nel loro agire, ai principi di legalità, trasparenza e correttezza”.

Con queste parole il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta del Consiglio regionale della Calabria, Arturo Bova, annuncia che parteciperà all’assise promossa per sabato 21 ottobre alle ore 10.30 presso la sede dell’Ecap di Zurigo - Neugasse 116.

“’Qui la 'Ndrangheta non entra, neppure in Svizzera’ la frase riportata nella locandina che richiama la targa affissa all’ingresso di Palazzo Campanella. Un grazie di vero cuore al PD Svizzera - ha detto Arturo Bova - per la sensibilità dimostrata su un argomento rilevante e al centro di uno dei dibattiti più ‘frequentati’ a livello mondiale: l’internazionalizzazione della ‘ndrangheta. Proprio l’altro giorno, nella sede del Senato della Repubblica, il presidente della Commissione nazionale antimafia on. Rosy Bindi, aveva esortato tutti i Presidenti delle Commissioni regionali ad incontrare i nostri emigranti e sensibilizzarli sulla problematica dell’espansione delle mafie al di là dei confini geografici del nostro Paese. La risposta - ha concluso il presidente Bova - arriva immediata per la Calabria con l’iniziativa voluta dal PD Svizzera”.

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Il presidente della Commissione contro la 'ndrangheta Bova su designazione del prefetto De Felice alla guida di Sacal

“Al prefetto De Felice giunga il mio più sincero in bocca al lupo per delicato impegno per il quale è stato designato. Assumere la presidenza del Cda di Sacal in questo momento è compito gravoso per il quale era necessario puntare su un uomo dalle qualità personali e professionali indiscutibili”.

E’ quanto dichiara il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta Arturo Bova che aggiunge: “La sua nomina serve a riportare nell’alveo dell’affidabilità e della sicurezza, la gestione di un asset strategico per la Calabria. Il suo curriculum e le sue capacità professionali e umane saranno, ne sono sicuro, le solide basi su cui ricostruire la credibilità della Sacal dopo lo scandalo che ha coinvolto i vertici dell’azienda e alcuni rappresentanti politici al suo interno, provocando, al netto delle decisioni dei giudici, seri danni all’immagine tanto dell’azienda quanto dell'intera regione”.

“Per quanto mi riguarda, infine - conclude Arturo Bova - sin da ora offro al neo presidente tutta la mia disponibilità a qualsiasi tipo di collaborazione si possa instaurare con la Commissione che mi onoro di presiedere”.

Insediata la Commissione contro la 'ndrangheta, Bova: "Calabria reagisce al malaffare"

“La Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria intende svolgere fino in fondo il suo ruolo ed esercitare le prerogative di stimolo e promozione della cultura della legalità ad essa conferite dalla legge istitutiva, svolgendo appieno la funzione di trait d’union tra i diversi livelli istituzionali, l’associazionismo e tutte le forze sane della società”. Con queste parole il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, Arturo Bova ha introdotto i lavori dell’organismo consiliare insediatosi oggi. Nell’illustrare il programma Bova ha detto: “Ci faremo interpreti di quella Calabria operosa e che reagisce al ricatto e al malaffare, sostenendo l’impegno della gente onesta e perbene che, lontano dai riflettori, pratica quotidianamente una resistenza attiva alla ‘ndrangheta. La recrudescenza del fenomeno criminale ci sprona a non abbassare la guardia e a sostenere il lavoro della magistratura e delle forze dell’Ordine che è riuscito a far luce sulla fitta rete di alleanze, collusioni affaristiche, infiltrazioni nel tessuto politico e sociale che rappresentano la linfa su cui le organizzazioni criminali si reggono. L’escalation criminale nei confronti di sindaci, amministratori locali, giornalisti e imprenditori impone uno sforzo straordinario da parte di tutta la comunità”. Nel prosieguo, è stato audito il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri rispetto alle recenti intimidazioni subite nella nostra regione da diversi operatori dell’informazione nonché in merito alla vicenda giudiziaria che vede protagonista il giornalista Agostino Pantano, sottoposto ad indagine penale in seguito alla pubblicazione di articoli di stampa riguardanti lo scioglimento del Comune di Taurianova. Il presidente Soluri ha ricordato “le tante intimidazioni subite dai cronisti in Calabria da parte di una criminalità organizzata alla quale è particolarmente inviso il ruolo di denuncia e di informazione in capo al giornalista nei confronti dell’opinione pubblica. Occorre azzerare ogni tentativo di condizionamento e limitazione, sotto qualunque forma, della professione giornalistica che si sostanzia in un vulnus alla democrazia. In questo senso, sottolineo il valore dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale e l’attenzione della Commissione contro la ‘ndrangheta testimoniata dall’odierna audizione”. Larga parte della seduta è stata dedicata alle audizioni sui provvedimenti legislativi in discussione al Parlamento nazionale di modifica del codice antimafia e delle norme in materia di beni confiscati. Diversi i contributi che si sono registrati nel corso dei lavori odierni: il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, Giuseppe Varacalli intervenuto in rappresentanza del presidente di Anci Calabria, Michele Drosi (presidente Anci piccoli Comuni) e Gianluca Callipo (presidente Anci nazionale giovani). “Diversi gli spunti di riflessione e dibattito che sono emersi e che - ha concluso Bova - ci aiuteranno a svolgere al meglio la nostra missione, nella consapevolezza che solo da una sinergia efficace e proficua con tutti gli attori coinvolti, si possano raggiungere i migliori risultati nell’ampia azione di contrasto alla criminalità organizzata”. Alla seduta hanno preso parte il segretario-questore Giuseppe Neri, il capogruppo de “La Sinistra”, Giovanni Nucera e il presidente della Commissione speciale di Vigilanza Ennio Morrone.

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Bova presidente della Commissione contro la 'ndrangheta, Mangialavori vicepresidente

Previsioni rispettate, come per la Commissione regionale di Vigilanza, anche in occasione dell'elezione relativa all'ufficio di presidenza di quella contro la 'ndrangheta. Arturo Bova è stato, infatti, eletto a capo dell'organismo consiliare grazie alle diciannove preferenze confluite sul suo nome. Esponente dei Democratici Progressisti, l'ex sindaco di Amaroni avrà al suo fianco, in qualità di vicepresidente il vibonese Giuseppe Mangialavori, membro del Gruppo Casa delle Libertà, coordinatore provinciale di Forza Italia e capace di conseguire tre voti. Due ciascuno sono andati a Giovanni Arruzzolo (NCD) e Francesco Cannizzaro, che la scorsa settimana ha formalizzato l'adesione a Forza Italia, uno soltanto, invece, a Mimmo Tallini. Segretario sarà Franco Sergio (Oliverio Presidente). Arturo Bova è stato eletto in Consiglio regionale nella circoscrizione Centro per la lista "Democratici e Progressisti" con 2.953 preferenze. E’ alla prima legislatura regionale. Nato a Catanzaro il 30 aprile 1965, è sposato e padre di due figlie. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Messina, è avvocato penalista. E’ stato eletto per la prima volta consigliere al Comune di Amaroni nel 1994, consiliatura in cui ha ricoperto l’incarico di capogruppo dei Pds. Riconfermato alle elezioni del 2000, è stato assessore ai Lavori pubblici e capogruppo dei Ds. Riconfermato consigliere nel 2004, alle consultazioni del 2009 è stato eletto sindaco di Amaroni. Carica riconfermata alle elezioni del 2014, con il 94.6% delle preferenze. Componente della direzione provinciale di Catanzaro del Pd. Dal 2014 è stato nominato ambasciatore dell’Unicef. Da sindaco di Amaroni nel 2010, è stato insignito del premio "Tom Benetollo" dalla Provincia di Roma per la categoria progettuale "democrazia partecipata". 

 

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