Fabrizia. Mensa scolastica, “Crescere Insieme”: “Tempi lunghi e procedure sospette”

“Potrebbe sembrare di trovarsi semplicemente di fronte a ingenue inefficienze, quasi perdonabili, del Comune di Fabrizia che dimostra di non essere in grado di gestire l’ordinaria amministrazione. Ma, visti i precedenti, che il Movimento Civico Crescere Insieme ha pubblicamente denunciato, è d’obbligo sospettare che il tutto sia artatamente progettato per presentarsi all’ultimo momento con le soluzioni tampone, ordite per conseguire lo scopo di affidare la mensa in modo poco trasparente”. Sono ipotesi espresse dal soldalizio fabriziese che entra nel merito della questione e spiega: “con la delibera del 25 marzo 2016, n. 19, la Giunta approva il capitolato speciale e il DUVRI finalizzati alla gara d’appalto per due anni scolastici, 2016/17 e 2017/18, tramite  SUA di Vibo Valentia. Stranamente invece, qualche giorno fa, viene alla luce un documento della segreteria col quale si chiede la manifestazione d’interesse, da inviare al Comune per essere invitati alla gara, non pubblica, ma fatta in casa con un gruppetto limitato, per l’anno scolastico già iniziato. I danni per gli utenti sono ben visibili. Questo servizio essenziale, che avrebbe già dovuto essere in funzione – rileva Crescere Insieme - rischia di andare alle calende greche. Il sospetto, inoltre, è che si operi in modo da non dare la possibilità di partecipare a chiunque abbia i requisiti previsti dalla legge e dal capitolato, servendosi a scoppio ritardato (e in contrasto con la delibera di Giunta) di una procedura in due fasi. Prima le poche ditte che vedono l’avviso all’albo del Comune devono chiedere di essere invitate. Poi si viene invitati a fare la propria offerta. Non solo si ritarda di quasi sei mesi per iniziare il procedimento di gara, ma si dilatano i tempi introducendo un procedimento più lungo della normale gara pubblica, in cui possono partecipare tutti quelli che hanno i requisiti. Le ignare famiglie aspettano e sperano. A questo camaleontico procedimento, ingiustificato e inidoneo, si aggiunga il tempo necessario per documentazione e accertamenti obbligatori nei confronti dell’impresa aggiudicatrice. Tra l’altro, il fatto di non servirsi dell’asta pubblica, considerato l’importo di spesa che si aggira intorno ai centomila euro. Come Movimento civico protestiamo e stigmatizziamo questo irresponsabile comportamento che penalizza i cittadini, ma stiamo anche a vigilare sul risultato di queste operazioni. I cittadini – è l’attacco finale - stanno cominciando a rendersi conto delle assurdità di questa amministrazione, menzognera e prepotente, che non ha limiti e che pensa di poter sottomettere tutti, vicini e lontani, alla volontà manovratrice dell’Uno”.

Fabrizia, ‘Crescere Insieme’: “Anomalo che il sindaco possa fare a meno del Consiglio comunale”

“È un gioco al ribasso e allo strapotere. Il Comune di Fabrizia, numeri alla mano, può fare a meno del Consiglio comunale. Potrebbe riunirsi la Giunta e sarebbe più o meno la stessa cosa. Unica piccola differenza è data dal fastidio di dover formalizzare in sala aperta al pubblico le decisioni già prese”. È ciò che pensa il Movimento Crescere Insieme Fabrizia, che prosegue “nella missione che si è civicamente preso in carico surrogando la monca e carente democrazia del più importante consesso civico cittadino”. “La settembrina seduta consiliare – precisa il Movimento in una nota - ha completato l’opera di blindamento del potere. A parte la seconda surroga, quella del consigliere Luca Rullo, dimessosi subito dopo l’insediamento, con l’ultimo nominativo dei non eletti della lista di maggioranza, ha fatto il pieno sfruttando fino in fondo le possibilità che la legge offre, prevedendo il numero minimo per il funzionamento dei Consigli comunali.  Ciò che non quadra è l’anomalia del contesto riguardante il Comune di Fabrizia. Tale ente è l’ultimo e forse unico residuato d’Italia, a struttura fortemente anacronistica, prodotta da una temporanea legislazione, che nel suo plenum lo vede formato da soli 6 consiglieri: 4 di maggioranza e 2 di minoranza. Avvalersi della norma del ‘numero minimo’ per il funzionamento del Consiglio – viene contestato - è un fatto politico di forte criticabilità, specie se si pensa alla generale situazione di scarsa trasparenza e legalità. Il criticato avvalimento, data la particolare scheletricità degli organi preposti all’Ente, è idoneo a infondere l’idea collettiva che il Consiglio comunale sia ‘superfluo’. Con soli 2 consiglieri, più il sindaco, si può validamente tenere una seduta anche importante. Uguale numero, e probabilmente persone,  della Giunta comunale: sindaco, vicesindaco ed assessore. In questa situazione sono superflui anche i commenti o, per meglio dire, sono ‘inutili’, giacché neppure l’arbitrarietà più insostenibile potrebbe essere combattuta. Sarebbe interessante meditare sul ‘caso anomalo di Fabrizia’ – è la conclusione - e fare luce sulle numerose ‘illegalità’ che l’associazione ha pubblicamente segnalato”.

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Fabrizia, ‘Crescere Insieme’: “Giallo su dimissioni vicesindaco, si chiuda questa esperienza amministrativa”

“Corre voce che un altro componente della risicata maggioranza, abbia abbandonato, questa volta con formali dimissioni, il consesso civico consiliare di Fabrizia”. È quanto si legge in una nota del movimento “Crescere Insieme” che spiega: “vi è preliminarmente da rimarcare che non si tratta di un consigliere qualunque ma dell’assessore fiduciario, titolare della delega a vicesindaco. Certamente rincresce principalmente come cittadini che al Comune di Fabrizia non si pratichi affatto l’indispensabile trasparenza nella comunicazione istituzionale, perpetrando invece nell’occultamento e nella mistificazione della realtà. Quasi certamente – viene rilevato - i motivi delle dimissioni saranno legittimi e meditati, ma la storia infinita dell’incredibile Consiglio comunale, rimasto all’osso già dopo pochissime sedute dal suo insediamento, rimane come sfondo grigio in un paese che non ha avuto la fortuna di poter contare sul controllo del gruppo preposto, per volere esplicito del legislatore, al controllo democratico. Siamo probabilmente a livello di record, con una minoranza desaparecida, tenuta in piedi dall’Amministrazione per un tornaconto politico, ma gravemente illegittimo, combinata con le strane defaillance dei consiglieri di maggioranza. Al danno si aggiunge la beffa. Come movimento ‘Crescere Insieme Fabrizia’, anche di recente, ci si è attivati a denunciare pubblicamente questa anomalia. Tuttavia – viene puntualizzato - ora si è giunti a un livello ancor più grave. È palese che ci si trova di fronte ad una situazione di tipo oligarchico, pregna di illegalità fino al collo, che va corretta. Non si può amministrare un Comune con sole due persone, con l’idea di poter agire per sempre indisturbati e inosservati. La convinzione che esprimiamo pubblicamente, è che il Consiglio comunale di Fabrizia abbia esaurito la sua legittimazione democratica, in quanto ormai fortemente mutilato sia nella forma che nella sostanza. Si auspica fortemente una presa di coscienza circa la sostanziale mancanza di rappresentatività dell’organo consiliare, e si rassegnino dimissioni in toto. Naturalmente a cominciare dal sindaco, qualora abbia a cuore le sorti di questo paese. Alle Autorità preposte – è la conclusione - si chiede di vigilare e riportare alla legalità un’intollerabile situazione, idonea a danneggiare l’immagine democratica dell’Istituzione locale”.

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