'Ndrangheta: la Regione Calabria vara "Educa agenda - Pillole di legalità"

“Costruire sul territorio calabrese percorsi che entrino nelle scuole, coinvolgendo soprattutto i giovani, rappresenta la via maestra per rompere l’omertà da sempre terreno fertile per il proliferare della criminalità organizzata e per vincere tante resistenze”. 

E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd Domenico Battaglia che aggiunge: “In questa direzione, si è sviluppato un proficuo confronto nel corso dell’ultima seduta della Commissione regionale anti 'ndrangheta nella quale il presidente Bova ha riferito dell’iniziativa  Educa agenda - pillole di legalità’ destinata ai ragazzi della scuola media superiore ed alla cui realizzazione sta proficuamente lavorando il giovane reggino, insegnante di discipline artistiche e dipendente del Consiglio regionale, Antonio Federico".

"Attraverso illustrazioni, vignette, fotografie e una grafica fresca e moderna, questo diario-progetto, corredato da pagine che saranno dedicate agli uomini che ogni giorno lottano per combatterla, come Don Luigi Ciotti, i procuratori Gratteri, Cafiero De Rao e molti altri, si caratterizza per il valore aggiunto di parlare ai ragazzi in modo diretto ed efficace, sensibilizzandoli contro la cultura mafiosa e al rispetto della legalità e delle regole che quanto più apprese sui banchi di scuola tanto più riusciranno a fare parte della coscienza comune”.  

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Consiglio Regionale Mirabello (Pd) eletto presidente della commissione Sanità

Il consigliere regionale del Partito Democratico, Michelangelo Mirabello, è stato eletto presidente della III Commissione permanente (Sanità, Attività sociali, culturali e formative), vicepresidente, invece, Sinibaldo Esposito mentre il segretario è Giuseppe Gioudiceandrea. Un riconoscimento che giunge dopo le polemiche interne seguite alla richiesta avanzata dal Pd vibonese di indicare Mirabello come capogruppo democrat all’interno del parlamentino calabrese. Ma che i democratici vibonesi non fossero estranei alle dinamiche della Regione lo dimostra la nascita della candidatura di Mario Oliverio a presidente della giunta regionale. Una candidatura nata e discussa in un noto ristorante di Spadola, nel vibonese, alla presenza dello stesso Oliverio, di Carlo Guccione e del deputato, Bruno Censore, all’epoca dei fatti consigliere regionale di minoranza come lo stesso Guccione. Proprio per questo pare che non ci sia stata la da parte di Oliverio la necessità di nominare un assessore regionale del vibonese, ne dei censoriani di rivendicarne uno.

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